Enel Group
Indice Indice

Analisi patrimoniale e finanziaria del Gruppo

(1) Al fine di facilitare l’analisi dell’andamento dell’indebitamento finanziario netto del Gruppo, assicurando una migliore comparabilità dell’indicatore nel tempo, il management ha ritenuto di escludere dalla relativa determinazione il fair value degli strumenti derivati di cash flow hedge e fair value hedge utilizzati a copertura del rischio di cambio sui finanziamenti. Conseguentemente, ai fini di una migliore comparabilità dei dati, si è reso necessario rideterminare l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022.
(2) La voce non include 849 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come “posseduto per la vendita” (156 milioni di euro nel 2022).

Capitale investito netto e relativa copertura

Approfondisci il contenuto in dettaglio

Le attività materiali e immateriali aumentano essenzialmente per gli investimenti del periodo (11.919 milioni di euro), per le capitalizzazioni degli oneri finanziari (300 milioni di euro), per l’attivazione di nuovi diritti d’uso IFRS 16 (684 milioni di euro) e per l’effetto degli adeguamenti di valore connessi all’iperinflazione delle attività detenute in Argentina (914 milioni di euro). Tali impatti, sono stati parzialmente compensati dalla classificazione di talune attività come “Attività possedute per la vendita” (4.293 milioni di euro), riferibili essenzialmente alle attività di distribuzione e generazione in Perù, dagli ammortamenti e svalutazioni rilevate nell’esercizio (7.825 milioni di euro) e dall’impatto negativo dei cambi (1.226 milioni di euro), riferito essenzialmente al perimetro America Latina.

L’avviamento si riduce prevalentemente per le sopra citate classificazioni di talune società peruviane tra quelle disponibili per la vendita (616 milioni di euro) e per le svalutazioni effettuate sulle attività di Enel X ed Enel X Way negli Stati Uniti (126 milioni di euro). Tali effetti sono parzialmente compensati dal positivo andamento dei cambi (42 milioni di euro).

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si incrementano soprattutto per il consolidamento con il metodo del patrimonio netto delle joint venture in Grecia e Australia a seguito della cessione parziale con perdita di controllo delle relative società e per l’adeguamento di valore di Slovak Power Holding. Tali impatti sono stati compensati parzialmente dagli effetti derivanti dalla cessione di Rusenergosbyt.

Il capitale circolante netto si è incrementato, rispetto al 31 dicembre 2022, per un ammontare pari a 243 milioni di euro prevalentemente per i maggiori crediti commerciali e per la riduzione dei debiti commerciali. Tali impatti sono stati in parte compensati dai maggiori debiti verso operatori istituzionali del mercato elettrico, principalmente in Italia per il progressivo ripristino, nel corso del 2023, degli oneri relativi al sostegno delle energie rinnovabili e alla cogenerazione, e in Spagna per altre componenti verso operatori del mercato.

Le attività nette possedute per la vendita si sono incrementate principalmente per effetto della classificazione tra le attività nette possedute per la vendita delle società di generazione e distribuzione del Perù al netto delle cessioni avvenute nel corso dell’esercizio. Per un maggior dettaglio della composizione della voce e della relativa movimentazione si rinvia alla nota 36 del Bilancio consolidato.

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2023 è pari a 105.272 milioni di euro (102.743 milioni di euro al 31 dicembre 2022) ed è coperto dal patrimonio netto del Gruppo e di terzi per 45.109 milioni di euro e dall’indebitamento finanziario netto per 60.163 milioni di euro. Quest’ultimo, al 31 dicembre 2023, presenta un’incidenza sul patrimonio netto di 1,33 (1,44 al 31 dicembre 2022).

Indebitamento finanziario netto

L’indebitamento finanziario netto è dettagliato, in quanto a composizione e variazioni, nel seguente prospetto.

Indebitamento finanziario netto

Approfondisci il contenuto in dettaglio

L’indebitamento finanziario netto, pari a 60.163 milioni di euro al 31 dicembre 2023, registra una diminuzione di 500 milioni di euro rispetto ai 60.663 milioni di euro del 31 dicembre 2022. In particolare, i flussi di cassa generati dall’attività operativa (14.620 milioni di euro), dalle operazioni di cessione di talune partecipazioni rientranti nel piano di dismissione del Gruppo (per complessivi 2.083 milioni di euro riferibili essenzialmente alla vendita delle società rumene, di una quota partecipativa delle società in Grecia e di talune società di generazione rinnovabile in Cile e Argentina), gli effetti derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui (986 milioni di euro), la rilevazione dei contributi del PNRR in Italia a sostegno degli investimenti nonché la variazione delle passività finanziarie nette associate al perimetro degli asset disponibili per la vendita (720 milioni di euro) hanno sostanzialmente compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo (12.714 milioni di euro) e dal pagamento di dividendi (5.317 milioni di euro, comprensivi di coupon pagati a titolari di obbligazioni ibride per 182 milioni di euro).

Al 31 dicembre 2023 l’indebitamento finanziario lordo è pari a 74.949 milioni di euro, in diminuzione di 14.469 milioni di euro rispetto all’anno precedente.

Indebitamento finanziario lordo
Indebitamento finanziario lordo
Indebitamento finanziario lordo
Zoom
100%

Più specificamente, l’indebitamento finanziario lordo a lungo termine (inclusa la quota a breve termine) è pari a 70.179 milioni di euro, di cui 45.147 milioni di euro relativi a finanziamenti sostenibili, e risulta costituito da:

  • obbligazioni per 50.342 milioni di euro, di cui 30.822 milioni di euro relativi a obbligazioni sostenibili, in diminuzione di 1.349 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Tale movimentazione è determinata principalmente dai rimborsi, tra i quali si segnala un prestito obbligazionario ibrido di Enel SpA per 1.250 milioni di dollari statunitensi (equivalenti a 1.132 milioni di euro al 31 dicembre 2023), dalle variazioni positive di cambio e dalle variazioni del perimetro di consolidamento, solo parzialmente compensati dalle nuove emissioni, tra le quali si evidenzia un Sustainability-Linked Bond multitranche emesso da Enel Finance International per un valore totale di 1.500 milioni di euro nel mese di febbraio 2023;

  • finanziamenti bancari pari a 16.492 milioni di euro, di cui 14.325 milioni di euro relativi a finanziamenti sostenibili; tali finanziamenti aumentano di 341 milioni di euro rispetto all’anno precedente per effetto principalmente dell’utilizzo di nuovi finanziamenti, solo parzialmente compensati dai rimborsi effettuati nel periodo. Tra i nuovi finanziamenti bancari si segnalano:
    • un finanziamento sustainability-linked concesso da EKF a Enel Finance America utilizzato al 31 dicembre 2023 per 370 milioni di dollari statunitensi (equivalenti a 335 milioni di euro al 31 dicembre 2023);
    • finanziamenti legati a obiettivi di sostenibilità concessi dalla Banca Europea per gli Investimenti a varie società del Gruppo per un controvalore totale pari a 874 milioni di euro;
  • debiti verso altri finanziatori pari a 3.345 milioni di euro, in aumento di 161 milioni di euro rispetto all’anno precedente.

L’indebitamento finanziario lordo a breve termine, che evidenzia un decremento di 13.622 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, è pari a 4.770 milioni di euro ed è costituito da commercial paper, tutte legate a obiettivi di sostenibilità, pari a 2.499 milioni di euro, cash collateral pari a 1.383 milioni di euro, altri debiti finanziari a breve pari a 495 milioni di euro e altri finanziamenti a breve verso banche pari a 393 milioni di euro.

Le disponibilità e i crediti finanziari a breve e lungo termine, pari a 14.786 milioni di euro, registrano un decremento di 13.969 milioni di euro rispetto a fine 2022 dovuto principalmente al decremento dei crediti finanziari per cash collateral per 5.420 milioni di euro, delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti per 4.237 milioni di euro e degli altri crediti finanziari a breve e per 2.105 milioni di euro, questi ultimi riferibili principalmente al rimborso del credito vantato a fine 2022 nei confronti di Equatorial per la cessione della società brasiliana di distribuzione di energia elettrica Celg Distribuição SA - Celg-D (Enel Goiás).

La finanza sustainability-linked secondo Enel

In Enel, la finanza sostenibile costituisce una leva chiave per creare valore economico e finanziario e permette di raccogliere capitali, pubblici e privati, veicolandoli verso investimenti sostenibili e promuovendo così il raggiungimento dei relativi obiettivi di sviluppo.
Le nuove emissioni obbligazionarie sustainability-linked, unitamente a tutte le operazioni di finanza sostenibile strutturate nel corso dell’ultimo anno, hanno consentito di raggiungere a fine 2023 un rapporto tra fonti di finanziamento sostenibili e debito lordo complessivo del Gruppo pari al 64%, con l’obiettivo di raggiungere circa il 70% nel 2026.

Sustainability-Linked Financing Framework Nel 2020 Enel è stata la prima società al mondo a includere nei propri contratti di funding un meccanismo che collega il costo del finanziamento al raggiungimento di uno o più target di sostenibilità individuati nel “Sustainability-Linked Financing Framework”, un documento che allarga l’approccio sustainability-linked a tutti gli strumenti di indebitamento finanziario. Il “Sustainability-Linked Financing Framework” viene aggiornato annualmente, coerentemente con gli obiettivi definiti nel Piano Strategico del Gruppo.
Nell’ultima versione, pubblicata a gennaio 2024, sono stati aggiornati i Sustainability Performance Target (SPT) dei cinque Key Performance Indicators (KPI) inseriti nel framework e che contribuiscono al raggiungimento dell’SDG 7 (“Energia pulita e accessibile”) e dell’SDG 13 (“Lotta al cambiamento climatico”) nonché all’Environmental Objective of Climate Change Mitigation europeo:

  1. Intensità delle emissioni di GHG Scope 1 relative alla produzione di energia elettrica (gCO2eq/kWh);
  2. Intensità delle emissioni di GHG Scope 1 e 3 relative all’Integrated Power (gCO2eq/kWh);
  3. Emissioni assolute di GHG Scope 3 relative al Gas Retail (MtCO2eq);
  4. Percentuale di capacità installata rinnovabile (%);
  5. Percentuale di spese per investimenti allineata alla tassonomia dell’UE (%).
La finanza sustainability-linked secondo Enel
La finanza sustainability-linked secondo Enel

(39) SPT con periodo di osservazione cumulato 2023-2025.
(40) SPT con periodo di osservazione cumulato 2024-2026.

La finanza sustainability-linked secondo Enel
Zoom
100%

L’andamento dei KPI riportati in tabella è periodicamente riscontrato da un verificatore esterno ed è pubblicato da Enel nella Relazione finanziaria annuale consolidata e nel Bilancio di Sostenibilità.

A livello globale, le emissioni di gas serra (GHG) hanno continuato ad aumentare nel 2023, in gran parte a seguito della ripresa economica e di un ulteriore aumento del consumo di combustibili fossili, con la crisi energetica e gli elevati prezzi del gas naturale e del gas naturale liquefatto che hanno innescato un maggiore utilizzo del carbone come combustibile più economico ma più emissivo.

Il Gruppo, tuttavia, è riuscito a ridurre le emissioni dirette e indirette di gas serra lungo l’intera catena del valore del 26,3% complessivamente, rispetto all’anno precedente. Inoltre, il Gruppo ha anche ridotto l’intensità delle emissioni GHG di Scope 1 relative alla produzione di energia elettrica di oltre il 30,6%, passando da 229 gCO2eq/kWh nel 2022 a 160 gCO2eq/kWh nel 2023. Tale riduzione è il risultato di un aumento del 12,9% della produzione consolidata da fonti rinnovabili e di una riduzione del 37,5% della produzione consolidata da fonte termoelettrica, rispetto al 2022, come conseguenza della strategia del Gruppo di spostare il proprio portafoglio di mix energetico verso le fonti rinnovabili e di avanzare nel processo di decarbonizzazione.

Tuttavia, la guerra in Ucraina e le conseguenti restrizioni alle importazioni di gas dalla Russia nell’UE, che hanno causato una diminuzione della disponibilità di gas accompagnata da un’impennata dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità e del gas con gravi effetti per le famiglie e le imprese, hanno indotto i Governi dell’UE ad attuare una serie di risposte politiche per mitigare l’impatto dell’aumento dei costi e garantire la stabilità del sistema energetico.

In particolare, il Governo italiano ha risposto con un piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale che prevedeva, tra le sue misure, la massimizzazione della produzione di energia elettrica nel settore termoelettrico utilizzando combustibili diversi dal gas. Ciò è avvenuto attraverso il decreto n. 14/2022 che ha imposto al gestore del sistema di trasmissione (TSO) nazionale di definire un programma volto a massimizzare la produzione di energia elettrica da centrali a carbone fino alla fine di settembre 2023. Di conseguenza, il TSO ha identificato le centrali a carbone di Enel come essenziali e ha richiesto loro di massimizzare la produzione.

In Spagna, invece, l’autorizzazione governativa per la chiusura della centrale a carbone di As Pontes, richiesta dalla controllata di Enel, Endesa, nel dicembre 2019 per giugno 2021, è stata rinviata alla fine del 2023 in quanto la centrale è stata identificata come essenziale dall’operatore del sistema di trasmissione.
A causa della crisi senza precedenti che il sistema energetico europeo ha affrontato nel 2022 e nel 2023, la riduzione delle emissioni del Gruppo effettuata nel 2023 non è stata sufficiente a raggiungere il target di intensità delle emissioni GHG di Scope 1 relative alla generazione di energia elettrica fissato per il 2023 e annunciato in occasione del Capital Markets Day tenutosi a novembre 2020 per il lancio del Piano Strategico 2021-2023. A causa della crisi energetica, l’intensità si è at-testata su un valore leggermente superiore al target di 148 gCO2eq/kWh. In assenza del suddetto effetto, Enel sarebbe stata in grado di raggiungere un livello di intensità di emissio-ni ben al di sotto del target di 148 gCO2eq/kWh.

Di conseguenza, gli strumenti sustainability-linked del Gruppo che fissano il target Scope 1 di intensità di generazione di energia elettrica di 148 gCO2eq/kWh per il 2023 saranno sog-getti a un aumento del relativo margine ed Enel rispetterà i propri obblighi in conformità ai termini e alle condizioni della documentazione legale di tali transazioni sustainability-linked. Nonostante queste circostanze senza precedenti, l’intensità delle emissioni del Gruppo nel 2023 è rimasta allineata al percorso di 1,5 °C. Infatti, l’approccio di decarbonizzazione del settore previsto dall’iniziativa SBTi ha stabilito una soglia massima di 246 gCO2eq/kWh per il 2023, ben al di sopra del dato effettivo di Enel.

In definitiva, l’impegno di Enel per la decarbonizzazione rimane confermato sia per il breve sia per il medio e lungo termine, come previsto dal nuovo Piano Strategico 2024-2026, che stabilisce un nuovo target di breve termine per il 2026 di 125 gCO2eq/kWh. Questo nuovo target, inserito nel “Sustainability-Linked Financing Framework” aggiornato a gennaio 2024 e legato al primo lancio di obbligazioni sustainability-linked nel 2024, conferma l’impegno di Enel verso la transizione energetica e contribuisce alla sostenibilità ambientale e finanziaria della strategia di sviluppo del Gruppo. Restano, inoltre, confermati il target al 2030 di riduzione dell’80% dell’intensità delle emissioni GHG di Scope 1 derivanti dalla produzione di energia elettrica rispetto alla baseline del 2017 e il target finale al 2040 di riduzione del 100% di queste emissioni senza ricorrere ad alcun tipo di compensazione o meccanismi di rimozione del carbonio.

Nel 2023 il Gruppo, attraverso la sua controllata finanziaria Enel Finance International NV (EFI), ha emesso nel mese di febbraio un prestito obbligazionario per 1.500 milioni di euro sul mercato europeo, combinando, nella tranche a otto anni, un KPI collegato alla tassonomia dell’UE con un KPI collegato agli SDG delle Nazioni Unite. La seconda tranche del bond a 20 anni è stata invece collegata a due KPI associati all’indirizzo del Gruppo di completa decarbonizzazione attraverso la riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra. A novembre 2023 Enel SpA ha sottoscritto una “Sustainability-Linked Revolving Credit Facility” da 1.500 milioni di euro, della durata di tre anni, legata all’SDG 13. A marzo 2023, Enel Finance International ha rinnovato il programma di commercial paper da 8.000 milioni di euro, legandolo al KPI “Intensità delle emissioni di GHG Scope 1 relative alla produzione di energia elettrica (gCO2eq/kWh)” e al KPI “Percentuale di Capex allineata alla tassonomia dell’UE (%)”.

Il ruolo di Enel sul fronte del Recovery Plan Enel riveste un ruolo di partner strategico sul fronte Recovery Plan, con l’obiettivo di guidare una crescita sostenibile, rapida ed efficace, attraverso la realizzazione di iniziative progettuali in linea con le missioni dei singoli Piani di Ripresa e Resilienza a livello nazionale. A tal proposito, nel 2023 sono stati firmati i decreti relativi ai progetti Smart Grid e Resilienza in Italia, per un importo complessivo pari a 3.500 milioni di euro. Oltre al Recovery, il Gruppo Enel ha candidato le proprie proposte progettuali ad altre opportunità offerte a livello europeo, come per esempio l’Innovation Fund, in cui è stato firmato il Grant Agreement per la Gigafactory di Catania, il filone IPCEI (Important Projects of Common European Interest), dove sono stati presentati progetti per lo sviluppo del Green Hydrogen, e la CEF, ossia la Connecting Europe Facility, per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica elettrica.

Finanza di Sviluppo Internazionale Il Gruppo sta guidando un processo di innovazione volto ad accelerare la mobilitazione di capitali a sostegno della crescita sostenibile, tramite l’impiego di strumenti finanziari sustainability-linked. Più in particolare, nel corso del 2023 il Gruppo ha firmato prestiti agevolati per un totale di 1.800 milioni di euro che prevedono l’inclusione di meccanismi sustainability-linked legati all’SDG 13. Tra le principali operazioni si evidenzia il finanziamento sustainability-linked per complessivi 800 milioni di dollari statunitensi da parte di Enel Finance America ed EKF (agenzia di credito all’esportazione danese), primo accordo di finanziamento sustainability-linked per quest’ultima.

Flussi finanziari

Per maggiori dettagli sui flussi finanziari dell’anno si rimanda alla nota 46 del Bilancio consolidato.

Investimenti

Investimenti

 (1) I dati del 2022 relativi alla Linea di Business Mercati finali sono stati rideterminati per tener conto anche dei valori di Enel X ed Enel X Way. Quest’ultima in precedenza era esposta nel settore Holding, Servizi e Altro.
(2) La voce non include 849 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come “posseduto per la vendita” (156 milioni di euro nel 2022).

Investimenti
Zoom
100%

Gli investimenti diminuiscono di 1.633 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente.
In linea con gli accordi di Parigi in termini di riduzione delle emissioni di CO2, gli investimenti del Gruppo si sono concentrati soprattutto nelle energie rinnovabili e nelle reti.
In particolare, per quanto riguarda le energie rinnovabili la variazione ha riguardato soprattutto l’incremento registrato in Italia (824 milioni di euro) e Colombia (15 milioni di euro), più che compensato dai minori investimenti rilevati negli Stati Uniti (1.197 milioni di euro), in Cile (236 milioni di euro), in Perù (196 milioni di euro), in Canada (181 milioni di euro) e in Spagna (51 milioni di euro).
Gli investimenti sulle reti volti a garantire l’affidabilità e la qualità del servizio attraverso reti efficienti, resilienti e digitali sono incrementati in Italia (370 milioni di euro), Spagna (25 milioni di euro) e Colombia (18 milioni di euro), mentre sono diminuiti in Brasile (335 milioni di euro), Romania (140 milioni di euro), Perù (111 milioni di euro), Argentina (60 milioni di euro) e Cile (26 milioni di euro).
Gli investimenti della Linea di Business Mercati finali sono diminuiti di 67 milioni di euro. In particolare, la diminuzione nel Retail ha riguardato l’Italia (81 milioni di euro), la Spagna (18 milioni di euro) e la Romania essenzialmente nell’attività di digitalizzazione dei processi operativi di gestione della clientela.
All’interno dei Mercati finali, ma relativi alla mobility, gli investimenti risultano in diminuzione prevalentemente in Brasile per 30 milioni di euro, solo parzialmente compensati da maggiori investimenti rilevati in Italia.
Sempre nella Linea di Business Mercati finali, ma per Enel X, aumentano gli investimenti principalmente in Italia nei business e-City e Distributed Energy e in Brasile nel business e-City.
Gli investimenti nell’ambito della Generazione Termoelettrica e Trading diminuiscono per 229 milioni di euro, soprattutto in America Latina e Italia.

Ricerca
Glossario
Torna alla vista principale