Enel Group
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Coinvolgimento delle comunità

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(1) Per beneficiari si intendono le persone – in stima – che ricevono un beneficio dalla realizzazione di un progetto. Enel considera i soli beneficiari relativi all’anno corrente. Il numero dei beneficiari considera le attività e i progetti svolti in tutte le aree in cui il Gruppo opera. 
(2) Il valore 2022 non risulta confrontabile con il dato del 2023 per effetto di un cambio metodologico che ha comportato l’adozione di nuovi criteri e un maggiore focalizzazione.

La gestione delle relazioni con le comunità in cui Enel opera è un fattore abilitante di tutte le attività e si realizza integrando le esigenze delle comunità locali nello sviluppo delle attività, dalla crescita delle rinnovabili alla digitalizzazione delle reti, fino all’elettrificazione degli usi.

La conoscenza e il coinvolgimento delle comunità dei diversi contesti in cui il Gruppo opera diviene una leva fondamentale per lo sviluppo di un business sostenibile, che minimizzi gli impatti e favorisca al contempo la crescita inclusiva ed equa del territorio. Enel coinvolge gli stakeholder di riferimento locali sin dalle prime fasi di sviluppo dei progetti di business, promuovendo azioni di sensibilizzazione e informazione sui reciproci benefíci, sul ruolo strategico del settore elettrico nella transizione energetica e nella sfida al cambiamento climatico, e definendo piani di sostenibilità condivisi che prevedano l’attivazione di pratiche e soluzioni per rendere gli asset il più possibile sostenibili e integrati con il territorio.

La creazione e il mantenimento di rapporti stabili e di lungo periodo con le comunità aiutano a individuare nuove opportunità di sviluppo e integrazione con il territorio e a prevenire eventuali conflitti, che possono portare a ritardi nell’esecuzione di attività di business chiave per la transizione energetica.

Il modello di creazione di valore condiviso con le comunità di Enel

Consapevole che le attività del Gruppo possono avere un’influenza diretta e indiretta sulle comunità in cui opera, Enel adotta un modello di creazione di valore condiviso con le comunità lungo l’intera catena del valore, che integra criteri di sostenibilità sociale oltre che ambientale nei vari processi sin dalle prime fasi di sviluppo (“sustainability by design”), orientandosi a soluzioni di circolarità, innovazione tecnologica e integrazione armonica con il territorio.
Punto fondamentale di questo modello è
il coinvolgimento delle comunità, che parte già in fase di progettazione e permette di identificare le necessità delle stesse nell’area di influenza del Gruppo. La consultazione e il consenso delle comunità locali permettono di sviluppare una mappatura quanto più completa dei potenziali impatti che le attività di Enel possono avere sulle stesse, e di tenerne conto nella pianificazione delle attività di business.

Ulteriori iniziative accompagnano le successive fasi di vita degli impianti, nel corso degli anni, in risposta a eventi o esigenze che si presentano durante la costruzione degli asset, lo svolgimento delle attività quotidiane, il funzionamento degli impianti e l’interazione con gli stakeholder, per garantire un dialogo costante.

Interventi specifici vengono inoltre attuati in risposta a eventi imprevisti derivanti da calamità naturali o disordini sociali, che determinano danni gravi agli asset del Gruppo, al territorio e alle comunità, e che impattano in maniera significativa il benessere e la sicurezza delle persone.

Coinvolgimento degli stakeholder nell’area di influenza
Coinvolgimento degli stakeholder nell’area di influenza
Coinvolgimento degli stakeholder nell’area di influenza
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100%

Le comunità che vivono nelle aree di influenza degli impianti Enel hanno caratteristiche differenti in considerazione dei diversi contesti in cui si collocano le infrastrutture.
Gli impianti da fonti rinnovabili (idroelettrico, geotermico, solare ed eolico) sono caratterizzati dalla vicinanza alle risorse naturali, pertanto, le comunità circostanti sono prevalentemente rurali o isolate, come nel caso delle popolazioni indigene e tribali, e sono parzialmente coinvolte nella vita delle centrali stesse. Da questo coinvolgimento deriva, tra i benefíci, la possibilità di cogliere opportunità occupazionali, oltre che di partecipare a iniziative di formazione professionale volte a consentire la possibilità di entrare nel mercato del lavoro nato dalla transizione verso tecnologie verdi, prestando attenzione alla riduzione del divario di genere e/o alla formazione di base in territori con bassa scolarizzazione.
Le
centrali termoelettriche sono localizzate generalmente in contesti industrializzati che presentano un’alta densità abitativa circostante, ivi incluse aree caratterizzate da elevata vulnerabilità sociale.
Le
reti di distribuzione attraversano, invece, contesti molto variegati: tralicci, pali e cabine di trasformazione si trovano in aree disabitate, corrono interrate sotto le strade cittadine (soprattutto in Europa), o caratterizzano i profili urbani dove si condividono gli spazi delle comunità, portando l’elettricità fin dentro le case. In particolare, soprattutto in America Latina, la forte spinta all’urbanizzazione sta portando alla rapida crescita di sobborghi popolati da comunità a basso reddito e una rete dal servizio affidabile diviene l’elemento abilitante per lo sviluppo sostenibile di questi quartieri.

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