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Il contesto di sostenibilità

Il contesto globale in cui il Gruppo si trova a operare è stato caratterizzato negli ultimi 12 mesi da eventi concatenati che hanno provocato turbolenze a tutti i livelli. Oltre agli avvenimenti geopolitici post-pandemia, si è registrato un significativo aumento dei tassi d’interesse e dell’inflazione con una corrispondente revisione al ribasso della crescita del PIL di molti Paesi. Inoltre, il prolungato conflitto militare tra Russia e Ucraina, il più recente conflitto in Medio Oriente, le instabili relazioni tra USA e Cina, e la derivante incertezza su scala globale hanno continuato a esacerbare i mercati energetici, delle materie prime e dei beni alimentari, rallentando il processo di normalizzazione delle pressioni inflazionistiche su scala mondiale. Allo stesso tempo, lo stato dell’arte degli obiettivi dell’Accordo di Parigi impone un’accelerazione della transizione energetica, per limitare l’aumento del riscaldamento medio globale entro 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali. Nella recente COP 28 sui cambiamenti climatici di Dubai è stato infatti stabilito l’obiettivo di uscire gradualmente (“transitioning away”) dai combustibili fossili entro il 2050 e di triplicare la capacità rinnovabile entro il 2030 (11 TW vs 3,6 TW al 2022).

Il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite è significativamente indietro, con solo il 15% attualmente in linea, a causa delle diverse crisi e tensioni interconnesse. In risposta, il Global Compact delle Nazioni Unite ha lanciato la campagna “Forward Faster” nel settembre 2023, esortando le aziende ad accelerare gli sforzi, in particolare nelle iniziative di Azione per il clima, Finanza e investimenti, Resilienza idrica, Parità di genere e Retribuzione dignitosa.
I governi e gli enti regolatori hanno ben compreso la necessità di perseguire una sempre maggiore indipendenza energetica attraverso l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Un contesto nel quale il ruolo delle reti di distribuzione sarà cruciale per soddisfare la domanda e accogliere la nuova capacità da rinnovabili, insieme a quello dei sistemi di accumulo di energia, a loro volta fondamentali per garantire non solo la penetrazione delle rinnovabili, ma anche una fornitura stabile e affidabile.

Clima, diritti umani e transizione giusta sono priorità d’azione a livello globale. Affrontare la crisi climatica ha impatti sociali significativi, e bisogna tenere conto degli imperativi di una transizione giusta e del rispetto dei diritti umani nelle pratiche di business, così come ribadito dall'Accordo di Parigi e dalla COP 28, mettendo al centro le persone per assicurare supporto e coinvolgimento.

Cresce, inoltre, l’attenzione sui temi legati alla natura e in particolare alla biodiversità. L’impegno recentemente annunciato al World Economic Forum di iniziare a fare disclosure legata alla natura, basandosi sulle Raccomandazioni della Taskforce on Nature-related Financial Disclosures (TNFD) pubblicate a settembre 2023, sottolinea il punto di svolta cruciale su tale tema per il settore privato e ribadisce l’importanza di considerare le sinergie tra persone, natura e clima. In linea con questa tendenza, anche i principali rating ESG chiedono alle aziende impegni in materia di conservazione della biodiversità.

La digitalizzazione, guidata dall’intelligenza artificiale, offre opportunità e sfide, suscitando risposte dai regolatori, ma solleva anche preoccupazioni riguardo all’etica dell’intelligenza artificiale e alle sue implicazioni per la forza lavoro. Considerando la crescente necessità di garantire che l’intelligenza artificiale sia utilizzata in modo responsabile e sicuro, l’Unione europea ha approvato un progetto di legge sul tema che regolamenterebbe l’uso di grandi modelli linguistici e intelligenza artificiale generativa.

Infine, la comunicazione obbligatoria in materia di sostenibilità, guidata dalla CSRD (Corporate Social Responsibility Directive) europea e dall’International Sustainability Standard Board, si sta imponendo in maniera progressiva a livello globale, richiedendo una sempre maggiore cooperazione e collaborazione tra le diverse istituzioni e regolatori nei diversi Paesi. Le diverse normative e i requisiti obbligatori si trovano tuttavia a dover fronteggiare il crescente rischio legato al sentiment anti-ESG, che potrebbe ritardarne l’adozione in alcuni contesti regionali.

Il panorama della sostenibilità è in continua evoluzione e, per affrontare le sfide e cogliere le opportunità, è necessario un costante monitoraggio dei trend, nonché un’azione congiunta dei diversi stakeholder, che permetta di ponderarne le necessità puntando al progresso sostenibile. Le aziende possono svolgere un ruolo cruciale promuovendo una transizione equa e sostenibile, attraverso impegni concreti e credibili, in linea con il contesto di riferimento.

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