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Il sistema di incentivazione

La Politica in materia di remunerazione di Enel per l’esercizio 2023, adottata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni e approvata dall’Assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023, è stata definita tenendo conto (i) delle raccomandazioni contenute nel Codice italiano di Corporate Governance pubblicato il 31 gennaio 2020; (ii) delle best practice nazionali e internazionali; (iii) delle indicazioni emerse dal voto favorevole dell’Assemblea degli azionisti del 19 maggio 2022 sulla politica in materia di remunerazione per il 2022; (iv) degli esiti dell’attività di engagement su temi di governo societario svolta dalla Società nel periodo compreso tra gennaio e febbraio 2023 con i principali proxy advisor e alcuni rilevanti investitori istituzionali presenti nel capitale di Enel; (v) degli esiti di un’analisi di benchmark relativa al trattamento retributivo del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dell’Amministratore Delegato/Direttore Generale e degli Amministratori non esecutivi di Enel per l’esercizio 2022, che è stata predisposta dal consulente indipendente Mercer.
Tale Politica è volta a (i) promuovere il successo sostenibile di Enel, che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo in adeguata considerazione gli interessi degli altri stakeholder rilevanti, in modo da incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici; (ii) attrarre, trattenere e motivare persone dotate della competenza e della professionalità richieste dai delicati compiti manageriali loro affidati, tenendo conto del compenso e delle condizioni di lavoro dei dipendenti della Società e del Gruppo Enel; nonché (iii) promuovere la missione e i valori aziendali.
La Politica in materia di remunerazione per il 2023 prevede per l’Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche (DRS): 

  • una componente fissa;
  • una componente variabile di breve termine (MBO), da riconoscere in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance. In particolare:
    – per l’Amministratore Delegato/Direttore Generale,ml’MBO 2023 prevede i seguenti obiettivi annuali di performance:
  • utile netto ordinario consolidato;
  • Funds From Operations/Indebitamento finanziario netto consolidato;
  • reclami commerciali a livello di Gruppo, accompagnato dai seguenti obiettivi-cancello: (i) System Average Interruption Duration Index - SAIDI; (ii) reclami commerciali sul mercato libero commodity in Italia;
  • indice di frequenza degli infortuni sul lavoro, accompagnato dall’obiettivo-cancello rappresentato dagli infortuni fatali;
    – per  i DRS, i rispettivi MBO individuano obiettivi annuali, oggettivi e specifici, correlati al Piano Strategico e individuati congiuntamente dalla Funzione Administration, Finance and Control e dalla Funzione People and Organization;
  • una componente variabile di lungo termine, legata alla partecipazione ad appositi piani di incentivazione di durata pluriennale. In particolare, per il 2023 tale componente è legata alla partecipazione al Piano di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel SpA e/o di società da questa controllate ai sensi dell’art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2023), che prevede i seguenti obiettivi di performance di durata triennale:
    – TSR (Total Shareholders Return) medio di Enel vs TSR medio indice EURO STOXX Utilities - UEM nel triennio 2023-2025;
    – ROIC (Return on Invested Capital) - WACC (Weighted Average Cost of Capital) cumulati nel triennio 2023-2025;
    – intensità delle emissioni di GHG Scope 1 e Scope 3 relative all’Integrated Power del Gruppo (gCO2eq/kWh) al 2025, accompagnato dall’obiettivo-cancello rappresentato dalla intensità delle emissioni di GHG Scope 1 relative alla produzione di energia elettrica del Gruppo (gCO2eq/kWh) al 2025;
    – percentuale di donne nei piani di successione del top management a fine 2025.

Il Piano LTI 2023 prevede che il premio eventualmente maturato sia rappresentato da una componente azionaria, cui può aggiungersi – in funzione del livello di raggiungimento dei vari obiettivi – una componente monetaria. In particolare, rispetto al totale dell’incentivo maturato il Piano LTI 2023 prevede che: (i) per l’Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel, fino al 150% del valore base, l’incentivo sia interamente corrisposto in azioni Enel; (ii) per i primi riporti dell’Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel, ivi inclusi i DRS, fino al 100% del valore base, l’incentivo sia interamente corrisposto in azioni Enel; (iii) per gli altri destinatari, diversi da quelli indicati sub (i) e (ii), fino al 65% del valore base, l’incentivo sia interamente corrisposto in azioni Enel. Il Piano LTI 2023 prevede che le azioni da erogare ai sensi di quest’ultimo siano previamente acquistate da Enel e/o dalle società da questa controllate. Inoltre, l’erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) è differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio di riferimento degli obiettivi del Piano LTI 2023 (c.d. “deferred payment”).
Per ulteriori informazioni sul contenuto della Politica in materia di remunerazione per il 2023 si rinvia alla “Relazione sulla politica in materia di remunerazione di Enel per il 2023 e sui compensi corrisposti nel 2022”, disponibile sul sito internet della Società  (www.enel.com).

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