Glossario
- Word
- ACT
- Definition
- Actual – associato ad uno o più dati, rappresenta i dati consuntivi (o effettivi). In un sistema di reporting completo vengono generalmente confrontati con i dati di Budget (v. BDG).
In linea con la visione di Open Power, il Gruppo promuove un approccio di innovazione aperta per affrontare le sfide della transizione energetica. Il modello di Open Innovation consente di collegare tutte le aree dell’Azienda con startup, partner industriali, piccole e medie imprese (PMI), centri di ricerca, università e imprenditori – anche attraverso l’utilizzo di piattaforme di crowdsourcing – per affrontare le sfide del business, tenendo conto dei driver del Piano Strategico del Gruppo. L’Azienda ha all’attivo numerosi accordi di partnership di innovazione che, oltre ai campi d’azione tradizionali legati alle energie rinnovabili e alla generazione convenzionale, hanno promosso lo sviluppo di nuove soluzioni per l’e-mobility, le microgrid, l’efficienza energetica e l’industrial Internet of Things (IoT).
La strategia di innovazione di Enel fa leva sulla piattaforma online di crowdsourcing openinnovability.com e su una rete globale di 10 Innovation Hub (di cui 3 sono anche Lab) e 22 Lab (di cui 3 dedicati alle startup) che consolida il nuovo modello di collaborazione con le startup e le PMI. Queste ultime propongono soluzioni innovative e nuovi modelli di business ed Enel mette a disposizione le proprie competenze, le strutture per il collaudo e una rete globale di partner per supportarne lo sviluppo e l’eventuale scale-up. Gli Hub sono situati negli ecosistemi di innovazione più rilevanti per il Gruppo (Catania, Pisa, Milano, Silicon Valley, Boston, Rio de Janeiro, Madrid, Barcellona, Santiago del Cile, Tel Aviv), gestiscono relazioni con tutti gli attori coinvolti nelle attività di innovazione e costituiscono la principale fonte di scouting di startup e PMI innovative, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di innovazione poste dalle Linee di Business. Nel settembre 2022 Enel ha inaugurato il nuovo AI & Robotics Lab di Tel Aviv, specializzato nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e della robotica per le energie rinnovabili e le reti elettriche.
Inoltre, nel 2022 Enel è stata una delle prime aziende al mondo ad adottare volontariamente lo standard ISO 56002 per la gestione dell’innovazione. Lo standard ISO 56002 fa parte della più ampia serie di norme ISO 56000 e copre tutti gli aspetti della gestione dell’innovazione, dalla nascita di un’idea alla sua implementazione su scala globale, e consente di aumentare l’efficacia dell’innovazione e le opportunità di business, creando le condizioni per una cultura dell’innovazione diffusa che stimoli la creatività dei dipendenti e degli stakeholder e favorisca l’emergere di nuove proposte di valore in linea con gli sviluppi del mercato.
Dallo scorso anno è stata avviata a livello di Gruppo l’integrazione della Open Innovation Culture e dell’Agile Transformation con l’obiettivo di fornire al business un supporto a 360 gradi, dalla generazione dell’idea alla fase di implementazione dei progetti, utilizzando metodologie Innovation e Agile come driver chiave per creare un vantaggio competitivo e portare a un’ottimizzazione dei costi nel tempo.
Nel 2022 sono proseguite le attività delle community di innovazione, gruppi di lavoro trasversali nati per affrontare in modo innovativo le questioni più rilevanti per il business e le nuove tecnologie al fine di creare valore per il Gruppo. Alle community già esistenti di energy storage, blockchain, droni, accumulo di energia, metaverso, robotica, sensori e quantum computing, si sono aggiunte altre Innovation Community, come quelle relative ai cosiddetti wearable (dispositivi indossabili), alla manifattura additiva, alla monetizzazione dei dati, all’intelligenza artificiale e al machine learning, ai materiali e all’idrogeno. Le community monitorano continuamente i potenziali miglioramenti tecnologici o condividono nuovi modelli di business utili, servizi a valore aggiunto o casi d’uso per tipi di tecnologia che potrebbero essere implementati in diverse aree del Gruppo Enel.
Nell’ambito delle attività di innovazione, nel 2022 sono stati lanciati 194 Proof of Concept (168 nel 2021), per testare soluzioni innovative, mentre 60 soluzioni innovative (46 nel 2021) sono in fase di scale-up e sono stati investiti 104,5 milioni di euro (comprensivi del costo del personale) in innovazione.
Il portafoglio di proprietà intellettuale (anche definita “IP”) di Enel comprende un complesso di informazioni funzionali a una crescita sostenibile. L’ecosistema di Open Innovability® genera innovazione attraverso la creazione e la condivisione di soluzioni interne ed esterne che danno vita a un flusso di invenzioni che trovano negli strumenti della proprietà intellettuale tutela e valorizzazione.
Al 31 dicembre 2022 il Gruppo dispone, complessivamente, di 883 brevetti per invenzione industriale, appartenenti a 163 famiglie brevettuali; di questi, 711 sono titoli concessi e 172 domande pendenti. Si tratta di un portafoglio che assicura protezione su tutti i mercati in cui il Gruppo è presente. Il portafoglio IP di Enel comprende anche 23 modelli di utilità e 194 registrazioni di design. Unitamente ai brevetti, ai modelli di utilità e ai design figurano tra i diritti di IP anche segreti industriali di natura sia tecnica sia commerciale che vengono costantemente codificati e manutenuti in linea con quanto previsto dalla procedura organizzativa di Trade Secrets Management. Per quanto riguarda i marchi, il Gruppo è titolare di 2.027 registrazioni, di cui 1.642 già concesse e 385 domande pendenti.
Enel ha consolidato i processi di gestione della generazione e dello sfruttamento dei diritti di proprietà intellettuale all’interno delle procedure organizzative Intellectual Property Management e Trade Secrets Management. Entrambe le procedure organizzative guardano al capitale umano come elemento essenziale nella creazione di IP e mirano a incentivare la partecipazione dei dipendenti al processo inventivo, responsabilizzandoli sull’importanza strategica di tutti i trovati.
Nel corso dell’anno 2022, l’attività di codifica e protezione della proprietà intellettuale è proseguita in tutte le Linee di Business Globali. In particolare:
Più in generale, il Gruppo continua a investire risorse nello sviluppo di soluzioni a elevata densità di IP che si attesta principalmente nelle forme di protezione autoriale e segreto industriale su database e algoritmi di previsione dei mercati elettrici e gas, modelli quantitativi avanzati che utilizzano, tra l’altro, dati di scenario per valutare l’impatto del cambiamento climatico su specifici asset/attività produttive. In particolare, si segnalano modelli di sviluppo che hanno l’obiettivo di: (i) caratterizzare la capacità di un asset di ‘resistere’ ai possibili effetti del cambiamento climatico; (ii) quantificare la probabilità che un evento o una combinazione di eventi climatici danneggi l’impianto; e (iii) fornire un indice di ‘debolezza’ dell’asset, anche distribuito, con un approccio tecnico specifico per dare priorità alle azioni/ campi di miglioramento.
Nel 2022, le attività di innovation in tema di cyber security hanno beneficiato della rete degli Innovation Hub, così come del loro portfolio di startup e delle partnership siglate a livello di Gruppo.
Queste interconnessioni hanno contribuito alla condivisione di best practice e modelli operativi, così come alla costruzione e al potenziamento di canali di info-sharing.
Si riportano di seguito, pertanto, le principali iniziative in ambito:
Enel ha istituito il proprio CERT (Cyber Emergency Readiness Team) per gestire e rispondere in modo proattivo agli incidenti cyber, incentivando inoltre la collaborazione e lo scambio di informazioni con gli stakeholder rilevanti al fine di proteggere la constituency di Gruppo, ovvero tutti i dipendenti e gli asset (impianti, infrastrutture, oggetti IT e OT e in generale qualsiasi dispositivo strumentale al business di Gruppo). In media il CERT, attraverso i sistemi di monitoraggio, raccoglie quotidianamente 3 miliardi di eventi relativi agli asset aziendali da circa 7.000 data sources, mettendoli in correlazione mediante un’analisi automatica, e producendo in media 300 “incident” giornalieri. Tali dati vengono raccolti a livello globale su una piattaforma di Security Information and Event Management (SIEM), volta all’identificazione di potenziali minacce e vulnerabilità prima che abbiano la possibilità di interrompere le operazioni di business e alla classificazione di comportamenti anomali in rete, ai fini di monitoraggio e gestione ottimizzata degli incidenti di sicurezza.
Gli incidenti sono quindi classificati secondo una specifica matrice di impatto (Enel Cyber Impact Matrix), su una scala da 0 a 4. La maggioranza degli incidenti, non avendo un impatto significativo sui sistemi di Gruppo, è classificata al livello 0/1, ed è automaticamente o semi-automaticamente bloccata o gestita dalle difese aziendali in essere. Gli incidenti classificati con livello 2, 3 o 4, che hanno invece un impatto potenziale sul Gruppo, sono gestiti direttamente dagli analisti del CERT coinvolgendo gli stakeholder interessati.
L’attività di gestione degli incidenti per sua stessa natura deve evolvere nel tempo per fronteggiare un panorama cyber complesso e in continuo cambiamento. Dalla istituzione del CERT, infatti, il numero di eventi da gestire è aumentato, così come il perimetro da proteggere, portando all’introduzione di nuove tecnologie e all’integrazione di competenze sempre più specializzate. Un’evoluzione in tal senso è rappresentata dall’integrazione di SOAR e Machine Learning. Il primo, acronimo di Security Orchestration, Automation and Response, è un software che consente di automatizzare task ripetitivi attraverso la definizione di flussi operativi automatici; il secondo è una branca dell’intelligenza artificiale che si occupa di creare sistemi che apprendono o migliorano le performance in base ai dati che utilizzano. Queste tecnologie consentono di accelerare, arricchire e tracciare in maniera omogenea le attività necessarie durante le fasi di analisi e gestione di un incidente, fornendo un grande supporto all’analista che riesce così a parallelizzare e concentrarsi sulle attività più complesse che richiedono l’intervento umano.
Inoltre, un’evoluzione significativa che ha caratterizzato il CERT nel 2022 consiste nel potenziamento del team interno con nuovi professionisti in materia cyber security.
L’economia circolare rappresenta per Enel un driver strategico sin dal 2015 ed è pertanto integrato in tutte le attività del Gruppo in modo da rendere il modello di business più sostenibile e competitivo.
L’economia circolare rappresenta infatti un elemento fondamentale nella transizione verso un modello economico sostenibile grazie a un approccio integrato nell’utilizzo delle risorse naturali, siano esse fonti rinnovabili, combustibili o materie prime. Decarbonizzazione ed elettrificazione non sono infatti temi separati rispetto alla circolarità ma fanno parte di un unico paradigma finalizzato a sviluppare un nuovo modello economico, volto a ridurre il più possibile la dipendenza dalle materie prime garantendo la piena sostenibilità ambientale e sociale e la competitività del modello di business.
La visione del Gruppo si fonda su cinque pilastri, che agiscono attraverso tre leve principali: il design (a partire dalla scelta dei materiali in input fino a una progettazione orientata all’estensione della vita utile e alla massimizzazione del fattore di utilizzo del bene e del valore recuperabile a fine vita), le modalità di utilizzo del bene (ossia, estensione della vita utile, sharing, product as a service) e la chiusura dei cicli (ossia, riuso, rimanifattura, riciclo e riutilizzo dei materiali recuperati come nuovo input circolare).
Il modello circolare è stato quindi implementato in tutte le attività del Gruppo, con l’obiettivo di ridisegnare la catena del valore al fine di ridurre il consumo di risorse e i relativi impatti sociali e ambientali e rendere il modello di business più competitivo mediante la riduzione dei rischi geopolitici e di prezzo legati all’approvvigionamento di materie prime, in particolare quelle critiche. A tal proposito, tra le iniziative in corso, Enel sta promuovendo l’utilizzo di risorse rinnovabili o derivanti da precedenti cicli di vita (per es., plastica riciclata per gli smart meter o per le infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici) e identificando nuove soluzioni che utilizzano materiali alternativi (per es., lo storage gravitazionale o termico che utilizza materiali più sostenibili, come le rocce, rispetto a quelli relativi all’accumulo chimico).
L’approccio circolare di sua natura necessita di un approccio open, aperto quindi alla continua collaborazione con i diversi stakeholder, e di un ecosistema allargato (fornitori, clienti, istituzioni, ecosistema di innovazione ecc.) che non sia limitato solamente al proprio settore specifico includendo controparti di settori e ambiti nuovi con cui si possano sviluppare sinergie. Per tale motivo, Enel ha implementato la strategia di Circular Procurement, che mira a migliorare la circolarità dei prodotti e dei servizi acquistati, e sta inoltre sviluppando strumenti e nuovi approcci per migliorare la tracciatura dei materiali e dei relativi impatti lungo la catena del valore, al fine di incentivare i fornitori a efficientare l’utilizzo delle risorse attraverso il riciclo e il recupero a fine vita delle stesse.
Enel, fin dalle fasi iniziali di adozione dell’approccio circolare, ha fatto leva sulla misurazione dei benefíci ambientali ed economici della circolarità, con la consapevolezza che un modello deve essere misurabile per poter essere non solo sostenibile ma anche economicamente competitivo. Nell’ambito del World Economic Forum 2023 a Davos, Enel ha lanciato un nuovo KPI di misurazione della circolarità, l’“Economic CirculAbility©” che considera l’EBITDA complessivo del Gruppo e lo confronta con la quantità di risorse consumate, sia combustibili sia materie prime, lungo tutta la catena del valore dalle diverse attività di business. Al contempo il Gruppo si è impegnato a raddoppiare questo indicatore entro il 2030 rispetto al valore del 2020, dimezzando quindi la quantità di risorse consumate rispetto all’EBITDA generato. Enel diventa in questo modo la prima azienda al mondo ad adottare un indicatore di circolarità di questo tipo e a porsi un tale, ambizioso obiettivo.
Elettrificazione pulita
Conservazione del capitale naturale
Innovazione
Link ai contenuti in evidenza
L'impegno di Enel per una Just Transition
Bilancio consolidato
Il processo di creazione del valore
Le performance del Gruppo
Carbon Capture and Storage – è una tecnologia utilizzata per impedire il rilascio di grandi quantità di anidride carbonica nell'atmosfera, separando l'anidride carbonica dalle emissioni e iniettandola nelle formazioni geologiche.
In italiano, Neutralità Carbonica, rappresenta il bilanciamento delle emissioni di CO2 con processi di rimozione del carbonio.