Glossario
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- ACT
- Definition
- Actual – associato ad uno o più dati, rappresenta i dati consuntivi (o effettivi). In un sistema di reporting completo vengono generalmente confrontati con i dati di Budget (v. BDG).
La definizione della strategia del Gruppo si basa sulla valutazione di opzioni che permettano la generazione di valore sostenibile per tutti gli stakeholder sul lungo termine.
Fondamentale è la valutazione del contesto esterno e della sua evoluzione: per definire il quadro di riferimento, viene sviluppato un framework completo di scenario planning, con l’obiettivo di prepararsi a catturare le opportunità e ad affrontare in modo più robusto rischi e incertezze future. L’analisi di quanto potrebbe accadere nel contesto esterno, unita al purpose del Gruppo e alla missione di Open Power, diventa funzionale alla definizione del posizionamento del Gruppo in tale contesto. Si identificano, quindi, le ambizioni di lungo termine e si disegnano le opzioni strategiche, che caratterizzano la pianificazione di lungo periodo.
Negli ultimi anni, l’incremento di complessità del contesto di riferimento, unito alla velocità di cambiamento, ha fatto sì che anche il processo di definizione strategica del Gruppo evolvesse, al fine di intercettare quanto più possibile tale dinamismo, trasformandolo in un fattore abilitante alla definizione degli obiettivi. In particolare, a oggi tale processo si articola nelle principali attività di seguito dettagliate.
La governance del processo è centrale e prevede milestone e deadline, definite anche sulla base della propedeuticità di alcune decisioni rispetto ad altre. In particolare, nel corso del 2022 i gruppi di lavoro creati sono stati organizzati per aree strategiche: “Impatto del contesto esterno”, per analizzare impatti e ricadute sul business della crisi energetica e delle persistenti turbolenze che hanno caratterizzato questo anno, “Customer centricity e digitalizzazione” e “Allocazione delle risorse”, cui si è data risposta attraverso la definizione della strategia integrata di Paese, il riposizionamento del Gruppo e quanto illustrato durante il Capital Markets Day. Gli output e i piani di strategia integrata vengono poi discussi e approvati dal top management all’interno di incontri dedicati. Tra gli incontri ce n’è uno in particolare, denominato “Top Team Offsite”, dove si trattano i topic prioritari con tutto il top management; le conclusioni più rilevanti vengono poi inserite nella pianificazione di lungo termine del Gruppo. Segue poi il Vertice Strategico, al fine di condividere con il Consiglio di Amministrazione le linee guida del nuovo Piano Strategico. Questo framework garantisce la governance nel trattamento dei temi strategici, assicurando contemporaneamente rapidità nell’individuazione dei trend emergenti e il necessario coinvolgimento cross-business per una completa analisi di temi complessi e interdipendenti in presenza di una struttura organizzativa basata sulla matrice Paese/Linea di Business/Funzione di Servizio.
La strategia del Gruppo Enel si è dimostrata in grado di creare valore in maniera sostenibile nel lungo termine, integrando appieno i temi di sostenibilità e di profonda attenzione per gli argomenti connessi al cambiamento climatico, garantendo allo stesso tempo un aumento della profittabilità.
Il Gruppo è tra le aziende leader che guidano la transizione energetica, attraverso la decarbonizzazione della produzione di energia elettrica, la digitalizzazione delle reti di distribuzione e l’elettrificazione dei consumi finali, che rappresentano opportunità sia per aumentare la creazione di valore per tutti sia per concorrere positivamente a un più rapido raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi nonché quelli di Sostenibilità Globale definiti dall’ONU (Sustainable Development Goal) nell’Agenda 2030.
Gli ultimi tre anni sono stati caratterizzati da eventi senza precedenti. L’effetto combinato di due anni di pandemia e della guerra attuale ai confini dell’Europa ha aumentato la necessità di un’accelerazione nella transizione energetica e nella digitalizzazione, insieme alla riorganizzazione e al riequilibrio delle catene di approvvigionamento globali.
La generale preoccupazione circa gli effetti del cambiamento climatico è stata rafforzata da un numero crescente di eventi meteorologici estremi, siccità record e inondazioni in varie parti del globo.
I Governi di tutto il mondo hanno in generale fatto ricorso a misure per stimolare e sostenere le economie. In Europa, a causa della forte volatilità dei prezzi del gas, sono state introdotte misure fiscali e di regolamentazione in molti Paesi, con risultati non omogenei, come anche diversi sono stati i fondi messi a disposizione per superare o arginare la crisi generata dai prezzi alti dell’energia. Per consentire un ritmo più veloce di realizzazione della transizione energetica, si sta attuando un’accelerazione nell’implementazione di energy policy per la transizione e del nuovo market design.
L’attuale contesto evidenzia la necessità di conseguire alcuni obiettivi, il cosiddetto “trilemma dell’energia”:
La strategia del Gruppo per raggiungere tali obiettivi si incentra su:
Nell’arco di Piano, il Gruppo prevede di:
A tal fine, tra il 2023 e il 2025 il Gruppo prevede di investire un totale di circa 37 miliardi di euro per implementare le azioni strategiche di seguito illustrate.
I. Bilanciamento della domanda dei clienti e dell’offerta per ottimizzare il profilo di rischio/rendimento
Entro il 2025, nei sei Paesi “core” il Gruppo prevede di vendere circa l’80% dei volumi di elettricità con contratti a prezzo fisso, un aumento di circa 15 TWh (+7%) rispetto alle stime per il 2022. Il Gruppo prevede di soddisfare il 100% delle vendite a prezzo fisso con la propria produzione e con Power Purchase Agreement (PPA) di lungo periodo, prevedendo che il 90% circa sia coperto da fonti carbon-free, per assicurare ulteriormente l’evoluzione dei margini del Gruppo.
Questo permetterà al Gruppo di attuare una strategia commerciale di lungo termine, stabile e visibile, riducendo quindi i rischi a breve termine associati alla volatilità esterna e promuovendo la transizione dei clienti del Gruppo dall’energia proveniente da fonti fossili all’elettricità sostenibile. A tal fine, il Gruppo, grazie alla consolidata relazione contrattuale con la propria base clienti, prevede di accelerare nei prossimi tre anni la diffusione di servizi a valore aggiunto e di un’infrastruttura di ultima generazione. Nello specifico:
II. Decarbonizzazione per assicurare competitività, sostenibilità e sicurezza
Entro il 2025, il Gruppo prevede di aggiungere circa 21 GW di capacità rinnovabile installata (di cui circa 19 GW nei Paesi “core”), ben posizionandosi verso il raggiungimento dei propri obiettivi di decarbonizzazione, in linea con l’Accordo di Parigi.
Il Gruppo prevede di sviluppare questa capacità rinnovabile grazie a una market-leading pipeline, pari a circa 455 GW. Prosegue l’implementazione da parte del Gruppo del proprio modello di business di Stewardship, con l’obiettivo di cogliere ulteriori potenziali opportunità in Paesi “non-core” per massimizzare la creazione di valore a livello globale. La strategia di decarbonizzazione, unita alla spinta verso l’elettrificazione, consente al Gruppo di confermare ancora una volta il suo impegno verso il raggiungimento di zero emissioni al 2040, con obiettivi fissati per tutti gli Scope e che coprono sia le emissioni dirette sia quelle indirette lungo l’intera catena di valore del Gruppo. Tali obiettivi sono stati certificati dalla Science Based Targets initiative (SBTi) come coerenti con il percorso di mantenimento dell’incremento della temperatura globale al di sotto dei 1,5 °C rispetto al livello preindustriale.
(1) I target non includono il piano M&A.
(2) Anche i target su rimanenti emissioni Scope 1, 2 e 3 sono stati cert ifi cati: 2030 target 10,4 MtCO2eq; 2040 target -2.5 MtCO2eq (da neutralizzare per raggiungere Net-Zero).
Il piano si basa sull’implementazioni di alcuni fondamentali step strategici: (i) la previsione di abbandonare la generazione a carbone e quella a gas, sostituendo il portafoglio termoelettrico con nuova capacità rinnovabile, oltre ad avvalersi dell’ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo; (ii) l’abbandono entro il 2040 dell’attività di vendita retail di gas, con la totalità dell’elettricità venduta dal Gruppo prodotta da fonti rinnovabili.
III. Rafforzamento, sviluppo e digitalizzazione delle reti per abilitare la transizione
La strategia del Gruppo per le reti riguarda cinque dei sei Paesi “core”, nello specifico Italia, Spagna, Brasile, Cile e Colombia, dove la sua esperienza unica nell’evoluzione digitale può essere utilizzata al meglio, principalmente nelle grandi aree metropolitane.
Si prevede che l’intensità degli investimenti del Gruppo per cliente nel settore delle reti aumenti di circa il 30% in media nel periodo 2023-2025 rispetto alla stima per il periodo 2020-2022.
I driver di questa crescita sono:
(1) Fonti: MIT Technology Review Insights, The Green Future Index, 2021.
IV. Razionalizzazione del portafoglio di business e delle aree geografiche
Nel 2022, l’attuazione della strategia di semplificazione del Gruppo ha registrato una netta accelerazione. Nel corso dell’anno, infatti, sono state finalizzate le seguenti operazioni: la cessione di Enel Russia, la vendita dell’impianto CCGT di Fortaleza e delle reti di distribuzione di Goiás in Brasile, la cessione degli asset di trasmissione e la cristallizzazione di valore del portafoglio gas in Cile, nonché l’operazione relativa a Gridspertise.
A seguito di questa accelerazione, nel periodo 2023-2025 il Gruppo prevede un’ulteriore razionalizzazione della propria struttura, uscendo da alcuni business e aree geografiche non più allineate alla propria strategia. Il Gruppo prevede, inoltre, di continuare a implementare il proprio modello di Stewardship nei Paesi “non-core”. Al contempo, in linea con l’obiettivo di uscire dalle attività carbon intensive, il Gruppo prevede di fare leva sull’attuale contesto di mercato per avviare l’uscita dalle attività nel settore del gas. Questo programma complessivo di dismissioni è parte integrante del piano per ridefinire la struttura del Gruppo, massimizzando il valore per gli azionisti. Si prevede che il 2023 sarà l’anno chiave per la strategia di razionalizzazione a lungo termine del Gruppo. Nell’arco di Piano:
(1) Include circa 4 GW di capacit. BESS.
La strategia integrata nei Paesi “core”
La scelta di Enel di attuare una strategia commerciale integrata fa leva sulle opportunità che l’integrazione porta in termini di una più efficace politica commerciale che abbracci tutta la catena del valore. Tale strategia viene applicata nei Paesi in cui il Gruppo è presente in maniera integrata, a partire dalla presenza di una base clienti finali cui commercializzare l’energia generata. Tali Paesi sono stati denominati Paesi “core” o “Tier 1”, e sono: Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia.
La definizione dei Piani di strategia integrata per i Paesi “core” ha richiesto un ripensamento generale sia dell’approccio commerciale sia di quello infrastrutturale, anche al fine di tracciare piani e opzioni di esecuzione differenziati per le diverse caratteristiche di partenza.
Per ogni Paese sono stati definiti un piano commerciale e un piano di sourcing, sviluppati secondo una logica di integrazione e finalizzati alla massimizzazione del valore creato. In particolare:
Gli investimenti del Gruppo nel 2023-2025, pari a circa 37 miliardi di euro, sono principalmente concentrati nei sei Paesi “core”
Si prevede che circa il 60% degli investimenti del Gruppo, di cui circa il 50% in generazione e circa il 10% in clienti e servizi energetici avanzati, sostenga la strategia commerciale integrata del Gruppo. Si prevede che le reti rappresentino circa il 40% degli investimenti nell’arco del Piano Strategico.
Per quanto riguarda la strategia commerciale integrata, nel 2023-2025 il Gruppo prevede di investire circa 22 miliardi di euro. A livello Paese, si prevede che quasi il 90% di questi investimenti sia allocato in Italia, Spagna e Stati Uniti, dove il Gruppo può trarre vantaggio dalle politiche di sostegno all’elettrificazione sostenibile, tenendo anche conto del quadro regolatorio favorevole.
In particolare, il Gruppo prevede di accelerare lo sviluppo delle rinnovabili:
Si stima che l’EBITDA da generazione elettrica e mercati retail raggiunga circa 15 miliardi di euro nel 2025, con un CAGR di circa il 20% nell’arco di Piano.
Per quanto riguarda le reti, nel 2023-2025 il Gruppo prevede di investire circa 15 miliardi di euro, principalmente in Europa (oltre l’80% degli investimenti) alla luce della riequilibrata presenza geografica del Gruppo, di contesti regolatori favorevoli e al fine di promuovere il ruolo delle reti come abilitatori della transizione energetica.
Si prevede che l’allocazione di capitale del Gruppo determini un aumento dell’EBITDA delle reti fino a 7,3 miliardi di euro nel 2025, da circa 8,3 miliardi di euro nel 2022 (comprensivo del contributo delle distributrici in cessione nell’arco del Piano).
Per quanto riguarda, infine, il modello di business della Stewardship, è prevista la mobilitazione di investimenti da parte del Gruppo e di terze parti per un totale di circa 15 miliardi di euro, di cui:
Tali risorse sono funzionali ad aggiungere nuova generazione da fonti rinnovabili, nuove infrastrutture e servizi per accelerare il percorso dei clienti del Gruppo verso l’elettrificazione.
Nei prossimi tre anni, si prevede che questo modello generi circa 1,5 miliardi di euro in termini di EBITDA cumulato, con un valore atteso della partecipazione di Gruppo pari a 2,5-3,0 miliardi di euro nel 2025.
Si prevede che le azioni delineate dal Piano Strategico abbiano un impatto positivo immediatamente visibile sull’indebitamento netto di Gruppo, di cui si stima una significativa riduzione in un range di 51-52 miliardi di euro entro la fine del 2023, da 60 miliardi di euro nel 2022. Di conseguenza, si prevede che il rapporto indebitamento netto/ EBITDA diminuisca dal valore di 3,0 volte stimato nel 2022 a 2,4-2,5 volte nel 2023, per poi rimanere stabile nel restante periodo di Piano. Analogamente, si prevede che il rapporto FFO/Net Debt aumenti di 13 punti percentuali, dal 15% nel 2022 al 28% previsto nel 2023, per poi rimanere stabile nel restante periodo di Piano.
Per effetto di tale strategia finanziaria, si prevede che il costo del debito rimanga sostanzialmente stabile nonostante il recente incremento dei tassi di interesse, restando pressoché invariato a circa 3,4-3,5%.
La finanza sostenibile resterà al centro della strategia finanziaria del Gruppo. Si prevede che la quota delle fonti di finanziamento sostenibile rispetto all’indebitamento lordo totale aumenti al 70% circa nel 2025 rispetto al 60% del 2022.
Si prevede che l’EBITDA ordinario di Gruppo cresca sino a un valore compreso tra 22,2 miliardi di euro e 22,8 miliardi di euro nel 2025 dai 19,7 miliardi di euro del 2022, con un CAGR del 5%. Si prevede che l’utile netto ordinario di Gruppo aumenti a 7,0-7,2 miliardi di euro nel 2025, dai 5,4 miliardi di euro nel 2022, con un CAGR del 10%.
Il Gruppo conferma una politica dei dividendi semplice e prevedibile, con un DPS pari a 0,43 euro nel periodo 2023- 2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022; il DPS nel 2024 e 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile.
Obiettivi finanziari | ||||
---|---|---|---|---|
2022 | 2023 | 2024 | 2025 | |
Crescita dell'utile | ||||
EBITDA ordinario (€mld) | 19,7 | 20,4-21,0 | 21,4-22,0 | 22,2-22,8 |
Utile netto ordinario (€mld) | 5,4 | 6,1-6,3 | 6,7-6,9 | 7,0-7,2 |
Creazione di valore | ||||
DPS (€/azione) | 0.40 | 0,43 | 0.43(1) | 0,43(1) |
(1) DPS minimo.
Il cambiamento climatico rappresenta la principale sfida globale del secolo attuale e, in un contesto come questo, Enel, in qualità di attore globale nel mercato dell’energia, è in prima linea con un ruolo attivo nella lotta contro il cambiamento climatico, da un lato contribuendo a guidare la transizione energetica globale verso un valore di zero emissioni come leva di mitigazione e, dall’altro, attrezzandosi per definire le migliori misure di adattamento a cambiamenti che comunque, in frequenza e intensità più o meno grandi, avranno luogo.
L’azione di Enel nei confronti della lotta contro il cambiamento climatico rappresenta pertanto uno dei pilastri portanti della strategia del Gruppo sia nel breve sia nel lungo termine.
Nell’ambito della mitigazione vengono racchiuse tutte le iniziative tese a ridurre l’impatto che le attività del Gruppo e degli stakeholder a esso connessi provocano sul cambiamento climatico, ovvero in primis tutte le azioni tese a diminuire le emissioni di gas serra.
Nell’ambito dell’adattamento ricadono, invece, tutte le iniziative che Enel vuole implementare per rendere più resilienti gli asset, aumentare le capacità di risposta a eventi climatici estremi, ideare opzioni strategiche e business model che si rivolgano a esigenze diverse in un clima che cambia.
In ognuno dei due ambiti le sfide presentano opportunità che la strategia del Gruppo vuole cogliere. Adattarsi al cambiamento climatico, nella visione di Enel, significa anche esplorare nuove opportunità di business legate al mutato contesto, sviluppare nuove tecnologie e creare valore dalle competenze acquisite. Mitigare l’impatto del cambiamento climatico accade anche attraverso la ricerca di tecnologie innovative che permettano un’economia più green by design o che migliorino semplicemente performance e circolarità, per esempio.
Un ruolo fondamentale giocano l’esperienza maturata e le considerazioni legate ai possibili scenari climatici, visti in precedenza, utilizzati per indirizzare entrambi gli ambiti. Il Gruppo, come verrà approfondito nella sezione relativa ai rischi e alle opportunità legati al cambiamento climatico, si è anche dotato di una policy interna per assessment e gestione delle sfide legate a esso.
Tra i primi firmatari, nel 2019, della campagna “Business Ambition for 1.5 °C” promossa dalle Nazioni Unite e da altre istituzioni, il Gruppo Enel ha dichiarato pubblicamente il suo impegno a sviluppare un modello di business in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi (COP 21) per limitare l’aumento medio della temperatura globale a 1,5 °C.
L’impegno di Enel nel contrastare il cambiamento climatico ha raggiunto un nuovo traguardo storico nel 2022: il Gruppo ha, infatti, definito una roadmap di decarbonizzazione, che copre sia le emissioni dirette sia quelle indirette lungo tutta la catena di valore del Gruppo, composta da quattro target certificati dalla Science Based Targets initiative (SBTi), in linea con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5 ºC.
I nuovi obiettivi certificati di Enel fanno seguito all’ambizione stabilita dall’Azienda nel 2021, quando ha anticipato di 10 anni, dal 2050 al 2040, il proprio impegno ad azzerare le emissioni.
L’ambizione di Enel va oltre quanto certificato dalla SBTi e mira a spianare la strada per consentirle di diventare un’azienda a emissioni zero entro il 2040. La roadmap prevede attualmente di abbattere tutte le emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra (GHG) di circa il 99% entro il 2040 rispetto al 2017 in tutta la sua catena del valore, ben oltre la soglia complessiva fissata dalla SBTi (90%). Il Gruppo mira a raggiungere una riduzione del 100% di tutte le emissioni, nell’ottica di un superamento, nel breve-medio periodo, di fattori esogeni, come lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche nella catena di fornitura su larga scala o l’attuazione di alcune strategie di mercato e politiche. Enel collabora attivamente con fornitori, clienti e policy maker per promuovere soluzioni e accelerare le azioni necessarie. La roadmap di decarbonizzazione di Enel è incentrata sulla promozione di soluzioni di elettrificazione alimentate da fonti rinnovabili, sul completamento del phase-out dei combustibili fossili e sull’accelerazione dello sviluppo delle fonti rinnovabili, nonché sulla digitalizzazione e sul potenziamento della rete. In particolare, la roadmap include le milestone di business di seguito descritte.
Ambizione emissioni zero Enel si impegna al raggiungimento delle emissioni zero entro il 2040 e allo sviluppo di un modello di business in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi (COP 21) per limitare l’aumento medio della temperatura globale a 1,5 °C. Per tale motivo, il Gruppo ha definito una roadmap di decarbonizzazione, che copre sia le emissioni dirette sia quelle indirette lungo tutta la catena di valore, composta da quattro target certificati dalla Science Based Target initiative (SBTi) a dicembre 2022, in linea con lo standard Net-Zero. |
(1) Percentuali basate sulle emissioni totali di GHG nel 2022.
(2) Sono state escluse le emissioni GHG Scope 1 marginali non direttamente correlate al processo di combustione dei combustibili fossili per la produzione di energia elettrica nelle centrali termoelettriche, che rappresentano l‘1,4% delle emissioni totali Scope 1 nel 2022. In ogni caso, le emissioni di GHG coperte da tutti i target sopracitati rappresentano complessivamente il 98,7% delle emissioni totali Scope 1 e 2 nel 2022, e pertanto superiore alla soglia del 95% richiesta dalla Science Based Target initiative (SBTi).
(3) Il target soddisfa il percorso di 1,5 ÅãC stabilito dalla SBTi per il settore dei servizi elettrici (approccio di decarbonizzazione settoriale, SDA), anche se non ha potuto essere validato ufficialmente perch. la SBTi non certifica target con tempistiche inferiori a cinque anni dalla data di presentazione.
(4) Il target non ha potuto essere validato ufficialmente perch. la SBTi non certifica target con tempistiche inferiori a cinque anni dalla data di presentazione. Inoltre, la SBTi non ha definito un approccio di decarbonizzazione settoriale per queste tipologie di emissioni, per cui il livello di ambizione non pu. essere verificato.
(5) Sono stati definiti due diversi limiti percentuali al target per le emissioni GHG Scope 3 della catena di fornitura, come consentito dalla metodologia SBTi, che richiede di coprire almeno il 67% delle emissioni Scope 3 per il target 2030, mentre almeno il 90% per il target 2040.
Il Gruppo implementa soluzioni di adattamento agli eventi meteo e climatici, al fine di gestire efficacemente i fenomeni cronici e acuti di interesse per ogni attivit. e Linea di Business. Le soluzioni di adattamento possono riguardare sia azioni implementate nel breve periodo sia eventuali decisioni a lungo termine, come la pianificazione di investimenti in risposta ai fenomeni climatici. Le attivit. di adattamento comprendono anche le procedure, le policy e le best practice per resilienza, risposta e innovazione.
Per i nuovi investimenti, si può inoltre agire già nella fase di progettazione e costruzione, per ridurre by design l’impatto dei rischi climatici (per es., attraverso valutazione del rischio e della vulnerabilità in fase di progettazione) e per tener conto degli eventuali effetti cronici (per es., l’inclusione degli scenari climatici nelle stime sulle risorse rinnovabili a lungo termine).
Identificati i fenomeni meteo e climatici di interesse, le attività implementate per massimizzare la capacit. di adattamento possono essere classificate come segue.
Per valutare gli impatti dei cambiamenti climatici al servizio delle decisioni industriali e strategiche, volte quindi a implementare misure di adattamento secondo lo schema sopra descritto, il Gruppo sta investendo risorse nello sviluppo di modelli quantitativi che utilizzano, tra l’altro, dati di scenario climatico per valutare l’impatto del cambiamento climatico su specifici asset/attività produttive.
Alcuni di questi modelli sono oggetto di protezione intellettuale come riportato nel capitolo “Intellectual property”.
L’elettricità emerge oggi come vettore energetico cruciale per promuovere una transizione energetica pulita e la decarbonizzazione degli usi energetici. Gli scenari che mirano agli obiettivi dell’Accordo di Parigi attualmente considerano tassi di elettrificazione almeno pari al ~50% entro il 2050 al fine di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 °C entro il prossimo secolo rispetto all’era preindustriale.
L’elettrificazione del consumo finale è dunque elemento centrale per ridurre il fabbisogno energetico primario della società. La sua efficienza intrinseca lo rende il partner fondamentale delle energie rinnovabili per raggiungere zero emissioni a livello globale.
Sulla base di tale assunto, la strategia di lungo termine del Gruppo Enel mette al centro dei propri obiettivi:
Le azioni strategiche del Gruppo hanno l’obiettivo di incrementare il valore per i clienti nei segmenti Business to Consumer (B2C), Business to Business (B2B), e Business to Government (B2G), attraverso l’aumento del livello di elettrificazione di tali clienti e il miglioramento dei servizi offerti. Per il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) 7, ossia di garantire l’accesso universale a una energia sostenibile, affidabile e moderna, l’aumento dei volumi di elettricità venduta e la crescita dei servizi “beyond commodity” si accompagneranno a una generale diminuzione dei costi. Il valore creato dal Gruppo attraverso l’elettrificazione intende guidare i propri clienti nel graduale processo di sostituzione delle fonti fossili, nei vari segmenti di consumo.
L’espansione dell’infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici rappresenta uno dei punti chiave per la diffusione di massa delle auto elettriche – e quindi una condizione sine qua non del processo di transizione verso una mobilità a zero emissioni. Un obiettivo condiviso da Enel X Way che sta ampliando ulteriormente la rete di ricarica, puntando ad arrivare a oltre 4 milioni di punti di ricarica al 2030.
Un altro elemento fondamentale è poi l’elettrificazione dei consumi residenziali, su cui Enel spingerà attraverso la promozione di pompe di calore per il riscaldamento domestico e piani a induzione nelle cucine e che porterà a un incremento del tasso di elettrificazione dei clienti Enel dal 17% attuale a circa il 20% nel 2025 e il 30% nel 2030, creando la possibilità di ridurre la loro spesa energetica totale del 5% entro il 2025 e di circa il 20% entro il 2030, e della loro carbon footprint entro il 2030 grazie a una riduzione delle vendite di gas dagli attuali circa 10 bcm a circa 3 bcm nel 2030, per arrivare fino a zero nel 2040.
Enel inoltre supporterà l’elettrificazione anche attraverso investimenti in infrastrutture in quanto le reti sono i veri abilitatori della transizione. Sul totale investimenti per le reti nei prossimi anni, una parte sempre crescente sarà dedicata, da un lato, a incrementare il numero delle connessioni con nuovi utenti e, dall’altro, a incrementare la flessibilità e la capacità della rete di gestire una crescente quota di generazione distribuita. Reti intelligenti, energia pulita ed efficienza energetica sono accessibile ai clienti Enel grazie alle innovazioni contenute in ogni smart meter. A oggi il Gruppo ha già installato 45 milioni di contatori elettronici e prevediamo di raggiungere 80 milioni di unità entro il 2030.
Per raggiungere questi obiettivi entro il 2030, le azioni devono essere messe in pratica da adesso in tempo per raggiungere gli effetti desiderati. Occorre quindi disegnare un percorso che consenta di perseguire con successo gli obiettivi di lungo termine dell’Azienda e di contribuire fattivamente alla soluzione delle sfide globali tramite azioni pratiche e soluzioni innovative. Tra queste possiamo citare quelle di seguito descritte.
Enel X è attivamente coinvolta nella gestione di tre progetti flagship in tre località diverse e strategiche per il gruppo: la Sardegna (Italia), Saragozza (Spagna) e Santiago (Cile). L’obiettivo è creare laboratori di elettrificazione e sostenibilità per testare diversi modelli di business che possono essere implementati rapidamente con un basso grado di rischio. Il successo di questi progetti sarà la chiave per ampliare ed esportare tali strategie in altre aree geografiche. Nelle tre località le iniziative saranno focalizzate a promuovere la penetrazione dell’elettricità a livelli superiori alla media locale, parallelamente realizzando capacità rinnovabile per rispondere all’incremento della domanda energetica, supportato anche da batterie per immagazzinare l’elettricità.
L’elettrificazione può contribuire così alla decarbonizzazione del sistema energetico nel suo complesso.
Il nesso elettrificazione-efficienza deve essere reso comprensibile al pubblico: troppo spesso questo concetto, come anche altri, resta nebuloso e accessibile solo ai tecnici. Per ideare esempi e contenuti facilmente fruibili soprattutto in merito a risparmio economico, sicurezza energetica e creazione di posti di lavoro grazie all’elettrificazione dei sistemi, un gruppo di organizzazioni attive sull’elettrificazione pulita, tra cui Enel, ha realizzato una campagna specificamente volta a promuovere i benefíci dell’elettrificazione pulita per gli utenti finali, in termini di efficienza, risparmio energetico e riduzione delle emissioni. L’iniziativa è stata strutturata in due cicli che hanno accompagnato il rilascio della pubblicazione del “Fit for 55” nel luglio 2021 e il piano REPowerEU nel maggio 2022.
Grid Futurability® è l’approccio industriale globale e orientato al cliente che Enel sta adottando per rinnovare, rafforzare ed espandere le proprie reti nei prossimi anni. Attraverso Grid Futurability®, Enel anticipa i bisogni emergenti legati all’elettrificazione e definisce una roadmap di investimenti nelle proprie infrastrutture di distribuzione elettrica per soddisfarli. Combinando l’uso di infrastrutture robuste con soluzioni tecnologiche avanzate, Grid Futurability® ha l’obiettivo di offrire reti sempre più resilienti, interattive e intrinsecamente sostenibili nei Paesi di presenza, con un focus nelle aree urbane. Questo approccio armonizza le esigenze strategiche a breve e lungo termine, massimizzando i vantaggi e la soddisfazione degli stakeholder, riducendo al contempo l’impronta di carbonio delle reti. Prevede l’impiego strategico di tecnologie per utilizzare meglio le reti elettriche esistenti e costruire reti intelligenti completamente digitali.
Gli Enel Flexibility Lab sono finalizzati a rafforzare la collaborazione con tutti gli stakeholder coinvolti nel percorso di evoluzione del sistema di distribuzione e del sistema elettrico (per es., fornitori di servizi di flessibilità, produttori di tecnologie correlate, comunità energetiche, DSO e TSO).
L’iniziativa, tramite un simulatore di rete aperto anche a terzi, consente di testare in un ambiente reale operativo comportamenti ed eventi tipici di una rete elettrica e possibili soluzioni innovative, al fine di studiarne e analizzare il comportamento per l’evoluzione e il miglioramento continuo di tutti i sistemi. I test sono un modo di promuovere la collaborazione tra le parti interessate e rafforzano l’impiego di risorse energetiche distribuite, contribuendo in questo senso alle ambizioni di decarbonizzazione ed elettrificazione verso un futuro Net-Zero.
L’associazione Open Power Grids, lanciata da Enel Grids nel maggio 2022, nasce con il fine di promuovere la convergenza e il co-design verso gli standard funzionali dei componenti di rete, massimizzando la creazione di valore condiviso attraverso la sostenibilità e la sicurezza, l’efficienza dei costi e la performance tecnica. L’associazione riunisce operatori di distribuzione elettrica, produttori e fornitori di componenti, istituti di ricerca e altri stakeholder per condividere e sviluppare specifiche funzionali sempre più sostenibili e rispettose dell’ambiente nel settore delle reti elettriche in una logica di co-design e con l’obiettivo comune di accelerare la transizione energetica.
Con l’obiettivo di elettrificare la flotta Enel, il progetto rappresenta una leva strategica verso la decarbonizzazione e l’elettrificazione, riducendo l’impatto ambientale dei nostri veicoli e creando valore economico grazie alla riduzione del carburante e dei costi di manutenzione.
Enel è coinvolta nelle diverse iniziative e tavoli internazionali che promuovo il tema dell’elettrificazione pulita. Tra i principali esempi si può citare l’iniziativa Net-Zero Carbon Cities del World Economic Forum (WEF), che mira a consentire la trasformazione urbana verso l’elettrificazione pulita e la circolarità, utilizzando soluzioni energetiche integrate per gli edifici e la mobilità. Il progetto ha consentito a Enel di partecipare attivamente alle City Sprint di San Paolo e Cagliari, una serie di workshop che riuniscono imprese locali e leader delle città per identificare nuove partnership e promuovere la collaborazione pubblico-privato. Inoltre, lo smart meter di Enel è stato incluso nel Toolbox of Solutions, una piattaforma digitale contenente oltre 200 esempi di best practice e case study di elettrificazione pulita, efficienza e infrastrutture intelligenti.
Riguardo all’idrogeno verde, Enel è stata tra le aziende leader del lavoro su H2 Zero Pledges, guidato dal World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), per ingaggiare le aziende a supportare il consumo e la fornitura dell’idrogeno con la minore intensità di carbonio possibile. Enel, per esempio, si è impegnata a produrre solo H2 verde con una previsione di 2 GW di capacità degli elettrolizzatori entro il 2030 (da aggiornare a 3 GW durante il 2023).
Enel è tra le aziende che ha partecipato dall’inizio all’High-Level Dialogue on Energy (HLDE) delle Nazioni Unite, che ha portato al lancio di una global roadmap per fissare obiettivi specifici nell’accelerazione della transizione energetica e assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni entro il 2030.
L’impegno di Enel include diversi obiettivi essenziali per supportare il pilastro di green eletrification dell’Azienda, come l’aumento della capacità rinnovabile e della demand response, la riduzione delle emissioni di GHG in linea con lo scenario 1,5 °C (certificato dalla SBTi), l’installazione di nuovi di punti di ricarica per veicoli elettrici e l’impegno a raggiungere nuove connessioni in aree rurali e suburbane nei Paesi di presenza del Gruppo. Gli impegni riportati nell’Energy Compact sono in linea con i Piani Strategici e di Sostenibilità in modo da garantire trasparenza e tracciabilità nel percorso del Gruppo verso l’elettrificazione pulita.
Il Gruppo continuerà a perseguire i princípi di sostenibilità nelle proprie decisioni di investimento, creando valore condiviso per tutti i suoi stakeholder. Il piano di investimenti del Gruppo è pienamente allineato con l’obiettivo di uscire dal carbone e raggiungere l’azzeramento di emissioni entro il 2040 (in linea con l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C). Di conseguenza, gli investimenti in attività o prodotti ad alta intensità di carbonio diminuiranno gradualmente fino a zero entro il 2040.
Circa il 94% degli investimenti totali del Gruppo nel 2023- 2025 è in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG), perseguendo direttamente gli SDG 7 (“Energia pulita e accessibile”), 9 (“Imprese, innovazione e infrastrutture”) e 11 (“Città e comunità sostenibili”), tutti funzionali all’SDG 13 (“Lotta contro il cambiamento climatico"), in crescita rispetto al 92% di investimenti del 2022 allineati a tali obiettivi.. L’allineamento degli investimenti previsti nel Piano Strategico di Gruppo agli obiettivi di decarbonizzazione e riduzione dei gas serra è definito sulla base di una specifica metodologia in cui gli investimenti in rinnovabili e retail power per loro natura rientrano nell’SDG 7, gli investimenti nella rete di distribuzione rientrano nell’ambito dell’SDG 9 e gli investimenti in Enel X riguardano l’SDG 11. Il 94% sopra citato esclude quindi gli investimenti nella generazione convenzionale (anche quelli di manutenzione) e nel gas retail.
Inoltre, si prevede che, dall'82% del 2022, nell'arco di Piano continueremo ad avere oltre l’80% degli investimenti del Gruppo in linea con i criteri della tassonomia dell’UE, in virtù del loro sostanziale contributo alla mitigazione del cambiamento climatico.
Grazie a questo modello stimiamo di generare, nei Paesi in cui operiamo, un aumento di PIL di circa 70 miliardi di euro fino al 2025, circa 160.000 nuovi posti di lavoro, e di aumentare progressivamente a circa 12 miliardi di euro nello stesso periodo il reddito delle famiglie che appartengono alle fasce a basso-medio reddito delle comunità coinvolte nelle nostre attività. Inoltre, per quanto riguarda i Paesi in via di sviluppo, il nostro Gruppo contribuisce alla crescita delle comunità locali attraverso investimenti diretti principalmente nei Paesi in America Latina, che rimangono parte dei Paesi chiave per l’Azienda.
Il percorso di Enel verso la finanza sostenibile ha dimostrato quanto questa possa essere importante per supportare la crescita organica di un’azienda. L’obiettivo del Gruppo è rifinanziare progressivamente le prossime scadenze tramite strumenti sustainability-linked.
Nei prossimi anni, infatti, Enel continuerà ad avvalersi di strumenti di finanza sostenibile confermandola al centro della strategia finanziaria del Gruppo, con l’obiettivo di raggiungere una quota di debito sostenibile sul totale dell’indebitamento di Gruppo pari a circa il 70% nel 2025 rispetto al 60% circa stimato nel 2022.
Il valore della relazione che instauriamo con i nostri stakeholder è al centro del nostro impegno, e rispondere alle loro necessità si traduce anche nell’attenzione nei confronti di chi è più esposto alla transizione verso un’economia decarbonizzata, supportandolo nel percorso. Attraverso l’ascolto e l’ingaggio delle diverse categorie di stakeholder è possibile individuare le priorità di azione e definire, in maniera sinergica rispetto al Piano Strategico, il Piano di Sostenibilità di Gruppo, declinato in obiettivi puntuali a breve, medio e lungo termine, al fine di rendere trasparente e verificabile il nostro percorso verso il progresso sostenibile.
La nostra strategia di sostenibilità che punta alla decarbonizzazione e all’elettrificazione ha alla base il rispetto dei diritti umani, la tutela della salute e della sicurezza e un solido assetto di governance.
L’impegno nel rispetto dei diritti umani si traduce in un approccio integrato e trasversale, che tiene in considerazione le esigenze dei nostri stakeholder lungo l’intera catena del valore. La tutela della salute e della sicurezza per tutti coloro che lavorano con e per il Gruppo è una responsabilità condivisa a ogni livello, attraverso l’integrazione della sicurezza nei processi e nella formazione, nella relazione con le ditte appaltatrici, nella gestione degli infortuni e della loro analisi, e nei continui controlli sulla qualità. Un solido assetto di governance ci permette inoltre di garantire ai nostri stakeholder l’applicazione di un insieme di princípi di trasparenza, correttezza e integrità.
Il pianeta gioca un ruolo fondamentale nel processo di creazione di valore per Enel e la lotta al cambiamento climatico rappresenta una delle principali sfide per il nostro Gruppo. Sono state definite specifiche azioni volte alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) e al miglioramento della qualità dell’aria nelle zone dove operiamo, puntando sulla crescita della capacità rinnovabile e sulla progressiva chiusura delle centrali a carbone. La protezione del capitale naturale e della biodiversità e l’uso responsabile delle risorse idriche sono fondamentali per la salvaguardia degli ecosistemi naturali e per il benessere delle persone che ci vivono, a tutela delle generazioni presenti e future.
Nei confronti dei nostri clienti ci impegniamo a garantire un elevato livello di qualità del servizio e la massima soddisfazione, anticipando le esigenze del mercato, per assicurare risposte affidabili e instaurare rapporti duraturi basati su dialogo, collaborazione e fiducia, aspetti che non si riferiscono soltanto alla fornitura di energia elettrica e/o di gas naturale, ma anche e soprattutto agli aspetti intangibili del servizio relativi alla percezione del cliente. Il nostro obiettivo è essere in grado di offrire soluzioni semplici, innovative e inclusive, e di anticipare i bisogni dei clienti e supportarli nel percorso di elettrificazione dei loro consumi.
L’evoluzione veloce e continua del business determina la necessità di nuovi profili tecnici e professionali e la naturale scomparsa di altri. In questo contesto, nei confronti delle persone del Gruppo, Enel è costantemente impegnata a migliore l’offerta formativa, aumentando le ore medie di formazione pro capite, promuovendo lo sviluppo individuale, l’aggiornamento continuo, l’apprendimento di nuove competenze e l’ottimizzazione delle prestazioni di fronte alle nuove esigenze. In questo contesto, il Gruppo ha come obiettivo di raggiungere il 40% della formazione totale condotta su upskilling e reskilling nel 2025.
Enel è impegnata a promuovere iniziative che diffondano e consolidino la cultura della salute, della sicurezza, del benessere organizzativo e dell’equilibrio tra vita personale e professionale, che garantiscano un ambiente privo di pericoli, inclusivo e capace di valorizzare le diversità e le unicità; un approccio basato anche sul valore dell’innovazione e dell’imprenditorialità aziendale. Includere per noi significa aver cura di tutti gli aspetti della diversità e valorizzare i talenti di ogni persona. Nella realtà che stiamo vivendo, infatti, è fondamentale innovare, co-creare, far emergere e attrarre talenti e sviluppare un contesto che permetta a ogni persona di mostrare sempre la propria unicità per far emergere nuove opportunità.
Il Gruppo è inoltre impegnato sulla parità di genere e dal 2021 Enel ha aderito alla campagna “Equal by 30”, promossa da Clean Energy Ministerial (CEM), con cui varie organizzazioni del settore pubblico e privato si impegnano a promuovere la parità di genere in termini salariali, di leadership e di opportunità nel settore dell’energia pulita entro il 2030. Abbiamo confermato gli obiettivi relativi alla percentuale di donne manager e middle manager, per raggiungere rispettivamente il 26,9% e il 34,1% al 2025.
Elemento essenziale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione ed elettrificazione è la presenza di una catena di fornitura sostenibile e resiliente, e per tale ragione siamo al fianco dei nostri fornitori, considerandoli partner del cambiamento e orientando la relazione su reciproca lealtà, trasparenza e collaborazione. Questo impegno si traduce in azioni concrete nelle diverse fasi del processo di approvvigionamento: in fase di qualificazione nella valutazione dei fornitori per aspetti sociali (diritti umani, salute e sicurezza) e ambientali, in fase di gara nella richiesta di certificazioni ambientali quali la Carbon Footprint (il 75% del valore delle forniture nel 2025 sarà coperto da certificazione CFP) o nell’applicazione di ranking e/o target che hanno come oggetto il valore dell’impronta carbonica dei fornitori.
Nell’ambito della relazione con le comunità in cui operiamo ci impegniamo a instaurare con loro rapporti solidi e duraturi nel tempo, elemento fondamentale di un modello di sviluppo in grado di creare valore condiviso nel lungo periodo per tutti gli stakeholder. La sostenibilità della strategia è confermata anche dal progresso compiuto in termini di contributo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) che il Gruppo impatta attraverso i progetti con le comunità, in particolare, per garantire un’istruzione di qualità, equa e inclusiva (SDG 4); offrire accesso a energia economica, affidabile, sostenibile e moderna (SDG 7); promuovere la crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile (SDG 8). Gli importanti risultati raggiunti sino a oggi sono stati resi possibili grazie a una strategia e a un modello di “Creazione di Valore Condiviso (Creating Shared Value - CSV)” che integrano fattori socioambientali nei processi di business e lungo tutta la catena del valore, con particolare riferimento alle operazioni di sviluppo del business, ingegneria e costruzioni e procurement, nonché gestione e manutenzione degli asset.
Economia circolare, innovazione e digitalizzazione abbracciano e potenziano tutti i temi della strategia di sostenibilità di Enel, accelerando il percorso verso il progresso sostenibile.
Per favorire nuovi usi dell’energia e nuovi modi di gestirla e renderla accessibile a un numero sempre maggiore di persone in modo sostenibile, abbiamo fatto dell’innovazione un elemento chiave della nostra strategia. Si tratta di un approccio di Open Innovation, rinominato Open Innovability®, che coinvolge le attività tradizionali e lo sviluppo di nuovi modelli e tecnologie, basato su innovazione d’avanguardia.
Promuoviamo una collaborazione aperta con i nostri partner, startup, PMI, grandi aziende, mondo accademico, esperti interni ed esterni, investitori, in modo che tutta l’Azienda punti a rinnovarsi continuamente, garantendo una creazione di valore nel lungo periodo.
La transizione energetica non può, infine, prescindere da digitalizzazione e cyber security, per mezzo delle quali il Gruppo si impegna nella diffusione delle più avanzate soluzioni e nel rafforzamento delle azioni di verifica delle stesse, al fine di prevenire eventuali attacchi cibernetici.
L’economia circolare, a sua volta, rappresenta sempre di più un acceleratore della crescita lungo l’intera catena del valore ed è divenuta un elemento chiave per far diventare Enel una leader non solo della sostenibilità e innovazione ma della transizione energetica in modo complessivo. L’approccio circolare permette di ridurre lo sfruttamento di risorse naturali finite e gli scarti, mantenendo il valore di beni e materiali. In questo modo si permette di generare benefíci ambientali legati non solamente alla riduzione delle emissioni di gas serra, ma in modo più generale al consumo di risorse naturali, acqua inclusa, alla generazione di rifiuti e alla perdita di biodiversità.
Per rafforzare questo impegno, nel 2023 Enel ha presentato ufficialmente a Davos il KPI “Economic CirculAbility©”, un indice di circolarità che confronta la performance economica del Gruppo rispetto alla quantità di risorse consumate lungo tutta la catena del valore dalle diverse attività di business. Il Gruppo, inoltre, si è assunto l’impegno di raddoppiare questo indice entro il 2030 rispetto al 2020.
Ernesto Ciorra, Chief Innovability© Officer di Enel: “Dobbiamo impegnarci affinché le materie prime non vengano consumate, ma utilizzate e rese nuovamente disponibili per futuri cicli produttivi. In questo modo potremo garantire, a noi e ai Paesi in cui operiamo, libertà da futuri approvvigionamenti e indipendenza dalle dinamiche geopolitiche. Dobbiamo farlo ora, perché oggi le materie prime sono disponibili ma la loro domanda mondiale sta aumentando a dismisura, parallelamente agli sforzi per decarbonizzare la generazione di energia e in generale la produzione industriale. Prendiamo questo impegno per primi e ne siamo fieri, perché i primi avranno un vantaggio competitivo dalla circolarità, mentre gli ultimi rischieranno di rincorrere disponibilità di materiali sempre più esigue”.
Il processo di definizione delle strategie del Gruppo viene accompagnato da un’accurata analisi dei rischi e delle opportunità a esse connessi.
L’identificazione dei rischi e delle opportunità all’interno del processo di pianificazione strategica e industriale del Gruppo Enel è disegnata per affrontare in modo integrato l’orizzonte di Piano.
Sebbene la strategia sottostante il Piano, come sopra descritto, preveda un’attenta fase di analisi e verifica delle variabili e dei fattori di rischio strategico, permangono comunque assunzioni di scenario, o riguardanti eventi futuri, che non necessariamente si verificheranno o non avranno luogo nella misura assunta, dipendendo da variabili non controllabili dal management, e le cui evoluzioni si potranno verificare sia upside sia downside.
Annualmente, prima di poter approvare il Piano Strategico, viene presentata al Comitato Controllo e Rischi nominato dal Consiglio di Amministrazione, un’analisi quantitativa dei rischi e delle opportunità legati al posizionamento strategico del Gruppo. In particolare, vengono individuati i fattori di rischio quali le variabili macroeconomiche ed energetiche (come i tassi di cambio, l’inflazione, le commodity e le domande elettriche), il regolatorio, i fenomeni meteoclimatici e rischi legati alla strategia.
In base alla natura dei fattori di rischi e opportunità, si sceglie la modalità di analisi che ne rappresenti al meglio la volatilità. In pratica si opta per un’analisi di tipo deterministico basata su what-if relative alle possibili evoluzioni delle principali variabili di mercato e del business rispetto ai principali fattori di rischio per l’execution del Piano Industriale. Viene inoltre monitorata la validità dei risultati attraverso analisi ex post per cluster di rischio. Nel 2022, gran parte degli upside e downside realmente accaduti sono ampiamente rientrati nei limiti stimati dai modelli di rischio del Piano Strategico presentato a fine 2021.
Focalizzandosi sull’analisi di rischio scenaristica per il Piano Strategico, i tassi di cambio, le domande elettriche e la volatilità dei prezzi dell’energia e delle commodity, assieme alle possibili review dei framework regolatori, rappresentano la quasi totalità della volatilità. In particolare, tra le valute più impattanti, oltre al dollaro, risultano il peso cileno, quello colombiano e il real brasiliano. In merito alla volatilità dei prezzi dell’energia e della variabilità delle commodity sui margini, l’Italia e la Spagna descrivono la quasi totalità dell’esposizione.
Seguendo gli altri fattori di rischio, come quelli legati ai fenomeni meteoclimatici, si evince che la diversificazione geografica permette di ridurre significativamente l’esposizione dovuta alla variabilità delle risorse rinnovabili – fattore molto positivo considerando il posizionamento del Gruppo e la progressiva crescita in energie rinnovabili. Inoltre, in ottica di cambiamento climatico, il rischio legato agli effetti “cronici”, risulta essere poco significativo nel triennio di Piano.
Il monitoraggio di tutti i possibili aspetti regolatori è determinante per gli eventuali upside e downside sul Gruppo.
Link ai contenuti in evidenza
L'impegno di Enel per una Just Transition
Bilancio consolidato
Il processo di creazione del valore
Le performance del Gruppo
Carbon Capture and Storage – è una tecnologia utilizzata per impedire il rilascio di grandi quantità di anidride carbonica nell'atmosfera, separando l'anidride carbonica dalle emissioni e iniettandola nelle formazioni geologiche.
In italiano, Neutralità Carbonica, rappresenta il bilanciamento delle emissioni di CO2 con processi di rimozione del carbonio.