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Scenario di riferimento

I cicli economici globali possono impattare significativamente le attività del Gruppo a causa dei loro effetti diretti sui tassi di crescita del PIL nazionale dei Paesi di presenza. Negli ultimi anni, la stabilità dell’Eurozona è stata influenzata da diversi eventi negativi, come la crisi pandemica COVID-19, che ha portato a significative interruzioni delle catene di approvvigionamento e a restrizioni delle attività economiche, e il più recente conflitto militare tra Russia e Ucraina. Poiché le economie dell’Eurozona sono tra le più esposte a causa della loro vicinanza geografica all’area del conflitto e della loro forte dipendenza dalle importazioni di gas dalla Russia, sono state fortemente impattate sia in termini di rallentamento della crescita del PIL sia in termini di elevati livelli d’inflazione. Questi ultimi sono stati inizialmente innescati dall’aumento esponenziale dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Successivamente, il passaggio dei maggiori costi dei fattori produttivi delle imprese sui prezzi dei beni industriali non energetici ha generato dinamiche inflazionistiche persistenti che rappresentano tutt’oggi un fattore di rischio che richiede un attento monitoraggio. L’incremento dell’inflazione sta infatti erodendo il potere d’acquisto delle famiglie e pesando sulla produzione industriale. In risposta a tali pressioni inflattive, la Banca Centrale Europea (così come la maggior parte delle banche centrali delle economie avanzate ed emergenti) ha condotto una politica monetaria restrittiva che, se più consistente e prolungata, potrebbe avere impatti significativi sull’attività economica e sulla stabilità finanziaria dell’Eurozona.
Il 2023 sarà un anno nuovamente contrassegnato dall’evoluzione delle vicende legate al conflitto militare tra Russia e Ucraina, con effetti diretti sulla stabilità geopolitica e sociale su scala globale. Il contesto mondiale è coinvolto e condizionato dall’evoluzione del conflitto militare, che tuttora sta causando gravi conseguenze sociali ed economiche per i Paesi direttamente o indirettamente coinvolti. Sono aumentate le tensioni tra Paesi nel corso degli ultimi mesi, acuite dal fatto che il conflitto Russia-Ucraina non sembra ancora chiudersi, come anche da altre partite in Asia e in altri parti del mondo.
Sul fronte del commercio permangono sistemi sanzionatori sul commercio internazionale che influenzano gli accordi commerciali tra Paesi e le politiche industriali in varie regioni: eventuali nuove introduzioni di ulteriori dazi doganali o restrizioni alle esportazioni potrebbero ulteriormente aggravare l’attuale contesto macroeconomico e rendere più incerto il quadro geopolitico.
I principali rischi per quanto riguarda le commodity energetiche sono in primo luogo da ricercarsi nella riduzione dell’offerta di gas in Europa. A causa, infatti, dell'inasprimento dei rapporti con la Russia, tutte le altre vie di approvvigionamento per l’Europa diventano ancor più strategiche, ed eventuali discontinuità inasprirebbero ulteriormente le aspettative sui prezzi del gas. Tale rialzo coinvolgerebbe anche gli indici del carbone e i prezzi dell’energia elettrica, variabili fortemente correlate all’andamento del gas. Ulteriore fattore di incertezza è dato dal possibile incremento della domanda di gas cinese, che potrebbe attirare le forniture di GNL oggi vendute in Europa. La ripresa della produzione cinese potrebbe avere ripercussioni anche sul mercato del petrolio, seppur attenuate dall’eventuale contrattualizzazione dei volumi incrementali direttamente dalla Russia.
L’attuale contesto geopolitico continuerà a influenzare anche la domanda del comparto dei metalli industriali, che risentono delle prospettive di rallentamento della crescita economica globale e delle prolungate tensioni politiche e militari. In particolare, in Cina, nonostante le aspettative di nuovo slancio alla domanda in seguito alle riaperture post-COVID, la ripresa della domanda nel 2023 sarà lenta e irregolare, e dipenderà molto dall’effetto degli stimoli governativi; nel settore delle costruzioni, nello specifico, ci si aspetta un’inflessione positiva della domanda solo a partire dalla seconda metà dell’anno. Per quanto riguarda i metalli legati alle tecnologie rinnovabili, quali per esempio i metalli per le batterie e il polisilicio, il contesto attuale continua a presentare incertezze sulla gestione delle catene di approvvigionamento cinesi e globali, che continueranno a influenzare i prezzi nel prossimo futuro. Rinnovate tensioni sono attese anche sui metalli più energy-intensive, quali alluminio e acciaio, che rimarranno fortemente legati all’andamento dei mercati energetici e alle sottostanti dinamiche geopolitiche.

Il contesto macroeconomico mondiale nel 2022 è stato caratterizzato da un generalizzato rallentamento dell’economia reale con una crescita stimata del PIL mondiale di circa il 3% su base annuale, a seguito di una netta ripresa post-crisi pandemica di circa il 6% che aveva contraddistinto l’anno precedente. Livelli elevati d’inflazione hanno impattato rapidamente e in modo inatteso le economie globali, e hanno costretto le banche centrali ad adottare prontamente politiche monetarie restrittive esacerbando le condizioni dei mercati finanziari. Le elevate pressioni inflattive su scala globale sono state causate sia dalle pressioni lato domanda generate dalle precedenti misure accomodanti delle banche centrali per supportare la ripresa durante la crisi pandemica, sia dalle significative distorsioni a livello di catene di approvvigionamento che hanno ridotto l’offerta di beni. Inoltre, il conflitto militare tra Russia e Ucraina, e la derivante incertezza su scala globale, ha impattato significativamente il mercato energetico, delle materie prime e dei beni alimentari, con ripercussioni dirette sui prezzi dei beni di consumo finale, esacerbando comunque le conseguenze più evidenti in ambito energetico nel continente europeo, direttamente coinvolto dalle forniture di gas altalenanti e conseguenti aspettative degli operatori di mercato.
Negli Stati Uniti, la forte domanda interna generata dalla resilienza del mercato del lavoro e da elevati livelli salariali, unitamente al rincaro della componente energetica e dei beni alimentari, ha portato l’inflazione su base annuale verso valori record in incremento dell’8%, valori che non si registravano dal 1981. Per fronteggiare le insostenibili pressione inflattive, la Federal Reserve ha reagito implementando una politica monetaria restrittiva attraverso numerosi e rapidi rialzi dei tassi di interesse. Tuttavia, tali dinamiche inflattive, accompagnate da condizioni finanziarie restrittive, hanno gravato sull’andamento del PIL statunitense facendo registrare un tasso di crescita del 2,1% su base annuale. Nell’Eurozona, il contesto macroeconomico ha differito in modo sostanziale tra il primo e il secondo trimestre, registrando un tasso di crescita del PIL stimato del 3,3% su base annuale.
Nei primi sei mesi, infatti, si è assistito a una ripresa economica al di sopra delle aspettative supportata da una decisa ripresa dei consumi e degli investimenti privati, in risposta al rilassamento delle restrizioni imposte durante la crisi pandemica. Nel semestre successivo, con l’insorgere dell’elevata incertezza derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina e dell’aumento repentino dei prezzi energetici, le economie europee hanno registrato un significativo rallentamento. L’Eurozona ha subíto impatti più significativi derivanti dal conflitto armato rispetto agli Stati Uniti data la sua maggiore vicinanza geografica e forte dipendenza dal gas russo. Quest’ultimo fattore ha contribuito in modo elevato nel generare maggiore incertezza nei mercati energetici europei. Infine, date le crescenti pressioni inflattive (l’inflazione annuale si è attesta all’8,4% su base annuale), dopo più di una decade di tassi di interesse prossimi allo zero, anche la Banca Centrale Europea ha deciso di adottare una rapida politica monetaria restrittiva basata su un rialzo persistente dei propri tassi di riferimento. Ciò ha portato a un deterioramento delle condizioni finanziarie dei mercati.
In America Latina, il primo semestre ha registrato una significativa ripresa della domanda privata dei consumi per beni e servizi, supportata da un recupero del mercato del lavoro e dall’ingente supporto fiscale fornito dai Governi in risposta alla crisi pandemica. Nel secondo semestre, contrariamente, il contesto macroeconomico è stato caratterizzato da politiche monetarie restrittive delle banche centrali nazionali che hanno raffreddato la ripresa economica. Le economie dell’America Latina hanno difatti assistito a un rapido ed elevato aumento dei prezzi internazionali delle materie prime energetiche e agricole scaturito principalmente dal conflitto militare tra Russia e Ucraina. In Brasile, la ripresa economica nel 2022 ha registrato un tasso di crescita del PIL maggiore delle attese, stimato del 3% su base annuale, spinto da una robusta domanda interna supportata dai significativi trasferimenti sociali elargiti dal Governo e da un miglioramento delle dinamiche del mercato del lavoro. Tuttavia, gli ultimi trimestri dell’anno hanno fatto registrare crescenti pressioni inflattive (l’inflazione ha registrato un tasso di crescita del 9,3% su base annuale) indotte da un aumento generalizzato delle materie prime e dei beni alimentari, forzando la banca centrale a una repentina serie di manovre monetarie restrittive, che si ripercuotono negativamente sulle prospettive di crescita per l’anno in corso. Inoltre, il possibile dietro front nella continuità della politica economica del precedente Governo Bolsonaro da parte del neoeletto presidente Lula e il ritardo nell’approvazione delle riforme strutturali, unitamente all’intensificarsi delle proteste sociali, pongono incertezze sull’effettiva velocità di ripresa nel breve periodo e la solidità fiscale e le potenzialità di crescita economica nel lungo termine. In Cile, la crescita economica nel 2022 è stata più moderata, attestandosi al 2,8% su base annuale, dopo un forte incremento del 11,9% registrato nell’anno precedente. Nel 2022, infatti, il Governo cileno non ha riconfermato molte delle generose misure fiscali implementate lo scorso anno che hanno permesso all’economia di performare oltre il suo potenziale. Inoltre, le crescenti pressioni inflattive, con l’inflazione annuale attestatasi all’11,6%, seguite da un peggioramento delle condizioni finanziarie locali e globali, hanno influito negativamente su consumi e investimenti privati. In Colombia, l’economia reale ha confermato una sostanziale ripresa con un tasso di crescita del PIL stimato al 7,8%, dopo il 10,7% registrato nell’anno precedente. Tuttavia, l’elevata resilienza dei consumi e investimenti privati ha dovuto fronteggiare, specialmente nel secondo semestre, un aumento generalizzato dei prezzi, con l’inflazione annuale attestatasi al 10,2%. Per l’economia peruviana, le crescenti pressioni inflattive scaturite dall’aumento dei beni agricoli ed energetici (il tasso d’inflazione annuale si è attestato al 7,9%), le più restrittive condizioni monetarie condotte dalla banca centrale e la forte incertezza politica legata all’agenda del presidente Castillo (sostituito a dicembre dalla prima presidente donna del Perù, Boluarte) hanno contribuito a una decelerazione della crescita reale del Paese, con un tasso di crescita del PIL atteso al 2,9% su base annuale. In Argentina, dopo un forte rimbalzo dell’economia reale nel 2021, il PIL ha registrato un aumento stimato del 5,4%. L’accordo con il Fondo Monetario Internazionale ha ridotto diverse incertezze intorno alle politiche macroeconomiche di breve termine. Tuttavia, l’inflazione in costante aumento durante l’anno, 70,7% su base annuale, e il divario tra il tasso di cambio ufficiale e il tasso di cambio parallelo hanno profondamento pesato sui consumi, sugli investimenti privati e sull’attrattività estera del Paese.

    %Inflazione
 202220212022-2021
Italia8,72,06,7
Spagna8,33,05,3
Russia13,86,77,1
Romania12,04,17,9
India6,75,11,6
Sudafrica6,94,52,4
Argentina70,748,122,6
Brasile9,38,31,0
Cile11,64,57,1
Colombia10,23,56,7
Messico7,95,72,2
Perù7,94,03,9
Stati Uniti8,04,73,3
Canada6,83,43,4
Il contesto macroeconomico
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    %PIL
 20222021(1)
Italia3,86,7
Spagna5,35,5
Portogallo6,75,5
Grecia4,88,2
Argentina5,410,4
Romania4,45,3
Russia-2,94,8
Brasile3,05,3
Cile2,811,9
Colombia7,810,7
Messico3,14,9
Perù2,913,6
Canada3,35,0
Stati Uniti2,16,0
Sudafrica2,44,9

(1) I dati del 2021 tengono conto di una più puntuale determinazione.

Il contesto macroeconomico
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 202220212022-2021
Euro/Dollaro statunitense1,051,18-12,38%
Euro/Sterlina britannica0,850,86-1,18%
Euro/Franco svizzero1,001,08-8,00%
Dollaro statunitense/Yen giapponese131,55109,8516,50%
Dollaro statunitense/Dollaro canadese1,301,253,85%
Dollaro statunitense/Dollaro australiano1,441,337,64%
Dollaro statunitense/Rublo russo69,8073,71-5,60%
Dollaro statunitense/Peso argentino130,8795,1627,29%
Dollaro statunitense/Real brasiliano5,165,40-4,65%
Dollaro statunitense/Peso cileno873,60760,7212,92%
Dollaro statunitense/Sol colombiano4.261,773.747,9712,06%
Dollaro statunitense/Peso peruviano3,833,88-1,31%
Dollaro statunitense/Peso messicano
20,1120,29-0,90%
Dollaro statunitense/Lira turca16,588,9046,32%
Dollaro statunitense/Rupia indiana78,6373,935,98%
Dollaro statunitense/Rand sudafricano16,3714,799,65%
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Il contesto energetico

Il mercato delle commodity

Nel 2022 il mercato del gas europeo ha registrato un elevata volatilità, determinata dallo scoppio del conflitto russo-ucraino e dal conseguente inasprirsi dei rapporti tra Unione Europea e Russia. In media il riferimento TTF è cresciuto di oltre il 160% rispetto al 2021, a causa dell’incertezza sui flussi provenienti dalla Russia, che si sono via via assottigliati durante il corso dell’anno, fino alla chiusura a inizio settembre di North Stream 1, principale pipeline che serviva il mercato europeo. Durante l’anno sono stati raggiunti veri e propri massimi storici (oltre 300 €/MWh nel mese di agosto). L’Unione Europea, per fronteggiare questa crisi, ha introdotto una serie di azioni, tra cui soglie minime di riempimento degli stoccaggi e cap al prezzo del gas. In particolare, il raggiungimento di alte percentuali di stoccaggi (superiori al 90%) prima della stagione invernale, unita a temperature miti nei mesi di novembre e dicembre, ha determinato una forte riduzione dei prezzi del gas europeo negli ultimi mesi del 2022. Il rialzo dei prezzi del gas, unito a diversi bottleneck lungo la catena del valore, ha determinato a sua volta l’incremento dei prezzi del carbone, che nel 2022 hanno raggiunto una media di 290 $/t. Gli elevati prezzi del gas hanno infatti reso più conveniente la generazione a carbone, incrementandone il consumo.

Nella prima parte del 2022 il mercato petrolifero ha registrato una marcata crescita dei propri indici, dovuta all’ottimismo per la ripresa dell’attività economica, in un contesto in cui l’offerta sembrava crescere a rilento rispetto alla domanda. Durante il primo semestre 2022 il prezzo del Brent, riferimento per il petrolio europeo, ha ripetutamente superato i 120 $/bbl, registrando un valore medio di 104 $/bbl. A partire dal mese di luglio si è osservata invece una controtendenza degli indici di prezzo, che hanno incominciato a diminuire a causa della minore domanda, dovuta al rallentamento dell’attività economica. In media nel 2022 il prezzo del Brent si è attestato a circa 99 $/bbl, registrando un aumento del 39% rispetto al 2021.

  202220212022-2021
Brent$/bbl997139,4%
API2$/t290120-
TTF€/MWh12046-
CO2€/t815352,8%
Rame$/t8.8319.310-5,1%
Alluminio$/t2.7062.4729,5%
Carbonato di litio$/t71.64018.645-
Polisilicio$/t35.58925.33140,5%
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In aumento anche le quotazioni dell’ETS CO2, cresciuto di oltre il 50% rispetto all’anno precedente, nonostante il rallentamento dell’attività economica nel quarto trimestre abbia influito negativamente sull’indice. In generale, nonostante alcune incertezze sul futuro regolatorio di questa commodity, nel 2022 l’Unione Europea ha confermato che L’ETS è principale strumento di policy a disposizione nella lotta al cambiamento climatico. Questo di fatto ha reso la commodity molto resiliente agli shock di mercato, come già osservato negli anni precedenti.
Come accaduto nel 2021, anche il 2022 per il comparto dei metalli è stato un anno caratterizzato da una forte volatilità, sebbene con dinamiche chiaramente differenti. La prima metà dell’anno, con lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, è stato caratterizzato da forti rialzi dei prezzi e spike improvvisi, principalmente per metalli quali alluminio e Nichel, trainati dai timori di possibili criticità lato fornitura e da una generale tensione sui mercati delle materie prime. Nella seconda metà dell’anno, invece, a dominare è stato il timore per le prospettive di crescita nel breve periodo.
La Cina è stata protagonista anche nel 2022 nel condizionare gli equilibri dei mercati energetici e delle materie prime. Nei primi mesi dell’anno a dominare sono state le criticità lato supply chain, con i blocchi dei porti cinesi, sia in ingresso sia in uscita, causati dal perdurare dei problemi di gestione del COVID, che hanno spinto a livelli record i prezzi dei container e delle spedizioni internazionali, pesando con essi sui prezzi dei metalli. A seguito dell’allentamento delle criticità logistiche, sono stati i timori di rallentamento della crescita a pesare sulla domanda e quindi sui prezzi, anche per il gigante asiatico, con difficoltà riscontrate in particolare dal comparto delle costruzioni.
Il rame, per la propria natura di metallo molto correlato con l’andamento dell’attività economica, può rappresentare un esempio eccellente per descrivere le due differenti dinamiche di prezzo alle quali abbiamo assistito nel 2022. I prezzi del metallo rosso, infatti, si sono mantenuti a livelli storicamente molto elevati fino a giugno, con una media dei primi cinque mesi superiore ai 9.900 $/t (da fine febbraio ad aprile i prezzi sono rimasti stabilmente sopra i 10.000 $/t), per poi invertire la tendenza e portarsi a una media di circa 8.000 $/t per il resto dell’anno (toccando il minimo di circa 7.100 $/t a metà luglio, valore che non si vedeva da fine 2020).
Per quanto riguarda invece i metalli più correlati con le tecnologie rinnovabili, quali i metalli per le batterie (litio) o il polisilicio, le dinamiche sono state nettamente differenti. In scia a quanto avvenuto nel 2021, abbiamo assistito a prezzi in continua ascesa durante tutto l’arco dell’anno, trascinati da fondamentali di mercato che sono rimasti tesi e in particolare da una domanda dal settore EV, ed energetico in generale, che ha continuato ad accelerare, nonostante i timori di crescita globale. Come esempio, i prezzi del carbonato di litio in Cina hanno mantenuto una media superiore ai 70.000 $/t, passando da circa 40.000 $/t a gennaio, fino a circa 80.000 $/t negli ultimi mesi dell’anno. Tutto ciò a testimoniare una domanda di tecnologia green e materiali relativi che continua a essere molto forte e le cui prospettive non sembrano rallentare. Per il prossimo futuro le previsioni sono comunque di allentamento delle tensioni sui prezzi anche di queste materie prime, in particolare grazie all’ingresso di nuova fornitura sul mercato.

La domanda di energia elettrica

Andamento della domanda di energia elettrica(1)

    TWh
 202220212022-2021
Italia315,5318,1-0,8%
Spagna(2)250,1255,8-2,2%
Romania57,562,3-7,7%
Argentina145,1136,46,4%
Brasile610,3608,90,2%
Cile83,281,52,1%
Colombia76,973,74,3%

(1) Al lordo delle perdite di rete.
(2) Dato nazionale.
Fonte: elaborazioni Enel su dati TSO. I valori sono la migliore stima disponibile alla data di pubblicazione e potrebbero essere soggetti a revisioni da parte dei TSO nei prossimi mesi.

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In Europa, a causa dei prezzi elevati, si è registrata una flessione dei consumi di energia elettrica nel 2022, specialmente nel comparto industriale.
Nei primi sette mesi dell’anno, in Italia, la domanda elettrica è risultata superiore allo stesso periodo del 2021, subendo tuttavia un forte rallentamento nell’ultima parte dell’anno per tensioni nei mercati energetici e in particolare per il forte rialzo dei prezzi dell’energia elettrica che ha causato un rallentamento delle attività industriali e di conseguenza dei consumi elettrici. La domanda elettrica italiana ha chiuso il 2022 con una crescita negativa del -0,8% rispetto al 2021. Più marcata la diminuzione registrata in Spagna, pari al 2,2%, a causa del rallentamento nei settori industriale e terziario, unito a temperature più miti. In forte calo anche la domanda in Romania, che registra un -7,7% rispetto all’anno precedente.
In controtendenza i Paesi dell’America Latina, in cui la domanda elettrica è risultata in crescita rispetto al 2021. Particolarmente sostenuta è stata la crescita registrata in Argentina (+6,4%) e in Colombia (+4,3%), mentre incrementi più modesti sono stati quelli dei consumi cileni (+2,1%) e brasiliani (+0,2%).

I prezzi dell’energia elettrica

Prezzi dell’energia elettrica  
 Prezzo medio
baseload 2022
(€/MWh)
Variazione prezzo
medio baseload
2022-2021
Prezzo medio
peakload 2022
€/MWh) 
Variazione prezzo
medio peakload
2022-2021
Italia303,1178,0337,7198,0
Spagna167,756,0169,048,4
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Rispetto al 2021, i prezzi dell’energia elettrica in Italia e Spagna sono fortemente aumentati, a causa delle dinamiche rialziste registrate durante l’anno sui mercati delle commodity.
In particolare, il forte aumento del prezzo del gas, congiuntamente a una minor produzione idroelettrica e all’estesa manutenzione degli impianti nucleari francesi, ha portato il prezzo dell’energia in Italia ad aumentare del 140% rispetto all’anno precedente. Più contenuto l’aumento in Spagna (50%), grazie alla maggiore produzione rinnovabile e alle misure regolatorie introdotte per limitare gli effetti dell’aumento dei prezzi del gas.
Anche per i prezzi al consumo del kWh è stato registrato un forte aumento rispetto al 2021, a seguito delle dinamiche registrate sui mercati energetici. Di seguito la tabella che riepiloga i prezzi dei mercati finali per i principali segmenti di consumo.

Andamento dei prezzi nei principali mercati

Centesimi di euro/kWh
 202220212022-2021
Mercato finale (residenziale)(1)   
Italia0,26710,159667,4%
Romania0,16990,114847,0%
Spagna0,25790,161859,4%
Mercato finale (industriale)(2)   
Italia0,24830,1662-
Romania0,17010,091086,9%
Spagna0,19460,0855-

(1) Prezzo annuale al netto imposte - consumo annuo compreso tra 2.500 kWh e 5.000 kWh.
(2) Prezzo annuale al netto imposte - consumo annuo compreso tra 70.000 MWh e 150.000 MWh.
Fonte: Eurostat.

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Domanda di gas naturale

    Miliardi di m3 
 202220212022-2021
Italia67,575,0(7,5)-10,0%
Spagna31,332,5(1,2)-3,7%
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Il forte incremento dei prezzi del gas, da un lato, e il conseguente impegno delle istituzioni europee a diminuire il consumo di questa materia prima, dall’altro, hanno determinato una forte contrazione della domanda nei Paesi più dipendenti dal gas russo, in primis l’Italia, in cui i consumi sono diminuiti del 10% rispetto al 2021. Decisamente meno marcata la diminuzione registrata in Spagna (-3,7%), in cui la forte disponibilità di fonti alternative (GNL e gasdotti dal nord Africa), unita alla scarsa interconnessione con il resto del continente europeo e alle politiche adottate per calmierare i prezzi del gas in anticipo rispetto ad altri Paesi europei, ha portato a una dinamica di prezzo decisamente meno esplosiva.

In Italia, la domanda rispetto al 2021 è diminuita del 10%; osservando il consumo nei singoli settori, si percepisce un calo particolarmente forte nelle reti di distribuzione (13,8%), principalmente a causa delle temperature più miti registrate nel quarto trimestre, e nell’industria (-15%), a causa del forte aumento dei prezzi di mercato. Meno marcata, ma comunque significativa, la diminuzione registrata nel settore termoelettrico (-3,1%).

Domanda di gas naturale in Italia

 Miliardi di m3
 202220212022-2021
Reti di distribuzione28,833,4(4,6)-13,8%
Industria11,914,0(2,1)-15,0%
Termoelettrico25,125,9(0,8)-3,1%
Altro(1)1,71,7--
Totale67,575,0(7,5)-10,0%

(1) Include altri consumi e perdite.
Fonte: elaborazioni Enel su dati del Ministero dello Sviluppo Economico e di Snam Rete Gas

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Il contesto competitivo e di transizione

Il contesto competitivo

In un anno contrassegnato dalla crisi energetica e dal conflitto militare tra Russia e Ucraina con impatti significativi sul contesto in cui hanno operato le aziende energetiche, il settore delle utility ha mostrato complessivamente resilienza sui mercati finanziari, anche in ragione dei passi concreti messi in atto negli anni verso un contributo fattivo nel percorso di transizione energetica. Nel 2022 i mercati e i business nei quali il Gruppo è presente hanno segnato elementi di progresso verso la transizione energetica, e sono stati interessati da processi di crescente competizione e di evoluzione in campo tecnologico e di regolamentazione, con tempistiche differenti da Paese a Paese. Le opportunità di business che la transizione energetica sta determinando e il riposizionamento strategico di alcune industrie verso obiettivi di crescente sostenibilità fanno sì che il settore delle utility sia esposto a una crescente pressione competitiva. Il progresso della transizione energetica e il conseguimento degli obiettivi Net-Zero a livello globale sono infatti dipendenti da una forte accelerazione in termini di decarbonizzazione del mix produttivo e dell’elettrificazione dei consumi finali.

In particolare, nei settori della generazione, della commercializzazione dell’energia elettrica e dei servizi e prodotti a essa connessi, la competizione aumenta anche per il riposizionamento strategico di aziende che operano in settori contigui, quali quello automotive o delle tecnologie digitali. Se, da una parte, tali evoluzioni avranno un impatto sul livello di competizione, dall’altra offriranno nuove opportunità di business, nuovi value pool, sinergie e potenziali partnership.

Il contesto della transizione energetica

Definire una strategia solida e resiliente è di cruciale importanza per alimentare la creazione di valore per tutti gli stakeholder. In un mondo complesso e caratterizzato da rapidi cambiamenti, la valutazione dell’evoluzione del processo di transizione energetica è un input fondamentale per la definizione della strategia di Enel. Questa valutazione è particolarmente critica nel contesto attuale, caratterizzato, come spiegato nei capitoli precedenti, da una crescente tensione geopolitica, dalla volatilità dei prezzi del gas e dalle difficoltà nelle catene di approvvigionamento. Allo stesso tempo, gli obiettivi dell’Accordo di Parigi impongono un’accelerazione della transizione energetica, per limitare l’aumento del riscaldamento medio globale entro 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali. Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), “qualsiasi ulteriore ritardo nell’azione globale sull’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici mancherà una finestra di opportunità, che si sta chiudendo rapidamente, per garantire un futuro vivibile e sostenibile per tutti"(6). Il recente World Economic Forum Annual Meeting(7) ha posto il tema della transizione energetica al centro dell’azione per il 2023 e per tutto il resto del decennio, invitando ad agire su capacità di investimento, misure pubbliche per l’implementazione degli obiettivi di lungo termine, infrastrutture idonee alla transizione e attuazione di percorsi di decarbonizzazione per le aziende.

Se da una parte la transizione energetica sta procedendo su un percorso di politiche disordinate (“disorderly transition”(8)) rispetto alle aspettative, dall’altra si assiste a una convergenza di istanze su sicurezza energetica, accessibilità e sostenibilità, che porta tutti – decisori politici, cittadini e aziende – nella stessa direzione, verso un’accelerazione del processo di clean electrification. In particolare, il conflitto Russia-Ucraina potrebbe portare a un’accelerazione dell’elettrificazione dei consumi e dello sviluppo di rinnovabili per ragioni di efficienza e sicurezza energetica. Secondo l’International Energy Agency (IEA)(9), siamo a un “punto di svolta storico verso un sistema energetico più pulito e più sicuro grazie alla risposta senza precedenti dei Governi di tutto il mondo” al conflitto e alla crisi energetica, tra cui l’Inflation Reduction Act negli Stati Uniti e il REPowerEU nell’Unione Europea, che si sommano ai risultati e agli obiettivi in termini di energia rinnovabile in Paesi come Cina e India. 

La conseguenza è un’accelerazione della transizione energetica, evidente nei risultati degli ultimi anni e nell’avanzamento di nuove policy. La capacità rinnovabile addizionale aveva registrato un nuovo record nel 2021, aumentando del 6% a quasi 295 GW; le aspettative di crescita per il 2022 e il 2023 sono state riviste ancora al rialzo – nonostante le sfide legate alla catena di approvvigionamento, a ritardi nella costruzione e a prezzi più alti delle materie prime rispetto al passato – portando la capacità rinnovabile addizionale attesa a 320 GW (+8%), grazie al forte sostegno politico in Cina, Europa e America Latina. Si prevede che il fotovoltaico rappresenterà quest’anno il 60% dell’aumento della capacità rinnovabile globale con l’entrata in servizio di 190 GW, un incremento del 25% rispetto allo scorso anno(10). Inoltre, gli alti prezzi dell’energia sottolineano i vantaggi di una maggiore efficienza energetica e stanno portando a cambiamenti di policy e comportamentali per ridurre il consumo di energia, anche attraverso l’elettrificazione dei consumi finali (diminuisce la richiesta di energia primaria grazie alla straordinaria efficienza del vettore elettrico). L’economia globale ha utilizzato l’energia in modo più efficiente del 2% nel 2022 rispetto al 2021, con un tasso di miglioramento quasi quattro volte superiore a quello degli ultimi due anni. Gli investimenti globali nell’efficienza energetica – come le ristrutturazioni edilizie, i trasporti pubblici e le infrastrutture per le auto elettriche – sono aumentati del 16% nel 2022 rispetto all’anno precedente(11).

Anche per la mobilità elettrica si è registrata una forte crescita: le auto elettriche in circolazione sono triplicate in soli tre anni, arrivando a oltre 16,5 milioni nel 2021, con un considerevole aumento delle vendite in Cina, Europa e Stati Uniti, supportate da ambiziose politiche (per es., in Europa il pacchetto “Fit for 55” include una misura per arrivare a 100% di vendite di veicoli elettrici entro il 2035)(12). Anche nei mercati emergenti nel 2021 si è registrata una crescita consistente, come in America Latina dove in particolare il Cile ha fissato obiettivi importanti in termini di penetrazione della mobilità elettrica(13).
La transizione, quindi, sta segnando un cambio di passo, evidente nelle recenti proiezioni del sistema energetico a livello globale dell’IEA. Per la prima volta, uno scenario a politiche attuali (STEPS) dell’IEA vede un picco o un plateau per tutti i combustibili fossili, arrivando a un aumento di circa 2,5 °C della temperatura media globale entro il 2100. Lo scenario Announced Policies (APS) – più ambizioso rispetto allo scenario a politiche attuali perché comprensivo degli obiettivi climatici annunciati ma non ancora implementati dagli Stati, nonché degli impegni settoriali per specifiche industrie e degli obiettivi aziendali(14) – è invece associato a un aumento della temperatura media globale di circa 1,7 °C, compatibile con gli obiettivi minimi di Parigi, pur non raggiungendo Net-Zero al 2050 a livello globale. Sebbene lo scenario APS faccia ben sperare sull’evoluzione del nostro sistema energetico, permane ancora un ampio divario tra le ambizioni di oggi e una stabilizzazione dell’aumento della temperatura al di sotto dei 2 °C: questo divario è legato, in larga misura, alla necessità di introdurre misure implementative degli obiettivi di lungo termine, che dovranno portare a un aumento sia dello sviluppo delle rinnovabili sia del tasso di elettrificazione dei consumi in tempi brevi. Tale considerazione è tanto più vera se si fa riferimento all’obiettivo più ambizioso dell’Accordo di Parigi, vale a dire la stabilizzazione dell’aumento della temperatura media globale entro +1,5 °C, il cui raggiungimento richiede che Governi e imprese aumentino ulteriormente i loro obiettivi di decarbonizzazione e i cittadini partecipino attivamente al processo di transizione energetica, ricercando crescente efficienza e sostenibilità dei consumi energetici. 

(6) IPCC, 2022, AR6, WGII, Summary for Policymakers.
(7) Davos, 2023.
(8) Secondo la definizione del Network for Greening the Financial System, 2022, “Scenarios for central banks and supervisors”.
(9) IEA, 2022, World Energy Outlook.
(10) IEA, 2022, Renewable Energy Market Update.
(11) IEA, 2022, Energy Efficiency.
(12) IEA, 2022, Global Electric Vehicle Outlook.

Enel promuove la trasparenza nella propria disclosure relativa al cambiamento climatico e lavora per mostrare ai propri stakeholder che sta affrontando il cambiamento climatico in modo diligente e determinato. Enel si è pubblicamente impegnata ad adottare le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board e a seguire tutti gli aggiornamenti pubblicati. Il Gruppo sta anche integrando le “Guidelines on reporting climate-related information” pubblicate dalla Commissione Europea nel giugno 2019, che, insieme alla TCFD e allo standard GRI, costituiscono il principale framework relativo alla divulgazione da parte del Gruppo delle tematiche legate al cambiamento climatico nel corso del 2021. In merito alle analisi di scenario, Enel è stata coinvolta in un gruppo di lavoro per sviluppare specifiche raccomandazioni a supporto dell’attuazione delle linee guida della TCFD su tale ambito. Il TCFD Advisory Council ha lavorato sugli scenari nel 2020 e da allora Enel è stata coinvolta in diverse iniziative riguardanti le analisi di scenario, condividendo la propria esperienza a supporto di un’implementazione sempre più diffusa e trasparente di tali pratiche in un numero crescente di aziende. 

Analisi di scenario

Il Gruppo Enel sviluppa scenari di breve, medio e lungo termine in ambito macroeconomico, finanziario, energetico e climatico, al fine di supportare i processi di pianificazione, allocazione di capitale, posizionamento strategico e valutazione dei rischi e della resilienza della strategia. La pianificazione tramite l’utilizzo di scenari si basa sulla definizione di “futuri alternativi”, definiti da alcune variabili di incertezza chiave quale, per esempio, il raggiungimento degli obiettivi definiti nell’Accordo di Parigi. Rispetto a un approccio di forecasting, gli scenari offrono maggiore flessibilità e permettono di prepararsi ad affrontare rischi e cogliere opportunità. Infatti, l’approccio di forecasting prevede proiezioni basate su tendenze passate, che quindi non anticipano cambiamenti, né inglobano valutazioni di rischi o di incertezze. Invece, l’elaborazione di scenari permette di esplorare e modellare futuri plausibili alternativi, consentendo di disegnare diversi percorsi, tempistiche e opzioni, e in ultima analisi di supportare il processo decisionale strategico con l’obiettivo di massimizzare le opportunità e di mitigare i rischi. Questo aspetto è particolarmente rilevante in caso di potenziali disruption significative.

(13) La Strategia Nazionale per l’Elettromobilità pone l’obiettivo 100% zero-emissions vehicles nelle vendite di light-duty vehicles entro il 2030; 100% nei veicoli dei trasporti pubblici entro il 2035; 100% per i camion a lunga distanza entro il 2045.
(14) Gli impegni settoriali per specifiche industrie e gli obiettivi aziendali sono stati inclusi per la prima volta nello scenario APS nel 2022.

Analisi dei trend

Nell’ambito del processo per la definizione degli scenari Enel, i trend di medio e lungo termine sono stati identificati e analizzati in modo approfondito e i risultati dell’analisi confluiscono in un documento di sintesi della visione industriale a uso interno (“Industry View”). Tale documento, elaborato a supporto del processo decisionale e del Dialogo Strategico, fornisce una panoramica delle forze strutturali e delle macro-tendenze in atto, dei driver di scenario e di tecnologia e degli impatti attesi rispetto al settore in cui opera Enel. Rappresenta quindi una base di riferimento per la definizione di azioni volte a guidare, prevenire e adattarsi a cambiamenti ed evoluzioni sui business di riferimento, nonché a cogliere le opportunità a essi associate.

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Scenario benchmarking

L’attività di benchmarking degli scenari energetici esterni rappresenta un punto di partenza fondamentale per costruire scenari interni robusti. Esistono molti scenari energetici di transizione, globali, regionali e nazionali, pubblicati da vari provider e progettati per una vasta gamma di scopi, dalla pianificazione governativa e policy-making al supporto dei processi decisionali aziendali. L’attività di benchmarking consiste nell’analisi degli scenari prodotti da enti e organizzazioni esterne al fine di confrontarne i risultati in termini di mix energetici, trend emissivi e scelte tecnologiche, e di identificare per ciascuno di essi i principali driver della transizione energetica.

In Enel l’attività di benchmarking degli scenari esterni di transizione energetica comprende i seguenti step.

1. Analisi del contesto degli scenari globali e nazionali per i Paesi di presenza. L’analisi degli scenari, oltre che dallo studio dei report e dei dataset, è supportata da un dialogo costante con gli analisti dei principali provider di scenari, che si sostanzia in incontri di approfondimento organizzati ad hoc per il Gruppo e in attività di peer review sui loro principali report. 
Gli scenari energetici globali sono tipicamente classificati per famiglie di scenario in funzione del livello di ambizione climatica.

  • Business as Usual/Stated Policies: scenari energetici basati su business as usual/politiche attuali. Forniscono un punto di riferimento conservativo per il futuro, rappresentando l’evoluzione del sistema energetico in mancanza di politiche climatiche ed energetiche aggiuntive. Questi scenari attualmente non arrivano a raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
  • Paris Aligned: scenari energetici allineati all’Accordo di Parigi, ovvero che includono un obiettivo di contenimento dell’aumento di temperatura media globale “ben al di sotto di 2 °C” rispetto ai livelli preindustriali. Per raggiungere tale obiettivo, gli scenari di questa categoria considerano nuove e più ambiziose politiche per la decarbonizzazione, l’elettrificazione degli usi finali e per lo sviluppo delle rinnovabili.
  • Paris Ambitious: scenari energetici globali che tracciano un percorso verso emissioni nette zero entro il 2050, coerente con l’obiettivo più ambizioso dell’Accordo di Parigi, ovvero la stabilizzazione dell’aumento della temperatura media globale entro 1,5 °C, seppur con diversi intervalli di probabilità. 

Questa classificazione di famiglie di scenari è, tra l’altro, il risultato di un lavoro sviluppato negli anni e arricchito nel 2021 tramite la collaborazione a un gruppo di lavoro coordinato dal World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), cui ha preso parte Enel. Il progetto ha avuto lo scopo di elaborare un approccio comune e trasparente all’uso di scenari pubblici da parte di aziende del sistema energetico e supportarle nell’utilizzo degli stessi per la valutazione dei rischi e delle opportunità legati all’evoluzione del clima, in modo coerente con la TCFD. Il risultato finale di questo lavoro, terminato ad agosto 2022, è composto da: (i) un report dove si fornisce il contesto sugli scenari energetici e si descrive la definizione condivisa delle famiglie di scenari e (ii) una piattaforma online che raccoglie le variabili di una molteplicità di scenari. 

2. Raccolta dei dati, analisi degli stessi e identificazione dei driver di scenario e della transizione energetica. La raccolta dati riguarda tutte le principali metriche del sistema energetico, tra cui, a titolo di esempio: energia primaria, energia finale totale e settoriale, capacità elettrica totale e per tecnologia, generazione elettrica totale e per tecnologia, produzione di idrogeno e di quale “colore”, flotta di veicoli elettrici ecc. L’analisi dei dati ha portato alla comprensione per ciascun provider degli elementi chiave degli scenari Business as Usual/Stated Policies e all’identificazione dei driver che portano a un’accelerazione della transizione energetica negli scenari Paris Aligned e Paris Ambitious. A titolo esemplificativo, confrontando tasso di elettrificazione e share di rinnovabili nei vari scenari appare evidente il pieno consenso tra gli analisti energetici che i driver principali per il raggiungimento di obiettivi climatici più ambiziosi siano il processo di elettrificazione degli usi finali e l’aumento di generazione elettrica da fonti rinnovabili, sia nel medio sia nel lungo termine. In particolare, negli scenari che tendono verso il contenimento dell’aumento della temperatura media globale a 1,5 °C il tasso di elettrificazione dei consumi sale a oltre il 50% al 2050, rispetto al 20% nel 2021(15); inoltre, la quota di generazione rinnovabile dovrà raggiungere almeno l’88% del mix elettrico mondiale, rispetto al 28% nel 2021(16).

 

Scenari globali di transizione al 2050

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Fonte grafico: elaborazione interna basata su IEA (2022), World Energy Outlook; BNEF (2022), New Energy Outlook; IRENA (2022), World Energy Transition Outlook; Enerdata (2022), EnerFuture.
(15) IEA, 2022, WEO: 52%; IRENA, 2022, World Energy Transition Outlook: 51%.
(16) IEA, 2022, WEO, Net Zero Scenario: 52%; IRENA, 2022, World Energy Transition Outlook: 51%.

3. Predisposizione di un documento di sintesi dell’analisi dei dati e rappresentazione digitale delle principali metriche degli scenari esterni, quale supporto informativo per il management nel processo decisionale del framework di scenario del Gruppo. I risultati delle attività di cui ai punti precedenti vengono sintetizzati in un documento a supporto del top management. All’interno del documento, gli scenari dei provider esterni analizzati sono raggruppati secondo le famiglie di scenario sopra descritte e per ciascuna famiglia sono rappresentati gli elementi di convergenza e gli elementi sui quali non vi è pieno consensus tra i provider. Tale documento, insieme agli strumenti digitali messi a punto internamente per visualizzare i diversi scenari, costituisce un supporto informativo per il top management per la selezione del framework di scenario. 

Uno scenario climatico, più scenari di transizione energetica

Uno scenario di transizione energetica rappresenta una possibile evoluzione del contributo delle diverse fonti energetiche in uno specifico contesto economico, sociale, regolatorio, di policy, e in funzione delle opzioni tecnologiche disponibili. Le assunzioni macroeconomiche e sociali determinano la domanda di servizio, mentre i vincoli regolatori, di policy e di costo definiscono il mix ottimale di tecnologie per soddisfare tale domanda. A ciascuno scenario è associato un trend di emissioni di gas serra.
Un determinato risultato di lungo periodo in termini di aumento della temperatura media globale può essere invece associato a differenti trend di emissioni di gas serra e pertanto a più di uno scenario di transizione. Infatti, ogni scenario energetico è associato, in maniera più o meno stringente, a una specifica traiettoria climatica definita dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) e di conseguenza a un range di incremento della temperatura media globale, stimata con un certo grado di probabilità in un arco temporale definito(17). A loro volta, diversi aumenti della temperatura terrestre mondiale al 2100 (e, quindi, diversi scenari futuri di surriscaldamento globale) modificano l’andamento anche delle altre variabili climatiche (precipitazioni, vento ecc.), causando variazioni nell’intensità e nella frequenza dei fenomeni fisici (ondate di calore, piogge estreme ecc.). Occorre sottolineare che questi cambiamenti riguardano l’intero globo, ma i fenomeni si manifestano in maniera differenziata a livello regionale e locale.

Ciò premesso, uno scenario globale energetico è allineato all’Accordo di Parigi quando il risultato complessivo, in termini di trend di emissioni di gas serra, è associabile a un incremento di temperatura media globale in linea con l’obiettivo di mantenere “l’aumento della temperatura media mondiale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli preindustriali” e di proseguire “l’azione volta a limitare tale aumento a 1,5 °C”(18)

(17) Per esempio, lo scenario SSP1-2.6 (che include le assunzioni dello scenario SSP1 e delle proiezioni climatiche RCP 2.6) considera una riduzione delle emissioni più lenta, con il raggiungimento delle emissioni nette nulle nella seconda metà del secolo, ed è associato a una stima dell’incremento medio della temperatura globale di 1,8°C al 2081-2100 (best estimate), che sarà molto probabilmente compreso nell’intervallo 1,3°C-2,4°C (very likely range).
(18) Accordo di Parigi, traduzione in italiano pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:22016A1019(01).

Gli scenari Enel di lungo termine 

Enel costruisce gli scenari nell’ottica di un framework complessivo che assicuri la coerenza tra scenario di transizione energetica e scenario climatico fisico:

  • lo “scenario di transizione energetica” descrive come produzione e consumo di energia evolvono nei vari settori in uno specifico contesto economico, sociale, di policy e regolatorio;
  • le tematiche connesse ai trend futuri delle variabili climatiche (in termini di frequenza e intensità di fenomeni acuti e cronici) definiscono il cosiddetto “scenario fisico”.

Gli scenari Enel di lungo periodo

Approfondisci il contenuto in dettaglio

L’acquisizione e l’elaborazione della grande mole di informazioni e dati necessari alla definizione degli scenari, nonché l’individuazione delle metodologie e delle metriche necessarie a interpretare fenomeni complessi e – nel caso degli scenari climatici – ad altissima risoluzione, richiedono un continuo dialogo sia con i riferimenti interni di Enel sia con quelli esterni. Per valutare gli effetti dei fenomeni di transizione e fisici sul sistema energetico, per esempio, il Gruppo si avvale di modelli che, per ogni Paese analizzato, descrivono il sistema energetico tenendo conto delle specificità a livello tecnologico, socioeconomico, di policy e regolatorio.

Nel 2022, al fine di facilitare la collaborazione trasversale, a livello globale e locale, alla definizione degli scenari fisici e di transizione energetica, garantendo un costante allineamento con i requisiti della TCFD, sono state istituite due community interne trasversali alle funzioni aziendali dedicate agli scenari fisici e a quelli di transizione, principalmente volte a discutere e definire le analisi di contesto, di benchmark e le ipotesi relative agli scenari di lungo termine, identificare le categorie rilevanti d’impatto e sviluppare metodi per la loro valutazione a supporto della definizione delle azioni strategiche e industriali.

L’adozione degli scenari descritti e la loro integrazione nei processi aziendali tengono conto delle linee guida della TCFD ed è un fattore abilitante alla valutazione dei rischi e delle opportunità connessi al cambiamento climatico. Il processo che traduce i fenomeni di scenario in informazioni utili alle decisioni industriali e strategiche può essere sintetizzato in cinque passi:

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Gli scenari Enel di transizione energetica

Lo scenario di transizione energetica descrive come produzione e consumo di energia evolvono in uno specifico contesto geopolitico, macroeconomico, regolatorio, competitivo e in funzione delle opzioni tecnologiche disponibili; a esso corrispondono un trend di emissioni di gas serra e uno scenario climatico e, quindi, un certo aumento di temperatura entro fine secolo rispetto ai valori preindustriali. Va precisato che a fronte delle emissioni di anidride carbonica lo scenario che si realizzerà non è deterministico. Anche l’IPCC comunica sempre per ogni scenario climatico sia valori mediani di global warming al 2100 sia il very likely range (cioè l’intervallo composto dai percentili 5°-95°). Le principali assunzioni considerate nella definizione degli scenari di transizione energetica Enel riguardano:

  • le policy e i provvedimenti regolatori locali per contrastare il cambiamento climatico, aumentare la sicurezza energetica e promuovere uno sviluppo sostenibile, quali per esempio le misure per ridurre le emissioni di anidride carbonica e il consumo di combustibili fossili, e per incrementare l’efficienza energetica, l’elettrificazione dei consumi e la quota di generazione elettrica rinnovabile; 
  • il contesto globale macroeconomico ed energetico (per es., in termini di prodotto interno lordo, popolazione e prezzo delle commodity), considerando tra l’altro benchmark internazionali; 
  • l’evoluzione delle tecnologie di produzione, conversione e consumo di energia, in termini sia di parametri tecnici di funzionamento sia di costi. 

Nel 2022 Enel ha rivisto il framework di scenari di transizione energetica di medio-lungo termine, definendo narrative di scenario in funzione di tre principali “signpost” di scenario, ovvero i principali driver di incertezza rispetto all’evoluzione macroeconomica ed energetica: il raggiungimento degli obiettivi di Parigi, l’evoluzione delle tensioni geopolitiche con riferimento al conflitto Russia-Ucraina e la gestione della pandemia di COVID. Lo scenario di riferimento per la pianificazione di lungo termine del Gruppo, denominato scenario Paris, è quindi uno scenario:

  • Paris Aligned, che prevede il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi, ovvero un incremento della temperatura media globale rispetto ai livelli preindustriali al di sotto di 2 °C, prevedendo pertanto un livello di ambizione climatica più elevato rispetto al business as usual ma senza assumere necessariamente il raggiungimento a livello globale dell’obiettivo Net-Zero al 2050, visto l’attuale livello di ambizione cumulata a livello globale; 
  • in cui si assume che le tensioni geopolitiche esacerbate dal conflitto Russia-Ucraina abbiano effetti prolungati, determinando un’accelerazione su elettrificazione e rinnovabili, e un maggior ricorso a LNG, per incrementare il livello di sicurezza degli approvvigionamenti nel mutato contesto, soprattutto a livello europeo; 
  • caratterizzato da una aspettativa di COVID contenuto o endemico, con un alto tasso di vaccinazioni e senza la necessità di lockdown su larga scala. 

Per quanto riguarda l’ambizione climatica che caratterizza lo scenario di riferimento, si suppone una crescente elettrificazione dei consumi e un ulteriore sviluppo delle rinnovabili, anche a seguito delle politiche implementate per la sicurezza energetica (per es., REPowerEU, Inflation Reduction Act negli Stati Uniti). In questo scenario, a livello globale, Governi, imprese, organizzazioni e cittadini partecipano efficacemente al comune sforzo di mitigazione delle emissioni di gas serra.
Rispetto alla possibilità di assumere come scenario di riferimento per la pianificazione di lungo termine il raggiungimento dell’obiettivo più sfidante dell’Accordo di Parigi, ovvero di stabilizzare la temperatura media globale entro +1,5 °C, permane evidentemente l’incertezza che alcuni Paesi potrebbero mantenersi su traiettorie inerziali, ritardando il processo di decarbonizzazione verso emissioni nette zero entro il 2050.
Data questa premessa rispetto al contesto esterno, il Gruppo Enel opera un modello di business e ha definito linee guida strategiche di per sé in linea con il massimo dell’ambizione degli obiettivi dell’Accordo di Parigi, ovvero coerente con un aumento della temperatura media globale di 1,5 °C al 2100, come certificato dalla Science Based Targets initiative (SBTi). Enel ha fissato un obiettivo al 2040 per raggiungere zero emissioni dirette (Scope 1), con una generazione di elettricità totalmente rinnovabile, e zero emissioni collegate all’attività di vendita al dettaglio di energia (Scope 3). 

Le assunzioni sugli andamenti dei prezzi delle commodity in input allo scenario di riferimento sono coerenti con gli scenari esterni che raggiungono gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. In particolare, si considera al 2030 una crescita sostenuta del prezzo della CO2, causata dalla progressiva riduzione dell’offerta di permessi a fronte di una crescente domanda, e una marcata diminuzione dei prezzi del carbone, dovuta alla domanda in decrescita. Per quanto riguarda il gas, si ritiene che le tensioni sul prezzo si allenteranno nei prossimi anni alla luce di un riallineamento tra domanda e offerta a livello globale. Infine, si prevede una progressiva stabilizzazione del prezzo del petrolio, di cui stimiamo il picco di domanda intorno al 2030.

Scenario di riferimento - Gli scenari Enel di transizione energetica_2

(1) Consuntivo.
(2) Fonte: IEA - Sustainable Development Scenario and Net Zero Scenario; BNEF; IHS green case scenario; Enerdata green scenario. N.B. gli scenari utilizzaticome benchmark sono stati pubblicati in diversi momenti dell’anno e potrebbero non essere aggiornati con le ultime dinamiche di mercato.

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Rispetto allo scenario di riferimento, sono stati definiti scenari alternativi in funzione del grado di ambizione climatica assunta a livello globale e locale: uno scenario Slower Transition, caratterizzato da una velocità di transizione più lenta, e uno scenario Accelerated Transition, caratterizzato da un incremento di ambizione rispetto allo scenario di riferimento, in particolare per quanto riguarda alcune variabili caratteristiche della transizione energetica, quali il tasso di elettrificazione dei consumi finali, la penetrazione di idrogeno verde o attitudini dei clienti finali verso modelli di consumo più sostenibili (per es., modal shift per quanto riguarda le modalità di trasporto pubblico/privato). Questi scenari vengono utilizzati per le sensitivity nelle valutazioni degli investimenti, gli stress test strategici, la valutazione dei rischi e l’identificazione di opportunità di business.

Scenari di transizione locale

Lo scenario di riferimento Enel – lo scenario Paris – copre tutte le geografie di presenza del Gruppo e prevede quindi un’ambizione climatica coerente con il raggiungimento dell’Accordo di Parigi, sostenuta da una crescente elettrificazione dei consumi finali di energia e dallo sviluppo di capacità rinnovabile. La declinazione degli scenari a livello locale è stata impostata secondo due approcci complementari:

  • nei principali Paesi di presenza è stato utilizzato un approccio “bottom up”, mediante l’utilizzo di modelli fondamentali per la simulazione dell’equilibrio di lungo termine dell’intero sistema energetico, imponendo esplicitamente al sistema Paese un vincolo sull’evoluzione delle emissioni di CO2. La valorizzazione delle variabili di scenario rilevanti per le attività del Gruppo (tra cui la domanda elettrica, il tasso di elettrificazione, la capacità rinnovabile e di generazione distribuita, il numero di veicoli elettrici e la produzione di idrogeno verde) è quindi determinata con l’ausilio di modelli dedicati con un orizzonte temporale fino al 2050, in un’ottica di minimizzazione dei costi per il sistema, imponendo un vincolo alle emissioni di CO2. ; 
  • per il resto dei Paesi di interesse, le principali variabili di scenario sono state determinate attraverso analisi statistiche su dati interni e di consenso rispetto a scenari esterni allineati agli obiettivi dell’Accordo di Parigi, messi a disposizione da enti e provider nazionali e internazionali accreditati. 

La definizione di scenari di transizione interni è motivata dalla necessità di disporre di maggiore flessibilità modellistica e di maggiore granularità geografica e operativa per le principali variabili che impattano i differenti business di Enel rispetto agli scenari che i principali provider esterni mettono a disposizione. Questi ultimi sono tipicamente delineati e resi pubblici su perimetri globali o regionali, con alcune eccezioni per Paesi di dimensioni particolarmente rilevanti, che solo raramente corrispondono ai Paesi di presenza o di interesse del Gruppo.

Europa, focus Italia e Spagna

Nello scenario Paris, i Paesi europei hanno un trend di decrescita delle emissioni coerente con il pacchetto europeo “Fit for 55” grazie a una maggiore elettrificazione dei consumi finali, supportata da un crescente contributo delle rinnovabili nel mix di generazione elettrica. 

Italia
In Italia, lo scenario Paris, più ambizioso rispetto al piano nazionale in vigore (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, 2020), vede un aumento dell’elettrificazione al 30% al 2030 (rispetto al 22% del 2021), con un livello di generazione rinnovabile tale da soddisfare più del 70% della domanda elettrica (rispetto a circa il 55% previsto nel piano nazionale). Lo scenario Slower Transition è costruito ipotizzando di rimanere sostanzialmente ancorati all’attuale Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima in termini di ambizione nella riduzione delle emissioni, uno scenario macroeconomico meno ottimista rispetto allo scenario Paris, soprattutto nei primissimi anni, una maggiore pressione lato prezzi e approvvigionamenti di combustibili fossili e materie prime. Lo scenario Accelerated Transition mantiene l’ambizione dello scenario Paris per quanto riguarda la decarbonizzazione, ipotizza una più efficace revisione dei processi autorizzativi degli impianti rinnovabili che porta a un leggero aumento del trend di installazioni, una più rapida riduzione dei costi delle tecnologie di produzione dell’idrogeno verde e una conseguente sua maggiore penetrazione nei settori hard-to-abate, a discapito dell’idrogeno, blu e grigio (idrogeno prodotto da gas, rispettivamente con e senza l’utilizzo di tecnologie CCS). In aggiunta, una maggiore attenzione da parte delle persone rispetto al cambiamento climatico favorisce comportamenti di maggiore “consapevolezza climatica” come lo shift modale nel settore dei trasporti (maggiore utilizzo di trasporto a basse emissioni, per es., trasporto pubblico).

Spagna
Per la Spagna, il livello di ambizione definito nel piano nazionale è in linea con il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi; in considerazione di ciò, lo scenario Paris prevede al 2030 un tasso di elettrificazione del 32% (rispetto al 24% al 2021) e uno sviluppo di capacità rinnovabile tale da portare a oltre l’80% la quota della domanda di elettricità soddisfatta con generazione rinnovabile (rispetto al 53% al 2021). Lo scenario alternativo Slower Transition, invece, assume un ritardo nelle politiche implementative per una maggiore penetrazione di rinnovabili e tecnologie elettriche, in particolare per quanto riguarda le auto private. Lo scenario Accelerated Transition mantiene l’ambizione dello scenario Paris, prevedendo una più rapida implementazione dei processi autorizzativi per le rinnovabili. In aggiunta, lo scenario presuppone un più alto incentivo all’elettrificazione degli edifici e una piena implementazione della strategia nazionale sull’idrogeno verde, che consente di accelerare la costruzione di impianti rinnovabili accoppiati a elettrolizzatori prima del 2030.

America Latina, focus Brasile e Cile

Brasile
Per il Brasile, lo scenario Paris, più ambizioso rispetto al piano nazionale in vigore (Plano Decenal de Expansão de Energia 2031, 2022) in termini di riduzione di emissioni, vede un aumento dell’elettrificazione al 25% al 2030 (rispetto al 22% del 2021), con un livello di generazione rinnovabile tale da soddisfare più dell’88% della domanda elettrica (rispetto a circa l’82% previsto nel piano nazionale). Lo scenario Slower Transition è costruito ipotizzando di seguire il trend crescente di emissioni dell’attuale piano nazionale, con minore espansione di impianti idroelettrici in favore di nuova capacità termica (gas) e uno scenario macroeconomico meno ottimista rispetto allo scenario Paris, soprattutto nei primissimi anni. Lo scenario Accelerated Transition accresce l’ambizione dello scenario Paris per quanto riguarda la decarbonizzazione, ipotizzando un’accelerazione nella definizione del framework regolatorio per la costruzione di impianti eolici offshore, con conseguente maggiore sfruttamento del potenziale di questa tecnologia, una penetrazione di generazione solare distribuita più significativa e un maggiore sviluppo delle tecnologie di produzione dell’idrogeno verde. 

Cile
Per quanto riguarda il Cile, lo scenario Paris è costruito in coerenza con lo scenario Net-Zero definito nel documento governativo PELP (Planificación Energética a Largo Plazo) in termini di riduzione delle emissioni, e include obiettivi ambiziosi relativi alla produzione ed esportazione di idrogeno verde. Analogamente allo scenario governativo, prevede la chiusura di tutte le centrali elettriche a carbone entro il 2035, un aumento della tassa sulla CO2 e raggiunge livelli elevati di elettrificazione dei trasporti, tramite il divieto di vendita di veicoli convenzionali entro il 2040 e il vincolo di elettrificazione del 100% della flotta degli autobus urbani a partire dal 2040. Lo scenario Slower Transition è caratterizzato da una transizione energetica più lenta, incentrata sull’applicazione delle misure e delle politiche attuali, meno ambiziose rispetto a quelle incluse nello scenario Paris. Lo scenario Accelerated Transition raggiunge emissioni nette zero al 2050 e prevede, rispetto allo scenario Paris, una accelerazione del processo di elettrificazione di tutti i settori dell’economia, incluso il trasporto, anticipando al 2035 il divieto di vendita di veicoli convenzionali, un obiettivo più ambizioso in termini di esportazione dell’idrogeno verde, il 100% del mix di generazione elettrica soddisfatto da fonti rinnovabili entro il 2050, il phase out del carbone entro il 2030 e un ulteriore aumento delle tasse sulle emissioni di CO2

Perché l’elettrificazione è una leva fondamentale per la sicurezza energetica, la sostenibilità e la affordability? Il caso dell’Italia

L’elettrificazione dei consumi quando accoppiata a energie rinnovabili (“clean electrification”), consente risparmi di energia primaria fino al 70% rispetto alle alternative fossili con evidenti benefíci in termini di sicurezza e spesa energetica, rendendo al contempo il sistema più sostenibile. Con riferimento all’esigenza di incrementare la sicurezza e l’indipendenza energetica, l’Italia soddisfa oggi solo il 22,5% del suo fabbisogno totale di energia con risorse nazionali; gli scenari Paris Aligned sviluppati internamente mostrano come, accelerando le politiche favorevoli alla “clean electrification” in accordo con gli obiettivi climatici settati dal pacchetto europeo “Fit for 55”, sia possibile portare l’indice di indipendenza energetica dall’attuale 22,5% a circa il 40% in soli otto anni, fino a superare l’80% al 2050.

Ridurre il fabbisogno di energia primaria passando da tecnologie convenzionali e basate sui combustibili fossili a tecnologie elettriche è fondamentale per conseguire gli obiettivi di neutralità carbonica. Peraltro, vista la sua maggiore efficienza, il vettore elettrico risulta anche più economico per il consumatore: ogni milione di auto elettriche nel mercato consentirebbe al sistema di risparmiare in media 8 Mtep di benzina o diesel e 400 milioni di euro all’anno di spesa energetica per gli utenti finali. Sostituire 1 milione di caldaie a gas con pompe di calore alimentate con energia elettrica si traduce in un risparmio di circa 1 bcm di consumo di gas, per un risparmio complessivo di 240 milioni di euro annui per gli utenti finali(19).

(19) Calcolato utilizzando le efficienze menzionate sopra e i valori medi del 2021 riportati da Eurostat per i prezzi al dettaglio di gas ed elettricità, pari rispettivamente a 0,0854 €/MWh e 0,231 €/MWh. https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/nrg_pc_202/default/table?lang=en. https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/nrg_pc_204/default/table?lang=en.

Lo scenario climatico fisico

All’interno del framework descritto sopra, ogni narrativa di scenario è stata elaborata in modo da perseguire coerenza tra gli scenari di transizione energetica e gli scenari climatici. Negli scenari, il ruolo del cambiamento climatico è sempre più importante e produce effetti non solo in termini di transizione dell’economia verso emissioni Net-Zero, ma anche in termini di impatti fisici, classificabili in: 

  • fenomeni acuti, cioè fenomeni di breve durata ma particolarmente intensi come le alluvioni, gli uragani ecc., con potenziali impatti sugli asset (per es., danni e interruzioni del business); 
  • fenomeni cronici relativi a modifiche strutturali del clima, come il trend di aumento della temperatura, l’innalzamento del livello del mare ecc., che possono determinare per esempio una variazione costante della produzione degli impianti e una modifica dei profili di consumo dell’energia elettrica nei settori residenziale e commerciale. 

Questi fenomeni sono analizzati nel loro comportamento proiettato nel futuro selezionando il migliore dato a disposizione tra dati output di modelli climatologici a diversi livelli di risoluzione e i dati storici.

Tra le proiezioni climatiche sviluppate dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) su scala globale, il Gruppo ne ha selezionate tre, coerenti con quelle considerate nell’ultimo rapporto dell’IPCC nell’ambito del sesto ciclo di valutazione (AR6). Tali scenari sono associati a pattern di emissioni legati a un livello del cosiddetto “Representative Concentration Pathway” (RCP), ognuno dei quali è collegato a uno dei cinque scenari definiti dalla comunità scientifica come Shared Socioeconomic Pathways (SSP). Gli scenari SSP includono ipotesi generali come quelle su popolazione, urbanizzazione ecc. I tre scenari fisici considerati dal Gruppo sono di seguito descritti.

  • SSP1-RCP 2.6: compatibile con un range di riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C, rispetto ai livelli preindustriali (1850-1900), entro il 2100 (l’IPCC proietta ~+1,8 °C in media rispetto al periodo 1850-1900); nelle analisi che considerano sia variabili fisiche sia variabili di transizione, il Gruppo associa lo scenario SSP1-RCP 2.6 agli scenari Paris e Accelerated Transition. 
  • SSP2-RCP 4.5: compatibile con uno scenario intermedio, in cui si prevede un aumento medio di temperatura di circa 2,7 °C entro il 2100, rispetto al periodo 1850- 1900. Lo scenario RCP 4.5 è quello che più rappresenta l’attuale contesto climatico e politico a livello globale e le correlate ipotesi di transizione. Tale scenario proietta un riscaldamento globale coerente con l’intorno delle stime di incremento di temperatura che considerano le policy correnti a livello globale(20); nelle analisi che considerano sia variabili fisiche sia variabili di transizione, il Gruppo associa lo scenario SSP2-RCP 4.5 allo scenario Slower Transition. 
  • SSP5-RCP 8.5: compatibile con uno scenario dove non si attuano particolari misure di contrasto al cambiamento climatico. In tale scenario si stima un aumento della temperatura globale di circa +4,4 °C, rispetto ai livelli preindustriali, entro il 2100. 

Il Gruppo considera lo scenario RCP 8.5 come un worst case climatico, utilizzato per valutare gli effetti dei fenomeni fisici in un contesto di cambiamento climatico particolarmente forte, ma attualmente ritenuto poco probabile. Lo scenario RCP 2.6 viene utilizzato sia per l’assessment dei fenomeni fisici, sia per le analisi che considerano una transizione energetica coerente con gli obiettivi più ambiziosi in termini di mitigazione.

Le analisi effettuate sugli scenari fisici hanno considerato sia i fenomeni cronici sia i fenomeni acuti. Il Gruppo considera, per la descrizione di specifici eventi complessi di interesse, dati e analisi effettuate sia da soggetti privati sia da istituzioni pubbliche e accademiche.

Gli scenari climatici sono globali e, al fine di definirne il loro effetto nelle aree di rilevanza per il Gruppo, devono essere analizzati a livello locale. Tra le partnership attive, è in corso una collaborazione con il dipartimento di Scienze della Terra dell’International Centre for Theoretical Physics (ICTP) di Trieste. Nell’ambito di tale collaborazione l’ICTP fornisce le proiezioni delle principali variabili climatiche con una risoluzione che varia da maglie di ~12 km di lato a ~100 km e orizzonte temporale 2020-2050. Le principali variabili in questione sono rappresentate da temperatura, precipitazioni di neve e pioggia e radiazione solare. Rispetto alle analisi condotte in passato, gli studi correnti si basano sull’utilizzo di più modelli climatici regionali: quello elaborato dall’ICTP unito ad altre cinque simulazioni, selezionate come rappresentative dell’ensemble di modelli climatici attualmente presenti in letteratura. L’output dell’ensemble è rappresentativo dei vari modelli climatici, mediati tra loro. Questa tecnica è solitamente utilizzata nella comunità scientifica per ottenere un’analisi più robusta e scevra da eventuali bias e mediata sulle diverse assunzioni che potrebbero caratterizzare il singolo modello.
Per alcune variabili climatiche specifiche, come la raffica di vento, il Gruppo si serve anche di altri provider specializzati nel tema.

In questa fase di studio le proiezioni future sono state analizzate per Italia, Spagna e tutti i Paesi di interesse del Gruppo in Sud America, Centro America e Nord America, ottenendo, anche grazie all’utilizzo dell’ensemble di modelli, una più definita rappresentazione dello scenario fisico. Inoltre, in maniera analoga il Gruppo sta analizzando anche i dati relativi alle proiezioni climatiche per l’Africa, l’Asia meridionale e il Sud-est asiatico, coprendo così tutte le principali geografie di presenza del Gruppo a livello globale.
L’ICTP fornisce anche supporto scientifico nell’interpretazione di qualsiasi altro dato climatico acquisito. Si utilizzano comunque scenari climatici nei Paesi di interesse del Gruppo in maniera tale da consentire una valutazione del rischio climatico omogenea.

Alcuni di questi fenomeni sottendono elevati livelli di complessità, in quanto dipendono non solo dai trend climatici ma anche dalle specifiche caratteristiche del territorio e necessitano di un’ulteriore attività modellistica per una loro rappresentazione ad alta risoluzione. Per questo motivo, oltre agli scenari climatici forniti da ICTP, il Gruppo ricorre anche all’utilizzo di mappe di Natural Hazard. Questo strumento consente di ottenere, con una elevata risoluzione spaziale, i tempi di ritorno di una serie di eventi, quali per esempio tempeste, uragani e alluvioni. L’utilizzo di queste mappe, come descritto nella sezione “Rischi e opportunità strategiche legati al cambiamento climatico”, è ampiamente consolidato nel Gruppo, che già usa questi dati basati sull’orizzonte storico per ottimizzare le strategie assicurative. Inoltre, è in corso il lavoro necessario per poter usufruire di queste informazioni elaborate anche in coerenza con le proiezioni degli scenari climatici.
Infine, il Gruppo ha acquisito le competenze e gli strumenti per ottenere ed elaborare autonomamente gli output grezzi pubblicati dalla comunità scientifica, così da avere una vista di alto livello e globale dell’evoluzione a lungo termine delle variabili climatiche di interesse. Queste fonti sono gli output dei modelli climatici e regionali di CMIP6(21) e CORDEX(22). CMIP6 è il sesto assessment del Coupled Model Intercomparison Project (CMIP), un progetto del World Climate Research Programme (WCRP) e del Working Group of Coupled Modelling (WGCM) che fornisce dati climatici grezzi dai modelli climatici globali. Questi sono utilizzati per valutare le metriche standard su scala globale con una risoluzione di circa 100 km x 100 km. CORDEX (Coordinated Regional Climate Downscaling Experiment) è anch’esso inquadrato nell’ambito del WCRP, e produce proiezioni climatiche regionali a più alta risoluzione.

(20) Climate Action Tracker Thermometer, stime di riscaldamento globale al 2100 considerando le attuali “Policies & actions” e “2030 targets only” (aggiornamento novembre 2022).
(21) https://www.wcrp-climate.org/wgcm-cmip/wgcm-cmip6.
(22) https://cordex.org/

Analisi scenari fisici - Integrazione degli scenari climatici nel modello di Open Country Risk

Oltre all’utilizzo dei dati ad alta risoluzione per effettuare analisi puntuali sull’impatto dei fenomeni fisici, il Gruppo ha elaborato anche un framework di analisi di più alto livello, che consente di ottenere una valutazione a livello Paese dell’evoluzione di alcuni hazard climatici a livello globale, in maniera omogenea per tutte le geografie. In particolare, è stato adottato un approccio modulare che consentirà in maniera evolutiva di migliorare progressivamente le analisi includendo nuovi fenomeni fisici e affinando metodologie e dati di riferimento. Attualmente, sono inclusi quattro fenomeni climatici: due legati alle temperature estreme, uno relativo alle piogge intense e uno alla siccità. Si sta inoltre studiando la possibilità di introdurre altri fenomeni come il vento estremo e l’innalzamento del livello del mare. I fenomeni sono descritti con un indice numerico, elaborato sulla base della distribuzione mondiale con una risoluzione di ~100 km x 100 km, e sintetizzati in un indice composito. Questo lavoro ha consentito di integrare nel modello di Open Country Risk anche una dimensione legata al cambiamento climatico. Ciò permette allo strumento di includere, oltre agli aspetti già considerati nei modelli di Country Risk, anche quelli legati ai rischi fisici, considerati nel modello come causa di stress a livello ambientale ed economico di un Paese. Il modello di Open Country Risk è descritto in maggior dettaglio nel capitolo “Tendenze macroeconomiche e geopolitiche”. 

Analisi scenari fisici - Italia

Fenomeni acuti: sono stati analizzati diversi fenomeni acuti sul territorio italiano, tra cui il rischio incendio, le piogge estreme e le ondate di calore. Di questi fenomeni, i primi due sono stati descritti usando metriche standard, ampiamente utilizzate in letteratura. Per le ondate di calore è stata inoltre definita, in aggiunta alle metriche standard, una metrica ad hoc per Enel Grids, identificata correlando i fenomeni estremi del passato che possono essere potenzialmente dannosi per le reti interrate(23). I risultati nello scenario RCP 2.6 sono mostrati in figura. Il numero medio di giorni all’anno caratterizzati da ondate di calore tenderà quindi ad aumentare rispetto allo storico, con maggiore intensità nelle aree che già oggi soffrono maggiormente del fenomeno. La situazione risulta inoltre peggiorativa negli scenari RCP 4.5 e RCP 8.5.

Analisi scenari fisici - Italia

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Le precipitazioni estreme sono state studiate calcolando la variazione delle piogge giornaliere al di sopra del novantacinquesimo percentile, calcolate come millimetri annuali medi nei periodi di riferimento. In tutti gli scenari analizzati si osserva nel periodo 2030-2050 un generale aumento delle piogge estreme, accompagnato però da una lieve diminuzione della somma annuale delle precipitazioni giornaliere se si escludono quelle acute. Questo aumento risulta inoltre maggiormente significativo a nord-est della penisola e sulla costa tirrenica.
Come già emerso dalle analisi pubblicate precedentemente dal Gruppo, anche il rischio incendio subirà variazioni importanti, aumentando nei vari scenari climatici considerati. Questo è stato studiato tramite il Fire Weather Index (FWI), un indicatore ampiamente utilizzato a livello internazionale che tiene in conto la temperatura, l’umidità, la pioggia e il vento al fine di stimare un indice di rischio incendio. I dati, forniti dall’ICTP, possono essere utili a caratterizzare l’andamento del rischio incendio per supportare il business nella sua corretta gestione. Gli studi condotti, che esaminano la variazione nelle proiezioni al 2030-2050 rispetto al 1990-2020, evidenziano come in tutti gli scenari si riscontri un aumento del numero di giorni ad alto rischio (valore dell’indice > 45) nella stagione estiva. Questo cambiamento interessa principalmente le isole e le regioni meridionali del Paese, dove l’aumento dei giorni a rischio estremo va da circa +6 a +8 giorni rispetto allo storico.

Fenomeni cronici: i cambiamenti cronici di temperatura possono essere analizzati per avere informazioni circa i potenziali effetti sulla richiesta di raffrescamento e riscaldamento dei sistemi energetici locali. Analogamente a quanto fatto nel 2020, per la misurazione del fabbisogno termico sono stati utilizzati gli Heating Degree Days (HDD), ovvero la sommatoria, estesa a tutti i giorni dell’anno con Tmedia ≤ 15 °C, delle differenze tra la temperatura interna (Tinterna assunta 18 °C) e la temperatura media, e i Cooling Degree Days (CDD), ovvero la sommatoria, estesa a tutti i giorni dell’anno con Tmedia ≥ 24 °C, delle differenze tra la Tmedia e la Tinterna (assunta 21 °C), rispettivamente per il fabbisogno di riscaldamento e raffrescamento. I dati medi per Paese sono stati calcolati come media sulla nazione, pesando ogni nodo geografico per la popolazione grazie all’utilizzo degli Shared Socioeconomic Pathways (SSP) associati a ogni scenario RCP. Si mostrano in figura i CDD calcolati sul territorio italiano ad alta risoluzione per lo storico e la variazione media attesa nello scenario RCP 2.6. Si mostra inoltre la distribuzione della popolazione utilizzata come peso per il calcolo a livello nazionale(24). In generale, si osserva nel periodo 2030-2050 un aumento dei CDD che risultano sempre maggiori rispetto al periodo storico, con un andamento crescente nei diversi scenari RCP 2.6 (+~45%), RCP 4.5 (+~80%) e RCP 8.5 (+~110%). Si osserva invece una riduzione di fabbisogno di riscaldamento che risulta -8% nello scenario RCP 2.6, -12% nell’RCP 4.5 e -16% nell’RCP 8.5 rispetto al periodo 2000-2020.

Gradi giorno di raffrescamento - Italia

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Per quanto riguarda le piogge totali, sono state analizzate le variazioni di questo fenomeno nei bacini di interesse per la produzione idroelettrica del Gruppo. Da quest’analisi, in cui è stato confrontato il periodo 2030-2050 con il periodo 1990-2020, non emergerebbero cambi significativi, con una tendenza generale di lieve diminuzione nel centro e sud Italia nello scenario RCP 2.6. 

Italia 2022 - Caldo estremo e siccità

È stato effettuato uno studio sulle medie stagionali di temperatura e precipitazione per capire se e in quale misura il 2022 è stato un anno eccezionalmente secco e caldo rispetto alla media storica e come un anno del genere si posiziona all’interno degli scenari di cambiamento climatico. Lo studio può essere suddiviso in due fasi:
  1. confronto delle medie stagionali di temperatura e precipitazione del 2022 con le distribuzioni stagionali osservate degli anni 1950-2022(25)
  2. confronto delle medie stagionali di temperatura e precipitazione del 2022 con le distribuzioni stagionali degli scenari climatici nel periodo 2030-2050. 
Dallo studio effettuato si evince che il 2022 è stato effettivamente un anno unico nel suo genere, caratterizzato da una precipitazione invernale di circa -1,3 mm/giorno rispetto alla media stagionale, seguito da una primavera con +2,3 °C e un’estate caratterizzata da +3,4 °C. Si tratta quindi di un anno colpito da siccità prolungata seguita da caldo estremo. Se si modellizza il 2022 come un anno caratterizzato da una stagione con precipitazioni al di sotto del quinto percentile e almeno due stagioni con temperature nella coda estrema della distribuzione (maggiore del novantanovesimo percentile), solo il 2022 viene identificato nella distribuzione storica. Si è quindi andati a ricercare anni simili nelle distribuzioni dei modelli climatici (una volta appurato che le distribuzioni dello storico sono confrontabili con quelle dello storico dei modelli). La probabilità di avere un anno come il 2022 nel periodo 2030-2050 rimane molto bassa (2%) nello scenario RCP 2.6, mentre aumenta (12%) nell’RCP 8.5. Questo incremento è dovuto principalmente all’aumento delle temperature sul territorio italiano, per cui si osserva uno spostamento di tutta la distribuzione verso valori più alti, mentre la distribuzione della precipitazione rimane abbastanza simile a quella storica.

(23) Sono stati dunque calcolati per provincia il numero di giorni medi all’anno sottoposti alle seguenti condizioni: almeno cinque giorni consecutivi caratterizzati da temperatura minima al di sopra del novantacinquesimo percentile della distribuzione storica (1990-2020) e almeno 18 °C. Questi cinque giorni devono anche essere caratterizzati da assenza di pioggia e almeno uno di questi deve essere caratterizzato da una temperatura massima superiore al novantacinquesimo percentile della distribuzione storica (1990-2020). Questa metrica è stata calcolata su tutto il territorio italiano alla risoluzione originale dei dati climatici (~12 km x 12 km). I dati ad alta risoluzione sono stati quindi aggregati a livello provinciale considerando come un’unica ondata di calore il fenomeno che insiste allo stesso tempo su più pixel all’interno della stessa provincia e prendendo come durata l’ampiezza massima combinando i diversi pixel.
(24) Si nota che nei diversi SSP cambia la densità di popolazione mentre la distribuzione della popolazione sul territorio rimane pressoché invariata

Analisi scenari fisici - Spagna

Fenomeni acuti: in Spagna è stato innanzitutto analizzato il fenomeno delle precipitazioni acute, calcolate come millimetri annuali medi nei periodi di riferimento(26). Come si può vedere nella figura sottostante, in cui si confronta il periodo 2030-2050 con il periodo storico 1990-2020, questo evento acuto subirà variazioni nella maggior parte del territorio spagnolo già nello scenario RCP 2.6. In particolare, le precipitazioni intense aumenteranno a nord, mentre diminuiranno a sud-est. Negli altri scenari, le precipitazioni intense diminuiranno in tutto il sud del Paese (nell’RCP 8.5 questa riduzione interessa anche il nord-ovest).

(25) Per i dati osservati sono stati analizzati dati di ERA5 aggregati a livello Paese da gennaio 1950 a settembre 2022.
(26) Le precipitazioni estreme sono la somma delle piogge giornaliere al di sopra del novantacinquesimo percentile della distribuzione storica in un dato periodo.

Analisi scenari fisici - Spagna

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Per quanto riguarda il rischio incendio, la zona della Spagna che vedrà il maggior aumento, rispetto al periodo storico, del numero di giorni all’anno con FWI > 45 (cioè a rischio estremo) è il centro-sud in tutti gli scenari futuri. Questo incremento risulta più intenso negli scenari peggiorativi (RCP 8.5) rispetto allo scenario RCP 2.6.
Le ondate di calore, come già evidenziato dalle analisi pubblicate precedentemente dal Gruppo, saranno più diffuse geograficamente e più frequenti nel periodo 2030-2050, in particolar modo nella parte meridionale del Paese.
Fenomeni cronici: l’analisi sulla potenziale richiesta di raffrescamento e riscaldamento è stata affinata e aggiornata in maniera analoga a quanto fatto per l’Italia. In termini di Heating Degree Days (HDD) e di Cooling Degree Days (CDD), nel periodo 2030-2050, rispetto al periodo 1990- 2020, si stima una riduzione degli HDD in tutti gli scenari, da circa -10% nell’RCP 2.6 a circa -20% nell’RCP 8.5, e l’RCP 4.5 che si posiziona nel mezzo. I dati confermano anche l’aumento dei CDD (+34%) nello scenario RCP 2.6 e una loro variazione rispettivamente pari a +61% e +87% negli scenari RCP 4.5 e RCP 8.5.

Analisi scenari fisici - Spagna

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Per quanto riguarda le piogge totali, sono state analizzate le variazioni di questo fenomeno nei bacini di interesse per la produzione idroelettrica del Gruppo. Da quest’analisi, i dati non evidenziano variazioni sensibili confrontando lo scenario RCP 2.6 (2030-2050) e lo storico (1990-2020), con una tendenza generale di lieve diminuzione.

Analisi scenari fisici - America Latina

Fenomeni acuti: il rischio incendio, misurato come numero di giorni all’anno con FWI > 45 (rischio estremo), varia da zona a zona. Come evidenziato nella figura seguente a sinistra, da un confronto tra scenario RCP 2.6 (2030- 2050) e periodo storico (1990-2020), il numero di giorni a rischio alto di incendi aumenta nella maggior parte del Brasile e nel deserto di Atacama. Nelle zone restanti del Sud America rimane invariato o diminuisce leggermente. È interessante evidenziare come il rischio incendio aumenti soprattutto in zone con i valori attuali di Normalized Difference Vegetation Index (NDVI) più bassi (come si evince dalla figura seguente a destra)(27), cioè in aree con poca vegetazione. L’eccezione è data da alcune zone dell’Amazzonia, al centro del Brasile, dove si hanno sia un incremento importante di numero di giorni a rischio incendio estremo sia elevata copertura vegetale. Combinare indice di rischio incendio e vegetazione è importante in quanto quest’ultima può servire da combustibile e aumentare la probabilità di propagazione di un eventuale incendio. 

(27) La cartina a destra nella figura rappresenta un’elaborazione dei dati NASA riguardanti il Normalized Difference Vegetation Index del periodo giugno 2021 - giugno 2022. L’NDVI quantifica la vegetazione misurando la differenza tra la luce nel vicino infrarosso (che la vegetazione riflette fortemente) e la luce rossa (che la vegetazione assorbe). Questo è un buon indicatore di crescita e densità di vegetazione. Più l’NDVI aumenta, più la vegetazione è abbondante e sana.

Analisi scenari fisici - America Latina

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Per valutare il fenomeno delle temperature estreme si può utilizzare l’indicatore standard Warm Spell Duration Index (WSDI)(28). Confrontando il periodo 2030-2050 con il periodo 1990-2020, i dati mostrano un incremento significativo dei giorni caratterizzati da ondate di calore già nello scenario RCP 2.6, specialmente in alcune aree del Brasile, in Colombia, in Perù e nel Cile settentrionale. Questo aumento delle temperature estreme sarà ancora più accentuato in scenari peggiorativi (RCP 8.5).
Per quanto riguarda le precipitazioni estreme, sono state considerate le piogge giornaliere superiori al novantacinquesimo percentile, analogamente a quanto fatto per Italia e Spagna. Le variazioni future per questo fenomeno acuto sono meno omogenee. Nello scenario RCP 2.6 in alcune aree, come per esempio a nord del Brasile e nell’Argentina settentrionale, sono proiettate riduzioni rispetto al periodo storico di riferimento. In altre zone, invece, come nella parte ovest della Colombia e in alcune aree di Brasile e Perù, sono attesi incrementi delle piogge intense.

Fenomeni cronici: è stato effettuato lo studio delle potenziali variazioni nella richiesta di riscaldamento e raffrescamento legate ai cambiamenti cronici delle temperature. Anche in questo caso sono state calcolate le variazioni di Heating Degree Days (HDD) e di Cooling Degree Days (CDD) nel periodo 2030-2050rispetto al periodo 1990-2020, a partire dai dati di 6 modelli, con una risoluzione di 25 km x 25 km. I dati medi per Paese sono stati calcolati come media sulla nazione, pesando ogni nodo geografico per la popolazione grazie all’utilizzo degli Shared Socioeconomic Pathways (SSP) associati a ogni scenario RCP. In ogni Paese studiato, i CDD aumentano progressivamente in tutti gli scenari: nello scenario RCP 2.6 aumentano del 35%(29) in Cile, mentre l’incremento è tra il 13% e il 18% negli altri Paesi considerati. Nello scenario RCP 4.5 tale aumento diventa del 113% in Cile e poco superiore al 25% per Argentina, Brasile e Perù, mentre si attesta al 18% per la Colombia. L’incremento dei CDD rispetto al periodo storico è ancora più marcato nello scenario RCP 8.5. Per quanto riguarda gli HDD, nello scenario RCP 2.6 si stima una riduzione considerevole in Colombia (-52%), Brasile (-21%) e Perù (-14%) e una lieve diminuzione in Cile (-5%). Tale trend si intensifica nello scenario RCP 4.5: ~-62% in Colombia, ~-27% in Brasile, ~-20% in Perù e -8% in Cile.

(28) Il WSDI considera ondate di calore caratterizzate da almeno sei giorni consecutivi con una temperatura giornaliera massima superiore al novantesimo percentile della distribuzione storica.
(29) In Cile l’incremento percentuale risulta più marcato che negli altri Paesi del Latam perché i valori assoluti dei CDD sono molto bassi. Nello storico, infatti, i CDD risultano molto vicini allo zero in quasi tutto il Paese, con valori di qualche grado centigrado all’anno solo nella zona centrale.

Gradi giorno di raffrescamento - America Latina

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Per quanto riguarda le piogge totali, sono state analizzate le variazioni nei gruppi di bacini di interesse per la produzione idroelettrica del Gruppo. Le analisi, che confrontano le proiezioni 2030-2050 rispetto al periodo storico 1990- 2020, mostrano un trend di riduzione delle piogge in Argentina e Colombia. In Brasile si proietta per l’RCP 2.6 un leggero aumento o una lieve diminuzione delle precipitazioni totali a seconda del gruppo di bacini in considerazione. In Perù, invece, le piogge rimarranno sostanzialmente invariate nell’RCP 2.6. Infine, anche in Cile, come per Argentina e Colombia, le proiezioni indicano una riduzione delle precipitazioni totali nello scenario a più basse emissioni, ma che potrebbe già essersi manifestata negli ultimi anni (diminuzione già effettiva rispetto ai livelli storici).

Siccità in Cile: stiamo già sperimentando il cambiamento climatico?

Il Cile è stato caratterizzato negli ultimi 15/20 anni da una siccità prolungata, con un deficit del 20-40% rispetto ai decenni precedenti. La comunità scientifica ha studiato nel dettaglio questo fenomeno definito comunemente come Mega Drought (MD)(30). Sono state individuate due cause che concorrono alla MD: la variabilità naturale, che si presume essere il maggior contributore, e il cambiamento climatico, che secondo le stime sarebbe responsabile per circa un quarto di questo fenomeno(31). Da che cosa saranno caratterizzati i prossimi decenni non è una domanda cui è semplice rispondere. Gli studi scientifici indicano che, anche se non è possibile predire quando questo avverrà, la variabilità naturale probabilmente contribuirà positivamente alla MD e quindi invertirà la tendenza attuale, portando a un aumento della precipitazione. Si pensa, invece, che il cambiamento climatico continuerà a spingere verso condizioni di maggiore siccità. In conclusione, si ritiene che nel periodo 2030-2050 probabilmente le precipitazioni in Cile tenderanno ad aumentare rispetto ai valori osservati durante la Mega Drought degli ultimi anni, senza ormai più raggiungere i livelli degli anni 2000 in conseguenza del cambiamento climatico e della diminuzione di piogge che comporta.

(30) Garreaud et al. (2019), The Central Chile Mega Drought (2010-2018): A climate dynamics perspective.
(31) Boisier et al. (2015), Anthropogenic and natural contributions to the Southeast Pacific precipitation decline and recent megadrought in central Chile.

Analisi scenari fisici - Nord e Centro America

Eventi acuti: per il Nord America e il Centro America è stata innanzitutto analizzata la variazione dei frost days, cioè del numero medio di giorni di gelo all’anno(32), nei vari scenari futuri (2030-2050) rispetto allo storico (1990-2020). Come si può osservare dalle cartine nella figura sottostante, i frost days diminuiranno soprattutto nella parte a ovest della macroregione, con variazioni maggiori in termini di magnitudine in scenari RCP peggiorativi. Va sottolineato come la diminuzione di frequenza non esclude un aumento di intensità di questo fenomeno acuto, che è un tema che al momento il Gruppo sta approfondendo.

Analisi scenari fisici - Nord e Centro America

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Per quanto riguarda le ondate di calore, come per il Sud America si è studiato il WSDI. Confrontando il periodo 2030-2050 con lo storico 1990-2020, un aumento significativo dei giorni caratterizzati da ondate di calore è atteso già nello scenario RCP 2.6, specialmente in Centro America e lungo la costa occidentale del Nord America. Questo aumento del WSDI sarà ancora più accentuato nell’RCP 8.5. Il numero di giorni annuali con rischio incendio elevato, cioè con FWI > 45, rimane sostanzialmente invariato nella maggior parte della macroregione nello scenario RCP 2.6 (2030-2050) rispetto allo storico (1990-2020). Nelle aree occidentali degli Stati Uniti e del Messico sono invece attesi aumenti del numero di giorni a rischio alto, che incrementano con il peggioramento degli scenari. Infine, le precipitazioni acute attese aumenteranno in quasi tutto il Nord America nello scenario RCP 2.6 rispetto allo storico. Va sottolineato che la magnitudine di questi aumenti varia da area ad area. In Centro America, invece, sempre nell’RCP 2.6 le precipitazioni intense diminuiranno nella parte centrale della regione. Nelle altre zone rimarranno invariate o aumenteranno leggermente.

Eventi cronici: come si evince dalla figura sottostante, la temperatura media annuale aumenta in tutti gli scenari futuri (2030-2050) rispetto allo storico (1990-2020). In generale, gli aumenti sono maggiori nell’RCP 8.5 rispetto all’RCP 2.6. Le zone che diventeranno più calde sono quelle dell’estremo nord in tutti gli RCP.

Gradi giorno di raffrescamento - Nord e Centro America

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Confrontando i vari RCP (2030-2050) e lo storico di modello (1990-2020), le piogge totali annuali attese tendono a diminuire in Centro America, mentre a seconda dell’area in Nord America rimarranno invariate o aumenteranno.

(32) Per precisione, i frost days sono il numero di giorni all’anno in cui la temperatura minima Tmin è < 0°C.

Effetto complessivo degli scenari di transizione e degli scenari fisici sulla domanda elettrica in Italia e Spagna

Tramite l’utilizzo di modelli di sistema energetico integrati è possibile quantificare le singole domande di servizio di un Paese. Tale livello di dettaglio consente di discriminare gli specifici effetti che un cambiamento della temperatura può avere sul fabbisogno energetico. Per tale scopo, gli scenari di transizione alternativi (Paris, Slower Transition e Accelerated Transition) descritti precedentemente sono stati ampliati per includere l’effetto che l’aumento di temperatura, quantificato attraverso la metrica degli Heating Degree Days (HDD) e dei Cooling Degree Days (CDD), ha sulle domande di energia (totale, non solo elettrica) per scopi di raffrescamento e riscaldamento nei settori residenziale e commerciale. La definizione di uno scenario di riferimento in linea con il raggiungimento degli obiettivi di Parigi e con gli impegni di riduzione delle emissioni di gas serra assunti a livello Europeo(33), ci ha consentito di associare HDD e CDD coerenti con l’RCP 2.6 allo scenario Paris; lo stesso è stato fatto con lo scenario Accelerated Transition, che, analogamente allo scenario Paris, vede il raggiungimento di emissioni nette zero al 2050, ma è caratterizzato da una dinamica più accelerata di riduzione delle emissioni. HDD e CDD coerenti con l’RCP 4.5 sono stati invece associati allo scenario Slower Transition, perché a esso corrisponde un trend di riduzione delle emissioni di gas serra più lento. Per stressare ulteriormente le analisi, quest’ultimo scenario è stato anche associato a un RCP 8.5. 

Per l’Italia, per quanto riguarda l’effetto separato della transizione, nello scenario Slower Transition la domanda elettrica risulta inferiore di circa l’8% in media nel periodo 2031-2050 rispetto al Paris. Se trascuriamo l’effetto della domanda di elettricità per produzione di idrogeno verde, sul quale i due scenari hanno diversi livelli di ambizione in accordo con le diverse traiettorie di decarbonizzazione, il delta di domanda elettrica scende al 5%. Da sottolineare come l’idrogeno verde risulti una soluzione più efficiente dal punto di vista economico e climatico anche nello scenario Slower Transition; ciò che cambia tra i due scenari è la velocità di penetrazione nella matrice energetica mentre varia solo in misura marginale il valore al 2050. Nello scenario Accelerated Transition il livello di ambizione climatica leggermente più alto del Paris viene raggiunto non solamente tramite un processo di elettrificazione più veloce, ma anche in ragione di minori consumi derivanti da comportamenti improntati a una maggiore “consapevolezza climatica” da parte dei consumatori: ne risulta un delta di domanda elettrica in media positivo nel periodo 2031-50 ma numericamente inferiore all’1%.

Le differenze percentuali della Spagna tra gli scenari Slower Transition e Paris sono inferiori rispetto all’Italia. Ciò in ragione del fatto che per la Spagna il piano energetico nazionale già in vigore definisce obiettivi climatici ambiziosi, per cui lo scenario Slower Transition non si discosta significativamente dallo scenario Paris. Di conseguenza, ci si attende meno variabilità in termini di evoluzione del sistema energetico e quindi di domanda elettrica nel periodo 2031-2050. Infatti, la domanda elettrica nello scenario Paris si situa su un valore intermedio tra lo Slower Transition – che presenta una differenza di domanda inferiore in media del 3% – e lo scenario Accelerated Transition – che risulta avere una domanda in media più elevata del 3% nel periodo 2031-2050. Se si trascura l’effetto della domanda di elettricità per produzione di idrogeno, il delta scende per lo scenario Slower Transition intorno al -2%, tenendo tuttavia in considerazione che il livello di atterraggio della domanda per idrogeno verde rimane simile al Paris in entrambi gli scenari comparativi, mentre varia la rapidità della penetrazione della tecnologia.

Per entrambi i Paesi la velocità della transizione energetica ha un impatto sul livello di domanda elettrica ben maggiore rispetto agli effetti dell’incremento della temperatura derivanti dal cambiamento climatico: le analisi svolte mostrano come un aumento della temperatura derivante dal cambiamento climatico determini un incremento della domanda elettrica inferiore a un punto percentuale sia per l’Italia sia per la Spagna. Invece, le politiche di decarbonizzazione e di efficienza energetica, insieme all’innovazione tecnologica, alla maggiore responsabilità sociale e al conseguente switching dalle tecnologie fossili a quelle elettriche (per esempio verso le auto elettriche e le pompe di calore), avranno un ruolo sostanziale nell’evoluzione della domanda elettrica e del mix energetico in generale. 

(33) Commissione Europea – Fit for 55: https://www.consilium.europa.eu/it/policies/green-deal/eu-plan-for-a-green-transition/.

Italia - Effetto medio sulla domanda elettrica (2031-2050) dei tre scenari di transizione accoppiati ai relativi RCP 2.6 e 4.5

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Spagna - Effetto medio sulla domanda elettrica (2031-2050) dei tre scenari di transizione accoppiati ai relativi RCP 2.6 e 4.5

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Con lo scopo di indagare ulteriormente quale sia l’effetto della temperatura sugli scenari di transizione e allo stesso tempo espandere il ventaglio delle assunzioni riguardanti il cambiamento climatico, è stata condotta un’analisi di sensitività associando lo scenario Slower Transition all’RCP 8.5, oltre che all’RCP 4.5. Assumere un tale ulteriore incremento della temperatura porta a una variazione della domanda pari a +1,0% per l’Italia e +0,4% per la Spagna, rispettivamente del -7,2% e del -2,4% in totale, a parità di transizione energetica.

Effetto della temperatura e della transizione sulla domanda elettrica, media sul periodo specificato dei contributi di temperatura e transizione per le diverse combinazioni di scenari di transizione e pathway climatici
Effetto della temperatura e della transizione sulla domanda elettrica, media sul periodo specificato dei contributi di temperatura e transizione per le diverse combinazioni di scenari di transizione e pathway climatici
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È opportuno evidenziare che negli anni futuri un’elettrificazione del servizio di riscaldamento degli edifici superiore a quella stimata potrebbe cambiare in entrambi i Paesi sia il segno che la dimensione dell’effetto relativo alle temperature. Da ciò, la necessità di monitorare in sede di revisione annuale l’evoluzione temporale della quota di elettrificazione del servizio di riscaldamento.

Effetto della variazione delle temperature sulla domanda elettrica nei principali Paesi del Gruppo in America Latina

Nei Paesi dell’America Latina l’impatto dell’andamento delle temperature, quantificato attraverso la metrica degli Heating Degree Days (HDD) e dei Cooling Degree Days (CDD), è stato stimato attraverso modelli econometrici di previsione basati sull’elasticità storica per Argentina e Colombia, e mediante l’utilizzo di modelli di sistema energetico integrati per Brasile e Cile, in modo analogo a quanto descritto nel capitolo precedente per Italia e Spagna, e attraverso modelli econometrici di previsione basati sull’elasticità storica per Argentina, Colombia e Perù. Nel caso del Brasile, gli scenari di transizione alternativi (Paris, Slower Transition e Accelerated Transition), ottenuti tramite un modello di sistema energetico integrato, sono stati espansi includendo l’effetto dell’aumento di temperatura sulle domande di energia per scopi di raffrescamento nei settori residenziale e commerciale. HDD e CDD coerenti con l’RCP 2.6 sono stati associati agli scenari Paris e Accelerated Transition, mentre quelli coerenti con l’RCP 4.5 allo scenario Slower Transition; per stressare ulteriormente le analisi, quest’ultimo scenario è stato anche associato a un RCP 8.5. Per quanto riguarda l’effetto della transizione considerata singolarmente, la domanda elettrica dello scenario Slower Transition risulta inferiore di circa il 19% in media nel periodo 2031-2050 rispetto allo scenario Paris, dati i differenti livelli di ambizione dei due scenari sia al 2030 sia al 2050. Se trascuriamo l’effetto della domanda di elettricità per produzione di idrogeno verde, il delta si riduce al 15%. Nello scenario Accelerated Transition, il livello di ambizione leggermente più alto del Paris viene raggiunto tramite un processo di elettrificazione più veloce; pertanto, il delta di domanda elettrica in media nel periodo 2031-2050 è positivo, intorno all’8%. Anche in questo caso, la velocità della transizione energetica ha un impatto sul livello di domanda elettrica ben maggiore rispetto agli effetti dell’incremento della temperatura derivanti dal cambiamento climatico. Dall’analisi risulta come eventuali aumenti della temperatura causati dal cambiamento climatico determinino un effetto poco rilevante sulla domanda elettrica in Brasile. Considerando la vista integrata, l’effetto potenziale di scenari di transizione più ambiziosi ha un impatto più significativo sulla domanda elettrica rispetto all’incremento di temperatura conseguente al cambiamento climatico.

Brasile - Effetto medio sulla domanda elettrica (2031-2050) dei tre scenari di transizione accoppiati ai relativi RCP 2.6 e 4.5

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Con lo scopo di indagare ulteriormente quale sia l’effetto della temperatura sugli scenari di transizione e allo stesso tempo espandere il ventaglio delle assunzioni riguardanti il cambiamento climatico, è stata condotta un’analisi di sensitività associando lo scenario Slower Transition all’RCP 8.5, oltre che all’RCP 4.5. Per il Brasile, assumere un tale ulteriore incremento della temperatura porta a una variazione positiva della domanda dello 0,1% e a un effetto complessivo sulla domanda a parità di transizione di -19%.

Scenari di riferimento - Effetto della temperatura e della transizione sulla domanda elettrica, media sul periodo specificato dei contributi di temperatura e transizione per le diverse combinazioni di scenari di transizione e pathway climatici
Effetto della temperatura e della transizione sulla domanda elettrica, media sul periodo specificato dei contributi di temperatura e transizione per le diverse combinazioni di scenari di transizione e pathway climatici
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Come nel caso del Brasile, anche per il Cile gli scenari di transizione alternativi (Paris, Slower Transition e Accelerated Transition), ottenuti tramite un modello di sistema energetico integrato, sono stati ampliati includendo l’effetto dell’aumento di temperatura sulle domande di energia per scopi di raffrescamento nei settori residenziale e commerciale. HDD e CDD coerenti con l’RCP 2.6 sono stati associati agli scenari Paris e Accelerated Transition, mentre quelli coerenti con l’RCP 4.5 allo scenario Slower Transition; per stressare ulteriormente le analisi, quest’ultimo scenario è stato anche associato a un RCP 8.5.

Cile - Effetto medio sulla domanda elettrica (2031-2050) dei tre scenaridi transizione accoppiati ai relativi RCP 2.6 e 4.5

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Per quanto riguarda l’effetto della transizione considerato singolarmente, la domanda di energia elettrica è inferiore di circa il 24% in media nel periodo 2031-2050 nello scenario Slower Transition rispetto al Paris, dati i diversi livelli di ambizione dei due scenari. Questa differenza è dovuta principalmente alle ipotesi in merito al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Paese di produzione di idrogeno verde dopo il 2030 definiti nel documento Planificación Energética Nacional de Largo Plazo (PELP). Se si omette l’effetto della domanda elettrica per la produzione di idrogeno, per il quale i due scenari hanno diversi livelli di ambizione a seconda delle diverse traiettorie di decarbonizzazione, la differenza scende al 7,7%. Nello scenario Accelerated Transition, il più alto livello di ambizione per quanto riguarda la transizione energetica rispetto al Paris viene raggiunto attraverso l’attuazione di politiche di decarbonizzazione più stringenti che portano a una maggiore elettrificazione, a una maggiore penetrazione dell’idrogeno verde nell’industria e nei trasporti e a una sua maggiore esportazione. Tutto ciò porta a valori di domanda elettrica mediamente superiori del 41,2% rispetto alla baseline dello scenario Paris nel periodo 2031-2050. Si osserva che, eliminando l’effetto della domanda di energia elettrica per produrre idrogeno verde, il valore della domanda di energia elettrica risulta mediamente superiore del 6,1% rispetto allo scenario Paris nel periodo 2031-2050.

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La velocità della transizione energetica ha un impatto molto maggiore sul livello della domanda elettrica rispetto all’aumento della temperatura come conseguenza del cambiamento climatico. Le politiche di decarbonizzazione insieme all’innovazione tecnologica e alla maggiore responsabilità sociale giocheranno un ruolo attivo nell’evoluzione del settore elettrico e del mix energetico in generale.

Infine, dalle analisi effettuate si evince che l’Argentina potrebbe riscontrare un aumento della domanda a causa dell’incremento della temperatura stimato tra lo 0,4% e lo 0,8% della domanda prospettica (calcolata come media delle previsioni di domanda nel periodo 2030-2050). Tale stima è ampiamente dipendente dalla componente macroeconomica di questo Paese in termini di domanda elettrica e quindi soggetta a un rilevante grado di incertezza data la sua volatilità. Stesse considerazioni possono essere estese anche alla Colombia, in cui, nonostante si osservi un’elasticità positiva della domanda elettrica alle temperature, l’atteso innalzamento delle temperature risulterebbe comunque meno impattante rispetto alle dinamiche legate alla crescita economica, tra lo 0,1 e lo 0,9%. In Colombia, infatti, le evidenze storiche mostrano ancora un forte coupling tra la crescita della domanda elettrica e la crescita del PIL, con la domanda del settore industriale che arriva a pesare per circa il 50% dei consumi elettrici. Inoltre, la variabilità del contesto macroeconomico potrebbe avere ripercussioni sull’elettrificazione dei settori residenziale e terziario, che rappresentano i driver più immediati dell’incremento della domanda elettrica in caso di aumento delle temperature. 

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ACT
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Actual – associato ad uno o più dati, rappresenta i dati consuntivi (o effettivi). In un sistema di reporting completo vengono generalmente confrontati con i dati di Budget (v. BDG).

AIFIRM

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AIFIRM
Definition
Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers - Associazione che aggrega e rappresenta le professionalità del mondo finanziario, bancario e assicurativo che si occupano di rischi in Italia.

APA

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APA
Definition
Advanced Pricing Agreement - si tratta di un accordo preventivo, largamente diffuso presso i Paesi aderenti all’OCSE, attraverso il quale uno o più contribuenti e una o più autorità fiscali definiscono in via preventiva i criteri e le modalità tecniche per l’applicazione del principio di libera concorrenza alle transazioni intercompany (Transfer Pricing), per evitare eventuali controversie sui prezzi di trasferimento. L’APA può essere unilaterale, bilaterale e multilaterale in funzione di quante siano le amministrazioni finanziarie coinvolte nell’accordo.

API indices

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API indices
Definition
All Publications Index - Indice dei prezzi del carbone fossile. API 2: Indice dei prezzi del carbon fossile con un potere calorifico di circa 6.000 kcal/kg importato nel nord ovest dell’Europa (Amsterdam-Rotterdam-Anversa). La quotazione finanziaria è ind

ARA

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ARA
Definition
Amsterdam-Rotterdam-Anversa – Si riferisce ai porti di Amsterdam-Rotterdam-Anversa nei quali avvengono transazioni di prodotti raffinati utilizzati come indicatori per il mercato dell’Europa nord-occidentale.

ARS

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ARS
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Peso argentino.

B2B

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B2B
Definition
Business to Business - transazioni commerciali tra imprese, distinguendole da quelle che intercorrono tra le imprese e altri gruppi. Rappresenta le relazioni che un'impresa detiene con i propri fornitori per attività di approvvigionamento, di pianificazione e monitoraggio della produzione, o di sussidio nelle attività di sviluppo del prodotto, oppure le relazioni che l'impresa detiene con clienti professionali, cioè altre imprese, collocate in punti diversi della filiera produttiva.

B2C

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B2C
Definition
Business to Consumer - si indicano le relazioni che un'impresa commerciale detiene con i suoi clienti per le attività di vendita e/o di assistenza.

B2G

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B2G
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Business to Government - è il commercio tra operatori del mercato (Business) e strutture della pubblica amministrazione (Government). È detto anche Business to Administration (B2A).

BCE

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BCE
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Banca Centrale Europea - La BCE (Banca Centrale Europea) è la banca centrale dell'Unione Europea ed è responsabile della politica monetaria dell'area dell'euro.

BDG

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BDG
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Budget - strumento gestionale-contabile di programmazione e controllo delle attività operative, economiche e finanziarie del primo anno di Pianificazione di un'azienda.

BESS

Word
BESS
Definition
Battery Energy Storage System - è un sistema di accumulo di energia elettrica basato su batterie. I sistemi BESS sono utilizzati per immagazzinare energia e per rilasciarla in momenti in cui la domanda di energia è più alta o quando le fonti di energia rinnovabile non sono disponibili. Inoltre, i sistemi BESS possono anche fornire servizi di regolazione della frequenza e della tensione nella rete elettrica.

BEV

Word
BEV
Definition
Battery Electric Vehicle - ovvero "Veicolo Elettrico a Batteria". Si tratta di un tipo di veicolo che è alimentato da un motore elettrico a batteria. A differenza dei veicoli a combustione interna, che bruciano carburante per produrre energia, i BEV non e

BRL

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BRL
Definition
Real brasiliano.

BSO

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BSO
Definition
Built, Sell and Operate – in italiano: costruire, vendere e operare. Nel settore della generazione da fonti rinnovabili consiste nella vendita di asset per generare revenue, pur rimanendo responsabile del loro funzionamento e della loro gestione operativa

Brent

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Brent
Definition
Brent è un termine che si riferisce al petrolio greggio estratto dal Mare del Nord. Il nome deriva dal campo petrolifero di Brent, situato al largo della costa della Scozia, che è stato uno dei primi campi di petrolio scoperti nella regione. Il petrolio B

CAGR

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CAGR
Definition
Compound Annual Growth Rate – Il CAGR (Compound Annual Growth Rate) è un tasso di crescita composto annuo che viene utilizzato per calcolare la crescita di un investimento o di un'attività aziendale su un periodo di tempo specifico.

CBAM

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CBAM
Definition
Carbon Border Adjustment Mechanism – in italiano meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, parte del quadro del Green Deal europeo, è una normativa dell'Unione Europea, proposta nel 2021 dalla Commissione europea e su cui è stato raggiunto un

CCGT

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CCGT
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Combined Cycle Gas Turbine – tipologia di centrale termoelettrica a ciclo combinato, il cui combustibile primario è il Gas, in cui sono presenti due cicli termodinamici in serie (Ciclo a Gas e Ciclo a Vapore), aumentando così il rendimento termodinamico rispetto ad entrambi i cicli isolati e sfruttando meglio il combustibile.

CCIRS

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CCIRS
Definition
Cross Currency Interest Rate Swap - Contratto swap in cui le parti si scambiano pagamenti in base a due diversi tassi e due diverse valute.

CCS

Carbon Capture and Storage – è una tecnologia utilizzata per impedire il rilascio di grandi quantità di anidride carbonica nell'atmosfera, separando l'anidride carbonica dalle emissioni e iniettandola nelle formazioni geologiche.

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Carbon Capture and Storage – è una tecnologia utilizzata per impedire il rilascio di grandi quantità di anidride carbonica nell'atmosfera, separando l'anidride carbonica dalle emissioni e iniettandola nelle formazioni geologiche.

CDM

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CDM
Definition
Clean Development Mechanism – in italiano meccanismo di sviluppo pulito, definito all'articolo 12 del Protocollo di Kyoto, consente a un Paese con un impegno di riduzione o limitazione delle emissioni ai sensi del Protocollo (Parte Allegato B) di realizzare un progetto di riduzione delle emissioni nei Paesi in via di sviluppo. Tali progetti possono guadagnare crediti di riduzione certificata delle emissioni (CER) vendibili, ciascuno equivalente a una tonnellata di CO2, che possono essere conteggiati per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto.

CDP Climate

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CDP Climate
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Carbon Disclosure Project - è un’organizzazione non-profit internazionale che fornisce a imprese, autorità locali, governi e investitori un sistema globale di misurazione e rendicontazione ambientale. Il CDP offre un sistema per misurare, rilevare, gestire e condividere a livello globale informazioni riguardanti il cambiamento climatico.

CDS

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CDS
Definition
Clean Dark Spread - Rappresenta la differenza tra il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso ed il costo del carbone e del carbonio necessari per produrre 1 MWh di energia elettrica. Si riferisce all’esposizione power (lato ricavi) e carbone/CO2 (lato costi) derivante dalla produzione di energia con l’esercizio di una centrale a carbone.

CER

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CER
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Certified Emission Reduction - Unità di emissione scambiata emessa nell'ambito del Clean Development Mechanism (vedi CDM) dell'ONU.

CF@R

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CF@R
Definition
Cash Flow at Risk - Metrica di rischio per misurare la potenziale diminuzione massima dei flussi di cassa attesi risultante dalla volatilità e dalla correlazione del mercato, con un dato livello di confidenza, in un dato periodo di tempo (holding period).

CFC

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CFC
Definition
Controlled Foreign Companies - è uno strumento utilizzato dagli ordinamenti fiscali UE per evitare possibili fattispecie di elusione fiscale. Si tratta di una disciplina fiscale nata per contrastare la localizzazione fittizia di redditi significativi in società partecipate estere residenti in Paesi a fiscalità privilegiata, in particolare per le società che non procedono alla sistematica distribuzione dei dividendi.

CFD

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CFD
Definition
Contract For Difference - è uno strumento finanziario il cui prezzo deriva dal valore di altre tipologie di strumenti d'investimento. Anziché negoziare o scambiare fisicamente l'attività finanziaria, il CFD rappresenta un'operazione in cui due parti, venditrice e acquirente, convengono per scambiare denaro sulla base della variazione di valore dell'attività sottostante che intercorre tra il momento in cui l'operazione viene aperta e quello in cui viene chiusa. Se il valore dell'attività sottostante aumenta, la parte acquirente realizza un guadagno e la parte venditrice una perdita, e viceversa il decrescere del valore comporta un guadagno per il venditore e una perdita per l'acquirente.

CGE

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CGE
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Computable General Equilibrium - Indica una teoria macroeconomica che cerca di spiegare come domanda, offerta e prezzi di diversi prodotti siano interrelati e determinati simultaneamente in un esito denominato appunto di "equilibrio generale" per effetto delle forze di mercato.

CLP

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Peso cileno.

CME

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CME
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Chicago Mercantile Exchange - è un mercato globale dei derivati con sede a Chicago. Oggi il CME è la più grande borsa di opzioni e contratti futures open interest (numero di contratti in essere) di tutte le borse futures del mondo. Il CME negozia diversi tipi di strumenti finanziari: tassi di interesse, azioni, valute e materie prime. Nel 2008, gli azionisti hanno approvato la fusione con il New York Mercantile Exchange (NYMEX).

CO2

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CO2
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Diossido di Carbonio - Gas incolore e inodore, detto genericamente anidride carbonica o biossido di carbonio, ma correttamente, secondo la nomenclatura IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry), diossido di carbonio. Abbreviazione di anidride carbonica: gas prodotto naturalmente dagli animali durante la respirazione e attraverso il decadimento della biomassa, e utilizzato dalle piante durante la fotosintesi. Sebbene costituisca solo lo 0,04% dell'atmosfera, è uno dei gas serra più importanti. La combustione di combustibili fossili sta aumentando le concentrazioni di anidride carbonica nell'atmosfera, che si ritiene contribuisca al riscaldamento globale.

CO2 equivalente

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CO2 equivalente
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Riferimento per tutti i gas serra l'effetto associato alla CO2, assunto pari a 1. Secondo le indicazioni del Protocollo di Kyoto, i gas serra che devono essere presi in considerazione sono: anidride carbonica (CO2, da cui il nome "carbon footprint"), metano (CH4), ossido nitroso (N2O), idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC) e esafluoruro di zolfo (SF6). Tale parametro può essere utilizzato per la determinazione degli impatti ambientali che le emissioni hanno sui cambiamenti climatici di origine antropica.

COP

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COP
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Peso colombiano.

CPI

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CPI
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Consumer Price Index - si riferisce ad una misura statistica formata dalla media dei prezzi ponderati per mezzo di uno specifico paniere di beni e servizi. Tale paniere ha come riferimento le abitudini di acquisto di un consumatore medio. L'indice dei prezzi al consumo maggiormente utilizzato è il numero indice che misura la variazione temporale della media ponderata dei prezzi che si formano nelle transazioni relative a beni e servizi di consumo scambiati tra gli operatori economici ed i consumatori privati finali (sono dunque da escludere nella formazione dell'indice le transazioni a titolo gratuito, quelle intermedie e quelle che coinvolgono enti pubblici); tale tipo di indice misura, dunque, l'aumento del livello generale dei prezzi, cioè l'inflazione al consumo per il periodo considerato (la misura del costo della vita dello specifico periodo).

CSR

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CSR
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Corporate Social Responsibility - politiche e pratiche aziendali che sappiano armonizzare gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali del territorio di riferimento, in un’ottica di sostenibilità. E' una forma di responsabilità volontaria che le imprese tendono ad assumere nei confronti dei loro principali stakeholder.

CSS

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CSS
Definition
Clean Spark Spread – Rappresenta la differenza tra il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso ed il costo del gas e carbonio necessari per produrre 1 MWh di energia elettrica. Si riferisce all’esposizione power (lato ricavi) e gas/CO2 (lato costi) derivante dalla produzione di energia con l’esercizio di una centrale a gas.

CSV

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CSV
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Creating Shared Value - l'approccio CSV significa far convergere la prospettiva aziendale e le esigenze sociali, economiche e ambientali della comunità in cui un’azienda opera, al fine di individuare scelte che creino valore per entrambe le parti.

CTP

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CTP
Definition
Costo Totale di Proprietà – in inglese TCO (Total Cost of Ownership) indica il costo totale di possesso di un bene, più comunemente detto costo d'uso. Questo indicatore prende in considerazione non solo i costi fissi (acquisto, interessi, affitto, valore residuo...), ma anche tutti i costi variabili (manutenzione, formazione degli utilizzatori...) legati all'utilizzo della macchina.

Capex

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Capex
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CAPital EXpenditure - rappresenta le spese in conto capitale. Indica in economia aziendale i flussi di cassa in uscita per la realizzazione di investimenti in attività immobilizzate di natura operativa. Si tratta cioè di investimenti in capitale fisso per

Carbon Footprint

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Carbon Footprint
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La Carbon Footprint (letteralmente, "impronta di carbonio") è un parametro che viene utilizzato per stimare le emissioni di gas serra causate da un prodotto, da un servizio, da un'organizzazione, da un evento o da un individuo, espresse generalmente in CO

Carbon Neutral

In italiano, Neutralità Carbonica, rappresenta il bilanciamento delle emissioni di CO2 con processi di rimozione del carbonio.

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Carbon Neutral
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In italiano, Neutralità Carbonica, rappresenta il bilanciamento delle emissioni di CO2 con processi di rimozione del carbonio.

Climate Neutral

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Climate Neutral
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Neutralità climatica significa raggiungere un equilibrio tra le emissioni di gas serra e gli assorbimenti di questi gas dall'atmosfera.

Content Index Sustainable Finance Disclosure Regulation (PAI)

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Content Index Sustainable Finance Disclosure Regulation (PAI)
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Tabella di raccordo delle tematiche e delle informazioni, richieste dal Regolamento Europeo, che disciplina l’informativa nel campo della finanza sostenibile (SFDR, Sustainable Finance Disclosure Regulation) con riportati i contenuti afferenti al Bilancio di Sostenibilità e relativa indicazione dello specifico capitolo del documento in cui vengono trattati.

Conto economico consolidato

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Conto economico consolidato
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È un documento che fa parte del Bilancio consolidato e presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, con separata presentazione dell’utile (perdita) netto delle “continuing operation” e di quello delle “discontinued operation” attribuibile agli azionisti della Capogruppo e ai terzi.

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D&A
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Depreciation & Amortization – inserito all’interno del calcolo del flusso di cassa per escludere dall'EBITDA la quota di costi sostenuto in un determinato anno ma imputabili ad anni successivi e la quota di oneri futuri che sono di competenza di un determinato anno ma che non sono ancora stati liquidati.

DPS

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DPS
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Dividend Per Share - è la somma dei dividendi dichiarati emessi da una società per ogni azione ordinaria in circolazione.

DSR

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DSR
Definition
Demand-side Response - Nel mercato dell’energia, indica la partecipazione attiva al mercato della domanda, ossia dei grandi consumatori industriali o di forme aggregate – e opportunamente regolamentate – di consumatori (industriali, commerciali). Tali consumatori possono modulare il proprio consumo di energia, in aumento o riduzione, in risposta ai segnali di mercato, ottenendo un vantaggio economico come contropartita. Tale servizio permette di modulare i picchi di offerta o domanda a favore di una maggiore flessibilità e stabilità della rete.

Direct Emissions

Word
Direct Emissions
Definition
Le emissioni dirette di gas a effetto serra sono emissioni provenienti da fonti possedute o controllate dall'entità segnalante. Queste emissioni possono anche essere indicate come emissioni dello scope 1.

E2E

Word
E2E
Definition
End-to-End - Il principio end-to-end afferma che, se si hanno due applicazioni che comunicano tramite una rete, tutte le funzioni e le operazioni specifiche richieste da tali applicazioni, come il controllo di errori, devono essere realizzate ed eseguite in modo completo nei nodi terminali (o end point) e non nei nodi intermedi (o intermediate node) della rete.

EA

Word
EA
Definition
Equivalent Asset – o Asset Equivalenti, indica un’unità funzionale, specifica di Business Line, assunta per rappresentare la complessità organizzativa da un punto di vista ambientale e i relativi volumi di business: Per GPG: 500 MW di capacità installata. Per GIN e ENEL X: milione di ore lavorate.

EBIT

Word
EBIT
Definition
Earnings Before Interests and Taxes - rappresenta il risultato operativo prima della deduzione degli oneri finanziari e delle imposte. Esso è anche detto Operating Income Before Taxes.

EBITDA

Word
EBITDA
Definition
Earnings Before Interests Taxes Depreciation and Amortization - rappresenta il Margine operativo lordo (MOL) ed è un indicatore della performance operativa. Viene calcolato sommando al “Risultato operativo” gli “Ammortamenti e impairment”.

EBT

Word
EBT
Definition
Earnings Before Taxes - rappresenta il risultato prima della deduzione delle imposte.

ECB

Word
ECB
Definition
European Central Bank – vedi BCE.

EDF

Word
EDF
Definition
Électricité de France.

EDP

Word
EDP
Definition
Energia de Portugal.

EGM

Word
EGM
Definition
Extraordinary General Meeting - un'assemblea generale di tutti i membri di una società per trattare argomenti importanti che non possono attendere fino alla successiva assemblea generale annuale.

EIA

Word
EIA
Definition
Energy Information Administration - è l'agenzia statistica e analitica del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti d'America. L'EIA raccoglie, analizza e diffonde informazioni indipendenti e imparziali sull'energia per promuovere la formulazione di politiche razionali, mercati efficienti e la comprensione pubblica dell'energia e della sua interazione con l'economia e l'ambiente. I programmi EIA riguardano dati su carbone, petrolio, gas naturale, energia elettrica, rinnovabile e nucleare.

EM

Word
EM
Definition
Emerging Markets - Un mercato emergente (o un paese emergente o un'economia emergente) è un mercato che ha alcune caratteristiche di un mercato sviluppato, ma non soddisfa pienamente i suoi standard. Questo include mercati che potrebbero diventare mercati sviluppati in futuro o che lo sono stati in passato. Il termine "mercato di frontiera" è usato per i Paesi in via di sviluppo con mercati di capitali più piccoli, più rischiosi o più illiquidi di quelli "emergenti". A partire dal 2006, le economie di Cina e India sono considerate i più grandi mercati emergenti. Le nove più grandi economie emergenti e in via di sviluppo per PIL nominale o aggiustato per PIL sono i Paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) insieme a Indonesia, Corea del Sud, Messico, Arabia Saudita e Turchia.

EMIR

Word
EMIR
Definition
European Market Infrastructure Regulation - Regolamento UE n. 648/2012 sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni.

EPS

Word
EPS
Definition
Earnings Per Share - sono gli utili che un'azienda ha generato parametrati al numero di azioni emesse dall'azienda stessa.

ERU

Word
ERU
Definition
Emission Reduction Unit - unità di emissione scambiata nell'ambito del processo di Joint Implementation (JI) dell'ONU.

ESG

Word
ESG
Definition
Environmental, Social, Governance - si utilizza per indicare i tre criteri fondamentali per misurare l’impatto ambientale, sociale e di governance delle imprese nell'ottica di un business sostenibile. In ambito economico/finanziario sono i criteri che si usano per indicare tutte quelle attività legate all’investimento responsabile che perseguono gli obiettivi tipici della gestione finanziaria tenendo in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance, per l’appunto.

ESMA

Word
ESMA
Definition
European Securities and Markets Authority - Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, il cui obiettivo è migliorare la protezione degli investitori e promuovere mercati finanziari stabili e ordinati.

ETR

Word
ETR
Definition
Effective Tax Rate - è il rapporto che misura l’incidenza percentuale del carico fiscale complessivo sull’utile ante imposte (imposte/utile ante imposte). Ai fini del calcolo si tiene conto delle sole imposte sui redditi che vengono considerate per il totale dell’importo imputato a conto economico (imposte correnti, imposte differite, ritenute, ecc.).

EU

Word
EU
Definition
European Union - è un'organizzazione internazionale politica ed economica a carattere sovranazionale, che comprende 27 Stati membri d'Europa.

EU ETS

Word
EU ETS
Definition
European Union Emissions Trading System - è il sistema per lo scambio di quote di emissione di gas serra finalizzato alla riduzione delle emissioni nei settori maggiormente energivori (elettricità, cemento, acciaio, alluminio, laterizi e ceramiche, vetro, chimica, aviazione, etc.) nell’Unione Europea.

EUA

Word
EUA
Definition
European Union Allowances - Diritti di emissione di CO2 nell'ambito del sistema europeo di scambio delle quote di emissione.

EV

Word
EV
Definition
Electric Vehicle - in italiano, veicolo elettrico, si intende un mezzo di trasporto che utilizza per il suo funzionamento un sistema a propulsione tramite motore elettrico che è generalmente alimentato con batterie ricaricabili, ma che può essere anche collegato ad un sistema di alimentazione tramite reti aeree con fili sospesi, binari o fasce di alimentazione conduttrici per contatti striscianti laterali. I veicoli elettrici possono essere variabilmente e a seconda delle necessità o caratteristiche di progettazione a 1, 2, 3, 4 o più ruote. I veicoli elettrici includono, ma non sono limitati a, veicoli stradali e ferroviari, navi di superficie e subacquee, aerei elettrici e veicoli spaziali elettrici.

Economia circolare

Word
Economia circolare
Definition
È un concetto legato alla definizione di modelli di business finalizzati a disaccoppiare le attività economiche e industriali dal consumo di risorse (anche se spesso, a livello di opinione pubblica, è stato impropriamente associato soprattutto al tema del riciclo dei rifiuti). Forte di un primo importante riconoscimento istituzionale, avvenuto con il Circular Economy Package del 2015 della UE, è successivamente divenuto uno degli assi portanti della strategia Europea nel 2020 con il Green New Deal (Circular Economy Action Plan).

FCF

Word
FCF
Definition
Free Cash Flow - rappresenta il flusso di cassa disponibile per l'azienda ed è dato dalla differenza tra il flusso di cassa dalle attività operative e il flusso di cassa per investimenti in capitale fisso.

FCT

Word
FCT
Definition
Forecast - Strumento di ri-previsione mensile degli obiettivi economico-finanziari dell'esercizio in corso.

FER

Word
FER
Definition
Fonti Energia Rinnovabile – vedi RES.

FFO

Word
FFO
Definition
Funds From Operations - Strumento utilizzato per calcolare i flussi di cassa generati dalle attività dei fondi comuni di investimento immobiliare noti in inglese come REIT (Real Estate Investment Trust), denominati SIIQ in Italia (Società di Investimento Immobiliare Quotata). L’FFO cerca in particolare di descrivere l’andamento di ricavi e costi monetari originati dalla gestione del fondo in questione. L'FFO viene calcolato partendo dall'utile ante imposte (utile del periodo), aggiungendo le sole imposte correnti e le variazioni relative agli ammortamenti materiali e immateriali, la variazione netta del valore di mercato degli immobili ed eventuali svalutazioni. Un indicatore frequentemente utilizzato in questo settore è dato dal rapporto FFO/Ricavi in quanto fornisce la percentuale di ricavi del fondo che effettivamente si trasforma in flussi di cassa per chi possiede le quote del fondo.

FS

Word
FS
Definition
Fuel Switching – indica la sostituzione di una fonte di energia con un'altra per soddisfare i requisiti di calore, potenza e/o generazione elettrica.

FTE

Word
FTE
Definition
Full Time Equivalent - esprime il numero di risorse a tempo pieno per svolgere una determinata attività, oppure presenti in azienda, in relazione al totale dei soggetti, calcolando l'equivalente delle ore anche in presenza di part time ed altre forme contrattuali con meno ore giornaliere rispetto al Full Time.

FWD

Word
FWD
Definition
Forward - è un contratto di compravendita a termine negoziato OTC (over the counter) avente come sottostante un bene reale oppure un'attività finanziaria (energia, commodities, etc). È un contratto derivato simmetrico poiché entrambi i contraenti sono obbligati a effettuare una prestazione a scadenza. La parte che assume la posizione lunga si impegna ad acquistare l'attività sottostante alla data pattuita pagando il prezzo concordato; al contrario la controparte che assume la posizione corta si impegna a vendere tale attività alla medesima data e al medesimo prezzo.

FX

Word
FX
Definition
Forex o Foreign eXchange - Il tasso di cambio può essere definito come numero di unità di moneta estera che possono essere acquistate con un'unità di moneta nazionale.

FX HR

Word
FX HR
Definition
Foreign Exchange Hedge Ratio - parte del debito lordo non esposta a variazioni dei tassi di cambio, tenuto conto dei derivati di copertura e della copertura naturale derivante dai Fondi da Operazioni (FFOs), per fornire una misura dell'impatto delle fluttuazioni del tasso di cambio sugli oneri finanziari (pagamenti di interessi e rimborsi di capitale).

FY

Word
FY
Definition
Fiscal Year - L'anno fiscale è indicato come un periodo della durata di dodici mesi e viene utilizzato per la definizione del budget, la tenuta dei conti e tutti gli altri rapporti finanziari per le industrie.

Finanza sostenibile

Word
Finanza sostenibile
Definition
La finanza sostenibile raccoglie capitali pubblici e privati veicolandoli verso investimenti sostenibili per accelerare il raggiungimento dei relativi obiettivi di sviluppo.

GCC

Word
GCC
Definition
Gas Combined Cycle - tecnologia per impianti di generazione di energia termoelettrica a Gas.

GDP

Word
GDP
Definition
Gross Domestic Product - Prodotto Interno Lordo (PIL) in italiano, è una grandezza macroeconomica che misura il valore aggregato, a prezzi di mercato, di tutti i beni e i servizi finali (cioè esclusi i prodotti intermedi) prodotti sul territorio di un Paese in un dato periodo temporale (normalmente si usa come riferimento l’anno solare, ma sono usati anche altri archi temporali).

GHG

Word
GHG
Definition
Greenhouse Gases - Gas ad effetto serra, ovvero quei gas presenti che riescono a trattenere, in maniera consistente, il calore nell'atmosfera e sono i principali responsabili del cambiamento climatico. Vengono emessi nell’atmosfera dall'attività dell'uomo, in particolare dai processi di combustione (ma non solo) e sono principalmente: anidride carbonica (CO2), metano (CH4), protossido di azoto (N2O), idrofluorocarburi (HFCs), perfluorocarburi (PFC) e l'esafluoruro di zolfo (SF6). Da sottolineare che non è incluso il vapore acqueo, il responsabile maggiore dell'effetto serra naturale, essenziale per la vita sulla Terra (vedi anche CO2 equivalente).

GME

Word
GME
Definition
Gestore dei mercati energetici - è la società responsabile in Italia dell'organizzazione e della gestione del mercato elettrico, oltre che di assicurare la gestione economica di un'adeguata disponibilità della riserva di potenza.

GNI

Word
GNI
Definition
Gross National Income - viene calcolato sommando al prodotto interno lordo (PIL), o sottraendo da esso a seconda della tipologia di flusso, vari flussi di reddito tra Paesi. Oppure Group Net Income - ovvero utile netto relativo al Gruppo Enel.

GNL

Word
GNL
Definition
Gas Naturale Liquefatto – vedi LNG.

GPP

Word
GPP
Definition
Green Public Procurement - in italiano Acquisti verdi della Pubblica Amministrazione, è l'integrazione di considerazioni di carattere ambientale nelle procedure di acquisto della Pubblica Amministrazione, cioè è il mezzo per poter scegliere "quei prodotti e servizi che hanno un minore, oppure un ridotto, effetto sulla salute umana e sull'ambiente rispetto ad altri prodotti e servizi utilizzati allo stesso scopo" (U.S. EPA 1995). 'Acquistare verde' significa quindi acquistare un bene/servizio tenendo conto degli impatti ambientali che questo può avere nel corso del suo ciclo di vita dall'estrazione della materia prima, allo smaltimento del rifiuto (ovvero "dalla Culla alla Tomba"). La pratica del Green Public Procurement consiste nella possibilità di inserire criteri di qualificazione ambientale nella domanda che le Pubbliche Amministrazioni esprimono in sede di acquisto di beni e servizi finalizzata da un lato a diminuire il loro impatto ambientale dall'altro possono esercitare un “effetto traino” sul mercato dei prodotti ecologici. Gli acquisti pubblici, infatti, rappresentano in Italia circa il 17% del Prodotto Interno Lordo (PIL) e nei Paesi dell'Unione Europea circa il 14%.

GRI Content Index

Word
GRI Content Index
Definition
Il GRI Content Index contiene i riferimenti e gli strumenti di rendicontazione utilizzati per redigere il report nel rispetto degli Standard di settore GRI pertinenti (GRI Standards ed Electric Utilities Sector Disclosure).

Gestione e Governo di Impresa

Word
Gestione e Governo di Impresa
Definition
Insieme di strumenti, regole e meccanismi preordinati alla migliore realizzazione del processo decisionale di un'impresa nell'interesse delle diverse categorie di soggetti che sono interessati alla vita societaria.

Green Deal

Word
Green Deal
Definition
Piano d’azione europeo integrato che fa leva su digitale ed innovazione per promuovere l'uso efficiente delle risorse, ripristinare le biodiversità e ridurre l'inquinamento.

Green Loan

Word
Green Loan
Definition
Qualsiasi tipo di strumento di prestito reso disponibile esclusivamente per finanziare o rifinanziare, in tutto o in parte, nuovi e/o esistenti progetti verdi ammissibili. Il determinante fondamentale di un Green Loan è l'utilizzo dei proventi del prestito per “progetti verdi”.

Green bond

Word
Green bond
Definition
O “obbligazioni verdi”, si riferiscono a qualsiasi tipo di strumento obbligazionario in cui i proventi saranno applicati esclusivamente per finanziare o rifinanziare, in parte o completamente, progetti verdi ammissibili nuovi e/o esistenti.

HDD

Word
HDD
Definition
Heating Degree Day - misura che riflette la domanda di energia per il riscaldamento.

HEV

Word
HEV
Definition
Hybrid Electric Vehicles – in italiano veicolo a propulsione ibrida, è un veicolo dotato di un sistema di propulsione a due o più componenti, ad esempio motore elettrico con motore termico, che lavorano in sinergia fra di loro.

HH

Word
HH
Definition
Henry Hub - è un hub di distribuzione del gas naturale a Earth, Louisiana, di proprietà di Sabine Pipe Line LLC, una controllata di EnLink Midstream Partners LP. Per la sua importanza, presta il suo nome al punto di prezzo dei contratti a termine sul gas naturale scambiati sul New York Mercantile Exchange (NYMEX) e gli swap OTC scambiati sull’InterContinental Exchange (ICE).

HR

Word
HR
Definition
Human Rights - si fa riferimento generico ai diritti umani fondamentali riconosciuti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite.

HRDD

Word
HRDD
Definition
Human Rights Due Diligence - processo di monitoraggio dell’implementazione della politica sui diritti umani e la relativa aderenza ai requisiti dei principi guida delle Nazioni Unite e della guida per una condotta di impresa responsabile dell’OCSE.

ICE

Word
ICE
Definition
InterContinental Exchange - società finanziaria statunitense nata nel 2000 che opera in mercati basati su Internet che commercia in futures ed energia, commodity e prodotti finanziari derivati nei mercati over the counter. Mentre l'obiettivo principale della società in principio erano prodotti energetici (petrolio grezzo e raffinato, gas naturale...), ha poi esteso le sue attività in commodity quali lo zucchero, il cotone e il caffè, scambio di valuta estera. Oppure International Currency Exchange - è una società di cambio valuta globale, con sede a Londra. L'ICE è uno dei maggiori operatori di cambio al dettaglio al mondo.

ICE (Veicoli)

Word
ICE (Veicoli)
Definition
Internal Combustion Engine - Veicoli convenzionali a combustione interna.

ICMA

Word
ICMA
Definition
International Capital Markets Association - È un'organizzazione di autoregolamentazione per i partecipanti ai mercati dei capitali. Nonostante il nome suggerisca una visione globale ha un focus europeo. Gli obiettivi dichiarati dell'ICMA sono di promuovere alti standard di pratica di mercato, regolamentazione appropriata, supporto commerciale, educazione e comunicazione. Produce una documentazione standard per transazioni come l'emissione di azioni e debito e le operazioni di pronti contro termine.

IEA

Word
IEA
Definition
International Energy Agency - Organizzazione intergovernativa dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) con sede a Parigi costituita come istituto di ricerca internazionale sui temi della politica energetica e dell’impatto ambientale delle fonti di energia.

IFRS

Word
IFRS
Definition
International Financial Reporting Standards - standard internazionali, in ambito comunitario, per la redazione dei bilanci d’esercizio e consolidati, il cui scopo è quello di incrementare la trasparenza a beneficio degli investitori.

IMF

Word
IMF
Definition
International Monetary Fund - in Italiano Fondo Monetario Internazionale, è un'organizzazione internazionale pubblica a carattere universale composta dai governi nazionali di 190 Paesi e insieme al gruppo della Banca Mondiale fa parte delle organizzazioni internazionali dette di Bretton Woods, dal nome della località in cui si tenne la conferenza che ne sancì la creazione.

IPCC

Word
IPCC
Definition
Intergovernmental Panel on Climate Change - è il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici. L’IPCC è stato istituito nel 1988 dalla World Meteorological Organization (WMO) e dallo United Nations Environment Programme (UNEP) allo scopo di fornire al mondo una visione chiara e scientificamente fondata dello stato attuale delle conoscenze sui cambiamenti climatici e sui loro potenziali impatti ambientali e socioeconomici.

IR HR

Word
IR HR
Definition
Interest Rate Hedge Ratio - quota di debito lordo non esposta a variazioni dei tassi di interesse, tenuto conto dei derivati di copertura, per fornire una misura dell'impatto delle fluttuazioni dei tassi di interesse sugli interessi passivi.

IRR

Word
IRR
Definition
Internal Rate of Return – o in italiano Tasso di rendimento interno (TIR) è uno strumento utilizzato nell'analisi finanziaria per determinare l'attrattività di un particolare progetto o investimento, e può anche essere utilizzato per scegliere tra possibili progetti o opzioni di investimento che vengono considerati. In generale, un progetto di investimento risulta desiderabile, qualora il IRR risulti superiore al costo opportunità del capitale (o di altro tasso preso a riferimento: tasso scelto secondo considerazioni inerenti allo specifico investimento e/o in base al WACC).

Indicatori di sostenibilità

Word
Indicatori di sostenibilità
Definition
Sono uno strumento per misurare la performance aziendale e per rendicontare il raggiungimento degli obiettivi definiti nel piano di sostenibilità dell’organizzazione.

Indirect Emissions

Word
Indirect Emissions
Definition
Le emissioni indirette di GHG sono una conseguenza delle attività dell'entità segnalante, ma si verificano presso fonti possedute o controllate da un'altra entità. Per esempio: emissioni dal consumo di elettricità, calore o vapore acquistati (scope 2), emissioni dall’estrazione e dalla produzione di materiali e combustibili acquistati, attività relative al trasporto in veicoli non posseduti o controllati dall'entità segnalante, attività relative all'elettricità (ad es. perdite T&D), attività esternalizzate, smaltimento dei rifiuti, ecc.

JCC

Word
JCC
Definition
Japan Crude Cocktail - è il soprannome informale dato all'indice dei prezzi del petrolio greggio utilizzato nella maggior parte dei Paesi dell'Asia orientale. Il JCC è il prezzo medio delle importazioni di greggio sdoganato in Giappone ed è pubblicato dalla Petroleum Association of Japan. Il JCC è stato storicamente il principale indice di valutazione dei contratti di gas naturale liquefatto (GNL) in quanto non esisteva un benchmark globale. Tuttavia, poiché il JCC si basa sul prezzo del petrolio rispetto al gas, si è registrato un aumento delle obiezioni al suo utilizzo. In Europa e nella maggior parte delle nazioni nordamericane, il prezzo del GNL è passato dall'uso del JCC a indici basati sul gas (ad esempio Henry Hub).

JKM

Word
JKM
Definition
Japan Korean Marker - è il mercato virtuale nel quale viene scambiato gas naturale sulla piattaforma in Giappone, Corea del Sud, Cina e Taiwan. Come indice, rappresenta la valutazione del prezzo di riferimento del gas naturale liquefatto (GNL).

JV

Word
JV
Definition
Joint Venture - Accordo tra aziende, anche di diversa nazionalità, per realizzare un determinato progetto, in tempi limitati, con divisione dei rischi e degli utili.

KPI

Word
KPI
Definition
Key Performance Indicator - è un indice dell'andamento (performance) di un processo aziendale.

KRI

Word
KRI
Definition
Key Risk Indicator - Indicatore di rischio che misura la probabilità o gli impatti del rischio attesi (e non) attraverso l’utilizzo di un approccio quantitativo (what if e analisi di scenario o approcci probabilistici).

LCOE

Word
LCOE
Definition
Levelized Cost of Energy - Il costo livellato dell'energia è un indice della competitività di diverse tecnologie di generazione di energia elettrica, diversificate per tipo di fonte energetica e per durata della vita media degli impianti. Rappresenta una stima economica del costo medio necessario per finanziare e mantenere un impianto di produzione energetica nel corso della sua vita utile, in rapporto alla quantità totale di energia generata durante lo stesso intervallo di tempo. Il costo livellato dell'energia costituisce quindi un valore di riferimento per il prezzo a cui vendere l'energia per unità di energia elettrica generata, al fine di avere un adeguato ritorno economico dei costi di finanziamento e manutenzione dell'impianto stesso durante il suo ciclo di vita.

LME

Word
LME
Definition
London Metal Exchange - è la borsa dei metalli più importante del mondo con sede a Londra. La scadenza media dei futures (forward) contrattati quotidianamente è a 3 mesi, anche se vengono stabiliti contratti sia più a lungo termine sia spot. Ad oggi è considerato il punto di riferimento mondiale del proprio mercato.

LNG

Word
LNG
Definition
Liquefied Natural Gas - in italiano Gas Naturale Liquefatto (GNL), si ottiene sottoponendo il gas naturale (GN), dopo opportuni trattamenti di depurazione e disidratazione, a successive fasi di raffreddamento e condensazione. Non va confuso con GTL, sigla di Gas To Liquid che invece definisce i processi volti a ottenere idrocarburi liquidi da GN. Il prodotto che ne deriva si presenta come un liquido inodore e trasparente costituito da una miscela composta prevalentemente da metano e quantità minori di etano, propano, butano e azoto, avente una temperatura di ebollizione di circa -160 °C a pressione atmosferica.

Linea di business

Word
Linea di business
Definition
È un termine generico che si riferisce ad un'area più specifica in cui un'azienda svolge i propri servizi.

MA

Word
MA
Definition
Mercato di Aggiustamento - Sede di negoziazione dove i produttori, i grossisti e i clienti finali possono modificare i programmi di immissione/prelievo determinati sul Mercato del giorno prima (MGP): a far data dal 1/11/2009 esso è stato sostituito dal Mercato infragiornaliero (MI).

MAR

Word
MAR
Definition
Market Abuse Regulation - Regolamento UE n. 596/2014 relativo agli abusi di mercato.

MBO

Word
MBO
Definition
Management By Objectives - metodo di valutazione del personale che si basa sui risultati raggiunti a fronte di obiettivi prefissati.

MFF

Word
MFF
Definition
Multiannual Financial Framework - in italiano Piano finanziario pluriennale (in pratica il bilancio comunitario) è un quadro di riferimento della durata di sette anni che regola il bilancio annuale dell’UE. È stabilito in un regolamento del Consiglio Europeo adottato all'unanimità con l'approvazione del Parlamento Europeo. Il quadro finanziario stabilisce l'importo massimo di spesa del bilancio dell'UE ogni anno per ampie aree di investimento ("headings") e fissa un massimale annuo complessivo per gli stanziamenti e pagamenti. L’MFF per il periodo 2021-2027 è dotato di un bilancio di 1.074,3 miliardi di euro per affrontare le priorità a lungo termine dell'UE. Esso si affianca al Next Generation EU recovery package (NGEU), pari a 750 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti per il periodo 2021-2024, per affrontare la sfida socioeconomica della pandemia COVID-19. Un totale del 30% della spesa totale del MFF e del NGEU è destinato a spese legate al clima.

MGP

Word
MGP
Definition
Mercato del Giorno Prima - Identifica la sede ove hanno luogo le negoziazioni delle offerte di acquisto e vendita di energia elettrica nel mercato libero italiano. Permette a produttori, grossisti e clienti finali idonei di vendere o acquistare energia elettrica per il giorno successivo.

MI

Word
MI
Definition
Mercato Infragiornaliero - Il Mercato Infragiornaliero permette a produttori, con ben 7 sessioni (MI1,2,3,4,5,6 e MI7) e grossisti di modificare i programmi di immissione stabiliti su MGP (il MI ha preso il posto, dal 2010, del mercato di aggiustamento MA).

MSD

Word
MSD
Definition
Mercato Servizi Dispacciamento - è lo strumento attraverso il quale Terna S.p.A. (TSO in Italia) si approvvigiona delle risorse necessarie alla gestione e al controllo del sistema (risoluzione delle congestioni intrazonali, creazione della riserva di energia, bilanciamento in tempo reale). Sul MSD Terna agisce come controparte centrale e le offerte accettate vengono remunerate al prezzo presentato (pay-as-bid).

Margine operativo lordo ordinario

Word
Margine operativo lordo ordinario
Definition
Calcolato depurando dal “Margine operativo lordo” tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali acquisizioni o cessioni di aziende (per es., plusvalenze e minusvalenze).

Mark-to-Market

Word
Mark-to-Market
Definition
Metodo di misurazione utilizzato per misurare le voci in essere nei contratti a termine ai prezzi correnti di mercato.

MiFID II

Word
MiFID II
Definition
Markets in Financial Instruments Directive - Direttiva EU n. 2014/65 relativa ai mercati degli strumenti finanziari.

Modello di business

Word
Modello di business
Definition
Un modello di business definisce la logica del modo in cui le aziende creano, trasmettono e acquisiscono valore in contesti economici, sociali, culturali o di altro tipo. Ogni azienda ha un proprio specifico modello di business che, nel corso dell’organizzazione lavorativa, può attraversare importanti trasformazioni dovute sia a contesti di innovazione che di cambiamento.

NBP

Word
NBP
Definition
National Balancing Point - è un mercato virtuale nel quale viene scambiato gas naturale sulla piattaforma in UK.

NCC

Word
NCC
Definition
Net Connect Gas - è un mercato virtuale nel quale viene scambiato gas naturale sulla piattaforma TIN Germania.

NYMEX

Word
NYMEX
Definition
New York Mercantile Exchange - è il principale mercato mondiale per futures ed options sui prodotti energetici, come petrolio e gas naturale; su metalli preziosi, come argento, oro, palladio e platino; e su metalli industriali, come alluminio e rame.

Net-Zero

Word
Net-Zero
Definition
Ridurre le proprie emissioni di gas serra in linea con la più recente scienza climatica e la traiettoria di 1,5°C, con le rimanenti emissioni residue bilanciate attraverso crediti di rimozione del carbonio.

OECD

Word
OECD
Definition
Organization for Economic Co-operation and Development - è un'organizzazione internazionale di studi economici per i Paesi membri, Paesi sviluppati aventi in comune un'economia di mercato. L'organizzazione svolge prevalentemente un ruolo di assemblea consultiva che consente un'occasione di confronto delle esperienze politiche, per la risoluzione dei problemi comuni, l'identificazione di pratiche commerciali e il coordinamento delle politiche locali e internazionali dei Paesi membri. Ha sede a Parigi.

Offsetting emissions

Word
Offsetting emissions
Definition
Processo di rimozione delle emissioni di GHG tramite strumenti compensativi (CCS, "forestazione") o tramite l'acquisto di "certificati” (diritti di emissione) sul mercato ETS o mercati volontari.

Opex

Word
Opex
Definition
OPerating EXpense - La spesa operativa è il costo necessario per gestire un prodotto, un business o un sistema altrimenti detti costi operativi e di gestione.

PEC

Word
PEC
Definition
Primary Energy Consumption - si intende il consumo interno lordo, esclusi tutti gli usi non energetici dei vettori energetici (ad esempio il gas naturale utilizzato non per la combustione ma per la produzione di sostanze chimiche). Questa quantità è rilevante per misurare il reale consumo di energia e per confrontarlo con gli obiettivi di Europa 2020. La "Percentuale di risparmio" è calcolata utilizzando questi valori del 2005 e la sua previsione per gli obiettivi del 2020 nella Direttiva 2012/27/UE; l'obiettivo di Europa 2020 è raggiunto quando questo valore raggiunge il livello del 20%.

PEN

Word
PEN
Definition
Nuevo Sol peruviano.

PHEV

Word
PHEV
Definition
Plug-in Hybrid Electric Vehicle – in italiano veicolo elettrico ibrido plug-in, è un tipo di veicolo le cui batterie possono essere ricaricate collegandole a una fonte esterna di energia elettrica, anche senza l'ausilio del relativo motore a combustione interna. Tali veicoli condividono le caratteristiche delle soluzioni elettriche ibride tradizionali (HEV, Hybrid Electric Vehicles). I veicoli PHEV differiscono dagli HEV per la presenza del caricabatterie che, attraverso l'ausilio del BMS (Battery Management System), provvede alla corretta ricarica della batteria.

PIL

Word
PIL
Definition
Prodotto Interno Lordo - vedi GDP.

PNIEC

Word
PNIEC
Definition
Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima – piano predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, inviato alla Commissione Europea in attuazione del Regolamento (UE) 2018/1999 (dicembre 2018). Stabilisce gli obiettivi nazionali al 2030 sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2, nonché gli obiettivi in tema di sicurezza energetica, interconnessioni, mercato unico dell’energia e competitività, sviluppo e mobilità sostenibile, delineando per ciascuno di essi le misure che saranno attuate per assicurarne il raggiungimento.

PPA

Word
PPA
Definition
Power Purchase Agreement - è un accordo di fornitura di energia elettrica a lungo termine tra due parti, di solito tra un produttore di energia elettrica (seller) e un consumatore o distributore di energia elettrica (buyer). I PPA definiscono nel dettaglio tutti i termini e le condizioni per la vendita e l'acquisto di energia elettrica, compresi il volume di elettricità da fornire, i prezzi negoziati, il bilanciamento tra produzione e consumi e le penali in caso di inadempimento del contratto. Trattandosi di un accordo bilaterale, il PPA può assumere varie forme ed essere adattato alle parti. Le forniture di energia elettrica possono essere fisiche o avvenire attraverso gruppi di bilanciamento.

PSV

Word
PSV
Definition
Punto di Scambio Virtuale - è un mercato virtuale nel quale viene scambiato gas naturale all’ingrosso in Italia e, in termini di indice di prezzo, è il principale punto di incontro tra domanda e offerta del mercato del gas in Italia.

PUN

Word
PUN
Definition
Prezzo Unico Nazionale - è il prezzo di riferimento dell’energia elettrica in Italia, acquistata in borsa, pubblicato dal Gestore dei Mercati Energetici.

PV

Word
PV
Definition
PhotoVoltaic – effetto di conversione della luce in elettricità, utilizzando materiali semiconduttori. L'effetto fotovoltaico è utilizzato commercialmente per la generazione di elettricità tramite impianti fotovoltaici. Può essere anche utilizzato per rappresentare un impianto fotovoltaico o i moduli solari (pannelli) che lo compongono.

PVB

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PVB
Definition
Punto Virtual de Balance - è un mercato virtuale nel quale viene scambiato gas naturale sulla piattaforma in Spagna.

PaR

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PaR
Definition
Profit at Risk - metrica di rischio che misura la massima perdita di profitto potenziale dovuta alla variazione della quotazione o del volume delle materie prime in un dato periodo e per un livello di probabilità prestabilito.

Piano Industriale

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Piano Industriale
Definition
Strumento di programmazione pluriennale con cui sono tradotti in termini economico-finanziari gli obiettivi relativi agli esercizi futuri.

RAB

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RAB
Definition
Regulatory Asset Base - talvolta tradotta in italiano con il termine Capitale Investito Regolatorio o Capitale Investito netto Riconosciuto, abbreviato in CIR o CIN rappresenta una grandezza di riferimento primaria per la determinazione dei ricavi annui, e quindi del conto economico, di molteplici aziende operanti in settori regolati. La RAB rappresenta quindi il valore del capitale investito netto calcolato sulla base delle regole definite per le aziende fornitrici di servizi sottoposti alla regolazione dell'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) al fine della determinazione dei ricavi di riferimento.

RAF

Word
RAF
Definition
Risk Appetite Framework - insieme integrato e formalizzato di elementi per fornire un approccio strutturato e coerente alla gestione, misurazione e controllo dei principali rischi.

RAS

Word
RAS
Definition
Risk Appetite Statement - all'interno del RAF (Risk Appetite Framework), il Risk Appetite Statement, periodicamente aggiornato e almeno annualmente rivisto, presenta gli strumenti chiave per la gestione e il controllo dei rischi, per lo più definendo la Strategia del rischio e identificando la presenza e l'evoluzione degli indicatori chiave di performance (KPI) e degli indicatori chiave di rischio (KRI) a livello di rischio unico.

RCP

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RCP
Definition
Representative Concentration Pathway (RCP) - è una traiettoria di concentrazione di gas serra (non di emissioni) adottata dall'IPCC. Quattro pathway sono stati utilizzati per la modellazione e la ricerca climatica nel Fifth Assessment Report (AR5) dell'IPCC nel 2014. I pathway descrivono diversi futuri climatici, tutti considerati possibili a seconda del volume di gas serra emesso negli anni a venire. Gli RCP – originariamente RCP2.6, RCP4.5, RCP6.0 e RCP8.5 – prendono il loro nome dal possibile intervallo di valori del forzante radiativo nell'anno 2100 (rispettivamente 2,6 W/m2; 4,5 W/m2; 6,0 W/m2; e 8,5 W/m2), il quale descrive l’incremento del contenuto di energia nel sistema, con conseguente aumento della temperatura. Con il Sixth Assessment Report (AR6), pubblicato tra il 2021 e il 2023, l’IPCC ha prodotto un set aggiornato di cinque scenari di proiezioni climatiche future, ottenuti associando gli RCP agli Shared Socio-economic Pathways (SSP). Questi scenari modellano la risposta del clima dal 2015 al 2100 sulla base di scenari futuri di emissione che dipendono anche da ipotesi socioeconomiche e livelli di mitigazione del clima. Questi cinque scenari sostituiscono i precedenti RCP utilizzati nell'AR5 e sono i seguenti: ● SSP1-1.9 e SSP2-2.6: scenari rispettivamente associati a bassissime e basse emissioni di gas serra in cui le emissioni di CO2 diminuiscono fino a raggiungere lo zero netto intorno o dopo il 2050. È probabile che la temperatura superficiale media globale aumenti di 1,0°C-1,8°C nello SSP1-1.9 e di 1,3°C-2,4°C nello SSP2-2.6 entro il 2100 rispetto ai livelli preindustriali (1850-1900); ● SSP2-4.5: scenario con una più lenta riduzione delle emissioni di gas serra, in cui le emissioni di anidride carbonica rimangono più o meno le stesse di oggi fino al 2050 circa. In questo scenario, l'aumento della temperatura superficiale globale è compreso in un intervallo che va da 2,1°C a 3,5°C; ● SSP3-7.0 e SSP5-8.5: scenari rispettivamente associati ad alte e altissime emissioni di gas serra. Nello SSP3-7.0 le emissioni di CO2 raddoppiano circa entro il 2100 rispetto ai livelli attuali e a livello globale la temperatura della superficie terrestre sarà molto probabilmente più alta di 2,8°C-4,6°C entro la fine del secolo rispetto al periodo preindustriale. Nello SSP5-8.5, invece, le emissioni di anidride carbonica raddoppiano circa entro il 2050 e l’aumento della temperatura sarà compreso in un intervallo che va da 3,3°C a 5,7°C.

REMIT

Word
REMIT
Definition
Regulation on Wholesale Energy Market Integrity and Transparency - Regolamento UE n. 1227/2011 concernente l’integrità e la trasparenza del mercato dell’energia all'ingrosso.

RES

Word
RES
Definition
Renewable Energy Sources - fonti di energia rinnovabili, come ad esempio l’energia solare, eolica, geotermica o idroelettrica.

ROIC

Word
ROIC
Definition
Return On Invested Capital - ossia rendimento sul capitale investito, esprime la bontà con la quale una società sta utilizzando il proprio denaro o meno. Un modo per calcolare il ROIC consiste nella formula seguente (Reddito Netto – Dividendi) / Capitale Totale. Confrontando il rendimento del capitale investito di un'azienda con il suo costo medio ponderato del capitale (WACC), si vede se il capitale investito viene utilizzato in modo efficace. Questa misura è anche conosciuta semplicemente come "rendimento del capitale".

RPA

Word
RPA
Definition
Robotic Process Automation – si tratta di un “Robot Software” che opportunamente addestrato, è capace di interagire autonomamente con applicazioni allo stesso modo di un umano.

RUB

Word
RUB
Definition
Rublo russo.

Rendiconto Finanziario

Word
Rendiconto Finanziario
Definition
È il documento che mette in relazione le voci del Conto Economico e quelle dello Stato Patrimoniale, spiegando dove si genera e dove viene assorbita la liquidità aziendale. Il Rendiconto finanziario consolidato è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento associato alle discontinued operation.

Risultato netto del Gruppo ordinario

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Risultato netto del Gruppo ordinario
Definition
Definito come il “Risultato netto del Gruppo” riconducibile alla sola gestione caratteristica, è pari al “Risultato netto del Gruppo” al netto degli eventuali effetti fiscali e sulle interessenze di terzi, delle partite precedentemente commentate nel “Risultato operativo ordinario”.

Risultato operativo ordinario

Word
Risultato operativo ordinario
Definition
Determinato eliminando dal “Risultato operativo” gli effetti delle operazioni straordinarie quali acquisizioni o cessioni di aziende (per es., plusvalenze e minusvalenze), nonché gli impairment significativi rilevati sugli asset a esito degli impairment test o della classificazione tra le “Attività possedute per la vendita”.

SAIDI

Word
SAIDI
Definition
System Average Interruption Duration Index - è comunemente usato come indicatore di affidabilità dalle aziende elettriche. Il SAIDI rappresenta la durata media delle interruzioni per ogni cliente servito.

SAIFI

Word
SAIFI
Definition
System Average Interruption Frequency Index - è comunemente usato come indicatore di affidabilità dalle aziende elettriche. SAIFI è il numero medio di interruzioni che un cliente subisce.

SAM

Word
SAM
Definition
Social Accounting Matrix - è uno strumento di analisi economica derivato dalla più famosa matrice input-output (la "matrice "I-O) di Leontief. Partendo dalla SAM, si realizzano modelli di equilibrio economico generale che, rispetto ad altri, hanno la peculiarità di inserire la distribuzione del reddito all’interno del processo economico, permettendo allo stesso tempo di guardare a tale distribuzione come causa ed effetto dei processi di formazione del reddito.

SBTi

Word
SBTi
Definition
Science Based Targets Initiative - è una "iniziativa congiunta del CDP, del Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), del World Resources Institute (WRI) e del WWF, volta ad aumentare le ambizioni delle aziende in materia di azione per il clima, mobilitando le aziende a fissare obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra coerenti con il livello di decarbonizzazione richiesto dalla scienza per limitare il riscaldamento a meno di 1,5ºC / 2°C rispetto alle temperature preindustriali". L'iniziativa, lanciata nel 2015, "definisce e promuove le migliori pratiche nella definizione di obiettivi basati sulla scienza, offre risorse e linee guida per ridurre le barriere all'adozione, e valuta e approva in modo indipendente gli obiettivi delle aziende". SBT sta sviluppando metodi specifici per il settore e sta attualmente lavorando allo sviluppo di un quadro di riferimento e di una guida per il settore finanziario, concentrandosi in particolare sulle emissioni Scope 3.

SDG

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SDG
Definition
Sustainable Development Goals - sono una serie di 17 obiettivi interconnessi, definiti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia "per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti". Sono contenuti all'interno del documento “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile" (noto come Agenda 2030), lanciato nel 2015, che riconosce lo stretto legame tra il benessere umano, la salute dei sistemi naturali e la presenza di sfide comuni per tutti i Paesi. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile mirano ad affrontare un'ampia gamma di questioni relative allo sviluppo economico e sociale, che includono la povertà, la fame, il diritto alla salute e all'istruzione, l'accesso all'acqua e all'energia, il lavoro, la crescita economica inclusiva e sostenibile, il cambiamento climatico e la tutela dell'ambiente, l'urbanizzazione, i modelli di produzione e consumo, l'uguaglianza sociale e di genere, la giustizia e la pace.

SDG linked bond

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SDG linked bond
Definition
Bond lanciati da Enel, Il 10 ottobre 2019 per il mercato europeo, legato al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. In particolare, l’obbligazione SDG Linked Bond, prima al mondo nel suo genere, è vincolata al perseguimento di due dei 17 obiettivi SDGs (Sustainable Development Goals) fissati dall’ONU nel 2015: energia accessibile e pulita e lotta al cambiamento climatico. Caratteristica peculiare del bond SDG-Linked lanciato da Enel è il tasso d’interesse applicato che rimarrà invariato fino a scadenza, ma potrebbe diventare step up, cioè progressivo di anno in anno qualora Enel non fosse in grado di raggiungere gli obiettivi economici sostenibili prefissati entro il 2021. In particolare, l’incremento sarà di 25 bps sulla cedola, a decorrere dal primo periodo di interesse successivo alla data di pubblicazione dell’assurance report del revisore contabile. L’emissione obbligazionaria “sostenibile” riflette l’impegno di Enel a contribuire al raggiungimento dell’obiettivo SDG 7.2, ovvero “aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale”. A seguito del lancio di questa tipologia di obbligazione da parte di Enel, l’ICMA ha inserito questa tipologia di strumento all’interno delle proprie definizioni con il nome Sustainability-linked bond, nella quale appunto rientrano gli SDG linked bond.

SEN

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SEN
Definition
Strategia Energetica Nazionale - L’ordinamento italiano prevede, anche in correlazione con apposite indicazioni di direttive e regolamenti europei, diversi strumenti di pianificazione/indirizzo in materia energetica. L’art. 7 del decreto-legge 112/2008, convertito dalla legge 133/2008 (A.C. 1386), aveva attribuito al Governo il compito di definire una “Strategia Energetica Nazionale” (SEN), intesa quale strumento di indirizzo e programmazione a carattere generale della politica energetica nazionale, cui pervenire a seguito di una conferenza nazionale dell’energia e dell’ambiente. Lo scopo era di indicare le priorità per il breve ed il lungo periodo per conseguire, anche attraverso meccanismi di mercato, gli obiettivi della diversificazione delle fonti di energia e delle aree di approvvigionamento, del potenziamento della dotazione infrastrutturale, della promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, della realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare, del potenziamento della ricerca nel settore energetico e della sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell'energia. L’ultimo aggiornamento risale al 2017 ed ha lo scopo di dare impulso alla realizzazione di investimenti complessivi aggiuntivi di 175 miliardi al 2030, così ripartiti: 30 miliardi per reti e infrastrutture gas e elettrico; 35 miliardi per fonti rinnovabili.

SHFE

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SHFE
Definition
Shanghai Futures Exchange - è attualmente la più grande borsa dei futures dei metalli in Cina e la terza borsa del suo genere al mondo; è specializzata in metalli, energia e prodotti chimici. Ha sede nella città di Shanghai e la sua posizione geografica colma il divario temporale tra i mercati del London Metal Exchange e del New York Mercantile Exchange, consentendo così agli operatori di tutto il mondo di avere un accesso 24 ore su 24 ai contratti futures dei metalli non ferrosi.

SME

Word
SME
Definition
Small and Medium Enterprises - fa riferimento alle piccole e medie imprese ovvero le aziende le cui dimensioni rientrano entro certi limiti occupazionali e finanziari prefissati.

SRI

Word
SRI
Definition
Sustainable and Responsible Investment - L’Investimento Sostenibile e Responsabile mira a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che, nella valutazione di imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con quella ambientale, sociale e di buon governo.

SSP

Word
SSP
Definition
Shared Socioeconomic Pathways sono scenari di cambiamenti socioeconomici globali previsti fino al 2100. Vengono utilizzati per ricavare scenari di emissioni di gas serra con diverse politiche climatiche. Gli SSP forniscono descrizioni di sviluppi socioeconomici alternativi, rappresentando qualitativamente la logica che lega gli elementi dei vari scenari tra loro. In termini quantitativi, forniscono dati che accompagnano gli scenari sulla popolazione nazionale, l'urbanizzazione e il PIL (pro capite).

Sasb

Word
Sasb
Definition
Gli standard SASB consentono alle organizzazioni di fornire informazioni sulla sostenibilità, sulla base del settore di appartenenza, relative ai rischi e alle opportunità che possono influire sul valore aziendale.

Scope 1 emissions

Word
Scope 1 emissions
Definition
Emissioni GHG (Greenhouse Gas - gas a effetto serra) derivanti direttamente dalle attività di un'organizzazione o dalle attività sotto il suo controllo. Comprendono anche la combustione del carburante in loco, come caldaie a gas, veicoli della flotta e perdite di aria condizionata. Per Enel rappresentano principalmente la sommatoria delle emissioni derivanti dalla combustione dei combustibili fossili per la produzione di energia elettrica da fonti convenzionali, nonché le emissioni derivanti dall'attività "operativa" di Enel e dei suoi dipendenti (ad esempio le emissioni derivanti dalla flotta aziendale).

Scope 2 emissions

Word
Scope 2 emissions
Definition
Emissioni indirette derivanti dall'acquisto e utilizzo di energia elettrica da parte dell'organizzazione per la sua attività. Le compagnie di distribuzione di energia elettrica riportano in questa categoria anche le emissioni per la dissipazione di energia dovuta alle perdite tecniche lungo la propria rete di distribuzione.

Scope 3 emissions

Word
Scope 3 emissions
Definition
Tutte le altre emissioni indirette derivanti da attività rilevanti a monte e a valle dell'organizzazione, emesse da fonti che non sono di proprietà o sotto il controllo diretto dell’organizzazione. In questa categoria ricadono le emissioni associate alla catena di approvvigionamento di un'organizzazione (come l’estrazione e il trasporto dei combustibili fossili), così come le emissioni associate ai viaggi di lavoro o allo spostamento casa-lavoro dei dipendenti. Per Enel la quota rilevante proviene dalle emissioni derivanti dall’utilizzo da parte dei clienti finali dell’energia elettrica e dei gas venduti.

Sistema di incentivazione

Word
Sistema di incentivazione
Definition
Sono quei sistemi che, nell’ambito di un più ampio contesto di gestione del Total Reward, collegano il riconoscimento di una parte di retribuzione variabile al raggiungimento di determinati risultati, in linea con la politica in materia di remunerazione definita dall’azienda. Tale politica è volta a: (i) promuovere la performance ed il successo sostenibile aziendale, che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo in adeguata considerazione gli interessi degli altri stakeholder rilevanti, in modo da incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici; (ii) attrarre, trattenere e motivare persone dotate della competenza e della professionalità richieste dai delicati compiti manageriali loro affidati, tenendo conto del compenso e delle condizioni di lavoro dei dipendenti dell’azienda; (iii) promuovere la missione e i valori aziendali.

Sustainability bonds

Word
Sustainability bonds
Definition
Si tratta di obbligazioni in cui i proventi saranno applicati esclusivamente per finanziare o ri-finanziare una combinazione di progetti verdi e sociali.

Sustainability linked loans

Word
Sustainability linked loans
Definition
Rappresentano tutti i tipi di strumenti di prestito che incentivano il raggiungimento da parte del mutuatario di ambiziosi e predeterminati obiettivi di sostenibilità.

Sustainability linked-bond

Word
Sustainability linked-bond
Definition
Sono obbligazioni per le quali le caratteristiche finanziarie e/o strutturali possono variare in funzione del raggiungimento di predefiniti obiettivi di sostenibilità.

Swap

Word
Swap
Definition
Accordo tra due parti per lo scambio dei flussi di pagamento in futuro. L'azione è strettamente una transazione finanziaria; non vi è alcuna consegna fisica. L'accordo definisce come saranno addebitati i pagamenti e quando saranno effettuati.

TCFD

Word
TCFD
Definition
Task Force on Climate-related Financial Disclosure - La TCFD è stata costituita nel dicembre del 2015 dal Financial Stability Board (FSB) – l’organo internazionale deputato al monitoraggio e alla promozione della stabilità dei mercati finanziari. È costituita da 32 membri esponenti di istituzioni finanziarie, assicurazioni, grandi aziende, società di consulenza e agenzie di rating di tutto il mondo. Le raccomandazioni sono concepite per fornire agli attori finanziari un quadro informativo completo ed efficace per effettuare scelte d’investimento adeguate e, più in generale, per misurare l’esposizione dei mercati finanziari ai rischi legati al climate change.

TSI

Word
TSI
Definition
Total Societal Impact - metodo di approccio alle strategie di business in grado di misurare l'impegno del Gruppo Enel nella promozione del valore del sistema (economico, sociale, ambientale) come attore inclusivo dell'economia, in grado di soddisfare i bisogni fondamentali di tutti gli stakeholder.

TSO

Word
TSO
Definition
Transmission System Operator - operatore di trasmissione energetica è un ente preposto alla trasmissione dell'energia sotto forma di gas naturale o di energia elettrica, usando opportune infrastrutture, a livello nazionale o regionale. Tale definizione è utilizzata in Europa, ma si può trovare una simile definizione anche negli Stati Uniti, dove si parla di "Independent System Operator" (ISO) e "Regional Transmission Organization" (RTO).

TSR

Word
TSR
Definition
Total Shareholder Return - è un indicatore della performance del rendimento del titolo nel periodo di tempo per il quale è detenuto. Il rendimento include un apprezzamento del capitale del titolo e il dividendo guadagnato sul titolo. Per calcolare il TSR per un anno, la somma della variazione del prezzo delle azioni e del dividendo ricevuto viene divisa per il prezzo di acquisto delle azioni ed è espressa in percentuale.

TTC

Word
TTC
Definition
Total Tax Contribution - in italiano Contribuzione Fiscale Totale, è un modello che permette di misurare la contribuzione fiscale totale delle imprese alle finanze pubbliche considerando i pagamenti effettuati durante l’anno. Il modello classifica le diverse imposte per tipologie e le distingue tra imposte che costituiscono un costo per la società (taxes borne) e quelle che la società versa per effetto di meccanismi di rivalsa, sostituzione etc. (taxes collected). Enel, a partire dal periodo 2018, ha reso pubblici tali dati attraverso la redazione del Total Tax Contribution Report per l’Italia e per i principali Paesi in cui è presente. Lo scopo del report è espandere il concetto di Corporate Social Responsibility e contestualmente evidenziare il valore della funzione sociale connessa alla contribuzione fiscale.

TTF

Word
TTF
Definition
Title Transfer Facility - mercato virtuale nel quale viene scambiato gas naturale sulla piattaforma olandese e rappresenta il mercato di riferimento tra i più grandi dell’Europa continentale. Rappresenta anche l’indice di riferimento per il prezzo del Gas in Europa del nord.

Tassonomia Unione Europea

Word
Tassonomia Unione Europea
Definition
La tassonomia europea (adottata dall’Unione Europea con il Regolamento 2020/852) definisce sei obiettivi ambientali per identificare le attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale: mitigazione dei cambiamenti climatici; adattamento ai cambiamenti climatici; uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine; transizione verso un’economia circolare; prevenzione e riduzione dell’inquinamento; protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Tax Shield

Word
Tax Shield
Definition
È il risparmio di imposta (scudo fiscale) che deriva dall’esistenza di un costo deducibile, calcolato applicando al costo l’aliquota nominale vigente nel Paese di residenza del contribuente.

UNGC

Word
UNGC
Definition
United Nations Global Compact - è un'iniziativa delle Nazioni Unite nata nel 1999 per incoraggiare le aziende di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili e nel rispetto della responsabilità sociale d'impresa e per rendere pubblici i risultati delle azioni intraprese. È una cornice che riunisce dieci principi nelle aree dei diritti umani, lavoro, sostenibilità ambientale e anticorruzione. Attraverso il Patto Mondiale, le aziende lavorano con le agenzie delle Nazioni Unite, i gruppi sindacali e la società civile.

USD

Word
USD
Definition
Dollaro americano.

VC

Word
VC
Definition
Venture Capital - Il venture capital è l'apporto di capitale di rischio da parte di un investitore per finanziare l'avvio o la crescita di un'attività in settori ad elevato potenziale di sviluppo.

VaR

Word
VaR
Definition
Value at Risk - in italiano significa letteralmente “valore a rischio “. Il VAR è un dato statistico, spesso espresso in termini percentuali, che misura il livello di rischio di un investimento finanziario. In termini più pratici, con il VAR puoi conoscere il rischio massimo cui è sottoposto il tuo capitale una volta investito in una determinata attività finanziaria, o un insieme di esse. In quest’ultimo caso il VAR si riferisce all’intero portafoglio d’investimento.

WACC

Word
WACC
Definition
Weighted Average Cost of Capital - Costo medio ponderato del capitale di un titolo, di un progetto di investimento o di un’impresa è uno strumento ampiamente impiegato per la valutazione di strategie di acquisto o vendita di asset o anche dell’avvio o meno di possibili progetti industriali. Permette a un’impresa o a un investitore di stabilire il costo del capitale analizzandone tutte le componenti e quindi permette di discriminare tra un rendimento atteso accettabile o meno di un investimento.

WEO

Word
WEO
Definition
World Energy Outlook - è un’analisi annuale effettuata dalla IEA (International Energy Agency) che fotografa i modelli di produzione e di consumo energetico a livello globale, tracciandone un quadro puntuale ed elaborando proiezioni per gli anni a venire.

WTI

Word
WTI
Definition
West Texas Intermediate - anche noto come Texas Light Sweet, è un tipo di petrolio prodotto in Texas e utilizzato come benchmark nel prezzo del petrolio, sul mercato dei futures del NYMEX.

World Economic Forum

Word
World Economic Forum
Definition
È una fondazione senza scopi di lucro che organizza ogni anno, presso la città di Davos in Svizzera, un incontro tra esponenti di primo piano della politica e dell'economia internazionale con intellettuali e giornalisti selezionati, per discutere delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare, anche in materia di salute e di ambiente. Oltre a questo incontro annuale, il Forum economico mondiale organizza ogni anno altri meeting, produce una serie di rapporti di ricerca e impegna i suoi membri in specifiche iniziative settoriali.

YTD

Word
YTD
Definition
Year to date - Il termine Year to date (YTD) si riferisce al periodo di tempo che inizia il primo giorno dell'anno solare o fiscale in corso fino alla data attuale. Le informazioni YTD sono utili per analizzare le tendenze aziendali nel tempo o per confrontare i dati di performance.

YoY

Word
YoY
Definition
Year on Year oppure Year over Year – in italiano anno su anno, indica un metodo per rapportare due o più risultati di dati in un determinato periodo comparabili su base annua.

Zero Emission

Word
Zero Emission
Definition
Si riferisce ai motori, processi o fonti di energia, che non emettono prodotti di scarto che inquinano l'ambiente o alterano il clima.
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