Glossario
- Word
- ACT
- Definition
- Actual – associato ad uno o più dati, rappresenta i dati consuntivi (o effettivi). In un sistema di reporting completo vengono generalmente confrontati con i dati di Budget (v. BDG).
Enel ha accolto favorevolmente lo sviluppo della tassonomia dell’Unione europea (UE), in quanto fornisce un sistema di classificazione, standardizzato e basato sulla scienza, per identificare le attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale. La tassonomia dell’UE agisce come un importante fattore abilitante per promuovere gli investimenti sostenibili e accelerare la decarbonizzazione dell’economia europea, creando al contempo affidabilità e trasparenza per gli investitori e supportando le aziende nella pianificazione della transizione Net-Zero.
Ci impegniamo a riportare le informazioni relative all’attuazione del regolamento europeo sulla tassonomia 852/2020 ai sensi del suo articolo 8 e dell’Atto Delegato che specifica ulteriormente il contenuto, la metodologia e la presentazione delle informazioni che devono essere divulgate dalle imprese sia finanziarie sia non finanziarie. Riguardo all’Atto Delegato sul Clima, che stabilisce i criteri per la verifica del contributo alla mitigazione e all’adattamento al clima, accogliamo con favore le diverse soglie definite nella tassonomia sulla base delle scienze del clima e dell’ambiente, come il limite emissivo specifico pari a 100 gCO2eq/kWh (considerando tutto il ciclo di vita) per misurare il contributo sostanziale all’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici stabilito per la maggior parte delle tecnologie di produzione di energia, in quanto deriva da un processo solido e basato su una robusta base scientifica.
Tuttavia, ci sono attività che, anche se non rientranti nella tassonomia dell’UE, sono fondamentali per promuovere il benessere dei cittadini, soprattutto a breve e medio termine, mentre contribuiscono allo sviluppo sostenibile a lungo termine.
Per quanto riguarda il settore energetico, ci sono alcune questioni importanti legate alla sostenibilità che la Commissione europea non ha considerato quando ha elaborato i criteri di screening tecnico, in quanto esulanti dallo scopo principale del regolamento UE sulla tassonomia.
Tali questioni comprendono la sicurezza energetica, l’affidabilità della rete o la transizione energetica, che sono fondamentali per il benessere dell’Europa e sono opportunamente affrontate da altre politiche, fondi e normative a livello di UE e Stati membri.
Il regolamento europeo sulla tassonomia è ancora in una fase di sviluppo e alcuni importanti atti delegati sono ancora in definizione al momento della pubblicazione del presente Bilancio di Sostenibilità, compresi quelli che dettaglieranno i criteri per i restanti quattro obiettivi (uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine, transizione verso un’economia circolare, prevenzione e controllo dell’inquinamento, e protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi) e quelli che individueranno sia le attività economiche che non hanno un impatto significativo sulla sostenibilità ambientale sia quelle che invece la danneggiano in modo significativo. Il completamento dell’intero iter normativo dovrebbe garantire la presa in considerazione di tutte le attività economiche riconosciute a livello mondiale, riducendo così le attuali incertezze sulla sua attuazione.
Enel, andando oltre gli obblighi di divulgazione previsti dalla tassonomia, ha incluso la percentuale di allineamento dei Capex come uno degli indicatori di performance chiave del Sustainability-Linked Financing Framework utilizzato per la definizione degli strumenti finanziari sostenibili dell’Azienda. Attraverso questo importante passo in avanti, Enel rafforza il ruolo della tassonomia quale volano per promuovere decisioni di investimento sostenibili e mostrare come la sostenibilità possa essere pienamente integrata nell’aspetto finanziario.
Enel presenta ogni anno, durante il Capital Markets Day, l’allineamento dell’allocazione del capitale alla tassonomia dell’Unione europea prevista nel suo Piano Industriale. In particolare, nel 2022 Enel ha annunciato l’obiettivo di allineamento maggiore dell’80% dei Capex per il periodo 2023-2025 per il suo contributo alla mitigazione del clima.
Attraverso un processo supervisionato da Amministratore Delegato e Top Management, coinvolgendo le competenti funzioni a livello aziendale e di Paese nonché tutte le Linee di Business, abbiamo adottato processo, articolato in cinque fasi, per analizzare l’applicabilità della tassonomia dell’UE lungo l’intera catena del valore e in tutti i Paesi in cui operiamo.
1. Identificazione delle attività economiche ammissibili: abbiamo identificato tutte le attività all’interno del portafoglio del Gruppo che sono state incluse nell’Atto Delegato sul Clima e nell’Atto Delegato Complementare. Il processo è stato condotto considerando esclusivamente l’obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico, ritenuto quello più rilevante per il Gruppo Enel tra i sei individuati dalla tassonomia dell’UE, anche data la mancanza di dati finanziari affidabili nei sistemi contabili e di reporting per effettuare un’analisi completa del contributo di Enel all’obiettivo di adattamento climatico. Tuttavia, l’adattamento al clima è stato analizzato dal punto di vista Do No Significant Harm (DNSH), mentre per ulteriori informazioni sulle misure di adattamento al cambiamento climatico di Enel si rimanda al capitolo "Ambizione emissioni zero".
2. Analisi del contributo sostanziale: le attività ammissibili individuate nella fase precedente sono state analizzate in dettaglio per verificarne la rispondenza ai criteri tecnici specifici stabiliti relativamente al loro contributo sostanziale alla mitigazione del cambiamento climatico. L’analisi è stata condotta seguendo i criteri presenti nell'Atto Delegato sul Clima e nell'Atto Delegato Complementare, ovvero:
aa. Analisi a livello tecnologico per le attività di generazione di energia. La soglia di 100 gCO2eq/kWh misurata in base al ciclo di vita è stata rispettata secondo il seguente approccio tecnologico:
b. Analisi a livello geografico e di sistema per le attività di trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Il rispetto dei seguenti criteri di screening tecnico è stato analizzato in tutti gli otto Paesi in cui Enel distribuisce energia elettrica:
c.Analisi a livello di cluster di prodotto per la Linea di Business Enel X. È stata effettuata un’analisi completa del portafoglio di Enel X, classificando le attività ammissibili nei settori individuati nell’Atto Delegato sul Clima, come le costruzioni e le attività immobiliari, i trasporti, o le attività professionali, scientifiche e tecniche.
d. Analisi degli approvvigionamenti per le attività di vendita al dettaglio di energia. L’attività di vendita al dettaglio di energia non è attualmente considerata in modo esplicito nell’Atto Delegato sul Clima, pertanto non è stata inclusa nel calcolo di allineamento alla tassonomia. Tuttavia, considerando il ruolo chiave che questa attività svolge nella transizione energetica verso un’economia a zero emissioni, in particolare quando è sviluppata da utility integrate come Enel, è stata effettuata un’analisi aggiuntiva per determinare il suo impatto positivo sui risultati complessivi in caso della sua correlazione con criteri di vaglio tecnico stabiliti nell’Atto Delegato sul Clima.
3. Valutazione del principio di non arrecare danni significativi agli altri obiettivi (Do No Significant Harm - DNSH): è stata eseguita un’analisi delle procedure ambientali esistenti per verificare il rispetto dei criteri qualitativi DNSH per ciascuna tecnologia (per le attività di generazione di energia), regione (per le attività di trasmissione e distribuzione) e livello di cluster di prodotto (per attività della Linea di Business Enel X), adattate ai requisiti specifici previsti per ciascuno dei seguenti obiettivi ambientali:
4. Verifica delle garanzie minime di salvaguardia sociale: è stato verificato che il processo di due diligence sui diritti umani del Gruppo copre l’intero perimetro di Enel. I principali standard internazionali di riferimento cui si ispira il nostro impegno sono il framework delle Nazioni Unite “Proteggere, Rispettare, Rimediare”, delineato nei Princípi Guida su Imprese e Diritti Umani, e le Linee Guida per le Imprese Multinazionali dell’OCSE. Dal 2013 abbiamo adottato una specifica politica sui diritti umani che riflette il nostro impegno e che nel 2021 è stata aggiornata per tenere in considerazione l’evoluzione dei framework internazionali di riferimento e dei nostri processi operativi, organizzativi e di gestione. Il contenuto della politica fa riferimento ai diritti umani riconosciuti a livello internazionale – intesi, come minimo, come quelli espressi nella Carta Internazionale dei Diritti Umani e nei princípi relativi ai diritti fondamentali enunciati nelle convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro alla base della Dichiarazione tripartita di princípi sulle imprese multinazionali e la politica sociale. Per il nostro approccio ai diritti umani, le fasi del processo di due diligence e la comunicazione dei risultati e dei (possibili) piani di rimedio si rimanda al capitolo “La gestione dei diritti umani”. Nel contesto dei Princípi Guida su Business e Diritti Umani (Princípi 17-21), tale termine si riferisce a un sistema di gestione continua che un’azienda mette in atto in considerazione del settore in cui opera, i contesti operativi, le proprie dimensioni, per assicurarsi di rispettare o di non essere complice di abusi sui diritti umani. Ciò implica “identificare, prevenire, mitigare e rendicontare” effetti negativi potenzialmente causati dall’impresa. La tabella seguente illustra il nostro approccio ai criteri minimi di salvaguardia.
Criteri minimi di salvaguardia | |
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Diritti umani |
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Corruzione |
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Strategia fiscale |
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Competizione leale |
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(1) Nel contesto dei Princípi Guida su Business e Diritti Umani (Princípi 17-21), tale termine si riferisce a un sistema di gestione continua che un’azienda mette in atto in considerazione del settore in cui opera, i contesti operativi, le proprie dimensioni, per assicurarsi di rispettare o di non essere complice di abusi sui diritti umani. Ciò implica “identificare, prevenire, mitigare e rendicontare” effetti negativi potenzialmente causati dall’impresa.
5. Calcolo delle metriche finanziarie: le corrispondenti metriche finanziarie sono state associate a ciascuna attività economica secondo la classificazione effettuata nei passaggi 1-4, raccogliendo le informazioni finanziarie rilevanti dal sistema contabile del Gruppo. Inoltre, sono state effettuate alcune deleghe per attività specifiche quando l’informativa finanziaria non era disponibile nel sistema contabile (descritte nella sezione relativa al calcolo delle metriche finanziarie).
Attraverso questo processo, Enel ha classificato tutte le attività economiche lungo la propria catena del valore secondo le seguenti tre categorie: ammissibili-allineate, ammissibili-non allineate, non ammissibili.
Ammissibile allineata | Ammissibile allineata: si riferisce a un’attività economica che soddisfa contemporaneamente le tre condizioni seguenti:
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Ammissibile allineata | Ammissibile-allineata: si riferisce a un’attività economica che soddisfa contemporaneamente le tre condizioni seguenti:
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Ammissibile non allineata | Ammissibile-non allineata: si riferisce a un’attività economica che:
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Non ammissibile | Non ammissibile: si riferisce a un’attività economica che non è stata identificata dalla tassonomia dell’UE come contributore sostanziale alla mitigazione del cambiamento climatico e, quindi, non è stato elaborato alcun criterio. La logica della Commissione europea è che queste attività potrebbero:
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Di conseguenza, l’esistenza di questa terza categoria rende impossibile raggiungere un modello di business pienamente allineato ai criteri della tassonomia dell’UE, anche se queste attività non ammissibili potrebbero non arrecare alcun danno agli obiettivi ambientali dell’UE.
(1) Il funzionamento del nostro parco nucleare non rientra tra le attività ammissibili considerate dall’Atto Delegato Complementare sulla produzione di energia elettrica dal nucleare.
(2) Comprende sia l’olio combustibile sia il gas (OCGT), poiché non è possibile effettuare la suddivisione tra i due tipi di combustibile. È stato considerato l’olio combustibile come combustibile fossile prevalente e quindi non ammissibile secondo il regolamento UE sulla tassonomia.
Nel 2022 abbiamo aggiornato la nostra analisi di ammissibilità secondo il processo e la nuova definizione per le tre categorie sopra descritte e ai sensi della versione finale dell’Atto Delegato sul Clima pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea a dicembre 2021 e ai sensi dell’Atto Delegato Complementare pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea a luglio 2022. Le seguenti tre tabelle riassumono i risultati di tale analisi.
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Carbon Capture and Storage – è una tecnologia utilizzata per impedire il rilascio di grandi quantità di anidride carbonica nell'atmosfera, separando l'anidride carbonica dalle emissioni e iniettandola nelle formazioni geologiche.
In italiano, Neutralità Carbonica, rappresenta il bilanciamento delle emissioni di CO2 con processi di rimozione del carbonio.