Enel Group
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Ambizione emissioni zero e transizione giusta

Enel si impegna a sviluppare un modello di business in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi (COP 21) per limitare l’aumento medio della temperatura globale al di sotto di 1,5 °C e a raggiungere le emissioni zero entro il 2040, ancora prima degli impegni fissati a livello globale, promuovendo il ruolo fondamentale dell’elettricità come vettore energetico per guidare la transizione verso un’economia mondiale a zero emissioni nette entro il 2050. Per raggiungere le emissioni zero entro il 2040, Enel ha definito una roadmap di decarbonizzazione che copre sia le emissioni dirette sia quelle indirette lungo tutta la catena di valore del Gruppo e che si basa su quattro target, certificati dalla Science Based Targets initiative (SBTi) in linea con la limitazione del riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C.
Attraverso la propria strategia di business, il Gruppo si impegna a stabilire i driver e gli investimenti necessari per lo sviluppo di azioni di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico lungo tutta la sua catena del valore. In particolare, nell’ambito della generazione, il Gruppo è impegnato a promuovere lo sviluppo della produzione di elettricità da fonti rinnovabili e a completare il phase-out graduale dei combustibili fossili. Nell’ambito della distribuzione di energia, Enel è impegnata nella digitalizzazione e nel miglioramento della rete per incrementare la sua resilienza ai fenomeni climatici. Il Gruppo, infatti, ha in piano di rafforzare il ruolo delle reti di distribuzione che in futuro, per la combinazione tra maggiore utilizzo di elettricità e maggiore diffusione delle tecnologie verdi, si troveranno a dover garantire un’affidabilità sempre maggiore, oltre a fare leva sulla forte digitalizzazione per trasformarsi in piattaforme inclusive e partecipative per tutti i clienti. La sfida sarà quella di rendere semplice l’accesso alle tecnologie abilitanti all’elettrificazione nonché a nuovi servizi ad alto contenuto digitale.
Enel si propone, infatti, di guidare i propri clienti verso un’elettrificazione decarbonizzata degli usi. In primo luogo, aumentando il peso del consumo di elettricità da fonti rinnovabili, i clienti Enel ridurranno le proprie emissioni indirette (corrispondenti alle emissioni Scope 2 del cliente) e, in secondo luogo, grazie allo sviluppo di prodotti e servizi che accelereranno l’elettrificazione di altri settori, come i trasporti e l’edilizia, unitamente all’utilizzo di soluzioni di efficienza energetica, i clienti ridurranno anche le loro emissioni dirette (corrispondenti alle emissioni Scope 1 del cliente). 
Particolare attenzione è anche rivolta alla strategia di adattamento al cambiamento climatico, al fine di aumentare la resilienza degli asset lungo l’intera catena del valore, limitando così i potenziali impatti negativi derivanti dei fenomeni climatici cronici e acuti e garantendo un servizio energetico sicuro e sostenibile in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera. Le soluzioni di adattamento implementate dal Gruppo riguardano sia azioni di breve termine sia eventuali decisioni di lungo termine, come la pianificazione di investimenti in risposta ai fenomeni climatici.
L’aumento della temperatura, i cambiamenti nei modelli delle precipitazioni e gli eventi
meteorologici estremi hanno anche una serie di impatti sulla natura. Il declino della natura
influisce sulla resilienza degli ecosistemi agli impatti dei cambiamenti climatici, sulla capacità di catturare carbonio e generare benefíci per la società. Pertanto, il modello di business di Enel mira ad affrontare sinergicamente il cambiamento climatico e a promuovere la protezione e la conservazione della natura, essendo questi fattori essenziali della sua strategia aziendale e delle sue operazioni quotidiane. 
Consapevole degli impatti sociali che la strategia di decarbonizzazione porta con sé, inoltre, il Gruppo si è impegnato verso una transizione energetica giusta, lavorando in maniera integrata sia sulla dimensione ambientale sia su quella sociale per garantire che la transizione verso un’economia climaticamente neutra avvenga senza lasciare nessuno indietro. Una transizione ben gestita può infatti contribuire a indirizzare gli impatti socioeconomici di un clima che cambia e al contempo favorire la crescita, generare nuovi posti di lavoro netti e ridurre le disuguaglianze fornendo un contributo reale al raggiungimento all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La forte presenza di Enel sul territorio e il suo business fanno sì che il percorso verso una transizione giusta sia fondato su un dialogo costante con tutti gli stakeholder interessati, persone Enel, fornitori e partner finanziari e commerciali, comunità nelle aree di influenza, clienti, al fine di migliorare la loro consapevolezza sul processo in atto e fornire un prezioso contributo in ottica ecosistemica. È in tale senso che Enel nel 2019 ha firmato la Lettera di impegno delle Nazioni Unite in materia di imprese per una transizione giusta e posti di lavoro verdi e dignitosi impegnandosi a:  

  • promuovere forme di coinvolgimento multi-stakeholder e il dialogo sociale con le istituzioni, i lavoratori e i loro rappresentanti, rispettando i diritti dei lavoratori, incoraggiando la protezione sociale (comprese le pensioni e l’assistenza sanitaria) e fornendo garanzie salariali, in linea con le norme fondamentali e di salute e sicurezza sul lavoro dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL);
  • collaborare con fornitori esistenti e nuovi che rispettano tali standard, aiutandoli a migliorare la loro resilienza in un’economia in transizione, sostenendo e agendo per la diversificazione della catena di fornitura di quelle tecnologie fondamentali per il raggiungimento del NetZero;
  • contribuire allo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali, in particolare quelle più esposte alla transizione dai combustibili fossili alle tecnologie verdi; 
  • sostenere i clienti nel loro percorso di elettrificazione, consentendo allo stesso tempo un accesso all’energia conveniente, sicura e verde.

A ulteriore conferma di un impegno in linea con l’Accordo di Parigi, il Gruppo, durante la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – COP 27, ha firmato, congiuntamente con altre 270 aziende e leader della società civile, una dichiarazione che recita: “Siamo pronti a lavorare a una transizione giusta e a un futuro equo e inclusivo per tutti. Vogliamo lavorare con i governi alla costruzione di un lascito duraturo basato sui nostri sforzi collettivi per garantire 1,5 °C”.
Sono state quindi definite linee d’azione e piani concreti, anche a livello Paese e coerentemente con la strategia del Gruppo, che rispecchiano gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, i princípi delle Just Transition Guidelines dell’OIL e la lettera di impegno delle Nazioni Unite, nonché gli impegni pubblici delineati nella Politica sui Diritti Umani.
Enel si impegna a svolgere le proprie azioni di advocacy pubblica diretta e indiretta in linea con l’Accordo di Parigi e l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 °C. Agisce in questa direzione coinvolgendo gli stakeholder istituzionali, le associazioni di categoria, le organizzazioni non governative e il mondo accademico, promuovendo il punto di vista del Gruppo sulle politiche pubbliche in materia di lotta al cambiamento climatico e sui percorsi di decarbonizzazione ed elettrificazione nel solco di un percorso di transizione giusta.
Grazie a un solido sistema di corporate governance, che definisce ruoli e responsabilità, il Consiglio di Amministrazione e il Management di Enel supervisionano le principali decisioni in materia di clima.  
Al fine di garantire una sempre maggiore trasparenza nelle comunicazioni e nelle relazioni con i propri stakeholder, Enel è pubblicamente impegnata a rendicontare periodicamente le attività svolte in materia di cambiamento climatico e i risultati raggiunti in linea con gli standard di rendicontazione internazionali più riconosciuti dai suoi stakeholder e in coerenza con l’approccio introdotto dalle raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board(1). Particolare attenzione è rivolta alla nuova direttiva Corporate Sustainability Reporting (CSRD) e agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) che ne sono parte integrante, e che includono criteri puntuali rispetto alla modalità di rendicontazione relativa al cambiamento climatico. Enel integra anche altri standard volontari nel suo processo di reporting, tra cui l’IFRS S2 “Climate-related Disclosure”, il primo standard tematico dell’ISSB che richiede all’impresa di fornire informazioni sulla propria esposizione ai rischi e alle opportunità strettamente legati al clima, nonché gli standard del GRI (Global Reporting Initiative) e Sustainability Accounting Standards Board (SASB). Infine, il Gruppo tiene anche in considerazione le richieste di rendicontazione dei principali rating ESG e degli investitori istituzionali. 

(1) Per un dettaglio sull’allineamento della struttura del capitolo alle raccomandazioni della TCFD, si rimanda al TCFD Content Index del Bilancio di Sostenibilità 2023. 

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Ambizione emissioni zero e transizione giusta

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