Glossario
- Word
- ACT
- Definition
- Actual – associato ad uno o più dati, rappresenta i dati consuntivi (o effettivi). In un sistema di reporting completo vengono generalmente confrontati con i dati di Budget (v. BDG).
La sostenibilità rappresenta una leva fondamentale per creare valore economico e finanziario; per questo motivo negli ultimi anni un consistente numero di investitori ha integrato le tematiche ESG nel proprio portafoglio di investimento, al fine di minimizzare il rischio finanziario e garantire rendimenti più elevati.
Grazie allo sviluppo internazionale e a una crescente redditività, insieme a una forte politica e strategia di sostenibilità volta alla transizione energetica, nonché all’adozione delle migliori pratiche in materia di trasparenza e di corporate governance, gli azionisti di Enel includono fondi di investimento nazionali e internazionali, compagnie assicurative, fondi pensione ed etici. Dal 2014 i fondi di investimento ESG (attivi e passivi) hanno più che raddoppiato il loro peso nel capitale sociale di Enel, attestandosi a fine 2022 al 14,9%, in crescita rispetto al 31 dicembre 2021 (14,6%). In aumento anche il loro peso sul totale degli investitori istituzionali, che ha raggiunto a fine 2022 il 26,2%, contro il 24,6% dell’anno precedente. In termini assoluti, sono 245 (vs 252 a fine 2021) gli investitori con fondi di investimento che prendono in considerazione, oltre alla performance finanziaria del Gruppo, le pratiche ambientali, sociali e di governance che Enel sta integrando nella sua strategia di business e in tutte le attività lungo l’intera catena del valore. Inoltre, sempre a fine 2022, il 42,1% del capitale di Enel è detenuto da investitori firmatari dei Principles for Responsible Investment (UN PRI) delle Nazioni Unite.
In Enel, la finanza sostenibile gioca un ruolo cruciale nel supportare la crescita del Gruppo, rappresentando, a fine 2022, circa il 63% del debito lordo. In particolare, nell’ultimo anno sono state effettuate operazioni strutturate per più di 23 miliardi di euro equivalenti.
Finanza sostenibile significa sinergia tra finanza privata e pubblica. La finanza privata veicola capitale privato verso investimenti sostenibili, ovvero a beneficio di società la cui azione strategica mira a determinati obiettivi di sostenibilità, riflettendo il valore economico e finanziario della sostenibilità in un minor costo del debito. La finanza pubblica, d’altro canto, stimola la realizzazione di investimenti sostenibili, attraverso contributi a fondo perduto e prestiti a tassi di interesse agevolati.
Nel 2020 Enel è stata la prima società al mondo a strutturare il “Sustainability-Linked Financing Framework”, un documento omnicomprensivo che allarga l’approccio sustainability-linked a tutti gli strumenti di indebitamento finanziario. Sono stati definiti indicatori, target e princípi che disciplinano lo sviluppo della finanza sostenibile in tutto il Gruppo con ambizione e trasparenza, legando la strategia finanziaria agli obiettivi di sostenibilità. Il “Sustainability-Linked Financing Framework” è stato aggiornato a gennaio 2021, gennaio 2022 e successivamente a febbraio 2023, in linea con gli aggiornamenti annuali del Piano Strategico del Gruppo. Nell’ultimo aggiornamento di febbraio 2023 sono stati inseriti nel framework tre nuovi KPI (“Intensità delle emissioni di GHG Scope 1 e 3 relative all’Integrated Power (gCO2eq/ kWh)”, “Emissioni assolute di GHG Scope 3 relative al Gas Retail (MtCO2eq)” e “Percentuale di CAPEX allineata alla tassonomia dell’UE (%)”), che contribuiscono al raggiungimento dell’SDG 7 e dell’SDG 13 e all’Environmental Objective of Climate Change Mitigation europeo.
Gli strumenti e le operazioni finanziarie del Gruppo possono pertanto avere un tasso d’interesse o altri termini finanziari o strutturali legati al raggiungimento di obiettivi associati alla riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas serra (SDG 13 “Lotta contro il cambiamento climatico”), alla crescita della capacità installata alimentata da fonti rinnovabili (SDG 7 “Energia accessibile e pulita”) o alla percentuale dei Capex totali, effettuati in un determinato periodo, in attività che si qualificano come sostenibili dal punto di vista ambientale secondo i criteri di cui all’articolo 3 del regolamento sulla tassonomia dell’UE (2020/852). Di seguito si riportano i KPI e i target inclusi nell’ultimo aggiornamento del Sustainability-Linked Financing Framework di Enel, pubblicato a febbraio 2023.
(1) Dal calcolo sono esclusi 531,1 MW di capacità acquistata, derivanti da centrali acquisite dal Gruppo, secondo quanto previsto dalla documentazione contrattuale dei singoli strumenti.
Avendo conseguito nel 2022 una percentuale di capacità installata rinnovabile pari al 63,1% della capacità installata totale, Enel ha raggiunto l’obiettivo fissato in tutti quegli strumenti finanziari nei quali il tasso di interesse o altri termini finanziari o strutturali dell’operazione sono legati al raggiungimento di una percentuale di capacità installata rinnovabile pari o superiore al 60%. Si segnala, in particolare, il raggiungimento degli obiettivi contenuti nei primi prestiti obbligazionari sustainability-linked emessi sul mercato da Enel Finance International NV (EFI) nel 2020 in sterline. L’andamento dei suddetti cinque KPI, alla relativa data di riferimento, sarà verificato da un verificatore esterno. Inoltre, Enel riporterà annualmente la propria performance sui cinque KPI, a seconda dei casi, nel suo Bilancio Annuale e/o Bilancio di Sostenibilità – Dichiarazione di carattere non finanziario e/o nel suo sito web.
Nel 2022 il Gruppo, attraverso le sue controllate finanziarie, EFI e, per la prima volta, EFA (Enel Finance America, LLC), ha emesso circa 12 miliardi di euro di obbligazioni sustainability-linked in diversi mercati e valute.
A questo proposito vale la pena ricordare che a giugno 2022 EFI ha lanciato un’emissione obbligazionaria multi-tranche sul mercato in dollari statunitensi e ha legato una delle tranche all’obiettivo del Gruppo di raggiungere zero emissioni di “Intensità delle emissioni di GHG Scope 1 relative alla produzione di energia (gCO2eq/kWh)” entro il 2040. Questa è stata la prima volta in assoluto per una multinazionale dell’energia.
A maggio 2022 Enel ed EFI hanno aumentato l’importo dell’attuale Sustainability-Linked Revolving Credit Facility da 10 miliardi di euro a 13,5 miliardi di euro, la più grande linea di credito sostenibile al mondo, legata all’SDG 13.
Sul fronte delle commercial paper, ad aprile 2022 EFI ha rinnovato e incrementato, da 6 a 8 miliardi di euro, il proprio programma di commercial paper, legato al KPI “Intensità delle emissioni di GHG Scope 1 relative alla produzione di energia (gCO2eq/kWh)” pari o inferiore a 148 gCO2eq/kWh entro il 2023 e pari o inferiore a 140gCO2eq/kWh entro il 2024.
Inoltre, Enel ha sottoscritto accordi con diverse controparti finanziarie per strumenti derivati e garanzie sostenibili, entrambi legati alla capacità del Gruppo di raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità negli anni successivi.
Da segnalare, a febbraio 2023, il lancio da parte di EFI di un sustainability-linked bond in due tranche per un totale di 1,5 miliardi di euro: la nuova emissione ha coniugato per la prima volta al mondo un KPI legato alla tassonomia dell’UE con un KPI legato agli obiettivi di sviluppo sostenibile (“SDG”) delle Nazioni Unite, prevedendo altresì obiettivi di completa decarbonizzazione.
Nell’ambito della finanza pubblica il Gruppo supporta il piano di ripresa economica e mira a diventare un partner strategico per l’adozione del Green Deal e del Recovery Plan a livello sia nazionale sia europeo. L’obiettivo è guidare una ripresa sostenibile, rapida ed efficace, attraverso un’ampia pipeline di progetti cantierabili incentrati su decarbonizzazione, reti elettriche ed elettrificazione, e che permettano di accelerare la transizione verde e digitale dell’economia europea con un impatto significativo in termini di PIL, occupazione e riduzione di emissioni CO2 e in pieno allineamento con la tassonomia europea. A tal fine, il Gruppo ha identificato potenziali iniziative per circa 4,3 miliardi di euro di investimenti per il periodo 2023-2030, con un impatto diretto sul Gruppo attraverso il modello di ownership e quello di stewardship. Tali iniziative sono incentrate su idrogeno verde, rinnovabili e storage, rilancio dell’industria manufatturiera del fotovoltaico, smart grid, resilienza delle reti e infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica. Il Gruppo ha anche promosso partnership con soggetti sia pubblici sia privati in ottica di decarbonizzazione ed elettrificazione dei consumi mediante la diffusione di flotte di bus elettrici, la transizione verso i porti verdi e la promozione dell’efficienza energetica negli edifici pubblici.
Inoltre, nel contesto dei finanziamenti agevolati provenienti da istituzioni finanziarie internazionali e nazionali, il Gruppo sta guidando un processo di innovazione volto ad accelerare la mobilitazione di capitali a sostegno della crescita sostenibile, tramite l’impiego di strumenti finanziari sustainability-linked.
Più in particolare, nel corso del 2022 il Gruppo ha firmato prestiti agevolati per un totale di 1,8 miliardi di euro che prevedono, sulla scia della finanza privata, l’inclusione di meccanismi sustainability-linked legati all’SDG 13. Tra le principali operazioni, merita una particolare menzione il finanziamento sustainability-linked per complessivi 800 milioni di dollari da parte di EFA, società del Gruppo, ed EKF (agenzia di credito all’esportazione danese), primo accordo di finanziamento sustainability-linked per quest’ultima.
Nei prossimi anni Enel continuerà ad avvalersi di strumenti di finanza sostenibile, con l’obiettivo di raggiungere una quota di debito sostenibile sul totale dell’indebitamento di Gruppo pari a circa il 70% nel 2025.
Si conferma l’attenzione sulla finanza sostenibile e si rafforza l’impegno di Enel con stakeholder chiave globali attraverso la co-presidenza della CFO Coalition for the SDGs del Global Compact delle Nazioni Unite e la partecipazione alla Global Investors for Sustainable Development (GISD) Alliance dell’ONU.
Dopo il lancio dei “Principles on Integrated SDG Investments and Finance”, la CFO Coalition ha focalizzato il suo lavoro sull’analisi dei target stabiliti dalle aziende sugli SDG e i relativi KPI, su casi aziendali per l’adozione della strategia su SDG finance & investments e sullo sviluppo di profili per macrosettore. In tale contesto, i CFO hanno quindi investito più di 110 miliardi di dollari a supporto degli SDG, traguardando un incremento del 55% in SDG finance rispetto all’anno precedente. Inoltre, è stato istituito un Advisory Board, in cui Enel è presente, che fornirà competenze settoriali e geografiche, aiuterà a coordinare gli scambi tra i CFO e la più ampia comunità della finanza sostenibile su temi specifici e fornirà indicazioni e contatti per il reclutamento di nuovi membri della Coalizione.
Altrettanto importanti sono i risultati ottenuti dalla collaborazione con la GISD Alliance, come l’aggiornamento del Model Mandate, ovvero una guida per i proprietari di asset per garantire che gli obiettivi di gestione e sostenibilità siano pienamente riflessi negli accordi e nei contratti con i gestori di tali asset. Inoltre, essendo Enel tra i membri della GISD Alliance, è stato fornito un contributo al joint statement dell’Alleanza in risposta alla consultazione pubblica lanciata dall’International Sustainability Standard Board (ISSB) in materia di rendicontazione sulla sostenibilità.
Notevole è anche il lavoro svolto a livello europeo attraverso il nostro stakeholder di riferimento, CSR Europe. Infatti, in occasione dello European SDG Summit 2022, Enel ha partecipato alle roundtable: ”The Role of Double Materiality in Sustainability Reporting“ su come la doppia materialità è integrata nella CSRD e in che modo le aziende possono approcciarvisi, e ”The Challenge of Circularity in the Green Transition“ su economia circolare e transizione energetica. Infine, è opportuno citare anche il coinvolgimento di Enel nella serie di interviste su finanza sostenibile organizzata dallo UN Sustainable Stock Exchanges Initiative.
Green Bond Report 2022 - note di accompagnamento
Sustainability-Linked Financing Report
Enel ha accolto favorevolmente lo sviluppo della tassonomia dell’Unione europea (UE), in quanto fornisce un sistema di classificazione, standardizzato e basato sulla scienza, per identificare le attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale.
La tassonomia dell’UE agisce come un importante fattore abilitante per promuovere gli investimenti sostenibili e accelerare la decarbonizzazione dell’economia europea, creando al contempo affidabilità e trasparenza per gli investitori e supportando le aziende nella pianificazione della transizione Net-Zero.
Ci impegniamo a riportare le informazioni relative all’attuazione del regolamento europeo sulla tassonomia ai sensi del suo articolo 8 e dell’Atto Delegato che specifica ulteriormente il contenuto, la metodologia e la presentazione delle informazioni che devono essere divulgate dalle imprese sia finanziarie sia non finanziarie.
Riguardo all’Atto Delegato sul Clima, che stabilisce i criteri per la verifica del contributo alla mitigazione e all’adattamento al clima, accogliamo con favore le diverse soglie definite nella tassonomia sulla base delle scienze del clima e dell’ambiente, come il limite emissivo specifico pari a 100 gCO2eq/kWh (considerando tutto il ciclo di vita) per misurare il contributo sostanziale all’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici stabilito per la maggior parte delle tecnologie di produzione di energia, in quanto deriva da un processo solido e basato su una robusta base scientifica. Tuttavia, ci sono attività che, anche se non rientranti nella tassonomia dell’UE, sono fondamentali per promuovere il benessere dei cittadini, soprattutto a breve e medio termine, mentre contribuiscono allo sviluppo sostenibile a lungo termine.
Per quanto riguarda il settore energetico, ci sono alcune questioni importanti legate alla sostenibilità che la Commissione europea non ha considerato quando ha elaborato i criteri di screening tecnico, in quanto esulanti dallo scopo principale del regolamento UE sulla tassonomia. Tali questioni comprendono la sicurezza energetica, l’affidabilità della rete o la transizione energetica, che sono fondamentali per il benessere dell’Europa e sono opportunamente affrontate da altre politiche, fondi e normative a livello di UE e Stati membri.
Il regolamento europeo sulla tassonomia è ancora in una fase di sviluppo e alcuni importanti atti delegati sono ancora in definizione al momento della pubblicazione del presente Bilancio di Sostenibilità, compresi quelli che dettaglieranno i criteri per i restanti quattro obiettivi (uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine, transizione verso un’economia circolare, prevenzione e controllo dell’inquinamento e protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi) e quelli che individueranno sia le attività economiche che non hanno un impatto significativo sulla sostenibilità ambientale sia quelle che invece la danneggiano in modo significativo. Il completamento dell’intero iter normativo dovrebbe garantire la presa in considerazione di tutte le attività economiche riconosciute a livello mondiale, riducendo così le attuali incertezze sulla sua attuazione.
Enel, andando oltre gli obblighi di divulgazione previsti dalla tassonomia, ha incluso la percentuale di allineamento dei Capex come uno degli indicatori di performance chiave del Sustainability-Linked Financing Framework utilizzato per la definizione degli strumenti finanziari sostenibili dell’Azienda. Attraverso questo importante passo in avanti, Enel rafforza il ruolo della tassonomia quale volano per promuovere decisioni di investimento sostenibili e mostrare come la sostenibilità possa essere pienamente integrata nell’aspetto finanziario.
Enel presenta ogni anno, durante il Capital Markets Day, l’allineamento dell’allocazione del capitale alla tassonomia dell’Unione europea prevista nel suo Piano Industriale. In particolare, nel 2022 Enel ha annunciato l’obiettivo di allineamento maggiore dell’80% dei Capex per il periodo 2023-2025 per il suo contributo alla mitigazione del clima.
Dal 2020 abbiamo definito un processo strutturato di attuazione della tassonomia europea, basato su 5 fasi:
Nel corso dell’ultimo anno abbiamo aggiornato la nostra analisi di ammissibilità secondo il processo ai sensi della versione finale dell’Atto Delegato sul Clima pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea a dicembre 2021 e ai sensi dell’Atto Delegato Complementare pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea a luglio 2022.
Di seguito si riportano le attività del business classificate in base alla tassonomia europea (art. 8 Reg. UE 852/2020).
(1) Il funzionamento del nostro parco nucleare non rientra tra le attività ammissibili considerate dall’Atto Delegato Complementare sulla produzione di energia elettrica dal nucleare.
(2) Comprende sia l’olio combustibile sia il gas (OCGT), poiché non è possibile effettuare la suddivisione tra i due tipi di combustibile. È stato considerato l’olio combustibile come combustibile fossile prevalente e quindi non ammissibile secondo il regolamento UE sulla tassonomia.
Nel 2022, il livello di allineamento delle nostre attività economiche alla tassonomia dell’UE, in ragione del loro contributo sostanziale all’obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico, nel rispetto del principio di non arrecare danno agli altri obiettivi ambientali (DNSH) e delle garanzie minime di salvaguardia sociale, è riportato di seguito:
% di allineamento 2022 delle attività di business alla tassonomia europea | |
---|---|
del margine operativo lordo ordinario (EBITDA) | La percentuale EBITDA delle attività ammissibili-allineate alla tassonomia diminuisce nel 2022 rispetto al 2021(10) (63,9%) principalmente a causa delle variazioni avvenute sul fatturato (vedere dettagli sotto riportati). |
21,4%
del fatturato | Nel 2022 si registra un forte aumento in termini assoluti del fatturato rispetto al 2021(10)(33,9%). Questo aumento è stato registrato maggiormente nelle attività non allineate, come la produzione di energia elettrica da combustibili gassosi e le attività non ammissibili, come il trading e la commercializzazione di energia elettrica e gas e la produzione di energia elettrica da carbone, principalmente a causa della situazione di mercato con prezzi elevati e di una maggiore produzione termica. Pertanto il fatturato allineato diminuisce del 12%. |
81,9%
delle spese in conto capitale (Capex) | Il Capex a consuntivo 2022 per le attività ammissibili-allineate è superiore del 4,5% rispetto al Capex pianificato per il 2022 nel Piano Strategico 2022-2024 per le stesse attività. Tale variazione dipende principalmente da maggiori investimenti in termini assoluti in attività ammissibili-allineate rispetto a quanto pianificato (oltre 0,5 miliardi di euro) e anche dagli aggiustamenti apportati nel processo di contabilizzazione della tassonomia UE, come l’integrazione dei costi contabilizzati in base all’IFRS 16 Leasing, paragrafo 53, lettera (h), che non erano stati considerati nel Piano Strategico 2022-2024. |
delle spese operative (Opex) | La percentuale degli Opex delle attività ammissibili-allineate alla tassonomia aumenta nel 2022 rispetto al 2021 (60,8% nel 2021(10)) principalmente a causa dei maggiori costi di manutenzione sostenuti nelle attività di produzione di energia rinnovabile e nelle attività di distribuzione allineate alla tassonomia. |
(10) I valori 2021 sono stati ricalcolati sulla base di cambiamenti metodologici menzionati nella sezione “Processo di calcolo delle metriche finanziarie”.
Nel capitolo “La nostra posizione e il nostro impegno per la tassonomia europea”, in appendice al Bilancio di Sostenibilità, sono riportati i dettagli delle fasi relative al processo di attuazione e i risultati per ciascun KPI (EBITDA, fatturato, Capex e Opex) e tabelle specifiche su attività legate al nucleare e ai gas fossili come richiesto dal Regolamento Delegato della Commissione (UE) 2022/1214 del 9 marzo 2022, che modifica il Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 riguardo alle attività economiche in determinati settori energetici e il Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 riguardo alle informazioni pubbliche specifiche per tali attività economiche.
La nostra posizione e il nostro impegno per la Tassonomia europea
Gli analisti e le agenzie di rating ESG monitorano continuamente le performance di sostenibilità di Enel, attraverso l’applicazione di differenti metodologie, rispetto ai temi ambientali, sociali e di governance. Le valutazioni ESG sono uno strumento strategico per supportare gli investitori nella valutazione di modelli di business sostenibili e nell’identificazione di rischi e opportunità legati alla sostenibilità nel loro portafoglio di investimento, contribuendo allo sviluppo di strategie di investimento sostenibile attive e passive.
Enel si impegna costantemente nella gestione e rendicontazione di tutti gli aspetti ESG, considerando le valutazioni delle agenzie di rating un’importante opportunità di miglioramento delle proprie performance in materia di sostenibilità e definendo specifici piani d’azione con il coinvolgimento delle diverse unità e Linee di Business aziendali. Le principali azioni implementate anche grazie a tali piani hanno riguardato: l’incremento della trasparenza sulla performance relativa ai temi ESG, il rafforzamento del processo di due diligence dei diritti umani, la mappatura completa e la valutazione delle associazioni climatiche rispetto agli obiettivi di Parigi, la definizione e rendicontazione del target “No Net Loss” di biodiversità, il miglioramento della rendicontazione delle emissioni Scope 3, in particolare quelle legate alla catena di fornitura.
Nel 2022 Enel ha mantenuto il proprio posizionamento nei principali indici e ranking ESG, raggiungendo nella maggior parte dei casi posizioni di leadership. È stata anche la prima azienda ad allineare pienamente le informative aziendali al Net-Zero Company Benchmark di CA100+ ed è stata inclusa nel Just Transition Assessment della World Benchmarking Alliance.
Anche quest’anno abbiamo coinvolto un gruppo di esperti esterni (advisory panel) per rafforzare la nostra rendicontazione sulla sostenibilità. Il panel aiuta a valutare e migliorare la qualità e la credibilità del nostro Bilancio di Sostenibilità e ad aumentare il nostro livello di ambizione.
In particolare, per il Bilancio di Sostenibilità 2022 sono stati coinvolti due esperti di sostenibilità, con specifico riferimento ai temi legati alla strategia aziendale e alla finanza sostenibile.
Gli esperti hanno fornito input nel nostro processo di definizione della struttura del documento e sui contenuti relativi al capitolo “Il nostro progresso sostenibile”, che dà una visione complessiva della gestione della sostenibilità nel Gruppo Enel. I membri del panel non vengono retribuiti.
Link ai contenuti in evidenza
L'impegno di Enel per una Just Transition
Bilancio consolidato
Il processo di creazione del valore
Le performance del Gruppo
Carbon Capture and Storage – è una tecnologia utilizzata per impedire il rilascio di grandi quantità di anidride carbonica nell'atmosfera, separando l'anidride carbonica dalle emissioni e iniettandola nelle formazioni geologiche.
In italiano, Neutralità Carbonica, rappresenta il bilanciamento delle emissioni di CO2 con processi di rimozione del carbonio.