Enel Group
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Risk management

Il modello di risk governance del Gruppo Enel

Il Gruppo Enel, nello svolgimento della propria attività industriale e commerciale, è esposto a rischi che potrebbero influenzare i risultati economici e finanziari se non efficacemente monitorati, gestiti e mitigati.
A tal riguardo, in coerenza con l’architettura del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR) adottato da Enel, il Gruppo si è dotato anche di un modello di risk governance basato su alcuni “pilastri” di seguito descritti, nonché di una tassonomia omogenea dei rischi (c.d. “risk catalogue”) che ne agevola la gestione e la rappresentazione organica. 

I “pilastri” della risk governance

Enel ha adottato un framework di riferimento in materia di risk governance che viene declinato in maniera puntuale mediante specifici presídi di gestione, monitoraggio, controllo e reporting per ciascuna delle categorie di rischio individuate.
Il modello di risk governance del Gruppo è in linea con le migliori pratiche nazionali e internazionali di gestione dei rischi e si fonda sui seguenti pilastri: 

Risk management - i pilastri del risk governance
  • Linee di difesa. Il Gruppo adotta presídi strutturati su tre linee di difesa per le attività di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi, nel rispetto della segregazione dei ruoli nei principali perimetri in relazione ai rischi rilevanti.
  • Group Risk Committee. A tale organo, istituito a livello manageriale e presieduto dall’Amministratore Delegato, spettano le attività di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi attraverso:
    • l’analisi delle principali esposizioni e i principali temi di rischio del Gruppo;
    • l’adozione di specifiche policy di rischio applicabili alle società del Gruppo, al fine di individuare i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi, nel rispetto del principio della separazione organizzativa fra le strutture preposte alla gestione e quelle responsabili del monitoraggio e del controllo dei rischi; 
    • l’approvazione di specifici limiti operativi, autorizzandone, laddove necessario e opportuno, deroghe operative a fronte di specifiche circostanze o esigenze;
    • la definizione di strategie di risposta al rischio. 

Il Group Risk Committee si riunisce generalmente quattro volte l’anno e può essere altresì convocato, laddove se ne ravvisi la necessità, dall’Amministratore Delegato e dal responsabile dell’unità “Risk Control”, collocata all’interno della Funzione “Administration, Finance and Control”.

  • Sistema integrato e diffuso di comitati rischi locali. La presenza di specifici comitati rischi locali, articolati secondo le principali linee globali di business e aree geografiche del Gruppo e presieduti dai rispettivi responsabili apicali, garantisce un adeguato presidio sui rischi maggiormente caratterizzanti a livello locale. Il coordinamento di tali comitati con il Group Risk Committee facilita l’opportuna condivisione con il top management del Gruppo delle informazioni e delle strategie di mitigazione delle esposizioni più rilevanti, nonché l’attuazione a livello locale degli indirizzi e delle strategie definite a livello di Gruppo.
  • Risk Appetite Framework (RAF). Il Risk Appetite Framework costituisce il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio ed è un sistema integrato e formalizzato di elementi che consentono la definizione e l’applicazione di un approccio univoco alla gestione, misurazione e controllo di ciascun rischio. Il RAF è sintetizzato nel Risk Appetite Statement, documento che descrive in maniera sinottica le strategie di rischio identificate e gli indicatori e/o limiti applicabili a ciascun rischio.
  • Policy di rischio. L’allocazione delle responsabilità, i meccanismi di coordinamento e le principali attività di controllo sono rappresentate in specifiche policy e documenti organizzativi definiti secondo specifici iter approvativi che coinvolgono strutture aziendali direttamente interessate.
  • Reporting. Appositi e regolari flussi informativi su esposizioni e metriche di rischio, declinati a livello di Gruppo e di singole linee globali di business o geografie, consentono al top management e agli organi sociali di Enel di avere una visione integrata delle principali esposizioni al rischio del Gruppo, sia attuali sia prospettiche.

Il “risk catalogue” di Gruppo

Enel si è dotata di un “risk catalogue” che rappresenta il punto di riferimento a livello di Gruppo e per tutte le strutture aziendali coinvolte nei processi di gestione e di monitoraggio dei rischi. L’adozione di un linguaggio comune agevola la mappatura e la rappresentazione organica dei rischi all’interno del Gruppo, permettendo così l’identificazione delle principali tipologie di rischio che influiscono sui processi aziendali e dei ruoli delle unità organizzative coinvolte nella loro gestione.
Nell’ambito del suddetto “risk catalogue”, le tipologie di rischio sono raggruppate in macrocategorie, che comprendono, come di seguito rappresentato, i rischi strategici, finanziari e operativi, i rischi di (non) compliance, i rischi legati alla governance e alla cultura nonché alla tecnologia digitale.

Risk management - il risk catalogue di Gruppo

Nella tabella che segue è riportato l’elenco dei singoli rischi attualmente individuati e classificati all’interno delle summenzionate macrocategorie.

Il “risk catalogue” di Gruppo

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Questa sezione è dedicata alla disclosure sui seguenti rischi strategici: 

Risk management - rischi strategici

Evoluzioni legislative e regolatorie

Il Gruppo si trova a operare in mercati regolamentati e il cambiamento delle regole di funzionamento dei vari sistemi, nonché le prescrizioni e gli obblighi che li caratterizzano, influiscono sull’andamento della gestione e dei risultati della Holding.
In questo senso le evoluzioni legislative e regolamentari vengono costantemente monitorate, come per esempio:

  • i processi di revisione periodica della regolazione in ambito distribuzione;
  • i processi di liberalizzazione dei mercati elettrici, con particolare attenzione all’accelerazione prevista sul perimetro Italia, e alle aspettative di evoluzione in Sud America;
  • le evoluzioni sui meccanismi di capacity payment in ambito produzione;
  • gli interventi regolatori atti a calmierare l’impatto dello scenario dei prezzi.

A fronte dei rischi che possono derivare da tali evoluzioni, si è operato per intensificare i rapporti con gli organismi di governo e regolazione locali adottando un approccio di trasparenza, collaborazione e proattività nell’affrontare e rimuovere le fonti di instabilità dell’assetto legislativo e regolamentare.

Tendenze macroeconomiche e geopolitiche

Il contesto macroeconomico nel 2023 vedrà nuovamente livelli d’inflazione elevati ben al di sopra degli obiettivi delle banche centrali in quasi tutte le economie. Sebbene si attenda che l’inflazione si moderi gradualmente nel corso dell’anno, alcune dinamiche inflazionistiche sottostanti legate ai servizi e beni finali potrebbero rimanere persistenti nei prossimi trimestri. In risposta, le banche centrali potrebbero ritardare il processo di normalizzazione delle proprie politiche monetarie esacerbando ulteriormente le condizioni finanziarie. Ciò rappresenta un forte rischio soprattutto nei mercati emergenti come l’America Latina, dove un ulteriore aggravarsi generalizzato della propensione al rischio può portare a una ulteriore fuoriuscita di capitali e a un maggiore onere nelle emissioni obbligazionarie dei Governi locali. Lo spazio fiscale di molti Paesi emergenti era infatti già stato logorato durante la crisi pandemica al fine di supportare la ripresa economica, e a oggi le preoccupazioni per la sostenibilità del debito in molti Paesi sono ulteriormente aumentate date le condizioni finanziarie globali sempre meno favorevoli. Infine, nuovi rischi possono riemergere con la diffusione di nuove varianti del COVID-19 che potrebbero costringere i Governi alla reintroduzione di misure restringenti sulla mobilità e, di conseguenza, generare nuove distorsioni a livello delle catene di approvvigionamento.
La forte internazionalizzazione del Gruppo – localizzato in varie regioni, tra cui Sud America, Nord America e Africa – sottopone Enel all’obbligo di considerare e valutare il cosiddetto “Rischio Paese”, consistente nei rischi di natura macroeconomica e finanziaria, istituzionale, sociale, climatica, e in quelli associati al settore energetico, il cui verificarsi potrebbe determinare un significativo effetto negativo sia sui flussi reddituali sia sul valore degli asset aziendali. Enel, a tal proposito, si è dotata di un modello di valutazione quantitativa di Open Country Risk capace di monitorare puntualmente la rischiosità dei Paesi all’interno del proprio perimetro.
Il modello di Open Country Risk ambisce a superare la definizione più convenzionale di rischio Paese focalizzata sulla capacità di un Governo di ripagare il proprio debito emesso e a offrire una visione più ampia dei fattori di rischio che possono impattare un Paese. Nello specifico, il modello si articola in quattro componenti di rischio: fattori economici, istituzionali e politici, sociali, ed energetici.

Risk management - Tendenze macroeconomiche e geopolitiche
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Più nello specifico, il modello di Open Country Risk ha pertanto l’ambizione di misurare la resilienza economica dei singoli Paesi, definita come equilibrio della loro posizione verso l’esterno, l’efficacia delle politiche interne, la vulnerabilità del sistema bancario e corporativo che possono far presagire crisi sistemiche, la loro appetibilità in termini di crescita economica, e infine una quantificazione degli eventi climatici estremi come causa di stress a livello ambientale ed economico (economic factors). A ciò si aggiunge una valutazione sulla robustezza delle istituzioni e del contesto politico (institutional and political factors), una approfondita analisi dei fenomeni sociali e dei diritti umani Social factors Energy factors Institutional and political factors Economic factors Risk management 119 volta a misurare il livello di benessere, inclusione e progresso sociale (social factors), l’efficacia del sistema energetico e il suo posizionamento all’interno del processo di transizione energetica, fattori indispensabili per valutare la sostenibilità degli investimenti in un orizzonte di medio.lungo termine (energy factors).
Nello specifico, l’introduzione di eventi climatici estremi all’interno dell’Open Country Risk consente di elaborare una valutazione sull’evoluzione di alcuni hazard climatici a livello Paese su scala globale in maniera omogenea. Infine, per la parte di analisi relativa al processo di transizione energetica, il modello di Open Country Risk include anche analisi di rischio e opportunità in ottica previsionale quantificando le azioni e il percorso intrapreso dai singoli Paesi. Per esempio, il modello include diversi fattori relativi al peso delle fonti rinnovabili nella generazione energetica, al processo di elettrificazione e al grado di sostenibilità ambientale del sistema energetico nazionale, che, complessivamente, rappresentano caratteristiche cruciali per valutare le potenzialità di crescita e attrattività del Paese nel medio-lungo termine.

Rischi e opportunità strategiche legati al cambiamento climatico

Processo di identificazione e gestione dei rischi legati al cambiamento climatico e azioni per cogliere le opportunità

I cambiamenti climatici e la transizione energetica, come già discusso nei capitoli precedenti, avranno effetti sulle attività del Gruppo secondo varie dinamiche.
Per identificare in maniera strutturata e coerente con le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) le principali tipologie di rischio e di opportunità e gli impatti sul business a esse associati, è stato adottato un framework che rappresenta in maniera esplicita le principali relazioni tra variabili di scenario e tipologie di rischio e opportunità, indicando le modalità di gestione strategiche e operative che considerano anche misure di mitigazione e adattamento.
Si identificano due principali macrocategorie di rischi/ opportunità: quelle derivanti dall’evoluzione delle variabili fisiche e quelle derivanti dall’evoluzione degli scenari di transizione. Il framework descritto è realizzato in un’ottica di coerenza complessiva, che consente di analizzare e valutare l’impatto dei fenomeni fisici e di transizione secondo scenari alternativi solidi, costruiti grazie a un approccio quantitativo e modellistico unito al dialogo continuo sia con gli stakeholder interni sia con autorevoli riferimenti esterni.
I rischi fisici vengono suddivisi a loro volta tra acuti (ovvero eventi estremi) e cronici: i primi sono legati al verificarsi di condizioni meteoclimatiche di estrema intensità, i secondi sono legati a cambiamenti graduali ma strutturali nelle condizioni climatiche.
Gli eventi estremi espongono il Gruppo a: potenziale indisponibilità più o meno prolungata di asset e infrastrutture, costi di ripristino, disagi per i clienti ecc. Il mutamento cronico delle condizioni climatiche espone, invece, il Gruppo ad altri rischi o opportunità: per esempio, variazioni strutturali di temperatura potrebbero provocare variazioni della domanda elettrica ed effetti sulla produzione, mentre variazioni della piovosità o ventosità potrebbero impattare il business del Gruppo in termini di minore o maggiore producibilità. In generale, adattarsi ai cambiamenti probabili che si verificheranno in futuro genera anche attività in ambito di innovazione e di posizionamento strategico: si potrebbero trovare nuovi business e prodotti migliori per vivere in modo sostenibile nel contesto mutato.

In riferimento al processo di transizione energetica, caratterizzato da una progressiva riduzione delle emissioni di CO2, esistono rischi e opportunità legati al mutamento del contesto regolatorio e normativo, ai trend di sviluppo tecnologico e competitivo, di elettrificazione e di comportamenti e alle conseguenti dinamiche di mercato.

Coerentemente con quanto evidenziato negli scenari climatici e di transizione utilizzati da Enel per la definizione di rischi e opportunità, emerge come i principali fenomeni legati alla transizione comincino a essere visibili in funzione dell’adozione di comportamenti da parte dei clienti, strategie industriali da parte dei vari settori economici e politiche di regolamentazione, incluse quelle fiscali. Entro il 2030 i trend di transizione saranno visibili in funzione dell’evoluzione del contesto: il Gruppo Enel ha scelto di guidare e rendere possibile la transizione preparandosi a coglierne tutte le opportunità. Come descritto in precedenza, le scelte strategiche già fortemente orientate alla transizione energetica, con più del 90% degli investimenti dedicati al miglioramento di alcuni dei Sustainable Development Goals, consentono di adottare “by design” la mitigazione dei rischi e la massimizzazione delle opportunità attraverso un posizionamento che tiene conto dei fenomeni di medio e lungo periodo individuati. Alle scelte strategiche si affiancano le best practice operative adottate dal Gruppo.

Framework su principali rischi e opportunità

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Il framework sopra illustrato evidenzia anche i rapporti che collegano gli scenari fisici e di transizione con i potenziali effetti sul business del Gruppo.
Tali effetti possono essere valutati su tre orizzonti temporali: il breve-medio periodo (1-3 anni), nel quale si possono fare analisi di sensibilità a partire dal Piano Strategico presentato ai mercati nel 2022; il medio periodo (fino al 2029), nel quale è possibile apprezzare gli effetti della transizione energetica; il lungo periodo (2030-2050), nel quale si dovrebbero iniziare a manifestare cambiamenti cronici strutturali a livello climatico.
Allo scopo di facilitare la corretta identificazione e gestione di rischi e opportunità legati al cambiamento climatico, nel 2021 è stata pubblicata una policy di Gruppo che descrive le linee guida comuni per la valutazione dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico. La policy “Climate change risks and opportunities” definisce un approccio condiviso per l’integrazione dei temi relativi al cambiamento climatico e alla transizione energetica nei processi e nelle attività del Gruppo, informando così le scelte industriali e strategiche per migliorare la resilienza del business e la creazione di valore sostenibile sul lungo termine, in coerenza con la strategia di adattamento e mitigazione. I passi principali considerati nella policy sono di seguito descritti.

  • Prioritizzazione dei fenomeni e analisi degli scenari. Queste attività includono l’identificazione dei fenomeni fisici e di transizione rilevanti per il Gruppo e la conseguente elaborazione degli scenari da considerare, elaborati tramite analisi e lavorazione di dati da fonti interne ed esterne. Per i fenomeni identificati si possono sviluppare le funzioni che collegano gli scenari (per es., dati sulla variazione delle risorse rinnovabili) all’operatività del business (esempio variazione di producibilità attesa).
  • Valutazione degli impatti. Comprende tutte le analisi e le attività necessarie a quantificare gli effetti a livello operativo, economico e finanziario, in funzione dei processi nei quali queste si integrano (per es., design di nuove costruzioni, o valutazione delle performance operative ecc.).
  • Azioni operative e strategiche. Le informazioni ricavate dalle attività precedenti sono integrate nei processi, informando le decisioni del Gruppo e le attività di business. Alcuni esempi di attività e processi che ne beneficiano sono l’allocazione del capitale, per esempio per la valutazione degli investimenti sugli asset esistenti o sui nuovi progetti, la definizione di piani di resilienza, le attività di gestione e di finanziamento del rischio, le attività di ingegneria e business development.

Di seguito saranno descritte le principali fonti di rischi e opportunità individuate, le best practice operative per la gestione dei fenomeni meteoclimatici e le valutazioni di impatto qualitative e quantitative effettuate a oggi. Tutte le attività sopra menzionate sono svolte nel corso dell’anno grazie a un impegno continuo per analizzare, valutare e gestire le informazioni elaborate. Come la TCFD dichiara, il processo di disclosure dei rischi e opportunità legati ai cambiamenti climatici sarà graduale e incrementale di anno in anno.

La resilienza di Enel rispetto a transizione energetica e cambiamento climatico

Gli impatti dei cambiamenti climatici, l’evoluzione tecnologica, l’evoluzione delle policy e i mutamenti dei fondamentali macroeconomici e delle situazioni geopolitiche e di mercato rendono sempre più importante definire strategie aziendali resilienti, ovvero sia capaci di resistere agli shock esterni, e quindi di assorbire le cause di potenziali crisi e di prosperare anche quando le condizioni esterne si modificano, anche velocemente, sia attrezzate per individuare nuove opportunità e trasformarle in azioni. Considerare congiuntamente i fenomeni legati agli scenari di transizione energetica e i diversi scenari di cambiamento climatico è quindi propedeutico alla definizione di una pianificazione di lungo termine.
L’insieme degli scenari di transizione e climatici contribuisce a indirizzare decisioni strategiche e industriali tenendo conto, per esempio, dei futuri effetti della temperatura sulla domanda elettrica, degli investimenti necessari per supportare la crescente elettrificazione e decarbonizzazione, dell’evoluzione del contesto di mercato e delle abitudini dei consumatori. Visto che Enel nel suo Piano Strategico concentra più del 94% degli investimenti per contrastare il cambiamento climatico attraverso l’incremento progressivo della generazione da fonti rinnovabili e lo sviluppo di infrastrutture e servizi per guidare i sistemi energetici e i clienti verso una progressiva elettrificazione, prevedendo allo stesso tempo la riduzione significativa dell’uso dei combustibili fossili e aumento di qualità ed efficienza, by design gli investimenti e le attività del Gruppo definiscono una crescita di lungo termine allineata a una transizione energetica coerente con l’Accordo di Parigi.

L’applicazione degli scenari climatici di lungo termine consente di costruire piani di adattamento per il portafoglio di asset e attività del Gruppo. Gli scenari climatici vengono sviluppati a partire dall’identificazione dei fenomeni fisici più rilevanti per ogni business (come ondate di calore, piogge estreme, rischio incendio ecc.), per produrre analisi che forniscono sia indicazioni ad alto livello (come indici di country risk tra loro comparabili), sia dati ad alta risoluzione, che consentono di studiare gli impatti fisici a livello di singolo sito. L’approccio vale sia per il portafoglio esistente sia per i nuovi investimenti. Maggiori dettagli per quanto riguarda i nuovi investimenti sono descritti nel capitolo dedicato “Inclusione degli effetti del cambiamento climatico nella valutazione di nuovi progetti”.
La valutazione della vulnerabilità degli asset consente di individuare delle azioni prioritarie per incrementare la resilienza.

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Fenomeni fisici acuti e cronici: possibili impatti sul business, rischi e opportunità

Per quanto concerne i rischi e le opportunità associati alle variabili fisiche, e prendendo a riferimento gli scenari dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), si prova a valutare l’andamento delle seguenti variabili e gli associati fenomeni operativi e industriali come potenziali rischi e opportunità. 

Cambiamenti fisici cronici fonti di rischi e opportunità

Dagli scenari climatici sviluppati insieme all’International Centre for Theoretical Physics (ICTP) di Trieste, non emergono certezze di variazioni strutturali prima del 2030, mentre si potrebbero iniziare ad apprezzare variazioni strutturali tra il 2030 e il 2050. In pratica, mentre si registrano variazioni meteorologiche anche consistenti (cfr. siccità in Europa nel 2022), risulta comunque complesso stabilire sul breve termine se alcuni fenomeni stiano cambiando strutturalmente, ovvero se si stiano già modificando i valori medi di riferimento. Lo si stabilisce, invece, sull’orizzonte temporale più lungo con intervalli di probabilità. I principali impatti dei cambiamenti fisici cronici dovrebbero produrre effetti sulle seguenti variabili:

  • Domanda elettrica: variazione del livello medio delle temperature con effetto su potenziale incremento e/o riduzione del fabbisogno di energia elettrica.
  • Produzione termoelettrica: variazione del livello e delle temperature medie dei mari e dei fiumi con effetti sulla produzione termoelettrica.
  • Produzione idroelettrica: variazione del livello medio di precipitazioni piovose e nevose e delle temperature con potenziale incremento e/o riduzione della produzione idroelettrica.
  • Produzione solare: variazione del livello medio di irraggiamento solare, temperatura e pioggia con potenziale incremento e/o riduzione della produzione solare.
  • Produzione eolica: variazione del livello medio di ventosità con potenziale incremento e/o riduzione della produzione eolica.

In merito agli effetti dei cambiamenti fisici cronici, il Gruppo lavora per stimare al meglio le relazioni tra i cambiamenti delle variabili fisiche e la variazione della producibilità relativa ai singoli impianti per le diverse tecnologie.
Nell’ambito della valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici di lungo periodo si è proceduto con l’individuazione degli eventi cronici rilevanti per ciascuna tecnologia e con l’avvio delle analisi dei relativi impatti in termini di producibilità.

Risk management - Cambiamenti fisici cronici fonti di rischi e opportunità
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Le prime evidenze di scenario mostrano che cambiamenti cronici strutturali nei trend recenti delle variabili fisiche si manifesteranno in maniera sensibile a partire dal 2030. Tuttavia, al fine di avere una stima indicativa dei potenziali impatti, e includere l’eventuale possibilità di anticipo di effetti cronici, è possibile effettuare uno stress test del Piano Industriale sui fattori potenzialmente influenzati dallo scenario fisico, pur prescindendo da una relazione diretta con le variabili climatiche. Si è costruito l’attuale Piano Industriale utilizzando le informazioni contenute negli scenari mediani relativi ai fenomeni cronici, in modo da considerare anche gli effetti eventuali dei trend delle variabili climatiche.

Analisi sull’impatto dei cambiamenti climatici cronici sulla generazione rinnovabile

Per calcolare l’impatto degli effetti cronici del cambiamento climatico sulla produzione dei nostri asset è stata costruita una serie di funzioni ad hoc per ogni tecnologia rinnovabile (eolica, solare e idroelettrica) e impianto, che associano, a ogni variazione delle variabili climatiche (per es., temperatura, irraggiamento, velocità del vento, precipitazioni), probabili cambiamenti in termini di producibilità elettrica degli impianti del nostro portafoglio. 
Per calibrare tali funzioni “link”, si è partiti dai dati storici delle variabili meteo-climatiche (34) e dai riferimenti interni dell’energia producibile osservata del nostro parco impianti. In tal modo, si sono ottenute funzioni “link” che rispondono alle specifiche caratteristiche di ogni impianto e tecnologia rinnovabile.
Si sono potuti, quindi, studiare gli impatti climatici cronici per le possibili proiezioni future delle variabili climatiche (scenari RCP 2.6, 4.5 e 8.5).
Assieme ai fenomeni cronici, che comportano cambiamenti medi strutturali, è necessario studiare la volatilità tipica del meteo e quindi più di breve periodo. Si sono presi come input per la pianificazione strategica sia le informazioni derivate dai range di variazione dei trend cronici proiettate dagli scenari climatici, sia le volatilità storiche dei dati meteorologici, tramite analisi delle variazioni della produzione elettrica (TWh) degli ultimi 10 anni.
Tutte le oscillazioni, sia meteo sia climatiche, possono portare ad aggiustamenti, dal momento che la produzione del parco impianti alimenta il sourcing per la vendita di energia ai clienti. In sostanza, riduzioni in termini di energia per la produzione rinnovabile possono portare a sbilanciamenti lato sourcing che possono portare all’acquisto a mercato dei volumi mancanti per alimentare la strategia commerciale. Viceversa, maggiore produzione rinnovabile porta a una possibile riduzione di acquisto di volumi a mercato (o a maggiori vendite, eventualmente).
Dalle analisi effettuate a livello di singolo impianto e poi aggregate, si è calcolato che in media la produzione idroelettrica potrebbe flettere leggermente in futuro (con differenza consistenti tra siti) riportando variazioni medie nel periodo 2030-2050 nello scenario RCP 2.6 rispetto ai valori storici a livello Paese comprese in un range tra -1% e -5%. I cambiamenti medi della producibilità eolica dipenderanno molto dalla localizzazione degli asset, con variazioni di lieve entità sia positive sia negative. Infine, gli effetti per la tecnologia solare saranno generalmente positivi con aumenti medi a livello Paese fino al 3% nel periodo 2030- 2050 nello scenario RCP 2.6. Tali effetti, aggregati a livello di portafoglio, evidenziano il risultato della diversificazione geografica e tecnologica che bilancia le diverse variazioni.

(34) Dati storici da fonte ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e dati ERA5 fonte ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts).

Cambiamenti fisici acuti fonti di rischi e opportunità

Per quanto riguarda i fenomeni fisici acuti (eventi estremi), l’intensità e la frequenza dei fenomeni fisici estremi possono arrecare danni fisici rilevanti e inaspettati sugli asset ed esternalità negative legate all’interruzione del servizio. Nell’ambito degli scenari legati al cambiamento climatico, la componente fisica acuta riveste un ruolo di primo piano nella definizione dei rischi cui è esposto il Gruppo, sia per l’ampia diversificazione geografica del proprio portafoglio di asset, sia per l’importanza primaria delle risorse naturali rinnovabili nella produzione di energia elettrica.
I fenomeni fisici acuti, nelle diverse casistiche quali tempeste di vento, inondazioni, ondate di calore, ondate di gelo ecc., si caratterizzano per una notevole intensità e una frequenza di accadimento non alta nel breve periodo, ma che, considerando gli scenari climatici futuri di medio e lungo periodo, vede un netto trend di crescita.
Quindi il Gruppo, per i motivi sopra descritti, già attualmente si trova a dover gestire il rischio derivante da eventi estremi nel breve periodo. Contemporaneamente, si sta estendendo la metodologia anche a orizzonti temporali più ampi (al 2050) secondo gli scenari di cambiamento climatico individuati (RCP 8.5, 4.5 e 2.6).

Metodologia di valutazione del rischio da eventi acuti
Al fine di quantificare il rischio derivante da eventi acuti, il Gruppo fa riferimento a una consolidata metodologia di analisi del rischio catastrofico, utilizzata nel settore assicurativo e anche nei report dell’IPCC(35). Attraverso le proprie unità di business di assicurazione e la società captive di assicurazione Enel Insurance NV il Gruppo gestisce le diverse fasi legate ai rischi derivanti da catastrofi naturali: dalla valutazione e quantificazione alle corrispondenti coperture per ridurre al minimo gli impatti.
La metodologia è applicabile all’insieme degli eventi estremi che possono essere oggetto di analisi, quali le tempeste di vento, le ondate di calore, i cicloni tropicali, le inondazioni ecc. In tutte le suddette tipologie di catastrofi naturali, comunque, si individuano tre fattori indipendenti che, sinteticamente, sono di seguito descritti.

  • La probabilità dell’evento (c.d. “Hazard”), cioè la sua frequenza teorica su uno specifico arco temporale: il tempo di ritorno. In altre parole, un evento catastrofale che abbia, per esempio, un tempo di ritorno di 250 anni implica che a esso sia associabile una probabilità dello 0,4% che possa accadere in un anno. Tale informazione, necessaria alla valutazione del livello di frequenza dell’evento, è poi associata alla sua distribuzione geografica rispetto ai diversi luoghi dove sono presenti gli asset del portafoglio.

    Quindi il Gruppo adotta, a tal fine, lo strumento delle mappe di hazard che associano, per le diverse tipologie di catastrofi naturali, a ogni punto geografico della mappa globale, la corrispondente stima della frequenza associata all’evento estremo. Queste informazioni, organizzate in database geo-referenziati, vengono fornite da società globali di ri-assicurazione, società di consulenza meteorologica o istituzioni accademiche.
  • La vulnerabilità, che, in termini percentuali, indica quanto valore viene perso e/o danneggiato al verificarsi dell’evento catastrofico. In termini più specifici, quindi, si può far riferimento al danneggiamento di asset materiali, all’impatto sulla continuità della produzione e/o distribuzione di energia elettrica, o anche all’erogazione dei servizi elettrici offerti al cliente finale.

Il Gruppo, soprattutto nel caso di danni ai propri asset, realizza e promuove specifiche analisi di vulnerabilità relative a ogni tecnologia presente nel proprio portafoglio: impianti di produzione solari, eolici, idroelettrici, reti di trasmissione e distribuzione, cabine primarie e secondarie ecc. Tali analisi, naturalmente, sono poi focalizzate sugli eventi estremi che impattano maggiormente le diverse tipologie di tecnologie, dunque, in questo modo, si viene a definire una sorta di matrice che associa ai singoli eventi catastrofici naturali la corrispondente tipologia di asset impattata in modo rilevante.

  • L’esposizione è l’insieme dei valori economici, presenti nel portafoglio del Gruppo, che possono avere impatti non trascurabili in presenza di eventi naturali catastrofali. Anche in questo caso, le dimensioni delle analisi sono specifiche per le diverse tecnologie di produzione, per gli asset della distribuzione e per i servizi al cliente finale.

L’insieme dei tre fattori sopra descritti (hazard, vulnerabilità ed esposizione) costituisce l’elemento fondamentale per la valutazione del rischio derivante da eventi estremi. In tal senso il Gruppo, rispetto agli scenari di cambiamento climatico, differenzia le analisi di rischio a seconda delle specificità dei diversi orizzonti temporali associati. Nella seguente tabella è, quindi, riportato sinteticamente lo schema adottato per la valutazione degli impatti derivanti da fenomeni fisici acuti.

(35) L. Wilson, “Industrial Safety and Risk Management”, University of Alberta Press, Alberta 2003. T. Bernold, “Industrial Risk Management”. Elsevier Science Ltd., Amsterdam, 1990.H. Kumamoto and E.J. Henley, “Probabilistic Risk Assessment And Management For Engineers And Scientists”, IEEE Press, 1996.Nasim Uddin, Alfredo H.S. Ang. (eds.), “Quantitative risk assessment (QRA) for natural hazards”, ASCE, Germany, 2012.UNISDR, “Global Assessment Report on Disaster Risk Reduction: Revealing Risk, Redefining Development”, UNISDR, Geneva, 2011.IPCC, “Managing the Risks of Extreme Events and Disasters to Advance Climate Change Adaptation - A Special Report of Working Groups I-II of the Inter-governmental Panel on Climate Change (IPCC)", Cambridge University Press, Cambridge, 2012

Orizzonte temporaleHazardVulnerabilitàEsposizione
Breve termine (1-3 anni) Mappe di hazard basate su dati storici e modelli meteorologiciLa vulnerabilità, essendo legata al tipo di evento estremo, alle specifiche della tipologia di danno e ai requisiti tecnici della tecnologia in esame, è essenzialmente indipendente dagli orizzonti temporaliValori del Gruppo nel breve termine
Lungo termine (al 2050 e/o 2100) Mappe di hazard e studi specifici per i diversi scenari climatici RCP dell’IPCCValori del Gruppo nella loro evoluzione di lungo termine
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Nel caso della vulnerabilità di asset all’interno del portafoglio, quindi, si è definita, in collaborazione con le relative Linee di Business Globali del Gruppo, una tabella di priorità di impatti dei principali eventi estremi sulle diverse tecnologie.

Risk management - Cambiamenti fisici acuti fonti di rischi e opportunità
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Gestione del rischio da eventi estremi nel breve termine
Nell’orizzonte di breve termine (1-3 anni) il Gruppo, oltre a quanto illustrato precedentemente in termini di valutazione e quantificazione del rischio, mette in atto delle azioni volte alla riduzione degli impatti che il business può subire in seguito a eventi estremi di tipo catastrofale. In tal senso si possono distinguere due principali tipologie di azioni: la definizione di una efficace copertura assicurativa e le diverse attività di adattamento al cambiamento climatico, legate alla prevenzione dei danni che potrebbero derivare da eventi estremi. Di seguito si illustrano le caratteristiche generali di tali azioni e, naturalmente, nel caso delle attività di adattamento per la prevenzione e mitigazione dei danni, si farà riferimento specifico alle Linee di Business Globali di Generazione e di Enel Grids del Gruppo.

Impatti degli eventi fisici acuti sul Gruppo
Il Gruppo Enel possiede un portafoglio ben diversificato in termini di tecnologie, distribuzione geografica e dimensione degli asset e, di conseguenza, anche l’esposizione del portafoglio ai rischi naturali è diversificata. Il Gruppo mette in atto varie misure di mitigazione del rischio che, come verrà descritto di seguito, includono sia le coperture assicurative sia altre azioni manageriali e operative atte a ridurre ulteriormente il profilo di rischio dell’Azienda. Infatti, le evidenze empiriche riportano ripercussioni trascurabili di tali rischi, come dimostrano i dati relativi agli ultimi cinque anni. Considerando gli eventi più rilevanti, definiti come gli accadimenti con impatto lordo >10 milioni di euro, il valore cumulato dell’impatto lordo ammonta a ~130 milioni di euro, che rappresenta meno dello 0,06% dei valori assicurati del Gruppo al 2022, pari a ~224 miliardi di euro, la maggior parte dei quali recuperati tramite rimborsi assicurativi.

Acute Events Risk Index (AERI)
Il Gruppo ha sviluppato un indice di climate change chiamato Acute Events Risk Index (AERI)(36) per dare un’indicazione di alto livello della variazione del rischio dovuto al cambiamento climatico per i fenomeni acuti. In particolare, i risultati mostrano la quota di capacità installata che, in base alle proiezioni climatiche (RCP 2.6), si troverà in zone caratterizzate da una classe di rischio più o meno alta in funzione dell’incremento dell’hazard atteso a causa del cambiamento climatico nel periodo 2030-2050 rispetto al periodo storico.

L’indice mostrato considera gli impianti idroelettrici, solari ed eolici del Gruppo (Enel Green Power ed Enel X), utilizzando le metriche climatiche e l’approccio seguito per il preliminary screening, che saranno descritti anche in seguito, allo scopo di identificare gli asset che saranno soggetti ai cambiamenti climatici più intensi. L’obiettivo di questa valutazione è definire le priorità per le analisi di dettaglio necessarie per l’individuazione delle azioni di adattamento. È importante specificare che questo indice dà una rappresentazione sintetica di uno screening effettuato per ogni impianto e fenomeno fisico rilevante, rispetto al quale verranno valutate le priorità per analisi più dettagliate.

In particolare, per ogni impianto vengono considerati i fenomeni fisici rilevanti, rispetto ai quali si calcola il livello di cambiamento climatico futuro e attraverso un’opportuna ponderazione viene assegnata a ciascun asset una classe di rischio (alta, media, bassa, molto bassa). A questo punto è possibile aggregare i risultati e arrivare al valore di AERI di Gruppo declinato per ogni categoria di rischio. 

Come mostrato nella figura sottostante, nello scenario RCP 2.6 solo l’1% della capacità totale analizzata(37) del Gruppo Enel è localizzato in zone classificate ad alto rischio da climate change: per questi impianti un’analisi dettagliata è prioritaria per identificare possibili misure di adattamento. Il 15%, invece, si troverà in aree a medio rischio. Ciò significa che la situazione degli asset deve essere analizzata su base rolling per valutare se procedere con analisi più approfondite e dati a più alta risoluzione, allo scopo di definire le necessità di adattamento rispetto a fenomeni specifici. Infine, alla restante capacità installata (84%) è associato un rischio basso o molto basso: gli impianti in queste categorie non dovrebbero essere soggetti a cambiamenti climatici rilevanti nello scenario RCP 2.6. Per questi, dunque, restano adeguati i criteri e le azioni già implementate e le analisi di dettaglio avranno priorità minore. Le analisi saranno comunque aggiornate e affinate su base continua per garantire il monitoraggio del cambiamento climatico atteso su tutti gli impianti.

(36) Con l’AERI si valuta la percentuale di capacità a rischio nel futuro a lungo termine (2030-2050) rispetto allo storico. Si assume così che gli impianti del Gruppo siano resilienti ai fenomeni osservati nel recente passato.
(37) Gli impianti analizzati al momento sono fino a COD 2022 per la tecnologia solare e fino a COD 2021 per le altre tecnologie.

Acute Events Risk Index (AERI) valutato a livello di Gruppo per lo scenario RCP 2.6
Risk management - Acute Events Risk Index (AERI) valutato a livello di Gruppo per lo scenario RCP 2.6
Acute Events Risk Index (AERI) valutato a livello di Gruppo per lo scenario RCP 2.6
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Le assicurazioni nel Gruppo Enel
Il Gruppo, annualmente, definisce programmi globali di assicurazione per i propri business, presenti nei diversi Paesi in cui opera. I due programmi principali, in termini di ampiezza di copertura e di volumi, sono i seguenti:

  • il Programma Property (“Property Damage and Business Interruption Insurance Program”) per ciò che concerne i danni materiali che possono subire gli asset e l’interruzione del business che ne deriva. Quindi, oltre al costo per la ricostruzione a nuovo dell’asset (o di sue parti), si remunerano, entro i limiti e le condizioni definite nelle polizze, anche le perdite economiche dovute ai loro fermi in termini di produzione e/o di distribuzione dell’energia elettrica;
  • il Programma Liability (“General & Environmental Liability Insurance Program”) che copre i danni a terze parti, conseguenti anche agli impatti che possono avere eventi estremi sugli asset e sul business del Gruppo.

A partire da una efficace valutazione del rischio, si possono dunque definire adeguati limiti e condizioni assicurative all’interno delle polizze di copertura e questo vale anche nel caso di eventi estremi naturali, legati al cambiamento climatico. Infatti, in quest’ultimo caso gli impatti sul business possono essere notevoli ma, come si è verificato nei casi accaduti in passato e in diverse località del mondo, il Gruppo ha mostrato una assoluta resilienza, grazie agli ampi limiti di copertura assicurativa che sono anche conseguenza di una solida struttura di ri-assicurazione, rispetto alla società captive Enel Insurance NV del Gruppo. In un tale contesto di efficace copertura assicurativa non sono comunque meno rilevanti le azioni che il Gruppo pone in essere nell’ambito della prevenzione manutentiva degli asset di produzione e distribuzione dell’energia elettrica. Infatti, se da un lato gli effetti di tali attività hanno immediato riscontro nella mitigazione degli impatti dovuti agli eventi estremi, dall’altro sono presupposto necessario per ottimizzare il risk financing e minimizzare, rispetto al mercato assicurativo, i costi dei propri programmi globali di copertura, tra cui anche il rischio legato agli eventi catastrofali naturali. Tale strategia adattiva si sostanzia in strategie e azioni manageriali, non solo assicurative, che si modificano con le condizioni al contorno; per esempio, il Gruppo è riuscito a sterilizzare gran parte del trend in forte rialzo dei premi sui mercati assicurativi tramite modifiche alle politiche di retention del rischio sugli asset, nonché tramite politiche di trasferimento interno del rischio che premiano le Linee di Business più virtuose dal punto di vista della risk mitigation. In quest’ottica, assumono un ruolo cruciale il metodo e le informazioni estratte dalle analisi degli eventi ex post che permettono di definire processi e pratiche per la mitigazione di eventi simili in futuro.
Enel Insurance NV, all’interno del Programma Property, ha avviato un meccanismo di Premium Refund a favore delle Linee di Business vincolato alla sinistralità e al raggiungimento degli obiettivi SDG del Gruppo, contribuendo al circolo virtuoso legato all’adaptation del Gruppo alle sfide del climate change.

Le attività di adattamento al cambiamento climatico
nel Gruppo Enel
Il Gruppo implementa soluzioni di adattamento al cambiamento climatico secondo un approccio complessivo che, come descritto nel capitolo “Climate change strategy”, agisce valutando i potenziali impatti al fine di calibrare opportunamente le misure necessarie per potenziare la capacità di risposta agli eventi avversi (Response Management) e per aumentare la resilienza del business (Resiliency Measures), riducendo quindi il rischio di futuri impatti negativi di eventi avversi. Inoltre, le competenze e gli strumenti sviluppati per analizzare gli effetti del cambiamento climatico saranno impiegati per creare valore attraverso l’ideazione di nuove opzioni di business, volte a offrire soluzioni per facilitare l’adattamento delle comunità e di tutti gli stakeholder.

Le soluzioni di adattamento possono comprendere sia azioni policy e best practice implementate nel breve termine, sia decisioni a lungo termine. 
Per i nuovi investimenti, in linea con l’approccio generale, si può inoltre agire già nella fase di progettazione e costruzione, per ridurre by design l’impatto dei rischi climatici, per esempio tenendo conto in fase di progettazione degli scenari climatici e delle analisi della vulnerabilità degli asset rispetto a fenomeni specifici per implementare soluzioni resilienti.

Nella tabella seguente è riportata una sintesi di alto livello che vuole rappresentare il tipo di azioni che Enel attua per una corretta gestione degli eventi avversi e per aumentare la resilienza a fronte di fenomeni meteo e della loro evoluzione a causa del cambiamento climatico. Nei capitoli successivi alcune attività vengono descritte in maggiore dettaglio.

Le attività di adattamento al cambiamento climatico nel Gruppo Enel

Approfondisci il contenuto in dettaglio

Come Enel garantisce la resilienza della generazione
Per quanto riguarda la generazione, nel tempo il Gruppo ha sia effettuato interventi mirati su siti specifici sia instaurato attività e processi di gestione ad hoc.
Tra le azioni su siti specifici negli ultimi anni, citiamo per esempio:

  • miglioramento dei sistemi di gestione delle acque di raffreddamento di alcuni impianti per compensare fenomeni derivanti dall’abbassamento dei fiumi, come per esempio il Po in Italia;
  • specifici interventi tecnologici (“fogging systems”) per migliorare il flusso dell’aria in ingresso e compensare la riduzione di potenza dovuta all’aumento della temperatura ambiente nei CCGT;
  • installazione di pompe di drenaggio, sollevamento del terrapieno, pulizia periodica dei canali, e interventi per rafforzare i terreni adiacenti agli impianti rispetto a eventi franosi e per mitigare i rischi di alluvione;
  • rivalutazione periodica sito-specifica per gli impianti idroelettrici degli scenari di alluvione attraverso simulazioni numeriche. Gli scenari elaborati sono gestiti con azioni di mitigazione e interventi sulle opere civili, sulle dighe e sulle opere di presa.<

Per la corretta gestione dei fenomeni meteo avversi nell’ambito della generazione di energia elettrica, il Gruppo adotta una serie di best practice come le seguenti:

  • Previsioni meteo per monitorare la disponibilità della risorsa rinnovabile e il verificarsi degli eventi estremi, con sistemi di allerta che garantiscano la protezione di persone e asset.
  • Simulazioni idrologiche, rilievi del territorio (anche con droni), monitoraggio di eventuali vulnerabilità attraverso sistemi digitali GIS (Geographic Information System) e misure satellitari.
  • Monitoraggio avanzato di oltre 100.000 parametri (con oltre 160 milioni di misure storiche) rilevati su dighe e opere civili idroelettriche. 
  • Monitoraggio in tempo reale da remoto degli impianti di produzione elettrica.
  • Safe room negli impianti situati nelle zone esposte a tornado e uragani, come per esempio quelli eolici in Oklahoma, negli Stati Uniti.
  • Adozione di linee guida specifiche per l’esecuzione di studi idrologici e idraulici sin dalle prime fasi di sviluppo, volte a valutare i rischi interni di impianto e verso le aree esterne all’impianto, con applicazione in fase di progettazione delle opere di drenaggio e di mitigazione del principio di invarianza idraulica.
  • Verifica di potenziali trend climatici per i principali parametri di progetto al fine di tenerne conto nel dimensionamento dei sistemi per progetti rilevanti (per es., valutazioni sulla temperatura della sorgente fredda al fine di garantire maggiore flessibilità nel raffreddamento nei nuovi CCGT) e di opere civili specifiche (per es., valutazioni sulla piovosità per il progetto dei sistemi di drenaggio in impianti solari).
  • Stima di velocità del vento estreme utilizzando database aggiornati contenenti i registri e le traiettorie storiche di uragani e tempeste tropicali, con conseguente selezione della tecnologia delle turbine eoliche più adatta alle condizioni emerse.

Ambiti principali: Maintenance, O&M Operation, Dams and Hydraulic infrastructure Safety, Critical Event Management

In aggiunta, per reagire prontamente agli eventi avversi, il Gruppo adotta procedure dedicate per la gestione delle emergenze con protocolli di comunicazione in tempo reale, pianificazione e gestione di tutte le attività per il ripristino delle attività operative in breve tempo e check-list standard per la valutazione dei danni e il ritorno in servizio in sicurezza in tutti gli impianti nel tempo più breve possibile. Una soluzione per minimizzare gli impatti dei fenomeni climatici è rappresentata dal processo di “Lesson Learned Feedback”, che viene implementato dalle Funzioni tecniche ed è regolato dal modello operativo esistente e influenza i progetti futuri.

L’analisi degli impatti climatici futuri per identificare le necessità di adattamento

Nella Linea di Business di Generazione, partendo dalla mappatura dei fenomeni rilevanti a livello globale, si stanno conducendo analisi dei rischi climatici acuti e cronici per stimare l’impatto futuro nel medio-lungo termine sugli impianti di generazione del Gruppo.

In particolare, l’analisi sugli eventi acuti è stata eseguita in due fasi:

  • preliminary screening dell’hazard ed esposizione per tutti gli impianti hydro, wind e solar con l’obiettivo di clusterizzare il parco di generazione esistente secondo il grado di vulnerabilità e identificare gli impianti con un maggior rischio tra i quali selezionare uno o due impianti per l’identificazione di eventuali azioni di adattamento;
  • detailed analysis sugli impianti prioritari per un maggior rischio, consentendo la futura identificazione di eventuali azioni di adattamento e di misure per la prevenzione della perdita di produzione.

L’analisi di dettaglio è stata sviluppata per tener conto del possibile incremento di frequenza e intensità degli eventi estremi e individuare di conseguenza gli asset esposti al relativo fenomeno.

L’analisi di dettaglio sui siti pilota ha messo in evidenza un numero limitato di asset a rischio alto, nel lungo termine, per tutto il set di fenomeni considerato. 

Precipitazioni intense

  • Nel corso del 2022 è stata condotta un’analisi su un numero rilevante di impianti che ha evidenziato un’elevata correlazione della geo-morfologia del sito rispetto all’impatto del fenomeno sull’asset e ha confermato la necessità di un’analisi sito-specifica, in particolare per quegli asset maggiormente esposti al fenomeno (tra le tecnologie quella fotovoltaica e a livello geografico l’America Latina).
  • Analisi più approfondite hanno permesso di identificare possibili misure di adattamento strutturali utili ad abbassare il livello di rischio idraulico a una soglia accettabile e la cui implementazione richiederà un’analisi costo-beneficio. Tali interventi di adattamento strutturali possono per esempio essere relativi alla costruzione di opere di mitigazione idraulica (principalmente argini, riprofilature di alveo, adattamento canali di drenaggio, vasche di espansione e laminazione) e innalzamento delle componenti a rischio tramite movimentazione terra e aumento della lunghezza delle strutture di supporto nel caso di pannelli fotovoltaici.

Ondate di calore

  • Nel 2022 si è approfondito il fenomeno delle ondate di calore per gli impianti fotovoltaici, evento critico caratterizzato dal permanere per più giorni di alte temperature in corrispondenza di assenza di precipitazioni.
  • Nonostante l’aumento della frequenza e dell’intensità del fenomeno climatico non si evidenziano impatti rilevanti sull’asset, ma solo una riduzione della performance dell’inverter per derating in determinati periodi dell’anno e in specifiche località.

Tempeste di vento

  • Relativamente al rischio tempeste di vento, nonostante gli scenari evidenzino un aumento dell’incidenza del fenomeno, l’analisi d’impatto mostra un’elevata resilienza by design soprattutto degli impianti eolici analizzati.
  • L’implementazione di eventuali misure di adattamento richiederà valutazioni sito-specifiche sulla base di un’analisi costo-beneficio, considerando il limitato impatto che il fenomeno ha sugli impianti Enel Green Power.

Incendi

  • Relativamente al rischio incendio la Linea di Business ha condotto uno studio per individuare le aree a maggior rischio e in ottica di prevenzione e/o di riduzione delle tempistiche di intervento sono state individuate alcune possibili misure di adattamento da adottare in fase progettuale o di esercizio dell’impianto, come per esempio rimozione aggiuntiva della vegetazione attorno all’area di progetto, predisposizione di strisce tagliafuoco, coordinamento extra con autorità locali su modalità di intervento in caso di incendio.

Le metodologie sviluppate saranno progressivamente affinate con l’obiettivo di applicarle anche al design e sviluppo di nuovi impianti Enel Green Power. Queste analisi consentiranno di quantificare le necessità di adattamento in termini di Risk Prevention (per es., l’adozione di un design adattivo), e in termini di Event Management e gestione del rischio residuale.

La resilienza delle reti al centro della strategia Enel
La Linea di Business Enel Grids, seguendo le linee guida di Gruppo sopra menzionate (“Climate change risks and opportunities”), ha emesso una specifica policy (Climate Change Risk Assessment) al fine di fornire criteri generali, metodologia e requisiti adottati per l’identificazione, l’analisi e la valutazione di rischi inerenti al cambiamento climatico, relativamente agli asset gestiti e alle attività svolte, al fine di monitorare il rischio e le azioni da mettere in atto per mitigarne gli impatti.
Nella Business Line Enel Grids il Gruppo Enel, per far fronte agli eventi climatici estremi, ha adottato un approccio denominato “4R” che in un’opportuna policy (che vuole assicurare una strategia innovativa per la resilienza delle reti di distribuzione) definisce le misure da adottare sia in fase di preparazione di un’emergenza sulla rete, sia per un repentino ripristino del servizio ex post, ovvero una volta che gli eventi climatici hanno causato danni agli asset e/o disalimentazioni. La strategia delle 4R si articola in quattro fasi.
 

  1. Risk Prevention: include azioni che consentano di ridurre la probabilità di perdere elementi di rete a causa di un evento e/o a minimizzare i suoi effetti, ovvero sia interventi atti ad aumentare la robustezza dell’infrastruttura sia interventi di manutenzione. La scelta delle soluzioni tecniche per incrementare la resilienza è indirizzata da un catalogo che individua il miglior intervento per evento climatico e geografia.
  2. Readiness: comprende tutti gli interventi finalizzati a migliorare la tempestività con cui viene identificato un evento potenzialmente critico, ad assicurare il coordinamento con la Protezione Civile e le istituzioni locali, nonché a predisporre le necessarie risorse una volta che un disservizio si sia verificato sulla rete.
  3. Response: rappresenta la fase in cui viene valutata la capacità operativa di far fronte a un’emergenza al verificarsi di un evento estremo, direttamente correlata alla capacità di mobilitare risorse operative sul campo e alla possibilità di effettuare manovre telecomandate di rialimentazione tramite collegamenti resilienti di backup.
  4. Recovery: è l’ultima fase, nella quale si ha l’obiettivo di far tornare la rete, quanto prima, in condizioni di funzionamento ordinarie, nei casi in cui l’evento meteo estremo abbia determinato interruzioni del servizio nonostante tutte le misure di incremento della resilienza precedentemente adottate.

La Linea di Business, seguendo tale approccio, ha predisposto diverse policy su azioni specifiche volte a trattare i vari aspetti e i diversi rischi inerenti al climate change. In particolare:

Guidelines for Readiness Response and Recovery actions during emergencies
Una policy relativa alle ultime tre fasi dell’approccio 4R indica le linee guida e le misure volte a migliorare le strategie di preparazione, a mitigare l’impatto delle interruzioni totali e, infine, a ripristinare il servizio al maggior numero possibile di clienti nel più breve tempo possibile. 

Guideline for Network Resilience Enhancement Plan
Una policy dedicata si prefigge l’obiettivo di identificare gli eventi climatici straordinari più impattanti sulla rete, di valutare specifici KPI della rete AS-IS e il miglioramento degli stessi in base a interventi proposti per poterne, infine, valutare l’ordine di priorità. In tal modo si vanno a selezionare le azioni che, poste in atto, minimizzano l’impatto sulla rete di eventi estremi particolarmente critici in una determinata area/regione. La policy si colloca, quindi, nelle prime due fasi dell’approccio 4R, suggerendo misure in merito a Risk Prevention e Readiness. In Italia, questa policy si traduce nel Piano Resilienza che e-distribuzione predispone annualmente dal 2017 e che rappresenta un addendum del Piano di Sviluppo nel quale si prevedono investimenti ad hoc, su un orizzonte di tre anni, che mirano a ridurre l’impatto di eventi estremi appartenenti a determinati cluster critici: ondate di calore, manicotto di ghiaccio e tempeste di vento (caduta di alberi ad alto fusto). Nel periodo 2017-2021 sono stati già investiti circa 672 milioni di euro e circa ulteriori 262 milioni di euro verranno impiegati anche nel triennio successivo, come specificato nell’addendum al Piano 2022-2024. A fronte di questi rischi sono stati pianificati investimenti come la sostituzione mirata dei conduttori nudi con cavo isolato, in alcuni casi interramento dei cavi, oppure soluzioni che prevedano vie di rialimentazione non vulnerabili ai fenomeni sopra citati. Così come in Italia, anche negli altri Paesi, sia in Europa sia in Sud America, si stanno approfondendo temi analoghi, per poter predisporre un processo di pianificazione investimenti ad-hoc, in grado di incrementare il grado di resilienza delle reti agli eventi estremi, sempre tenendo conto delle diverse peculiarità di ogni realtà territoriale.

Measures for Risk Prevention and Preparation in case of wildfires affecting the electrical installations
Una policy dedicata al rischio incendi definisce un approccio integrato di gestione delle emergenze applicato al fenomeno incendi boschivi, sia nei casi in cui siano originati da fenomeni esterni alle reti e sia nei casi, per quanto rari, in cui siano causati dalle reti stesse e, comunque, in ogni caso siano potenzialmente pericolosi per gli impianti Enel. Il documento fornisce linee guida, da calare nelle diverse realtà di presenza, al fine di individuare aree/impianti a rischio, di definire specifiche misure di prevenzione (per es., valutazione di specifici piani manutentivi ed eventuali interventi di rafforzamento) e, nel caso di manifestazione dell’incendio, di gestire in maniera ottimale l’emergenza per limitarne l’impatto e ripristinare quanto prima il servizio.

Azioni di supporto
Implementazione di sistemi di previsione meteorologica, di monitoraggio dello stato della rete e di valutazione dell’impatto dei fenomeni climatici critici sulla rete, predisposizione di piani operativi e organizzazione di apposite esercitazioni. In tal senso, particolare rilevanza è rappresentata da accordi preventivi per la mobilitazione di risorse straordinarie – preventivamente identificate per far fronte all’emergenza – sia interne sia di imprese contrattiste. Per esempio, in Italia oltre ad aver installato e reso operative tre stazioni sperimentali con l’obiettivo di osservare e approfondire il fenomeno di formazione del manicotto di ghiaccio sui conduttori MT, sono stati avviati trial di sensoristica IoT per il monitoraggio di linee aree localizzate in zone particolarmente esposte ai fenomeni di neve e vento (progetto Newman).

Enel Grids sta contribuendo in maniera significativa alla stesura delle prime pubblicazioni del settore sull’importanza e le possibili azioni in merito alla resilienza e all’adattamento al cambiamento climatico, come per esempio il report ad hoc emesso da Eurelectric-EPRI(38) nel dicembre 2022 “The Coming Storm: building electricity resilience to extreme weather”.
In aggiunta, nell’ottica del miglioramento continuo, Enel Grids effettua attivit. di scouting, direttamente contattando startup, esperti del settore e attraverso challenge proposte dalla Funzione di Innovability di Enel Group, al fine di identificare soluzioni tecnologiche innovative per supportare le analisi di impatto climatico e le misure di adattamento per incrementare la resilienza della rete.

L’analisi degli impatti climatici futuri per identificare le necessità di adattamento
Enel Grids, partendo dalla mappatura dei fenomeni rilevanti a livello globale, monitora l’andamento dei fenomeni maggiormente critici nei diversi Paesi di presenza, per stimarne l’impatto futuro del cambiamento climatico sulla rete nel medio-lungo termine. Per fare ciò, è necessario effettuare innanzitutto una valutazione preliminare degli eventi meteo estremi verificatisi in passato con i relativi impatti sulla rete (anche in termini di guasti associati). La mappatura che associa a ogni “core country” gli eventi acuti maggiormente critici è rappresentata nella figura sottostante.

Questa consente l’identificazione delle analisi prioritarie, al fine di individuare le eventuali misure di adattamento.

Risk management - L’analisi degli impatti climatici futuri per identificare le necessità di adattamento
L’analisi degli impatti climatici futuri per identificare le necessità di adattamento
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A partire da tali valutazioni, nel corso del 2022 sono state quindi condotte analisi di dettaglio per specifici fenomeni e geografie. Di seguito alcuni esempi.

Precipitazioni intense/tempeste di vento

  • Nel corso del 2022 è stata effettuata un’analisi per approfondire il fenomeno della ciclogenesi esplosiva (data dalla combinazione di vento e pioggia intensi) in Spagna, con proiezioni degli eventi fino al 2050, valutando i possibili impatti futuri sugli asset di rete. I primi risultati suggeriscono un andamento sostanzialmente in linea con lo storico osservato, a eccezione delle aree costiere della Catalogna, dove si prevede una possibile intensificazione degli eventi. 
  • Sempre nel 2022, anche in Colombia sono state eseguite analisi sugli impatti delle precipitazioni, nell’area di Bogotà e Cundinamarca, valutandone i possibili scenari al 2050. Gli approfondimenti effettuati mostrano una sostanziale persistenza nel tempo degli effetti negativi associati a tale fenomeno. In virtù di tali prime risultanze, si prevede la pianificazione di interventi perlopiù volti a impermeabilizzare le cabine secondarie nelle aree urbane, in risposta al rischio di alluvioni, così come l’irrobustimento delle infrastrutture aeree per limitare le conseguenze legate all’impatto diretto delle precipitazioni.

Ondate di calore

  • Nel 2022 si è ulteriormente approfondito il fenomeno delle ondate di calore in Italia a partire dalle prime analisi già condotte nel 2020. Tale evento critico è caratterizzato dal permanere per più giorni di alte temperature in corrispondenza di assenza di precipitazioni e, ostacolando lo smaltimento del calore delle linee in cavo interrato, provoca un anomalo incremento del rischio di guasti multipli sulle reti soprattutto nelle aree urbane e nei centri di turismo estivo. Le analisi condotte hanno evidenziato come il fenomeno climatico si intensificherà nei prossimi decenni di un 10-40% al 2050 (in base allo scenario climatico), richiedendo azioni di adattamento adeguate, come già previsto dal crescente impegno testimoniato sia dal Piano Resilienza sopra riportato sia dalla partecipazione al bando del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) della quota (350 milioni di euro) afferente all’incremento della resilienza delle infrastrutture. 

Incendi

  • Relativamente al rischio incendio la Linea di Business, unitamente alla policy sopra descritta, sta predisponendo un aggiornamento della policy sulla prevenzione del rischio incendi, applicando un indice che valuta il rischio incendio delle aree in base alle caratteristiche orografiche e ambientali (FWI: Fire Weather Index) come strumento di supporto con proiezione degli scenari al 2050 sull’evoluzione del fenomeno. A oggi ciascun Paese ha condotto uno studio per individuare le aree a maggior rischio incendio in ambito forestale. Tale studio oggi si avvale anche di una mappatura GIS (Geographic Information System) per la più precisa individuazione delle reti rispetto ai diversi contesti ambientali (aree naturali protette, forestali, habitat). In tal modo è possibile adottare interventi progettuali costruttivi o manutentivi ancor più efficaci in ottica di prevenzione del rischio incendi.

 

 

 

Attività di adattamento - Enel X Global Retail
La Linea di Business Enel X Global Retail, per far fronte agli eventi climatici estremi, ha avviato i lavori per stimare i potenziali impatti dei fenomeni fisici allo scopo di definire le relative azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, attraverso l’identificazione dei rischi e delle opportunità per i Paesi/asset prioritari.
Per gli asset di proprietà, che rappresentano una quota minoritaria, è stata effettuata un’analisi degli impatti; mentre per quanto riguarda i clienti Business to Business (B2B) e Business to Government (B2G) sono in corso di valutazione potenziali rischi e le possibili soluzioni di resilienza.
Il lavoro sull’adaptation si è concentrato sulla definizione della metodologia per valutare la vulnerabilità degli asset di Enel X Global Retail estendendo gli studi sviluppati da Enel Green Power and Thermal Generation ed Enel Grids per la valutazione e la gestione degli eventi meteorologici acuti per il solare (Distributed Energy PV) e per il Public Lighting.
Per il solare è stato realizzato uno screening preliminare del rischio climatico nei Paesi/asset individuati come prioritari per determinati eventi acuti, quali: vento estremo, forti precipitazioni/alluvioni, rischio incendio. Dal lavoro svolto finora e dai risultati ottenuti dal preliminary screening per il solare non si evidenziano criticità dovute a impatti climatici sugli asset individuati e l’analisi verrà estesa anche ai siti in cui sono previste nuove costruzioni. Per gli asset del Public Lighting è in fase di affinamento l’analisi di correlazione tra i dati riguardanti danni/ guasti storici registrati finora ed eventi climatici acuti.

Inclusione degli effetti del cambiamento climatico nella valutazione di nuovi progetti

Molte attività legate alla valutazione e realizzazione di nuovi progetti possono beneficiare delle analisi climatiche, sia generali sia sito-specifiche, che il Gruppo sta iniziando a integrare con quelle già considerate nella valutazione dei nuovi progetti. Per esempio:

  • studi preliminari: in questa fase, i dati climatici possono offrire screening preliminari, attraverso l’analisi di specifici fenomeni climatici, come quelli mostrati precedentemente nell’analisi degli scenari fisici, e indicatori sintetici come quello di Climate Risk Index, integrato nell’Open Country Risk. Questi dati forniscono una misura preliminare dei fenomeni maggiormente rilevanti nell’area, tra quelli identificati come di interesse per ogni tecnologia;
  • stima della producibilità attesa: gli scenari climatici saranno progressivamente integrati per consentire di valutare come il cambiamento climatico modificherà la disponibilità della risorsa rinnovabile sul sito specifico. Nell’approfondimento relativo alle analisi preliminari sulla producibilità viene descritto l’approccio applicato per ora su alcuni siti pilota, per poi scalarlo sull’intero portafoglio di generazione;
  • analisi di impatto ambientale: il Gruppo ha cominciato a integrare, nel set della documentazione prodotta, il Climate Change Risk Assessment, che contiene una rappresentazione dei principali fenomeni fisici e del loro cambiamento atteso nell’area;
  • design resiliente: come descritto, tra le attività di adattamento al cambiamento climatico, assumono grande rilevanza quelle rivolte alla progettazione di asset resilienti by design; il Gruppo sta lavorando per considerare progressivamente le analisi basate sui dati climatici, per esempio l’incremento di frequenza e intensità degli eventi acuti. Queste ultime integreranno le analisi esistenti basate sui dati storici già in uso al fine di aumentare la resilienza degli asset futuri, comprendendo tutte le azioni di adattamento eventualmente necessarie nel corso della vita utile del progetto.

Fenomeni di transizione: ripercussioni sul business, rischi e opportunità

Per quanto concerne i rischi e le opportunità associati a variabili di transizione, guardando i diversi scenari di riferimento in combinazione con gli elementi che compongono il processo di identificazione del rischio (per es., contesto competitivo, visione a lungo termine dell’industria, analisi di materialità, evoluzione tecnologica ecc.), vengono individuati i driver di potenziali rischi e opportunità, con priorità ai fenomeni a maggiore rilevanza. I principali rischi e opportunità individuate sono di seguito descritti.

Policy & Regulation

Limiti alle emissioni e carbon pricing

Leggi e regolamenti che introducano limiti emissivi più stringenti sia per via amministrativa (non market driven) sia market based.

  • Opportunità: strumenti regolatori sia tipo Command & Control sia meccanismi di mercato che rafforzino i segnali di prezzo della CO2 favorendo gli investimenti in tecnologie carbon-free.
  • Rischio: mancanza di un approccio coordinato dei diversi attori e policy maker e scarsa efficacia degli strumenti di policy, con conseguenze sulla velocità dei trend di elettrificazione e decarbonizzazione nei vari settori, rispetto a una strategia di Gruppo orientata in maniera decisa verso la transizione energetica.


Politiche e regolazione per accelerare la transizione e la sicurezza energetica

Introduzione di politiche, framework regolatori e revisioni del market design incentivanti la transizione energetica, con conseguente orientamento del sistema energetico verso l’utilizzo di fonti rinnovabili come mainstream dei mix energetici dei Paesi, maggiore elettrificazione dei consumi, efficienza energetica, flessibilità del sistema elettrico e potenziamento delle infrastrutture.

  • Opportunità: creazione di un framework più favorevole agli investimenti in energie rinnovabili, anche grazie allo sviluppo di mercati di lungo termine (PPA, CfD), in tecnologie elettriche e reti di distribuzione in linea con la strategia del Gruppo. 
  • Rischio: la lentezza nei processi di autorizzazioni amministrative e l’inefficacia del disegno di mercato e dei framework regolatori nei Paesi “core” possono ridurre la redditività degli asset e limitare le opportunità di crescita.


Regolazione di resilienza e adattamento

Miglioramento degli standard o introduzione di meccanismi per regolare gli investimenti in resilienza, nel contesto dell’evoluzione del cambiamento climatico.

  • Opportunità: benefíci dalla messa in opera di investimenti che riducano i rischi di impatto sulla qualità del servizio, danni sugli asset aziendali e continuità della fornitura per i clienti e per le comunità.
  • Rischio: in caso di eventi estremi di particolare importanza il cui impatto sia superiore alle attese, si prefigurerebbe il rischio di mancato recovery in tempi adeguati e conseguentemente rischio reputazionale.


Misure finanziarie per la transizione energetica

Sviluppo di policy e strumenti finanziari che incentivano la transizione energetica in grado di supportare un framework di investimento e un posizionamento dei policy maker di lungo termine, credibile e stabile. Introduzione di regole e/o strumenti finanziari pubblici e privati (per es., fondi, meccanismi, tassonomie, benchmark) volti all’integrazione della sostenibilità nei mercati finanziari e negli strumenti di finanza pubblica.

  • Opportunità: creazione di nuovi mercati e prodotti di finanza sostenibile in coerenza con il framework di investimento, attivando la possibilità di maggiori risorse pubbliche per la decarbonizzazione e l’accesso a risorse finanziarie in linea con gli obiettivi di transizione energetica e relativi impatti sui costi e sugli oneri di finanziamento; introduzione di strumenti di supporto agevolato (fondi e bandi) per la transizione.
  • Rischio: azioni e strumenti non sufficienti per supportare una accelerazione della transizione energetica, incertezza o rallentamento sull’introduzione di nuovi strumenti e regole per effetto del peggioramento delle condizioni di finanza pubblica.

 

Market

Dinamiche dei prezzi delle commodity

I cambiamenti delle dinamiche di mercato, come quelle relative alla volatilità dei prezzi delle commodity, possono influenzare i comportamenti degli operatori, dei policy maker e dei clienti.

  • Opportunità: accelerazione della clean electrification come soluzione per ridurre i costi energetici e l’esposizione alla volatilità delle commodity. Maggiore propensione dei clienti allo switch da tecnologie convenzionali a combustibile fossile verso tecnologie elettriche efficienti. 
  • Rischio: transizione energetica ‘disordinata’ per effetto dell’introduzione di misure potenzialmente distorsive.


Dinamiche di mercato

Propensione dei clienti finali verso tecnologie più sostenibili, grazie a una maggiore consapevolezza dei rischi del cambiamento climatico e a una maggiore pressione regolatoria.

Opportunità: effetti positivi derivanti dall’incremento della domanda elettrica e dai maggiori spazi per le rinnovabili, grazie anche a una maggiore domanda di contratti di lungo termine (PPA).

 

Technology

Penetrazione tecnologie a supporto della transizione

Progressiva penetrazione di nuove tecnologie come veicoli elettrici, storage, demand response ed elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde; adozione su larga scala di tecnologie digitali per trasformare i modelli operativi e i modelli di business “a piattaforma”.

  • Opportunità: investimenti nello sviluppo di soluzioni tecnologiche a supporto della flessibilità del sistema elettrico. Ulteriore spinta alle rinnovabili per la produzione di idrogeno verde. 
  • Rischio: rallentamenti e interruzione alla supply chain dei raw material e dei semiconduttori potrebbero comportare ritardi negli approvvigionamenti e/o incremento di costi, tali da rallentare la penetrazione di rinnovabili, storage e veicoli elettrici.

 

Products & Services

Elettrificazione dei consumi residenziali e dei processi industriali

Con la progressiva elettrificazione degli usi finali, cresce la penetrazione di prodotti in grado di garantire minori costi, minore impatto in termini di emissioni locali e maggiore efficienza nel settore residenziale e industriale (per es., diffusione di pompe di calore).

  • Opportunità: aumento dei consumi elettrici nel contesto di una riduzione dei consumi energetici, grazie alla maggiore efficienza del vettore elettrico. Maggiore opportunità di fornitura di servizi “beyond commodity” e opportunità di ridurre la spesa energetica e la carbon footprint dei clienti. Maggiori investimenti nelle reti per supportare l’elettrificazione dei consumi.
  • Rischio: aumento della competizione in questo segmento di mercato. Dipendenza del fenomeno da un adeguato sviluppo delle reti elettriche, indispensabili per garantire livelli crescenti di carico e la continuità del servizio.


Mobilità elettrica

Utilizzo di modalità di trasporto più efficienti ed efficaci dal punto di vista del cambiamento climatico, con particolare riferimento allo sviluppo della mobilità elettrica e delle infrastrutture di ricarica; elettrificazione dei consumi industriali

  • Opportunità: effetti positivi derivanti dall’incremento della domanda elettrica e dai maggiori margini collegati alla penetrazione del trasporto elettrico e ai relativi servizi “beyond commodity”.
  • Rischio: aumento della competizione in questo segmento di mercato.

Il Gruppo ha già messo in campo azioni strategiche volte a mitigare i potenziali rischi e sfruttare le opportunità relative alle variabili di transizione. Grazie a una strategia industriale e finanziaria che incorpora i fattori ESG, con un approccio integrato in ottica di sostenibilità e innovazione, è possibile creare valore condiviso nel lungo termine. La strategia orientata alla completa decarbonizzazione e alla transizione energetica rende il Gruppo resiliente ai rischi derivanti dall’introduzione di policy più ambiziose in termini di riduzione delle emissioni, e massimizza le opportunità per lo sviluppo di generazione rinnovabile, infrastrutture e tecnologie abilitanti, anche grazie al posizionamento geografico nei Paesi con presenza integrata e alla valorizzazione delle attività in stewardship.

Per quantificare i rischi e le opportunità derivanti dalla transizione energetica, sono stati presi in considerazione gli scenari di transizione descritti nel capitolo “Gli scenari Enel di transizione energetica”. Sono stati quindi identificati gli effetti degli scenari Slower Transition e Accelerated Transition sulle variabili che maggiormente possono avere un impatto sul business, in particolare la domanda elettrica, influenzata dalle dinamiche di elettrificazione dei consumi e quindi di penetrazione delle tecnologie elettriche, e il mix di generazione elettrica. Tali considerazioni offrono spunti per determinare quale potrà essere il posizionamento strategico del Gruppo in ottica di allocazione delle risorse.

Lo scenario di riferimento Enel – scenario Paris – prevede una crescente ambizione in termini di decarbonizzazione ed efficienza energetica, sostenuta da una maggiore elettrificazione dei consumi finali di energia e dallo sviluppo di capacità rinnovabile. Le dinamiche relative alla transizione energetica potranno portare crescenti opportunità per il Gruppo. In particolare, sul mercato elettrico retail, la progressiva elettrificazione dei consumi finali – in particolare dei trasporti e del settore residenziale – condurrà a un sensibile aumento dei consumi elettrici a discapito dei consumi di vettori energetici diversi e più emissivi. Parimenti, il progressivo aumento della quota rinnovabile nel mix energetico dovrebbe comportare nel medio-lungo periodo una riduzione del prezzo dell’elettricità all’ingrosso; tale impatto risulta comunque contenuto, considerando invariato nel medio termine il market design basato sul system marginal price. Eventuali strutture di mercato alternative potrebbero indurre effetti differenti.
In riferimento agli impatti economici che potrebbero determinarsi al variare degli scenari di transizione, il Gruppo ha effettuato analisi relative agli impatti in termini di EBITDA che gli scenari Slower Transition e Accelerated Transition apporterebbero ai risultati del 2030 rispetto allo scenario Paris di riferimento.

In riferimento all’elettrificazione dei consumi, lo scenario Slower Transition prevede tassi di penetrazione minori delle più efficienti tecnologie elettriche, in particolare auto elettriche e pompe di calore, causando un decremento di domanda elettrica rispetto allo scenario Paris, che si stima possa determinare impatti contenuti sul business Retail commodity e “beyond commodity”. Allo stesso tempo, la minore domanda elettrica determina un minore spazio di sviluppo per la capacità rinnovabile, con impatti sul business della generazione. 
In riferimento allo scenario Accelerated, si assume una più rapida riduzione dei costi delle tecnologie di produzione dell’idrogeno verde. Questo si traduce in una maggiore penetrazione di questo vettore energetico, a discapito dell’idrogeno blu e grigio, con un conseguente effetto additivo sulla domanda elettrica nazionale e sulle installazioni di capacità rinnovabile rispetto allo scenario Paris

Tutti gli scenari, ma in misura maggiore gli scenari Paris e Accelerated, comporteranno sulle diverse geografie un considerevole incremento delle complessità che dovranno essere gestite dalle reti. Si prevede, infatti, un significativo incremento di generazione distribuita e di altre risorse, quali per esempio i sistemi di accumulo, una maggior penetrazione di mobilità elettrica con le relative infrastrutture di ricarica, nonché il crescente tasso di elettrificazione dei consumi e la comparsa di nuovi attori con nuove modalità di consumo. Questo contesto comporterà una decentralizzazione dei punti di prelievo/immissione, un aumento della domanda elettrica e della potenza media richiesta, e una forte variabilità dei flussi di energia, richiedendo una gestione dinamica e flessibile della rete. Il Gruppo, pertanto, prevede che in questo scenario occorrano investimenti incrementali necessari a garantire le connessioni e adeguati livelli di qualità e resilienza, favorendo l’adozione di modelli operativi innovativi. Tali investimenti dovranno essere accompagnati da coerenti scenari di policy e regolazione per garantire adeguati ritorni economici sul perimetro della Linea di Business Enel Grids.

Risk management - Uomo a lavoro

Fenomeni di transizione: ripercussioni sul business, rischi e opportunità

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Panorama competitivo

Come già visto nei capitoli precedenti, l’analisi del panorama competitivo è uno degli elementi fondamentali dell’analisi del contesto in cui il Gruppo opera e definisce le sue ambizioni di business.

I rischi legati alle tendenze evolutive del mercato vengono mitigati anche dal monitoraggio periodico delle performance comparate a livello industriale e finanziario dei competitor.
L’attività di assessment è svolta mediante un framework finalizzato a (i) identificare i competitor e i peer più rilevanti, (ii) analizzarne risultati, i principali driver di business, gli obiettivi strategici e industriali, (iii) comprenderne il posizionamento attuale e prospettico. Il processo di identificazione delle aziende di riferimento è periodicamente aggiornato per garantire tempestività nella raccolta di informazioni, KPI ed elementi segnaletici utili alle attività di posizionamento e pianificazione strategica del Gruppo.
In particolare, l’assessment comparato dei piani strategici e industriali dei competitor è particolarmente rilevante per valutare potenziali rischi derivanti da possibili mutamenti del contesto competitivo e, soprattutto, fornire elementi di benchmark economico e industriale per contribuire a migliorare le performance del Gruppo. 

Nell’esercizio della sua attività, Enel è esposta a diversi rischi di natura finanziaria che, se non opportunamente mitigati, possono direttamente influenzarne il risultato.
In linea con il catalogo dei rischi del Gruppo, i rischi inclusi nella categoria in oggetto sono i seguenti:

Risk management - Rischi Finanziari

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR), prevede la definizione di policy che identificano i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi nel rispetto del principio della separazione organizzativa fra le strutture preposte alla gestione e quelle responsabili del monitoraggio e del controllo dei rischi.
La governance dei rischi finanziari prevede, inoltre, la definizione di un sistema di limiti operativi, a livello di Gruppo e di singole Regioni e Paesi, per ogni rischio, periodicamente monitorati dalle unità deputate al controllo dei rischi. Il sistema dei limiti operativi costituisce per il Gruppo un supporto alle decisioni finalizzato al raggiungimento degli obiettivi.
Per un maggiore approfondimento sulla gestione dei rischi finanziari si rimanda alla nota 49 del Bilancio consolidato.

Tasso di interesse
Il Gruppo è esposto al rischio che variazioni del livello dei tassi di interesse comportino variazioni inattese degli oneri finanziari netti o del valore di attività e passività finanziarie valutate al fair value. L’esposizione al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla variabilità delle condizioni di finanziamento, in caso di accensione di un nuovo debito, e dalla variabilità dei flussi di cassa relativi agli interessi prodotti dalla porzione di debito a tasso variabile.
La politica di gestione del rischio di tasso di interesse mira al contenimento degli oneri finanziari e della loro volatilità mediante l’ottimizzazione del portafoglio di passività finanziarie del Gruppo e anche attraverso la stipula di contratti finanziari derivati sui mercati OTC.
Il controllo del rischio attraverso specifici processi, indicatori di rischio e limiti operativi consente di contenere i possibili impatti finanziari avversi e, al contempo, di ottimizzare la struttura del debito con un adeguato grado di flessibilità.

Commodity
Enel opera sui mercati energetici e per questa sua attività è esposta al rischio di subire perdite economiche o finanziarie sia a causa di una maggiore volatilità dei prezzi delle commodity energetiche – tra cui energia elettrica, gas e combustibili – e delle materie prime, come minerali e metalli (rischio di prezzo), sia per la mancanza di domanda, sia per l’indisponibilità di commodity energetiche e materie prime (rischio di volume).

Questi rischi, se non efficacemente gestiti, ne possono influenzare in modo significativo i risultati. Per mitigare tale esposizione, il Gruppo ha sviluppato una strategia di stabilizzazione dei margini che prevede il ricorso alla contrattualizzazione anticipata sia dell’approvvigionamento dei combustibili e dei materiali sia delle forniture ai clienti finali e agli operatori del mercato all’ingrosso.

Enel si è dotata, inoltre, di una procedura formale che prevede la misurazione del rischio residuo, la definizione di un limite di rischio massimo accettabile e la realizzazione di operazioni di copertura mediante il ricorso a contratti derivati sui mercati regolamentati e sui mercati Over the Counter (OTC). Il processo di controllo del rischio di commodity consente di limitare l’impatto sui margini delle variazioni impreviste dei prezzi di mercato e, al contempo, garantisce un adeguato margine di flessibilità che consente di cogliere opportunità nel breve termine. Allo scopo di mitigare il rischio di interruzione delle forniture di combustibili e materie prime, il Gruppo ha sviluppato una strategia di diversificazione delle fonti di approvvigionamento ricorrendo a fornitori dislocati in differenti aree geografiche.

Nel 2022, la complessa crisi economica a livello globale – generata dalla pandemia – si protrae a seguito del conflitto Russia-Ucraina e dei mutamenti climatici, riflettendosi sull’incremento della volatilità dei prezzi delle commodity energetiche e delle materie prime. Enel ha registrato nell’ultimo trimestre per le commodity energetiche rischi al di sopra dei limiti stimati nel 2021 per l’anno 2022, che ha contenuto grazie a un’attenta e tempestiva attività di mitigazione, alla diversificazione geografica del business e delle rotte di approvvigionamento al fine di ridurre la dipendenza dal gas russo. Infine, l’adozione di strategie globali e locali, quali per esempio l’elasticità nelle clausole contrattuali e tecniche di proxy hedging (nel caso in cui gli strumenti derivati di copertura non siano disponibili sul mercato o non siano sufficientemente liquidi), ha consentito di ottimizzare i risultati anche in un contesto di mercato altamente dinamico.


Rischio di tasso di cambio
In ragione della diversificazione geografica, dell’accesso ai mercati internazionali per l’emissione di strumenti di debito e dell’operatività sulle commodity, le società del Gruppo sono esposte al rischio che variazioni dei tassi di cambio tra la divisa di conto e le altre divise generino variazioni inattese delle grandezze economiche e patrimoniali riportate nei rispettivi bilanci di esercizio. Dato l’attuale assetto di Enel, l’esposizione al rischio di tasso di cambio è principalmente legata al dollaro statunitense e deriva da:

  • flussi di cassa connessi alla compravendita di combustibili ed energia;
  • flussi di cassa relativi a investimenti, a dividendi derivanti da consociate estere e a flussi relativi alla compravendita di partecipazioni;
  • flussi di cassa connessi a rapporti commerciali;
  • attività e passività finanziarie.

I possibili impatti del rischio cambio si riflettono su: 

  • costi e ricavi denominati in valuta estera rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo o è stata presa la decisione di investimento (rischio economico);
  • rivalutazioni o adeguamenti al fair value di attività e passività finanziarie sensibili al tasso di cambio (rischio di transazione);
  • il consolidamento delle società controllate aventi valute contabili diverse (rischio di conversione).

La politica di gestione del rischio di tasso di cambio è orientata alla copertura sistematica delle esposizioni alle quali sono soggette le società del Gruppo, a eccezione del rischio di conversione. Appositi processi operativi garantiscono la definizione e l’attuazione di opportune strategie di hedging, che tipicamente impiegano contratti finanziari derivati stipulati sui mercati OTC.
Il controllo del rischio attraverso specifici processi e indicatori consente di limitare i possibili impatti finanziari avversi e, al contempo, di ottimizzare la gestione dei flussi di cassa dei portafogli gestiti.

Nel corso dell’anno la gestione del rischio tasso di cambio è proseguita nell’ambito del rispetto della citata politica di gestione dei rischi, senza difficoltà da rilevare nell’accesso al mercato dei derivati. 


Credito e Controparte
Le operazioni commerciali, su commodity e di natura finanziaria espongono il Gruppo al rischio di credito, ovvero all’eventualità che un peggioramento del merito creditizio delle controparti o l’inadempimento degli obblighi contrattuali di pagamento determini l’interruzione dei flussi di cassa in entrata e l’aumento dei costi di incasso (rischio di regolamento) nonché minori flussi di ricavi dovuti alla sostituzione di operazioni originarie con analoghe negoziate a condizioni di mercato sfavorevoli (rischio di sostituzione). Si può incorrere inoltre in rischi reputazionali ed economici derivanti da un’esposizione significativa verso una singola controparte, gruppi di clienti correlati o controparti operanti nello stesso settore ovvero appartenenti alla stessa area geografica.

L’esposizione al rischio di credito è riconducibile alle seguenti tipologie di operatività: 

  • vendita e distribuzione di energia elettrica e gas nei mercati liberi e regolamentati e fornitura di beni e servizi (crediti commerciali);
  • attività di negoziazione che comportano uno scambio fisico od operazioni su strumenti finanziari con sottostante commodity (portafoglio commodity);
  • attività di negoziazione di strumenti derivati, depositi bancari e più in generale di strumenti finanziari (portafoglio finanziario).

La politica di gestione del rischio di credito derivante da attività commerciali e transazioni su commodity prevede la valutazione preliminare del merito creditizio delle controparti e l’adozione di strumenti di mitigazione quali l’acquisizione di garanzie.
Il processo di controllo basato su specifici indicatori di rischio e, dove possibile, di limiti, consente di assicurare che gli impatti economico-finanziari, legati al possibile deterioramento del merito creditizio, siano contenuti entro livelli sostenibili. Al contempo, viene salvaguardata la necessaria flessibilità per ottimizzare la gestione dei portafogli.
Inoltre, il Gruppo pone in essere operazioni di cessione dei crediti senza rivalsa (pro soluto), che danno luogo all’integrale eliminazione dal Bilancio delle corrispondenti attività oggetto di cessione. Con riferimento, infine, all’operatività finanziaria e su commodity, la mitigazione del rischio è perseguita attraverso la diversificazione di portafoglio (prediligendo controparti con merito creditizio elevato) nonché l’adozione di specifici framework contrattuali standardizzati che prevedono clausole di mitigazione del rischio (per es., netting) ed eventualmente lo scambio di cash collateral. Nonostante peggioramenti delle curve di incasso su alcuni segmenti di clientela di cui si è tenuto conto nella valutazione dell’impairment dei crediti commerciali, il portafoglio di Gruppo ha dimostrato – fino a oggi – resilienza al contesto macroeconomico e allo scenario prezzi attuale. Tutto ciò grazie a un rafforzamento dei canali di incasso digitali e a una solida diversificazione della customer base.


Liquidità
La politica di gestione del rischio di liquidità di Enel è finalizzata al mantenimento di disponibilità liquide sufficienti a fronteggiare gli impegni attesi per un determinato orizzonte temporale senza far ricorso a ulteriori fonti di finanziamento, nonché al mantenimento di una riserva prudenziale di liquidità, sufficiente a far fronte a eventuali impegni inattesi. Inoltre, al fine di rispettare gli impegni di medio e lungo termine, Enel persegue una strategia di gestione dell’indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, cui ricorre per la copertura dei propri fabbisogni finanziari, e un profilo di scadenze equilibrato.

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo, pur essendo solvibile, non sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni, che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli, o che sia in presenza di vincoli al disinvestimento di attività con conseguenti minusvalenze, a causa di situazioni di tensione o crisi sistemica (per es., credit crunch, crisi del debito sovrano ecc.) o della mutata percezione della sua rischiosità da parte del mercato.

Tra i fattori che definiscono la rischiosità percepita dal mercato, il merito creditizio, assegnato a Enel dalle agenzie di rating, riveste un ruolo determinante poiché influenza la sua possibilità di accedere alle fonti di finanziamento e le relative condizioni economiche. Un peggioramento di tale merito creditizio potrebbe, pertanto, costituire una limitazione all’accesso al mercato dei capitali e/o un incremento del costo delle fonti di finanziamento, con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Nel corso del 2022 il profilo di rischio di Enel ha subíto variazioni rispetto a dicembre 2021 soltanto per Fitch, passando da “A-” con outlook stabile a “BBB+” con outlook stabile; si conferma “BBB+” con outlook stabile secondo Standard & Poor’s e “Baa1” con outlook stabile secondo Moody’s.

Al fine di garantire una efficiente gestione della liquidità, l’attività di tesoreria è in larga parte accentrata a livello di Holding, provvedendo al fabbisogno di liquidità primariamente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e assicurando un’opportuna gestione delle eventuali eccedenze.

Relativamente all’incremento del prezzo del gas, avvenuto nel 2022 a seguito del conflitto russo-ucraino, questo ha avuto impatti sulle marginazioni aventi a oggetto i derivati su commodity, che hanno raggiunto livelli mai toccati in precedenza. L’indice di rischio di liquidità, monitorato per il Gruppo, si conferma a fine anno ampiamente entro i limiti fissati per l’anno 2022, a dimostrazione della resilienza del Gruppo anche in situazioni di forte crisi di liquidità causata da eventi straordinari e non prevedibili. 

I rischi rappresentati in questa sezione sono i seguenti:

Risk management - Tecnologia digitale

Cyber security
La velocità dello sviluppo tecnologico, suscettibile di generare sfide sempre nuove, la frequenza e l’intensità degli attacchi informatici in costante aumento, così come la tendenza a colpire infrastrutture critiche e settori industriali strategici, evidenziano il rischio che, in casi estremi, la normale operatività aziendale possa subire una battuta d’arresto. Gli attacchi informatici sono cambiati radicalmente negli ultimi anni: il numero è cresciuto esponenzialmente, così come il loro grado di complessità e impatto (risultando sempre più difficile identificarne la fonte in modo tempestivo). Nell’ambito del Gruppo la gestione del rischio cyber security è tra le altre cose conseguente ai numerosi contesti in cui esso si trova a operare (dati, industria e persone), una circostanza che deve essere sommata alla complessità intrinseca e all’interconnessione delle risorse che, peraltro, nel corso degli anni sono state sempre più integrate nei quotidiani processi operativi del Gruppo.

Il Gruppo ha disegnato e adottato un framework di processi olistici volto alla governance delle tematiche di cyber security, trasversalmente applicabile ai settori IT (Information Technology), OT (Operational Technology) e IoT (Internet of Things). Il framework si basa sull’impegno del top management, sulla direzione strategica globale e sul coinvolgimento di tutte le aree di business nonché delle unità impegnate nel disegno e nell’implementazione dei sistemi. Il Gruppo fa leva, inoltre, sulle migliori tecnologie disponibili sul mercato, agendo anche sul fattore umano attraverso iniziative volte ad aumentare la consapevolezza e la conoscenza in materia cyber security da parte delle persone, costituendo queste ultime la prima leva di difesa aziendale. Inoltre, il framework indirizza i requisiti normativi relativi alla sicurezza informatica, così come l’esecuzione di approfonditi test (in ambienti IT, OT e IoT) volti all’identificazione e rimozione delle vulnerabilità identificate. In aggiunta, il Gruppo ha definito e adottato una metodologia di gestione del rischio per la sicurezza informatica basata su approcci “risk-based” e “cyber security by design”, rendendo così l’analisi dei rischi aziendali il passo fondamentale di tutte le decisioni strategiche, da un lato, e integrando i requisiti di sicurezza lungo tutto il ciclo di vita di soluzioni e servizi, dall’altro. Enel ha, inoltre, creato il proprio Cyber Emergency Readiness Team (CERT), al fine di rispondere e gestire in modo proattivo eventuali incidenti di sicurezza informatica.
Inoltre, già dal 2019, al fine di mitigare l’esposizione non solamente con contromisure tecniche, il Gruppo ha stipulato un’assicurazione sui rischi legati alla cyber security.


Digitalizzazione, efficacia IT e continuità del servizio
Il Gruppo sta effettuando una completa trasformazione digitale della gestione dell’intera catena del valore dell’energia, sviluppando nuovi modelli di business e digitalizzando i suoi processi aziendali, integrando i sistemi e adottando nuove tecnologie. Una conseguenza di tale trasformazione digitale è che il Gruppo è via via sempre più esposto a rischi legati al funzionamento dei sistemi IT (Information Technology) integrati in tutta l’Azienda, con impatti sui processi e le attività operative, che potrebbero condurre all’esposizione dei sistemi IT e OT a interruzioni del servizio o a perdite di dati.

Il presidio di tali rischi è garantito da una serie di misure interne sviluppate dal Gruppo allo scopo di guidare la trasformazione digitale. In particolare,è stato predisposto un sistema di controllo interno che, introducendo punti di controllo lungo tutta la catena del valore dell’Information Technology, consente di evitare il concretizzarsi di rischi relativi ad aspetti quali la realizzazione di servizi non aderenti alle esigenze del business, la mancanza di adozione di adeguate misure di sicurezza e le interruzioni di servizio. Il sistema di controllo interno presidia sia le attività svolte internamente sia quelle affidate a collaboratori e provider esterni. Enel sta inoltre promuovendo la diffusione di cultura e competenze digitali all’interno del Gruppo, al fine di guidare con successo la trasformazione digitale e minimizzare i rischi associati.

I rischi rappresentati in questa sezione sono i seguenti:

Risk management - Rischi operativi

Salute e sicurezza

I principali rischi per la salute e la sicurezza cui è esposto il personale di Enel e delle imprese appaltatrici sono da ricondursi allo svolgimento delle attività operative presso i siti e gli asset del Gruppo. Infatti, la violazione del rispetto delle leggi, dei regolamenti e delle procedure vigenti in materia di salute e sicurezza, ambienti di lavoro, gestione delle strutture, asset e processi aziendali, che possano avere un impatto negativo sulle condizioni di salute di dipendenti, lavoratori e stakeholder, può innescare il rischio di incorrere in sanzioni amministrative o giudiziarie e relativi impatti economico-finanziari e reputazionali.
I principali rischi operativi per la salute e la sicurezza vengono valutati approfonditamente in ciascun sito o asset aziendale.
A livello di Gruppo, l’analisi dei principali eventi degli ultimi tre anni mostra che, in termini di probabilità di accadimento, i rischi di tipo meccanico (cadute, urti, schiacciamenti e tagli) sono i più comuni, mentre, in termini di potenziale impatto associato, i rischi di tipo elettrico sono quelli che comportano le conseguenze più gravi (infortuni mortali).
Peraltro, in relazione alla presenza del Gruppo in differenti contesti geografici a livello mondiale, dipendenti e appaltatori potrebbero essere esposti a rischi sanitari correlati a potenziali malattie infettive emergenti, di carattere epidemico e potenzialmente pandemico, suscettibili di impattare sulla loro salute e sul loro benessere.
Enel si è dotata di una Dichiarazione di impegno per la Salute e Sicurezza, sottoscritta dal top management del Gruppo. Nell’attuazione della Politica, ogni Linea di Business del Gruppo è dotata di un proprio Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza conforme allo standard internazionale UNI ISO 45001 che si basa sull’identificazione dei pericoli, sulla valutazione qualitativa e quantitativa dei rischi, sulla pianificazione e attuazione delle misure di prevenzione e protezione, sulla verifica dell’efficacia delle misure di prevenzione e protezione e sulle eventuali azioni correttive. Il Gruppo Enel ha definito un sistema strutturato di gestione della salute, basato su misure di prevenzione e di protezione, funzionale anche allo sviluppo di una cultura aziendale orientata alla promozione della salute psico-fisica e del benessere organizzativo dei lavoratori, nonché all’equilibrio tra vita personale e professionale.
Questo sistema considera anche il rigore nella selezione e nella gestione degli appaltatori e dei fornitori e la promozione del loro coinvolgimento nei programmi di miglioramento continuo delle performance di sicurezza. Inoltre, in relazione alle emergenze relative ai rischi legati all’attuale e perdurante scenario pandemico, all’interno della Funzione P&O di Holding è stata costituita una specifica Unità, con riferimenti in ciascuna Linea di Business e Paese, avente lo scopo di assicurare la gestione dell’emergenza in ogni realtà del Gruppo.
In particolare, questo assetto organizzativo e i relativi processi gestionali consentono di indirizzare, integrare e monitorare, a livello sia di Gruppo sia di Paese, tutte le azioni di prevenzione, protezione, e intervento volte a proteggere la salute dei propri dipendenti e degli appaltatori in relazione a fattori di rischio sanitari esogeni non strettamente correlati all’attività lavorativa.

Ambiente

Negli ultimi anni è maturata una crescente sensibilità da parte di tutta la collettività rispetto ai rischi legati a modelli di sviluppo che generano impatti sulla qualità dell’ambiente e sugli ecosistemi, con lo sfruttamento di risorse naturali scarse (tra cui materie prime e acqua).
In alcuni casi, gli effetti sinergici tra questi impatti, come per esempio il riscaldamento globale e il crescente sfruttamento e degrado delle risorse idriche, accrescono il rischio di insorgenza di emergenze ambientali nelle aree più sensibili del pianeta, con il rischio di competizione per i diversi usi della risorsa idrica, quali quello industriale, agricolo e civile.
Le istituzioni, in risposta a queste esigenze, aggiornano le normative ambientali in senso più restrittivo, ponendo vincoli sempre più stringenti allo sviluppo di nuove iniziative industriali e, nei settori considerati più impattanti, favoriscono o impongono il superamento di tecnologie considerate non più sostenibili.
Crescente è anche l’impegno internazionale verso la mitigazione degli impatti sulla biodiversità, già presente in Europa nel Green Deal e nel 2022 sancito dal Global Biodiversity Framework approvato nel corso della COP 15 a Montreal.
In questo contesto, le aziende di ciascun settore, e le aziende leader su tutte, sempre più consapevoli che i rischi ambientali sono anche rischi economici, sono chiamate a un accresciuto impegno e a una maggiore responsabilità nell’individuazione e adozione di soluzioni tecniche e modelli di sviluppo innovativi e sostenibili.
Enel ha posto il requisito di un’efficace prevenzione e minimizzazione degli impatti e dei rischi ambientali quale elemento fondamentale alla base di ogni progetto, lungo il suo intero ciclo di vita.
L’adozione di Sistemi di Gestione Ambientale certificati ai sensi della ISO 14001 nel Gruppo garantisce la presenza di politiche e procedure strutturate per l’identificazione e la gestione dei rischi e delle opportunità ambientali associate a ogni attività aziendale.
Un piano di controlli strutturato abbinato ad azioni e obiettivi di miglioramento ispirati alle migliori pratiche ambientali, con requisiti superiori rispetto a quelli legati alla semplice compliance normativa ambientale, mitiga il rischio di impatti sulla matrice ambientale, di danni reputazionali e di contenziosi legali. Contribuisce inoltre la molteplicità delle azioni per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di miglioramento ambientale fissati da Enel, riguardanti per esempio le emissioni atmosferiche, i rifiuti prodotti i consumi idrici, soprattutto in aree a elevato water stress e gli impatti su habitat e specie.
Il rischio di scarsità idrica è mitigato direttamente dalla strategia di sviluppo di Enel, basata sulla crescita della generazione da fonti rinnovabili, che sostanzialmente non sono dipendenti dalla disponibilità di acqua per il loro esercizio. Particolare attenzione è poi posta agli asset presenti in aree a elevato livello di stress idrico, con l’obiettivo di individuare soluzioni tecnologiche per ridurre i consumi. La collaborazione costante con le autorità locali di gestione dei bacini idrografici consente di adottare le strategie condivise più efficaci per la gestione sostenibile degli asset di generazione idroelettrica.

Infine, sugli ecosistemi vengono poste in atto opportune azioni per proteggere, restaurare e conservare la biodiversità, nelle specie e habitat naturali, rispettando il principio della mitigation hierarchy (evitare, ridurre, rimediare e compensare), oltre che opportune attività di monitoraggio terrestre, marino e fluviale per verificare l’efficacia delle misure adottate.
Enel è parte attiva nel dibattito internazionale con gli stakeholder e i network più influenti sul tema (per es., Business for Nature, Taskforce on Nature-related Financial Disclosures, World Business Council for Sustainable Development e Science Based Targets for Nature) sulle tematiche riguardanti la natura e la biodiversità.

Procurement, logistica e supply chain

I processi di acquisto del Global Procurement e i relativi documenti di governance costituiscono un sistema strutturato di norme e punti di controllo che consentono di coniugare la realizzazione degli obiettivi economici di business al pieno rispetto dei princípi fondamentali espressi nel Codice Etico, nell’Enel Global Compliance Program, nel Piano Tolleranza Zero e nella Policy sui Diritti Umani, senza rinunciare alla promozione di iniziative volte a uno sviluppo economico sostenibile.
Tali princípi sono stati declinati nei processi e nei presídi organizzativi di cui Enel, in via di autoregolamentazione, ha deciso di dotarsi allo scopo di instaurare rapporti di fiducia con tutti i propri stakeholder, nonché definire relazioni stabili e costruttive che non garantiscano esclusivamente competitività economica ma che tengano conto delle migliori pratiche in ambiti essenziali per il Gruppo, quali la tutela del lavoro minorile, le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro e la responsabilità ambientale. Grazie alla maggiore interazione e integrazione con il mondo esterno e con le diverse parti dell’organizzazione aziendale, il processo di acquisto assume sempre più un ruolo centrale nella creazione del valore. Il Global Procurement contribuisce a una catena di fornitura resiliente e sostenibile, a ragionare in ottica di economia circolare e a favorire l’innovazione, condividendo i valori e gli obiettivi del Gruppo con i fornitori che, in questo modo, diventano abilitatori del raggiungimento dei target di Enel.
Più specificamente, nelle gare sono introdotti fattori premianti volti a generare comportamenti virtuosi da parte dei nostri fornitori: a titolo di esempio, l’impatto ambientale di qualsiasi cliente è fortemente influenzato dall’impatto della propria catena di fornitura a monte ed è per questo che il Global Procurement spinge i propri fornitori a misurare oggettivamente la propria carbon footprint e a intraprendere percorsi di miglioramento.

Dal punto di vista del processo di approvvigionamento, le diverse Unità di Approvvigionamento adottano – pressoché sistematicamente – lo strumento della gara, assicurando così la massima concorrenza e pari opportunità di accesso 146 Relazione finanziaria annuale consolidata 2022 a tutti gli operatori che siano in possesso dei requisiti tecnici, economico/finanziari, ambientali, di sicurezza, di diritti umani, legali ed etici. L’approvvigionamento con affidamento diretto e senza procedura competitiva può avvenire solamente in casi eccezionali, opportunamente motivati, nel rispetto della normativa vigente in materia.
Inoltre, il sistema globale di qualificazione dei fornitori, unico per tutto il Gruppo Enel, ancora prima che il processo di approvvigionamento abbia inizio, verifica che i potenziali fornitori che intendano partecipare alle procedure di acquisto siano in linea con la visione strategica e le aspettative aziendali su tutti i profili e requisiti citati e che aderiscano ai medesimi valori.

Relativamente al sistema di governance dei rischi, il Global Procurement è focalizzato sull’applicazione delle metriche che indichino il livello di rischio prima e dopo l’azione di mitigazione, al fine di attuare azioni precauzionali per ridurre l’incertezza a un livello tollerabile o mitigare gli eventuali impatti in tutte le aree di business, tecnologiche e geografiche.
L’efficacia della gestione del rischio della supply chain viene monitorata attraverso specifici indicatori – tra i quali la probabilità di insolvenza, la concentrazione dei contratti verso singoli fornitori o gruppi industriali, la dipendenza del fornitore verso Enel, l’indice di performance sulla correttezza dei comportamenti in sede di gara, qualità, puntualità e sostenibilità nell’esecuzione del contratto, il country risk ecc. – per i quali si definiscono soglie che indirizzano la definizione della strategia di approvvigionamento, di negoziazione e di aggiudicazione di una gara, consentendo scelte consapevoli di rischio e beneficio potenziale (saving).

Le azioni intraprese per contrastare gli impatti derivanti dall’emergenza COVID-19 sono state incentrate sulla differenziazione delle fonti di approvvigionamento per evitare interruzioni nella catena di fornitura e nella remotizzazione delle attività che ordinariamente richiederebbero un’interazione fisica tra Enel e il fornitore (per es., sopralluoghi presso l’impresa). Inoltre, per contrastare le conseguenze della situazione geopolitica in Ucraina che ha aumentato la volatilità dei mercati stressando ulteriormente la supply chain, già messa a dura prova nel periodo della pandemia COVID-19, il Global Procurement monitora costantemente le attività inerenti alla catena di fornitura/logistica, anche con la partecipazione attiva dei fornitori stessi, attraverso uno specifico obbligo contrattuale di monitoraggio, per mitigare i rischi derivanti da shortage di mercato, criticità logistiche e interruzioni di attività.

Persone e organizzazione

Enel ha messo la sostenibilità al centro della sua strategia come cuore del proprio modello di business al fine di contribuire al raggiungimento gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Gruppo ha declinato la sostenibilità nei differenti contesti geografici, economici e sociali con l’obiettivo di guidare la Just Transition, essenziale per il futuro del pianeta, accelerando il processo di decarbonizzazione del proprio mix energetico attraverso la crescita delle rinnovabili e la sempre maggiore elettrificazione dei consumi.
Le profonde trasformazioni sociali, economiche e culturali che stiamo vivendo, dalla transizione energetica ai processi di digitalizzazione e innovazione tecnologica, incidono profondamente anche sul mondo del lavoro, rinnovandone i paradigmi e imponendo importanti cambiamenti di carattere culturale e organizzativo, che richiedono nuovi profili e competenze professionali.
Per affrontare il cambiamento è indispensabile agire in maniera inclusiva, mettendo al centro la Persona nella sua dimensione sociale e lavorativa, con strumenti adeguati ad affrontare questa trasformazione epocale.
Le organizzazioni devono sempre più orientarsi verso nuovi modelli di lavoro e di business, agili e flessibili, sostenibili lungo l’intera catena del valore; è altresì fondamentale l’adozione di politiche di valorizzazione delle diversità e dei talenti di ciascuno, nella consapevolezza che il contributo del singolo rappresenta un tassello essenziale per la creazione di valore diffuso e condiviso.

Riconoscimento del valore della persona nella sua unicità, ascolto costante, empatia, condivisione, passione, coinvolgimento, sono alcune delle parole chiave che guidano il nostro modo di lavorare e di vivere l’Azienda, in un percorso che parte dall’Io per arrivare al Noi.

La centralità delle persone e la gestione del capitale umano assumono un ruolo fondamentale nella transizione energetica, in quanto fattore abilitante, e costituiscono le priorità cui sono legati specifici obiettivi, i principali dei quali sono: lo sviluppo di capacità e di competenze digitali; la promozione di programmi di reskilling e upskilling per le nostre persone (continui, personalizzati, flessibili, accessibili e trasversali) al fine di assicurare la long life employability; la condivisione di best practice di settore e una formazione rivolta anche a coloro che lavorano con le nostre persone, sia fornitori sia appaltatori; il corretto coinvolgimento diffuso del purpose aziendale, che garantisca il raggiungimento dei risultati a fronte di una maggiore soddisfazione per le persone intesa come motivazione e benessere; lo sviluppo di sistemi di valutazione dell’ambiente lavorativo e delle performance; la diffusione in tutti i Paesi di presenza del Gruppo della politica di diversità e inclusioRisk management 147 ne, nonché di una cultura organizzativa inclusiva fondata sui princípi di non discriminazione e pari opportunità, driver fondamentali per attrarre e mantenere talenti.
Il Gruppo è impegnato nel potenziamento della resilienza e della flessibilità dei modelli organizzativi attraverso la semplificazione e la digitalizzazione dei processi, al fine di abilitare autonomia e responsabilità di singoli e team rafforzando i processi di people empowerment e favorendo l’approccio imprenditoriale attraverso un modello di leadership ‘gentile’ che valorizzi i talenti, le attitudini e le aspirazioni delle persone nell’affermazione del Noi. La modalità di lavoro ibrido, che coniuga lavoro in presenza e lavoro da remoto in proporzioni flessibili che tengano conto delle esigenze di ciascuno, così come il ricorso a modelli organizzativi innovativi e flessibili, sono strumenti volti proprio a sostenere questa evoluzione della cultura organizzativa in chiave di fiducia e responsabilità piuttosto che gerarchia e controllo.
In linea con tale strategia sta evolvendo anche il dialogo sociale verso un modello che rafforzi sempre di più la centralità della persona; è stato per esempio siglato da Enel e le OO.SS. italiane lo “Statuto della Persona”, un innovativo protocollo centrato su benessere, coinvolgimento, motivazione e partecipazione dell’individuo, i cui princípi sono stati peraltro accolti con favore e recepiti anche negli altri Paesi di presenza del Gruppo.
L’impegno è rivolto inoltre alla creazione di figure all’interno dell’organizzazione che, in qualità di “ambassador”, promuovano l’adozione di modelli e comportamenti condivisi e incentrati sulla sostenibilità delle relazioni. 

In questa sezione è riportato il rischio indicato di seguito. 

Risk management - Compliance

Rischi connessi alla protezione dei dati personali

Nell’era della digitalizzazione e della globalizzazione dei mercati, la strategia di business di Enel si è focalizzata sull’accelerazione del processo di trasformazione verso un modello di business basato su piattaforma digitale, attraverso un approccio data driven e incentrato sul cliente, che si sta sviluppando lungo l’intera catena del valore.

Il Gruppo, presente in più di 40 Paesi, ha la più ampia base di clienti nel settore dei servizi pubblici (circa 67 milioni di clienti), mentre oltre 65.000 persone sono attualmente impiegate dalla Società; di conseguenza, il nuovo modello di business del Gruppo richiede la gestione di un volume di dati personali sempre più importante e crescente, per raggiungere i risultati finanziari e di business previsti nel Piano Strategico 2023-2025.
Ciò implica un’esposizione ai rischi legati alla protezione dei dati personali (anche in considerazione della sempre più corposa normativa in materia di privacy in gran parte dei Paesi in cui Enel è presente). Tali rischi si possono concretizzare in una perdita di confidenzialità, integrità e disponibilità dei dati personali di clienti, dipendenti e terze parti (per es., fornitori), causando sanzioni proporzionate al fatturato globale, interdizioni di processi e conseguenti perdite economiche o finanziarie, nonché danni reputazionali.

Al fine di gestire e mitigare questo rischio, Enel ha adottato un modello di governance globale di dati personali mediante l’attribuzione di ruoli di privacy a tutti i livelli (inclusa la nomina dei Responsabili della Protezione dei Dati personali – RPD – a livello globale e di Paese), nonché strumenti di compliance digitale per mappare applicativi e processi e gestire rischi rilevanti ai fini della protezione dei dati personali, nel rispetto delle specificità delle normative di settore locali.

Risk management - ragazza con telefono
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Glossario

Glossario

Word
ACT
Definition
Actual – associato ad uno o più dati, rappresenta i dati consuntivi (o effettivi). In un sistema di reporting completo vengono generalmente confrontati con i dati di Budget (v. BDG).

AIFIRM

Word
AIFIRM
Definition
Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers - Associazione che aggrega e rappresenta le professionalità del mondo finanziario, bancario e assicurativo che si occupano di rischi in Italia.

APA

Word
APA
Definition
Advanced Pricing Agreement - si tratta di un accordo preventivo, largamente diffuso presso i Paesi aderenti all’OCSE, attraverso il quale uno o più contribuenti e una o più autorità fiscali definiscono in via preventiva i criteri e le modalità tecniche per l’applicazione del principio di libera concorrenza alle transazioni intercompany (Transfer Pricing), per evitare eventuali controversie sui prezzi di trasferimento. L’APA può essere unilaterale, bilaterale e multilaterale in funzione di quante siano le amministrazioni finanziarie coinvolte nell’accordo.

API indices

Word
API indices
Definition
All Publications Index - Indice dei prezzi del carbone fossile. API 2: Indice dei prezzi del carbon fossile con un potere calorifico di circa 6.000 kcal/kg importato nel nord ovest dell’Europa (Amsterdam-Rotterdam-Anversa). La quotazione finanziaria è ind

ARA

Word
ARA
Definition
Amsterdam-Rotterdam-Anversa – Si riferisce ai porti di Amsterdam-Rotterdam-Anversa nei quali avvengono transazioni di prodotti raffinati utilizzati come indicatori per il mercato dell’Europa nord-occidentale.

ARS

Word
ARS
Definition
Peso argentino.

B2B

Word
B2B
Definition
Business to Business - transazioni commerciali tra imprese, distinguendole da quelle che intercorrono tra le imprese e altri gruppi. Rappresenta le relazioni che un'impresa detiene con i propri fornitori per attività di approvvigionamento, di pianificazione e monitoraggio della produzione, o di sussidio nelle attività di sviluppo del prodotto, oppure le relazioni che l'impresa detiene con clienti professionali, cioè altre imprese, collocate in punti diversi della filiera produttiva.

B2C

Word
B2C
Definition
Business to Consumer - si indicano le relazioni che un'impresa commerciale detiene con i suoi clienti per le attività di vendita e/o di assistenza.

B2G

Word
B2G
Definition
Business to Government - è il commercio tra operatori del mercato (Business) e strutture della pubblica amministrazione (Government). È detto anche Business to Administration (B2A).

BCE

Word
BCE
Definition
Banca Centrale Europea - La BCE (Banca Centrale Europea) è la banca centrale dell'Unione Europea ed è responsabile della politica monetaria dell'area dell'euro.

BDG

Word
BDG
Definition
Budget - strumento gestionale-contabile di programmazione e controllo delle attività operative, economiche e finanziarie del primo anno di Pianificazione di un'azienda.

BESS

Word
BESS
Definition
Battery Energy Storage System - è un sistema di accumulo di energia elettrica basato su batterie. I sistemi BESS sono utilizzati per immagazzinare energia e per rilasciarla in momenti in cui la domanda di energia è più alta o quando le fonti di energia rinnovabile non sono disponibili. Inoltre, i sistemi BESS possono anche fornire servizi di regolazione della frequenza e della tensione nella rete elettrica.

BEV

Word
BEV
Definition
Battery Electric Vehicle - ovvero "Veicolo Elettrico a Batteria". Si tratta di un tipo di veicolo che è alimentato da un motore elettrico a batteria. A differenza dei veicoli a combustione interna, che bruciano carburante per produrre energia, i BEV non e

BRL

Word
BRL
Definition
Real brasiliano.

BSO

Word
BSO
Definition
Built, Sell and Operate – in italiano: costruire, vendere e operare. Nel settore della generazione da fonti rinnovabili consiste nella vendita di asset per generare revenue, pur rimanendo responsabile del loro funzionamento e della loro gestione operativa

Brent

Word
Brent
Definition
Brent è un termine che si riferisce al petrolio greggio estratto dal Mare del Nord. Il nome deriva dal campo petrolifero di Brent, situato al largo della costa della Scozia, che è stato uno dei primi campi di petrolio scoperti nella regione. Il petrolio B

CAGR

Word
CAGR
Definition
Compound Annual Growth Rate – Il CAGR (Compound Annual Growth Rate) è un tasso di crescita composto annuo che viene utilizzato per calcolare la crescita di un investimento o di un'attività aziendale su un periodo di tempo specifico.

CBAM

Word
CBAM
Definition
Carbon Border Adjustment Mechanism – in italiano meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, parte del quadro del Green Deal europeo, è una normativa dell'Unione Europea, proposta nel 2021 dalla Commissione europea e su cui è stato raggiunto un

CCGT

Word
CCGT
Definition
Combined Cycle Gas Turbine – tipologia di centrale termoelettrica a ciclo combinato, il cui combustibile primario è il Gas, in cui sono presenti due cicli termodinamici in serie (Ciclo a Gas e Ciclo a Vapore), aumentando così il rendimento termodinamico rispetto ad entrambi i cicli isolati e sfruttando meglio il combustibile.

CCIRS

Word
CCIRS
Definition
Cross Currency Interest Rate Swap - Contratto swap in cui le parti si scambiano pagamenti in base a due diversi tassi e due diverse valute.

CCS

Carbon Capture and Storage – è una tecnologia utilizzata per impedire il rilascio di grandi quantità di anidride carbonica nell'atmosfera, separando l'anidride carbonica dalle emissioni e iniettandola nelle formazioni geologiche.

Word
CCS
Definition
Carbon Capture and Storage – è una tecnologia utilizzata per impedire il rilascio di grandi quantità di anidride carbonica nell'atmosfera, separando l'anidride carbonica dalle emissioni e iniettandola nelle formazioni geologiche.

CDM

Word
CDM
Definition
Clean Development Mechanism – in italiano meccanismo di sviluppo pulito, definito all'articolo 12 del Protocollo di Kyoto, consente a un Paese con un impegno di riduzione o limitazione delle emissioni ai sensi del Protocollo (Parte Allegato B) di realizzare un progetto di riduzione delle emissioni nei Paesi in via di sviluppo. Tali progetti possono guadagnare crediti di riduzione certificata delle emissioni (CER) vendibili, ciascuno equivalente a una tonnellata di CO2, che possono essere conteggiati per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto.

CDP Climate

Word
CDP Climate
Definition
Carbon Disclosure Project - è un’organizzazione non-profit internazionale che fornisce a imprese, autorità locali, governi e investitori un sistema globale di misurazione e rendicontazione ambientale. Il CDP offre un sistema per misurare, rilevare, gestire e condividere a livello globale informazioni riguardanti il cambiamento climatico.

CDS

Word
CDS
Definition
Clean Dark Spread - Rappresenta la differenza tra il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso ed il costo del carbone e del carbonio necessari per produrre 1 MWh di energia elettrica. Si riferisce all’esposizione power (lato ricavi) e carbone/CO2 (lato costi) derivante dalla produzione di energia con l’esercizio di una centrale a carbone.

CER

Word
CER
Definition
Certified Emission Reduction - Unità di emissione scambiata emessa nell'ambito del Clean Development Mechanism (vedi CDM) dell'ONU.

CF@R

Word
CF@R
Definition
Cash Flow at Risk - Metrica di rischio per misurare la potenziale diminuzione massima dei flussi di cassa attesi risultante dalla volatilità e dalla correlazione del mercato, con un dato livello di confidenza, in un dato periodo di tempo (holding period).

CFC

Word
CFC
Definition
Controlled Foreign Companies - è uno strumento utilizzato dagli ordinamenti fiscali UE per evitare possibili fattispecie di elusione fiscale. Si tratta di una disciplina fiscale nata per contrastare la localizzazione fittizia di redditi significativi in società partecipate estere residenti in Paesi a fiscalità privilegiata, in particolare per le società che non procedono alla sistematica distribuzione dei dividendi.

CFD

Word
CFD
Definition
Contract For Difference - è uno strumento finanziario il cui prezzo deriva dal valore di altre tipologie di strumenti d'investimento. Anziché negoziare o scambiare fisicamente l'attività finanziaria, il CFD rappresenta un'operazione in cui due parti, venditrice e acquirente, convengono per scambiare denaro sulla base della variazione di valore dell'attività sottostante che intercorre tra il momento in cui l'operazione viene aperta e quello in cui viene chiusa. Se il valore dell'attività sottostante aumenta, la parte acquirente realizza un guadagno e la parte venditrice una perdita, e viceversa il decrescere del valore comporta un guadagno per il venditore e una perdita per l'acquirente.

CGE

Word
CGE
Definition
Computable General Equilibrium - Indica una teoria macroeconomica che cerca di spiegare come domanda, offerta e prezzi di diversi prodotti siano interrelati e determinati simultaneamente in un esito denominato appunto di "equilibrio generale" per effetto delle forze di mercato.

CLP

Word
CLP
Definition
Peso cileno.

CME

Word
CME
Definition
Chicago Mercantile Exchange - è un mercato globale dei derivati con sede a Chicago. Oggi il CME è la più grande borsa di opzioni e contratti futures open interest (numero di contratti in essere) di tutte le borse futures del mondo. Il CME negozia diversi tipi di strumenti finanziari: tassi di interesse, azioni, valute e materie prime. Nel 2008, gli azionisti hanno approvato la fusione con il New York Mercantile Exchange (NYMEX).

CO2

Word
CO2
Definition
Diossido di Carbonio - Gas incolore e inodore, detto genericamente anidride carbonica o biossido di carbonio, ma correttamente, secondo la nomenclatura IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry), diossido di carbonio. Abbreviazione di anidride carbonica: gas prodotto naturalmente dagli animali durante la respirazione e attraverso il decadimento della biomassa, e utilizzato dalle piante durante la fotosintesi. Sebbene costituisca solo lo 0,04% dell'atmosfera, è uno dei gas serra più importanti. La combustione di combustibili fossili sta aumentando le concentrazioni di anidride carbonica nell'atmosfera, che si ritiene contribuisca al riscaldamento globale.

CO2 equivalente

Word
CO2 equivalente
Definition
Riferimento per tutti i gas serra l'effetto associato alla CO2, assunto pari a 1. Secondo le indicazioni del Protocollo di Kyoto, i gas serra che devono essere presi in considerazione sono: anidride carbonica (CO2, da cui il nome "carbon footprint"), metano (CH4), ossido nitroso (N2O), idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC) e esafluoruro di zolfo (SF6). Tale parametro può essere utilizzato per la determinazione degli impatti ambientali che le emissioni hanno sui cambiamenti climatici di origine antropica.

COP

Word
COP
Definition
Peso colombiano.

CPI

Word
CPI
Definition
Consumer Price Index - si riferisce ad una misura statistica formata dalla media dei prezzi ponderati per mezzo di uno specifico paniere di beni e servizi. Tale paniere ha come riferimento le abitudini di acquisto di un consumatore medio. L'indice dei prezzi al consumo maggiormente utilizzato è il numero indice che misura la variazione temporale della media ponderata dei prezzi che si formano nelle transazioni relative a beni e servizi di consumo scambiati tra gli operatori economici ed i consumatori privati finali (sono dunque da escludere nella formazione dell'indice le transazioni a titolo gratuito, quelle intermedie e quelle che coinvolgono enti pubblici); tale tipo di indice misura, dunque, l'aumento del livello generale dei prezzi, cioè l'inflazione al consumo per il periodo considerato (la misura del costo della vita dello specifico periodo).

CSR

Word
CSR
Definition
Corporate Social Responsibility - politiche e pratiche aziendali che sappiano armonizzare gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali del territorio di riferimento, in un’ottica di sostenibilità. E' una forma di responsabilità volontaria che le imprese tendono ad assumere nei confronti dei loro principali stakeholder.

CSS

Word
CSS
Definition
Clean Spark Spread – Rappresenta la differenza tra il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso ed il costo del gas e carbonio necessari per produrre 1 MWh di energia elettrica. Si riferisce all’esposizione power (lato ricavi) e gas/CO2 (lato costi) derivante dalla produzione di energia con l’esercizio di una centrale a gas.

CSV

Word
CSV
Definition
Creating Shared Value - l'approccio CSV significa far convergere la prospettiva aziendale e le esigenze sociali, economiche e ambientali della comunità in cui un’azienda opera, al fine di individuare scelte che creino valore per entrambe le parti.

CTP

Word
CTP
Definition
Costo Totale di Proprietà – in inglese TCO (Total Cost of Ownership) indica il costo totale di possesso di un bene, più comunemente detto costo d'uso. Questo indicatore prende in considerazione non solo i costi fissi (acquisto, interessi, affitto, valore residuo...), ma anche tutti i costi variabili (manutenzione, formazione degli utilizzatori...) legati all'utilizzo della macchina.

Capex

Word
Capex
Definition
CAPital EXpenditure - rappresenta le spese in conto capitale. Indica in economia aziendale i flussi di cassa in uscita per la realizzazione di investimenti in attività immobilizzate di natura operativa. Si tratta cioè di investimenti in capitale fisso per

Carbon Footprint

Word
Carbon Footprint
Definition
La Carbon Footprint (letteralmente, "impronta di carbonio") è un parametro che viene utilizzato per stimare le emissioni di gas serra causate da un prodotto, da un servizio, da un'organizzazione, da un evento o da un individuo, espresse generalmente in CO

Carbon Neutral

In italiano, Neutralità Carbonica, rappresenta il bilanciamento delle emissioni di CO2 con processi di rimozione del carbonio.

Word
Carbon Neutral
Definition
In italiano, Neutralità Carbonica, rappresenta il bilanciamento delle emissioni di CO2 con processi di rimozione del carbonio.

Climate Neutral

Word
Climate Neutral
Definition
Neutralità climatica significa raggiungere un equilibrio tra le emissioni di gas serra e gli assorbimenti di questi gas dall'atmosfera.

Content Index Sustainable Finance Disclosure Regulation (PAI)

Word
Content Index Sustainable Finance Disclosure Regulation (PAI)
Definition
Tabella di raccordo delle tematiche e delle informazioni, richieste dal Regolamento Europeo, che disciplina l’informativa nel campo della finanza sostenibile (SFDR, Sustainable Finance Disclosure Regulation) con riportati i contenuti afferenti al Bilancio di Sostenibilità e relativa indicazione dello specifico capitolo del documento in cui vengono trattati.

Conto economico consolidato

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Conto economico consolidato
Definition
È un documento che fa parte del Bilancio consolidato e presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, con separata presentazione dell’utile (perdita) netto delle “continuing operation” e di quello delle “discontinued operation” attribuibile agli azionisti della Capogruppo e ai terzi.

D&A

Word
D&A
Definition
Depreciation & Amortization – inserito all’interno del calcolo del flusso di cassa per escludere dall'EBITDA la quota di costi sostenuto in un determinato anno ma imputabili ad anni successivi e la quota di oneri futuri che sono di competenza di un determinato anno ma che non sono ancora stati liquidati.

DPS

Word
DPS
Definition
Dividend Per Share - è la somma dei dividendi dichiarati emessi da una società per ogni azione ordinaria in circolazione.

DSR

Word
DSR
Definition
Demand-side Response - Nel mercato dell’energia, indica la partecipazione attiva al mercato della domanda, ossia dei grandi consumatori industriali o di forme aggregate – e opportunamente regolamentate – di consumatori (industriali, commerciali). Tali consumatori possono modulare il proprio consumo di energia, in aumento o riduzione, in risposta ai segnali di mercato, ottenendo un vantaggio economico come contropartita. Tale servizio permette di modulare i picchi di offerta o domanda a favore di una maggiore flessibilità e stabilità della rete.

Direct Emissions

Word
Direct Emissions
Definition
Le emissioni dirette di gas a effetto serra sono emissioni provenienti da fonti possedute o controllate dall'entità segnalante. Queste emissioni possono anche essere indicate come emissioni dello scope 1.

E2E

Word
E2E
Definition
End-to-End - Il principio end-to-end afferma che, se si hanno due applicazioni che comunicano tramite una rete, tutte le funzioni e le operazioni specifiche richieste da tali applicazioni, come il controllo di errori, devono essere realizzate ed eseguite in modo completo nei nodi terminali (o end point) e non nei nodi intermedi (o intermediate node) della rete.

EA

Word
EA
Definition
Equivalent Asset – o Asset Equivalenti, indica un’unità funzionale, specifica di Business Line, assunta per rappresentare la complessità organizzativa da un punto di vista ambientale e i relativi volumi di business: Per GPG: 500 MW di capacità installata. Per GIN e ENEL X: milione di ore lavorate.

EBIT

Word
EBIT
Definition
Earnings Before Interests and Taxes - rappresenta il risultato operativo prima della deduzione degli oneri finanziari e delle imposte. Esso è anche detto Operating Income Before Taxes.

EBITDA

Word
EBITDA
Definition
Earnings Before Interests Taxes Depreciation and Amortization - rappresenta il Margine operativo lordo (MOL) ed è un indicatore della performance operativa. Viene calcolato sommando al “Risultato operativo” gli “Ammortamenti e impairment”.

EBT

Word
EBT
Definition
Earnings Before Taxes - rappresenta il risultato prima della deduzione delle imposte.

ECB

Word
ECB
Definition
European Central Bank – vedi BCE.

EDF

Word
EDF
Definition
Électricité de France.

EDP

Word
EDP
Definition
Energia de Portugal.

EGM

Word
EGM
Definition
Extraordinary General Meeting - un'assemblea generale di tutti i membri di una società per trattare argomenti importanti che non possono attendere fino alla successiva assemblea generale annuale.

EIA

Word
EIA
Definition
Energy Information Administration - è l'agenzia statistica e analitica del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti d'America. L'EIA raccoglie, analizza e diffonde informazioni indipendenti e imparziali sull'energia per promuovere la formulazione di politiche razionali, mercati efficienti e la comprensione pubblica dell'energia e della sua interazione con l'economia e l'ambiente. I programmi EIA riguardano dati su carbone, petrolio, gas naturale, energia elettrica, rinnovabile e nucleare.

EM

Word
EM
Definition
Emerging Markets - Un mercato emergente (o un paese emergente o un'economia emergente) è un mercato che ha alcune caratteristiche di un mercato sviluppato, ma non soddisfa pienamente i suoi standard. Questo include mercati che potrebbero diventare mercati sviluppati in futuro o che lo sono stati in passato. Il termine "mercato di frontiera" è usato per i Paesi in via di sviluppo con mercati di capitali più piccoli, più rischiosi o più illiquidi di quelli "emergenti". A partire dal 2006, le economie di Cina e India sono considerate i più grandi mercati emergenti. Le nove più grandi economie emergenti e in via di sviluppo per PIL nominale o aggiustato per PIL sono i Paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) insieme a Indonesia, Corea del Sud, Messico, Arabia Saudita e Turchia.

EMIR

Word
EMIR
Definition
European Market Infrastructure Regulation - Regolamento UE n. 648/2012 sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni.

EPS

Word
EPS
Definition
Earnings Per Share - sono gli utili che un'azienda ha generato parametrati al numero di azioni emesse dall'azienda stessa.

ERU

Word
ERU
Definition
Emission Reduction Unit - unità di emissione scambiata nell'ambito del processo di Joint Implementation (JI) dell'ONU.

ESG

Word
ESG
Definition
Environmental, Social, Governance - si utilizza per indicare i tre criteri fondamentali per misurare l’impatto ambientale, sociale e di governance delle imprese nell'ottica di un business sostenibile. In ambito economico/finanziario sono i criteri che si usano per indicare tutte quelle attività legate all’investimento responsabile che perseguono gli obiettivi tipici della gestione finanziaria tenendo in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance, per l’appunto.

ESMA

Word
ESMA
Definition
European Securities and Markets Authority - Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, il cui obiettivo è migliorare la protezione degli investitori e promuovere mercati finanziari stabili e ordinati.

ETR

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ETR
Definition
Effective Tax Rate - è il rapporto che misura l’incidenza percentuale del carico fiscale complessivo sull’utile ante imposte (imposte/utile ante imposte). Ai fini del calcolo si tiene conto delle sole imposte sui redditi che vengono considerate per il totale dell’importo imputato a conto economico (imposte correnti, imposte differite, ritenute, ecc.).

EU

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EU
Definition
European Union - è un'organizzazione internazionale politica ed economica a carattere sovranazionale, che comprende 27 Stati membri d'Europa.

EU ETS

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EU ETS
Definition
European Union Emissions Trading System - è il sistema per lo scambio di quote di emissione di gas serra finalizzato alla riduzione delle emissioni nei settori maggiormente energivori (elettricità, cemento, acciaio, alluminio, laterizi e ceramiche, vetro, chimica, aviazione, etc.) nell’Unione Europea.

EUA

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EUA
Definition
European Union Allowances - Diritti di emissione di CO2 nell'ambito del sistema europeo di scambio delle quote di emissione.

EV

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EV
Definition
Electric Vehicle - in italiano, veicolo elettrico, si intende un mezzo di trasporto che utilizza per il suo funzionamento un sistema a propulsione tramite motore elettrico che è generalmente alimentato con batterie ricaricabili, ma che può essere anche collegato ad un sistema di alimentazione tramite reti aeree con fili sospesi, binari o fasce di alimentazione conduttrici per contatti striscianti laterali. I veicoli elettrici possono essere variabilmente e a seconda delle necessità o caratteristiche di progettazione a 1, 2, 3, 4 o più ruote. I veicoli elettrici includono, ma non sono limitati a, veicoli stradali e ferroviari, navi di superficie e subacquee, aerei elettrici e veicoli spaziali elettrici.

Economia circolare

Word
Economia circolare
Definition
È un concetto legato alla definizione di modelli di business finalizzati a disaccoppiare le attività economiche e industriali dal consumo di risorse (anche se spesso, a livello di opinione pubblica, è stato impropriamente associato soprattutto al tema del riciclo dei rifiuti). Forte di un primo importante riconoscimento istituzionale, avvenuto con il Circular Economy Package del 2015 della UE, è successivamente divenuto uno degli assi portanti della strategia Europea nel 2020 con il Green New Deal (Circular Economy Action Plan).

FCF

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FCF
Definition
Free Cash Flow - rappresenta il flusso di cassa disponibile per l'azienda ed è dato dalla differenza tra il flusso di cassa dalle attività operative e il flusso di cassa per investimenti in capitale fisso.

FCT

Word
FCT
Definition
Forecast - Strumento di ri-previsione mensile degli obiettivi economico-finanziari dell'esercizio in corso.

FER

Word
FER
Definition
Fonti Energia Rinnovabile – vedi RES.

FFO

Word
FFO
Definition
Funds From Operations - Strumento utilizzato per calcolare i flussi di cassa generati dalle attività dei fondi comuni di investimento immobiliare noti in inglese come REIT (Real Estate Investment Trust), denominati SIIQ in Italia (Società di Investimento Immobiliare Quotata). L’FFO cerca in particolare di descrivere l’andamento di ricavi e costi monetari originati dalla gestione del fondo in questione. L'FFO viene calcolato partendo dall'utile ante imposte (utile del periodo), aggiungendo le sole imposte correnti e le variazioni relative agli ammortamenti materiali e immateriali, la variazione netta del valore di mercato degli immobili ed eventuali svalutazioni. Un indicatore frequentemente utilizzato in questo settore è dato dal rapporto FFO/Ricavi in quanto fornisce la percentuale di ricavi del fondo che effettivamente si trasforma in flussi di cassa per chi possiede le quote del fondo.

FS

Word
FS
Definition
Fuel Switching – indica la sostituzione di una fonte di energia con un'altra per soddisfare i requisiti di calore, potenza e/o generazione elettrica.

FTE

Word
FTE
Definition
Full Time Equivalent - esprime il numero di risorse a tempo pieno per svolgere una determinata attività, oppure presenti in azienda, in relazione al totale dei soggetti, calcolando l'equivalente delle ore anche in presenza di part time ed altre forme contrattuali con meno ore giornaliere rispetto al Full Time.

FWD

Word
FWD
Definition
Forward - è un contratto di compravendita a termine negoziato OTC (over the counter) avente come sottostante un bene reale oppure un'attività finanziaria (energia, commodities, etc). È un contratto derivato simmetrico poiché entrambi i contraenti sono obbligati a effettuare una prestazione a scadenza. La parte che assume la posizione lunga si impegna ad acquistare l'attività sottostante alla data pattuita pagando il prezzo concordato; al contrario la controparte che assume la posizione corta si impegna a vendere tale attività alla medesima data e al medesimo prezzo.

FX

Word
FX
Definition
Forex o Foreign eXchange - Il tasso di cambio può essere definito come numero di unità di moneta estera che possono essere acquistate con un'unità di moneta nazionale.

FX HR

Word
FX HR
Definition
Foreign Exchange Hedge Ratio - parte del debito lordo non esposta a variazioni dei tassi di cambio, tenuto conto dei derivati di copertura e della copertura naturale derivante dai Fondi da Operazioni (FFOs), per fornire una misura dell'impatto delle fluttuazioni del tasso di cambio sugli oneri finanziari (pagamenti di interessi e rimborsi di capitale).

FY

Word
FY
Definition
Fiscal Year - L'anno fiscale è indicato come un periodo della durata di dodici mesi e viene utilizzato per la definizione del budget, la tenuta dei conti e tutti gli altri rapporti finanziari per le industrie.

Finanza sostenibile

Word
Finanza sostenibile
Definition
La finanza sostenibile raccoglie capitali pubblici e privati veicolandoli verso investimenti sostenibili per accelerare il raggiungimento dei relativi obiettivi di sviluppo.

GCC

Word
GCC
Definition
Gas Combined Cycle - tecnologia per impianti di generazione di energia termoelettrica a Gas.

GDP

Word
GDP
Definition
Gross Domestic Product - Prodotto Interno Lordo (PIL) in italiano, è una grandezza macroeconomica che misura il valore aggregato, a prezzi di mercato, di tutti i beni e i servizi finali (cioè esclusi i prodotti intermedi) prodotti sul territorio di un Paese in un dato periodo temporale (normalmente si usa come riferimento l’anno solare, ma sono usati anche altri archi temporali).

GHG

Word
GHG
Definition
Greenhouse Gases - Gas ad effetto serra, ovvero quei gas presenti che riescono a trattenere, in maniera consistente, il calore nell'atmosfera e sono i principali responsabili del cambiamento climatico. Vengono emessi nell’atmosfera dall'attività dell'uomo, in particolare dai processi di combustione (ma non solo) e sono principalmente: anidride carbonica (CO2), metano (CH4), protossido di azoto (N2O), idrofluorocarburi (HFCs), perfluorocarburi (PFC) e l'esafluoruro di zolfo (SF6). Da sottolineare che non è incluso il vapore acqueo, il responsabile maggiore dell'effetto serra naturale, essenziale per la vita sulla Terra (vedi anche CO2 equivalente).

GME

Word
GME
Definition
Gestore dei mercati energetici - è la società responsabile in Italia dell'organizzazione e della gestione del mercato elettrico, oltre che di assicurare la gestione economica di un'adeguata disponibilità della riserva di potenza.

GNI

Word
GNI
Definition
Gross National Income - viene calcolato sommando al prodotto interno lordo (PIL), o sottraendo da esso a seconda della tipologia di flusso, vari flussi di reddito tra Paesi. Oppure Group Net Income - ovvero utile netto relativo al Gruppo Enel.

GNL

Word
GNL
Definition
Gas Naturale Liquefatto – vedi LNG.

GPP

Word
GPP
Definition
Green Public Procurement - in italiano Acquisti verdi della Pubblica Amministrazione, è l'integrazione di considerazioni di carattere ambientale nelle procedure di acquisto della Pubblica Amministrazione, cioè è il mezzo per poter scegliere "quei prodotti e servizi che hanno un minore, oppure un ridotto, effetto sulla salute umana e sull'ambiente rispetto ad altri prodotti e servizi utilizzati allo stesso scopo" (U.S. EPA 1995). 'Acquistare verde' significa quindi acquistare un bene/servizio tenendo conto degli impatti ambientali che questo può avere nel corso del suo ciclo di vita dall'estrazione della materia prima, allo smaltimento del rifiuto (ovvero "dalla Culla alla Tomba"). La pratica del Green Public Procurement consiste nella possibilità di inserire criteri di qualificazione ambientale nella domanda che le Pubbliche Amministrazioni esprimono in sede di acquisto di beni e servizi finalizzata da un lato a diminuire il loro impatto ambientale dall'altro possono esercitare un “effetto traino” sul mercato dei prodotti ecologici. Gli acquisti pubblici, infatti, rappresentano in Italia circa il 17% del Prodotto Interno Lordo (PIL) e nei Paesi dell'Unione Europea circa il 14%.

GRI Content Index

Word
GRI Content Index
Definition
Il GRI Content Index contiene i riferimenti e gli strumenti di rendicontazione utilizzati per redigere il report nel rispetto degli Standard di settore GRI pertinenti (GRI Standards ed Electric Utilities Sector Disclosure).

Gestione e Governo di Impresa

Word
Gestione e Governo di Impresa
Definition
Insieme di strumenti, regole e meccanismi preordinati alla migliore realizzazione del processo decisionale di un'impresa nell'interesse delle diverse categorie di soggetti che sono interessati alla vita societaria.

Green Deal

Word
Green Deal
Definition
Piano d’azione europeo integrato che fa leva su digitale ed innovazione per promuovere l'uso efficiente delle risorse, ripristinare le biodiversità e ridurre l'inquinamento.

Green Loan

Word
Green Loan
Definition
Qualsiasi tipo di strumento di prestito reso disponibile esclusivamente per finanziare o rifinanziare, in tutto o in parte, nuovi e/o esistenti progetti verdi ammissibili. Il determinante fondamentale di un Green Loan è l'utilizzo dei proventi del prestito per “progetti verdi”.

Green bond

Word
Green bond
Definition
O “obbligazioni verdi”, si riferiscono a qualsiasi tipo di strumento obbligazionario in cui i proventi saranno applicati esclusivamente per finanziare o rifinanziare, in parte o completamente, progetti verdi ammissibili nuovi e/o esistenti.

HDD

Word
HDD
Definition
Heating Degree Day - misura che riflette la domanda di energia per il riscaldamento.

HEV

Word
HEV
Definition
Hybrid Electric Vehicles – in italiano veicolo a propulsione ibrida, è un veicolo dotato di un sistema di propulsione a due o più componenti, ad esempio motore elettrico con motore termico, che lavorano in sinergia fra di loro.

HH

Word
HH
Definition
Henry Hub - è un hub di distribuzione del gas naturale a Earth, Louisiana, di proprietà di Sabine Pipe Line LLC, una controllata di EnLink Midstream Partners LP. Per la sua importanza, presta il suo nome al punto di prezzo dei contratti a termine sul gas naturale scambiati sul New York Mercantile Exchange (NYMEX) e gli swap OTC scambiati sull’InterContinental Exchange (ICE).

HR

Word
HR
Definition
Human Rights - si fa riferimento generico ai diritti umani fondamentali riconosciuti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite.

HRDD

Word
HRDD
Definition
Human Rights Due Diligence - processo di monitoraggio dell’implementazione della politica sui diritti umani e la relativa aderenza ai requisiti dei principi guida delle Nazioni Unite e della guida per una condotta di impresa responsabile dell’OCSE.

ICE

Word
ICE
Definition
InterContinental Exchange - società finanziaria statunitense nata nel 2000 che opera in mercati basati su Internet che commercia in futures ed energia, commodity e prodotti finanziari derivati nei mercati over the counter. Mentre l'obiettivo principale della società in principio erano prodotti energetici (petrolio grezzo e raffinato, gas naturale...), ha poi esteso le sue attività in commodity quali lo zucchero, il cotone e il caffè, scambio di valuta estera. Oppure International Currency Exchange - è una società di cambio valuta globale, con sede a Londra. L'ICE è uno dei maggiori operatori di cambio al dettaglio al mondo.

ICE (Veicoli)

Word
ICE (Veicoli)
Definition
Internal Combustion Engine - Veicoli convenzionali a combustione interna.

ICMA

Word
ICMA
Definition
International Capital Markets Association - È un'organizzazione di autoregolamentazione per i partecipanti ai mercati dei capitali. Nonostante il nome suggerisca una visione globale ha un focus europeo. Gli obiettivi dichiarati dell'ICMA sono di promuovere alti standard di pratica di mercato, regolamentazione appropriata, supporto commerciale, educazione e comunicazione. Produce una documentazione standard per transazioni come l'emissione di azioni e debito e le operazioni di pronti contro termine.

IEA

Word
IEA
Definition
International Energy Agency - Organizzazione intergovernativa dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) con sede a Parigi costituita come istituto di ricerca internazionale sui temi della politica energetica e dell’impatto ambientale delle fonti di energia.

IFRS

Word
IFRS
Definition
International Financial Reporting Standards - standard internazionali, in ambito comunitario, per la redazione dei bilanci d’esercizio e consolidati, il cui scopo è quello di incrementare la trasparenza a beneficio degli investitori.

IMF

Word
IMF
Definition
International Monetary Fund - in Italiano Fondo Monetario Internazionale, è un'organizzazione internazionale pubblica a carattere universale composta dai governi nazionali di 190 Paesi e insieme al gruppo della Banca Mondiale fa parte delle organizzazioni internazionali dette di Bretton Woods, dal nome della località in cui si tenne la conferenza che ne sancì la creazione.

IPCC

Word
IPCC
Definition
Intergovernmental Panel on Climate Change - è il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici. L’IPCC è stato istituito nel 1988 dalla World Meteorological Organization (WMO) e dallo United Nations Environment Programme (UNEP) allo scopo di fornire al mondo una visione chiara e scientificamente fondata dello stato attuale delle conoscenze sui cambiamenti climatici e sui loro potenziali impatti ambientali e socioeconomici.

IR HR

Word
IR HR
Definition
Interest Rate Hedge Ratio - quota di debito lordo non esposta a variazioni dei tassi di interesse, tenuto conto dei derivati di copertura, per fornire una misura dell'impatto delle fluttuazioni dei tassi di interesse sugli interessi passivi.

IRR

Word
IRR
Definition
Internal Rate of Return – o in italiano Tasso di rendimento interno (TIR) è uno strumento utilizzato nell'analisi finanziaria per determinare l'attrattività di un particolare progetto o investimento, e può anche essere utilizzato per scegliere tra possibili progetti o opzioni di investimento che vengono considerati. In generale, un progetto di investimento risulta desiderabile, qualora il IRR risulti superiore al costo opportunità del capitale (o di altro tasso preso a riferimento: tasso scelto secondo considerazioni inerenti allo specifico investimento e/o in base al WACC).

Indicatori di sostenibilità

Word
Indicatori di sostenibilità
Definition
Sono uno strumento per misurare la performance aziendale e per rendicontare il raggiungimento degli obiettivi definiti nel piano di sostenibilità dell’organizzazione.

Indirect Emissions

Word
Indirect Emissions
Definition
Le emissioni indirette di GHG sono una conseguenza delle attività dell'entità segnalante, ma si verificano presso fonti possedute o controllate da un'altra entità. Per esempio: emissioni dal consumo di elettricità, calore o vapore acquistati (scope 2), emissioni dall’estrazione e dalla produzione di materiali e combustibili acquistati, attività relative al trasporto in veicoli non posseduti o controllati dall'entità segnalante, attività relative all'elettricità (ad es. perdite T&D), attività esternalizzate, smaltimento dei rifiuti, ecc.

JCC

Word
JCC
Definition
Japan Crude Cocktail - è il soprannome informale dato all'indice dei prezzi del petrolio greggio utilizzato nella maggior parte dei Paesi dell'Asia orientale. Il JCC è il prezzo medio delle importazioni di greggio sdoganato in Giappone ed è pubblicato dalla Petroleum Association of Japan. Il JCC è stato storicamente il principale indice di valutazione dei contratti di gas naturale liquefatto (GNL) in quanto non esisteva un benchmark globale. Tuttavia, poiché il JCC si basa sul prezzo del petrolio rispetto al gas, si è registrato un aumento delle obiezioni al suo utilizzo. In Europa e nella maggior parte delle nazioni nordamericane, il prezzo del GNL è passato dall'uso del JCC a indici basati sul gas (ad esempio Henry Hub).

JKM

Word
JKM
Definition
Japan Korean Marker - è il mercato virtuale nel quale viene scambiato gas naturale sulla piattaforma in Giappone, Corea del Sud, Cina e Taiwan. Come indice, rappresenta la valutazione del prezzo di riferimento del gas naturale liquefatto (GNL).

JV

Word
JV
Definition
Joint Venture - Accordo tra aziende, anche di diversa nazionalità, per realizzare un determinato progetto, in tempi limitati, con divisione dei rischi e degli utili.

KPI

Word
KPI
Definition
Key Performance Indicator - è un indice dell'andamento (performance) di un processo aziendale.

KRI

Word
KRI
Definition
Key Risk Indicator - Indicatore di rischio che misura la probabilità o gli impatti del rischio attesi (e non) attraverso l’utilizzo di un approccio quantitativo (what if e analisi di scenario o approcci probabilistici).

LCOE

Word
LCOE
Definition
Levelized Cost of Energy - Il costo livellato dell'energia è un indice della competitività di diverse tecnologie di generazione di energia elettrica, diversificate per tipo di fonte energetica e per durata della vita media degli impianti. Rappresenta una stima economica del costo medio necessario per finanziare e mantenere un impianto di produzione energetica nel corso della sua vita utile, in rapporto alla quantità totale di energia generata durante lo stesso intervallo di tempo. Il costo livellato dell'energia costituisce quindi un valore di riferimento per il prezzo a cui vendere l'energia per unità di energia elettrica generata, al fine di avere un adeguato ritorno economico dei costi di finanziamento e manutenzione dell'impianto stesso durante il suo ciclo di vita.

LME

Word
LME
Definition
London Metal Exchange - è la borsa dei metalli più importante del mondo con sede a Londra. La scadenza media dei futures (forward) contrattati quotidianamente è a 3 mesi, anche se vengono stabiliti contratti sia più a lungo termine sia spot. Ad oggi è considerato il punto di riferimento mondiale del proprio mercato.

LNG

Word
LNG
Definition
Liquefied Natural Gas - in italiano Gas Naturale Liquefatto (GNL), si ottiene sottoponendo il gas naturale (GN), dopo opportuni trattamenti di depurazione e disidratazione, a successive fasi di raffreddamento e condensazione. Non va confuso con GTL, sigla di Gas To Liquid che invece definisce i processi volti a ottenere idrocarburi liquidi da GN. Il prodotto che ne deriva si presenta come un liquido inodore e trasparente costituito da una miscela composta prevalentemente da metano e quantità minori di etano, propano, butano e azoto, avente una temperatura di ebollizione di circa -160 °C a pressione atmosferica.

Linea di business

Word
Linea di business
Definition
È un termine generico che si riferisce ad un'area più specifica in cui un'azienda svolge i propri servizi.

MA

Word
MA
Definition
Mercato di Aggiustamento - Sede di negoziazione dove i produttori, i grossisti e i clienti finali possono modificare i programmi di immissione/prelievo determinati sul Mercato del giorno prima (MGP): a far data dal 1/11/2009 esso è stato sostituito dal Mercato infragiornaliero (MI).

MAR

Word
MAR
Definition
Market Abuse Regulation - Regolamento UE n. 596/2014 relativo agli abusi di mercato.

MBO

Word
MBO
Definition
Management By Objectives - metodo di valutazione del personale che si basa sui risultati raggiunti a fronte di obiettivi prefissati.

MFF

Word
MFF
Definition
Multiannual Financial Framework - in italiano Piano finanziario pluriennale (in pratica il bilancio comunitario) è un quadro di riferimento della durata di sette anni che regola il bilancio annuale dell’UE. È stabilito in un regolamento del Consiglio Europeo adottato all'unanimità con l'approvazione del Parlamento Europeo. Il quadro finanziario stabilisce l'importo massimo di spesa del bilancio dell'UE ogni anno per ampie aree di investimento ("headings") e fissa un massimale annuo complessivo per gli stanziamenti e pagamenti. L’MFF per il periodo 2021-2027 è dotato di un bilancio di 1.074,3 miliardi di euro per affrontare le priorità a lungo termine dell'UE. Esso si affianca al Next Generation EU recovery package (NGEU), pari a 750 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti per il periodo 2021-2024, per affrontare la sfida socioeconomica della pandemia COVID-19. Un totale del 30% della spesa totale del MFF e del NGEU è destinato a spese legate al clima.

MGP

Word
MGP
Definition
Mercato del Giorno Prima - Identifica la sede ove hanno luogo le negoziazioni delle offerte di acquisto e vendita di energia elettrica nel mercato libero italiano. Permette a produttori, grossisti e clienti finali idonei di vendere o acquistare energia elettrica per il giorno successivo.

MI

Word
MI
Definition
Mercato Infragiornaliero - Il Mercato Infragiornaliero permette a produttori, con ben 7 sessioni (MI1,2,3,4,5,6 e MI7) e grossisti di modificare i programmi di immissione stabiliti su MGP (il MI ha preso il posto, dal 2010, del mercato di aggiustamento MA).

MSD

Word
MSD
Definition
Mercato Servizi Dispacciamento - è lo strumento attraverso il quale Terna S.p.A. (TSO in Italia) si approvvigiona delle risorse necessarie alla gestione e al controllo del sistema (risoluzione delle congestioni intrazonali, creazione della riserva di energia, bilanciamento in tempo reale). Sul MSD Terna agisce come controparte centrale e le offerte accettate vengono remunerate al prezzo presentato (pay-as-bid).

Margine operativo lordo ordinario

Word
Margine operativo lordo ordinario
Definition
Calcolato depurando dal “Margine operativo lordo” tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali acquisizioni o cessioni di aziende (per es., plusvalenze e minusvalenze).

Mark-to-Market

Word
Mark-to-Market
Definition
Metodo di misurazione utilizzato per misurare le voci in essere nei contratti a termine ai prezzi correnti di mercato.

MiFID II

Word
MiFID II
Definition
Markets in Financial Instruments Directive - Direttiva EU n. 2014/65 relativa ai mercati degli strumenti finanziari.

Modello di business

Word
Modello di business
Definition
Un modello di business definisce la logica del modo in cui le aziende creano, trasmettono e acquisiscono valore in contesti economici, sociali, culturali o di altro tipo. Ogni azienda ha un proprio specifico modello di business che, nel corso dell’organizzazione lavorativa, può attraversare importanti trasformazioni dovute sia a contesti di innovazione che di cambiamento.

NBP

Word
NBP
Definition
National Balancing Point - è un mercato virtuale nel quale viene scambiato gas naturale sulla piattaforma in UK.

NCC

Word
NCC
Definition
Net Connect Gas - è un mercato virtuale nel quale viene scambiato gas naturale sulla piattaforma TIN Germania.

NYMEX

Word
NYMEX
Definition
New York Mercantile Exchange - è il principale mercato mondiale per futures ed options sui prodotti energetici, come petrolio e gas naturale; su metalli preziosi, come argento, oro, palladio e platino; e su metalli industriali, come alluminio e rame.

Net-Zero

Word
Net-Zero
Definition
Ridurre le proprie emissioni di gas serra in linea con la più recente scienza climatica e la traiettoria di 1,5°C, con le rimanenti emissioni residue bilanciate attraverso crediti di rimozione del carbonio.

OECD

Word
OECD
Definition
Organization for Economic Co-operation and Development - è un'organizzazione internazionale di studi economici per i Paesi membri, Paesi sviluppati aventi in comune un'economia di mercato. L'organizzazione svolge prevalentemente un ruolo di assemblea consultiva che consente un'occasione di confronto delle esperienze politiche, per la risoluzione dei problemi comuni, l'identificazione di pratiche commerciali e il coordinamento delle politiche locali e internazionali dei Paesi membri. Ha sede a Parigi.

Offsetting emissions

Word
Offsetting emissions
Definition
Processo di rimozione delle emissioni di GHG tramite strumenti compensativi (CCS, "forestazione") o tramite l'acquisto di "certificati” (diritti di emissione) sul mercato ETS o mercati volontari.

Opex

Word
Opex
Definition
OPerating EXpense - La spesa operativa è il costo necessario per gestire un prodotto, un business o un sistema altrimenti detti costi operativi e di gestione.

PEC

Word
PEC
Definition
Primary Energy Consumption - si intende il consumo interno lordo, esclusi tutti gli usi non energetici dei vettori energetici (ad esempio il gas naturale utilizzato non per la combustione ma per la produzione di sostanze chimiche). Questa quantità è rilevante per misurare il reale consumo di energia e per confrontarlo con gli obiettivi di Europa 2020. La "Percentuale di risparmio" è calcolata utilizzando questi valori del 2005 e la sua previsione per gli obiettivi del 2020 nella Direttiva 2012/27/UE; l'obiettivo di Europa 2020 è raggiunto quando questo valore raggiunge il livello del 20%.

PEN

Word
PEN
Definition
Nuevo Sol peruviano.

PHEV

Word
PHEV
Definition
Plug-in Hybrid Electric Vehicle – in italiano veicolo elettrico ibrido plug-in, è un tipo di veicolo le cui batterie possono essere ricaricate collegandole a una fonte esterna di energia elettrica, anche senza l'ausilio del relativo motore a combustione interna. Tali veicoli condividono le caratteristiche delle soluzioni elettriche ibride tradizionali (HEV, Hybrid Electric Vehicles). I veicoli PHEV differiscono dagli HEV per la presenza del caricabatterie che, attraverso l'ausilio del BMS (Battery Management System), provvede alla corretta ricarica della batteria.

PIL

Word
PIL
Definition
Prodotto Interno Lordo - vedi GDP.

PNIEC

Word
PNIEC
Definition
Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima – piano predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, inviato alla Commissione Europea in attuazione del Regolamento (UE) 2018/1999 (dicembre 2018). Stabilisce gli obiettivi nazionali al 2030 sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2, nonché gli obiettivi in tema di sicurezza energetica, interconnessioni, mercato unico dell’energia e competitività, sviluppo e mobilità sostenibile, delineando per ciascuno di essi le misure che saranno attuate per assicurarne il raggiungimento.

PPA

Word
PPA
Definition
Power Purchase Agreement - è un accordo di fornitura di energia elettrica a lungo termine tra due parti, di solito tra un produttore di energia elettrica (seller) e un consumatore o distributore di energia elettrica (buyer). I PPA definiscono nel dettaglio tutti i termini e le condizioni per la vendita e l'acquisto di energia elettrica, compresi il volume di elettricità da fornire, i prezzi negoziati, il bilanciamento tra produzione e consumi e le penali in caso di inadempimento del contratto. Trattandosi di un accordo bilaterale, il PPA può assumere varie forme ed essere adattato alle parti. Le forniture di energia elettrica possono essere fisiche o avvenire attraverso gruppi di bilanciamento.

PSV

Word
PSV
Definition
Punto di Scambio Virtuale - è un mercato virtuale nel quale viene scambiato gas naturale all’ingrosso in Italia e, in termini di indice di prezzo, è il principale punto di incontro tra domanda e offerta del mercato del gas in Italia.

PUN

Word
PUN
Definition
Prezzo Unico Nazionale - è il prezzo di riferimento dell’energia elettrica in Italia, acquistata in borsa, pubblicato dal Gestore dei Mercati Energetici.

PV

Word
PV
Definition
PhotoVoltaic – effetto di conversione della luce in elettricità, utilizzando materiali semiconduttori. L'effetto fotovoltaico è utilizzato commercialmente per la generazione di elettricità tramite impianti fotovoltaici. Può essere anche utilizzato per rappresentare un impianto fotovoltaico o i moduli solari (pannelli) che lo compongono.

PVB

Word
PVB
Definition
Punto Virtual de Balance - è un mercato virtuale nel quale viene scambiato gas naturale sulla piattaforma in Spagna.

PaR

Word
PaR
Definition
Profit at Risk - metrica di rischio che misura la massima perdita di profitto potenziale dovuta alla variazione della quotazione o del volume delle materie prime in un dato periodo e per un livello di probabilità prestabilito.

Piano Industriale

Word
Piano Industriale
Definition
Strumento di programmazione pluriennale con cui sono tradotti in termini economico-finanziari gli obiettivi relativi agli esercizi futuri.

RAB

Word
RAB
Definition
Regulatory Asset Base - talvolta tradotta in italiano con il termine Capitale Investito Regolatorio o Capitale Investito netto Riconosciuto, abbreviato in CIR o CIN rappresenta una grandezza di riferimento primaria per la determinazione dei ricavi annui, e quindi del conto economico, di molteplici aziende operanti in settori regolati. La RAB rappresenta quindi il valore del capitale investito netto calcolato sulla base delle regole definite per le aziende fornitrici di servizi sottoposti alla regolazione dell'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) al fine della determinazione dei ricavi di riferimento.

RAF

Word
RAF
Definition
Risk Appetite Framework - insieme integrato e formalizzato di elementi per fornire un approccio strutturato e coerente alla gestione, misurazione e controllo dei principali rischi.

RAS

Word
RAS
Definition
Risk Appetite Statement - all'interno del RAF (Risk Appetite Framework), il Risk Appetite Statement, periodicamente aggiornato e almeno annualmente rivisto, presenta gli strumenti chiave per la gestione e il controllo dei rischi, per lo più definendo la Strategia del rischio e identificando la presenza e l'evoluzione degli indicatori chiave di performance (KPI) e degli indicatori chiave di rischio (KRI) a livello di rischio unico.

RCP

Word
RCP
Definition
Representative Concentration Pathway (RCP) - è una traiettoria di concentrazione di gas serra (non di emissioni) adottata dall'IPCC. Quattro pathway sono stati utilizzati per la modellazione e la ricerca climatica nel Fifth Assessment Report (AR5) dell'IPCC nel 2014. I pathway descrivono diversi futuri climatici, tutti considerati possibili a seconda del volume di gas serra emesso negli anni a venire. Gli RCP – originariamente RCP2.6, RCP4.5, RCP6.0 e RCP8.5 – prendono il loro nome dal possibile intervallo di valori del forzante radiativo nell'anno 2100 (rispettivamente 2,6 W/m2; 4,5 W/m2; 6,0 W/m2; e 8,5 W/m2), il quale descrive l’incremento del contenuto di energia nel sistema, con conseguente aumento della temperatura. Con il Sixth Assessment Report (AR6), pubblicato tra il 2021 e il 2023, l’IPCC ha prodotto un set aggiornato di cinque scenari di proiezioni climatiche future, ottenuti associando gli RCP agli Shared Socio-economic Pathways (SSP). Questi scenari modellano la risposta del clima dal 2015 al 2100 sulla base di scenari futuri di emissione che dipendono anche da ipotesi socioeconomiche e livelli di mitigazione del clima. Questi cinque scenari sostituiscono i precedenti RCP utilizzati nell'AR5 e sono i seguenti: ● SSP1-1.9 e SSP2-2.6: scenari rispettivamente associati a bassissime e basse emissioni di gas serra in cui le emissioni di CO2 diminuiscono fino a raggiungere lo zero netto intorno o dopo il 2050. È probabile che la temperatura superficiale media globale aumenti di 1,0°C-1,8°C nello SSP1-1.9 e di 1,3°C-2,4°C nello SSP2-2.6 entro il 2100 rispetto ai livelli preindustriali (1850-1900); ● SSP2-4.5: scenario con una più lenta riduzione delle emissioni di gas serra, in cui le emissioni di anidride carbonica rimangono più o meno le stesse di oggi fino al 2050 circa. In questo scenario, l'aumento della temperatura superficiale globale è compreso in un intervallo che va da 2,1°C a 3,5°C; ● SSP3-7.0 e SSP5-8.5: scenari rispettivamente associati ad alte e altissime emissioni di gas serra. Nello SSP3-7.0 le emissioni di CO2 raddoppiano circa entro il 2100 rispetto ai livelli attuali e a livello globale la temperatura della superficie terrestre sarà molto probabilmente più alta di 2,8°C-4,6°C entro la fine del secolo rispetto al periodo preindustriale. Nello SSP5-8.5, invece, le emissioni di anidride carbonica raddoppiano circa entro il 2050 e l’aumento della temperatura sarà compreso in un intervallo che va da 3,3°C a 5,7°C.

REMIT

Word
REMIT
Definition
Regulation on Wholesale Energy Market Integrity and Transparency - Regolamento UE n. 1227/2011 concernente l’integrità e la trasparenza del mercato dell’energia all'ingrosso.

RES

Word
RES
Definition
Renewable Energy Sources - fonti di energia rinnovabili, come ad esempio l’energia solare, eolica, geotermica o idroelettrica.

ROIC

Word
ROIC
Definition
Return On Invested Capital - ossia rendimento sul capitale investito, esprime la bontà con la quale una società sta utilizzando il proprio denaro o meno. Un modo per calcolare il ROIC consiste nella formula seguente (Reddito Netto – Dividendi) / Capitale Totale. Confrontando il rendimento del capitale investito di un'azienda con il suo costo medio ponderato del capitale (WACC), si vede se il capitale investito viene utilizzato in modo efficace. Questa misura è anche conosciuta semplicemente come "rendimento del capitale".

RPA

Word
RPA
Definition
Robotic Process Automation – si tratta di un “Robot Software” che opportunamente addestrato, è capace di interagire autonomamente con applicazioni allo stesso modo di un umano.

RUB

Word
RUB
Definition
Rublo russo.

Rendiconto Finanziario

Word
Rendiconto Finanziario
Definition
È il documento che mette in relazione le voci del Conto Economico e quelle dello Stato Patrimoniale, spiegando dove si genera e dove viene assorbita la liquidità aziendale. Il Rendiconto finanziario consolidato è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento associato alle discontinued operation.

Risultato netto del Gruppo ordinario

Word
Risultato netto del Gruppo ordinario
Definition
Definito come il “Risultato netto del Gruppo” riconducibile alla sola gestione caratteristica, è pari al “Risultato netto del Gruppo” al netto degli eventuali effetti fiscali e sulle interessenze di terzi, delle partite precedentemente commentate nel “Risultato operativo ordinario”.

Risultato operativo ordinario

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Risultato operativo ordinario
Definition
Determinato eliminando dal “Risultato operativo” gli effetti delle operazioni straordinarie quali acquisizioni o cessioni di aziende (per es., plusvalenze e minusvalenze), nonché gli impairment significativi rilevati sugli asset a esito degli impairment test o della classificazione tra le “Attività possedute per la vendita”.

SAIDI

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SAIDI
Definition
System Average Interruption Duration Index - è comunemente usato come indicatore di affidabilità dalle aziende elettriche. Il SAIDI rappresenta la durata media delle interruzioni per ogni cliente servito.

SAIFI

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SAIFI
Definition
System Average Interruption Frequency Index - è comunemente usato come indicatore di affidabilità dalle aziende elettriche. SAIFI è il numero medio di interruzioni che un cliente subisce.

SAM

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SAM
Definition
Social Accounting Matrix - è uno strumento di analisi economica derivato dalla più famosa matrice input-output (la "matrice "I-O) di Leontief. Partendo dalla SAM, si realizzano modelli di equilibrio economico generale che, rispetto ad altri, hanno la peculiarità di inserire la distribuzione del reddito all’interno del processo economico, permettendo allo stesso tempo di guardare a tale distribuzione come causa ed effetto dei processi di formazione del reddito.

SBTi

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SBTi
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Science Based Targets Initiative - è una "iniziativa congiunta del CDP, del Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), del World Resources Institute (WRI) e del WWF, volta ad aumentare le ambizioni delle aziende in materia di azione per il clima, mobilitando le aziende a fissare obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra coerenti con il livello di decarbonizzazione richiesto dalla scienza per limitare il riscaldamento a meno di 1,5ºC / 2°C rispetto alle temperature preindustriali". L'iniziativa, lanciata nel 2015, "definisce e promuove le migliori pratiche nella definizione di obiettivi basati sulla scienza, offre risorse e linee guida per ridurre le barriere all'adozione, e valuta e approva in modo indipendente gli obiettivi delle aziende". SBT sta sviluppando metodi specifici per il settore e sta attualmente lavorando allo sviluppo di un quadro di riferimento e di una guida per il settore finanziario, concentrandosi in particolare sulle emissioni Scope 3.

SDG

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SDG
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Sustainable Development Goals - sono una serie di 17 obiettivi interconnessi, definiti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia "per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti". Sono contenuti all'interno del documento “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile" (noto come Agenda 2030), lanciato nel 2015, che riconosce lo stretto legame tra il benessere umano, la salute dei sistemi naturali e la presenza di sfide comuni per tutti i Paesi. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile mirano ad affrontare un'ampia gamma di questioni relative allo sviluppo economico e sociale, che includono la povertà, la fame, il diritto alla salute e all'istruzione, l'accesso all'acqua e all'energia, il lavoro, la crescita economica inclusiva e sostenibile, il cambiamento climatico e la tutela dell'ambiente, l'urbanizzazione, i modelli di produzione e consumo, l'uguaglianza sociale e di genere, la giustizia e la pace.

SDG linked bond

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SDG linked bond
Definition
Bond lanciati da Enel, Il 10 ottobre 2019 per il mercato europeo, legato al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. In particolare, l’obbligazione SDG Linked Bond, prima al mondo nel suo genere, è vincolata al perseguimento di due dei 17 obiettivi SDGs (Sustainable Development Goals) fissati dall’ONU nel 2015: energia accessibile e pulita e lotta al cambiamento climatico. Caratteristica peculiare del bond SDG-Linked lanciato da Enel è il tasso d’interesse applicato che rimarrà invariato fino a scadenza, ma potrebbe diventare step up, cioè progressivo di anno in anno qualora Enel non fosse in grado di raggiungere gli obiettivi economici sostenibili prefissati entro il 2021. In particolare, l’incremento sarà di 25 bps sulla cedola, a decorrere dal primo periodo di interesse successivo alla data di pubblicazione dell’assurance report del revisore contabile. L’emissione obbligazionaria “sostenibile” riflette l’impegno di Enel a contribuire al raggiungimento dell’obiettivo SDG 7.2, ovvero “aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale”. A seguito del lancio di questa tipologia di obbligazione da parte di Enel, l’ICMA ha inserito questa tipologia di strumento all’interno delle proprie definizioni con il nome Sustainability-linked bond, nella quale appunto rientrano gli SDG linked bond.

SEN

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SEN
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Strategia Energetica Nazionale - L’ordinamento italiano prevede, anche in correlazione con apposite indicazioni di direttive e regolamenti europei, diversi strumenti di pianificazione/indirizzo in materia energetica. L’art. 7 del decreto-legge 112/2008, convertito dalla legge 133/2008 (A.C. 1386), aveva attribuito al Governo il compito di definire una “Strategia Energetica Nazionale” (SEN), intesa quale strumento di indirizzo e programmazione a carattere generale della politica energetica nazionale, cui pervenire a seguito di una conferenza nazionale dell’energia e dell’ambiente. Lo scopo era di indicare le priorità per il breve ed il lungo periodo per conseguire, anche attraverso meccanismi di mercato, gli obiettivi della diversificazione delle fonti di energia e delle aree di approvvigionamento, del potenziamento della dotazione infrastrutturale, della promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, della realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare, del potenziamento della ricerca nel settore energetico e della sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell'energia. L’ultimo aggiornamento risale al 2017 ed ha lo scopo di dare impulso alla realizzazione di investimenti complessivi aggiuntivi di 175 miliardi al 2030, così ripartiti: 30 miliardi per reti e infrastrutture gas e elettrico; 35 miliardi per fonti rinnovabili.

SHFE

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SHFE
Definition
Shanghai Futures Exchange - è attualmente la più grande borsa dei futures dei metalli in Cina e la terza borsa del suo genere al mondo; è specializzata in metalli, energia e prodotti chimici. Ha sede nella città di Shanghai e la sua posizione geografica colma il divario temporale tra i mercati del London Metal Exchange e del New York Mercantile Exchange, consentendo così agli operatori di tutto il mondo di avere un accesso 24 ore su 24 ai contratti futures dei metalli non ferrosi.

SME

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SME
Definition
Small and Medium Enterprises - fa riferimento alle piccole e medie imprese ovvero le aziende le cui dimensioni rientrano entro certi limiti occupazionali e finanziari prefissati.

SRI

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SRI
Definition
Sustainable and Responsible Investment - L’Investimento Sostenibile e Responsabile mira a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che, nella valutazione di imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con quella ambientale, sociale e di buon governo.

SSP

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SSP
Definition
Shared Socioeconomic Pathways sono scenari di cambiamenti socioeconomici globali previsti fino al 2100. Vengono utilizzati per ricavare scenari di emissioni di gas serra con diverse politiche climatiche. Gli SSP forniscono descrizioni di sviluppi socioeconomici alternativi, rappresentando qualitativamente la logica che lega gli elementi dei vari scenari tra loro. In termini quantitativi, forniscono dati che accompagnano gli scenari sulla popolazione nazionale, l'urbanizzazione e il PIL (pro capite).

Sasb

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Sasb
Definition
Gli standard SASB consentono alle organizzazioni di fornire informazioni sulla sostenibilità, sulla base del settore di appartenenza, relative ai rischi e alle opportunità che possono influire sul valore aziendale.

Scope 1 emissions

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Scope 1 emissions
Definition
Emissioni GHG (Greenhouse Gas - gas a effetto serra) derivanti direttamente dalle attività di un'organizzazione o dalle attività sotto il suo controllo. Comprendono anche la combustione del carburante in loco, come caldaie a gas, veicoli della flotta e perdite di aria condizionata. Per Enel rappresentano principalmente la sommatoria delle emissioni derivanti dalla combustione dei combustibili fossili per la produzione di energia elettrica da fonti convenzionali, nonché le emissioni derivanti dall'attività "operativa" di Enel e dei suoi dipendenti (ad esempio le emissioni derivanti dalla flotta aziendale).

Scope 2 emissions

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Scope 2 emissions
Definition
Emissioni indirette derivanti dall'acquisto e utilizzo di energia elettrica da parte dell'organizzazione per la sua attività. Le compagnie di distribuzione di energia elettrica riportano in questa categoria anche le emissioni per la dissipazione di energia dovuta alle perdite tecniche lungo la propria rete di distribuzione.

Scope 3 emissions

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Scope 3 emissions
Definition
Tutte le altre emissioni indirette derivanti da attività rilevanti a monte e a valle dell'organizzazione, emesse da fonti che non sono di proprietà o sotto il controllo diretto dell’organizzazione. In questa categoria ricadono le emissioni associate alla catena di approvvigionamento di un'organizzazione (come l’estrazione e il trasporto dei combustibili fossili), così come le emissioni associate ai viaggi di lavoro o allo spostamento casa-lavoro dei dipendenti. Per Enel la quota rilevante proviene dalle emissioni derivanti dall’utilizzo da parte dei clienti finali dell’energia elettrica e dei gas venduti.

Sistema di incentivazione

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Sistema di incentivazione
Definition
Sono quei sistemi che, nell’ambito di un più ampio contesto di gestione del Total Reward, collegano il riconoscimento di una parte di retribuzione variabile al raggiungimento di determinati risultati, in linea con la politica in materia di remunerazione definita dall’azienda. Tale politica è volta a: (i) promuovere la performance ed il successo sostenibile aziendale, che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo in adeguata considerazione gli interessi degli altri stakeholder rilevanti, in modo da incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici; (ii) attrarre, trattenere e motivare persone dotate della competenza e della professionalità richieste dai delicati compiti manageriali loro affidati, tenendo conto del compenso e delle condizioni di lavoro dei dipendenti dell’azienda; (iii) promuovere la missione e i valori aziendali.

Sustainability bonds

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Sustainability bonds
Definition
Si tratta di obbligazioni in cui i proventi saranno applicati esclusivamente per finanziare o ri-finanziare una combinazione di progetti verdi e sociali.

Sustainability linked loans

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Sustainability linked loans
Definition
Rappresentano tutti i tipi di strumenti di prestito che incentivano il raggiungimento da parte del mutuatario di ambiziosi e predeterminati obiettivi di sostenibilità.

Sustainability linked-bond

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Sustainability linked-bond
Definition
Sono obbligazioni per le quali le caratteristiche finanziarie e/o strutturali possono variare in funzione del raggiungimento di predefiniti obiettivi di sostenibilità.

Swap

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Swap
Definition
Accordo tra due parti per lo scambio dei flussi di pagamento in futuro. L'azione è strettamente una transazione finanziaria; non vi è alcuna consegna fisica. L'accordo definisce come saranno addebitati i pagamenti e quando saranno effettuati.

TCFD

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TCFD
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Task Force on Climate-related Financial Disclosure - La TCFD è stata costituita nel dicembre del 2015 dal Financial Stability Board (FSB) – l’organo internazionale deputato al monitoraggio e alla promozione della stabilità dei mercati finanziari. È costituita da 32 membri esponenti di istituzioni finanziarie, assicurazioni, grandi aziende, società di consulenza e agenzie di rating di tutto il mondo. Le raccomandazioni sono concepite per fornire agli attori finanziari un quadro informativo completo ed efficace per effettuare scelte d’investimento adeguate e, più in generale, per misurare l’esposizione dei mercati finanziari ai rischi legati al climate change.

TSI

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TSI
Definition
Total Societal Impact - metodo di approccio alle strategie di business in grado di misurare l'impegno del Gruppo Enel nella promozione del valore del sistema (economico, sociale, ambientale) come attore inclusivo dell'economia, in grado di soddisfare i bisogni fondamentali di tutti gli stakeholder.

TSO

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TSO
Definition
Transmission System Operator - operatore di trasmissione energetica è un ente preposto alla trasmissione dell'energia sotto forma di gas naturale o di energia elettrica, usando opportune infrastrutture, a livello nazionale o regionale. Tale definizione è utilizzata in Europa, ma si può trovare una simile definizione anche negli Stati Uniti, dove si parla di "Independent System Operator" (ISO) e "Regional Transmission Organization" (RTO).

TSR

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TSR
Definition
Total Shareholder Return - è un indicatore della performance del rendimento del titolo nel periodo di tempo per il quale è detenuto. Il rendimento include un apprezzamento del capitale del titolo e il dividendo guadagnato sul titolo. Per calcolare il TSR per un anno, la somma della variazione del prezzo delle azioni e del dividendo ricevuto viene divisa per il prezzo di acquisto delle azioni ed è espressa in percentuale.

TTC

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TTC
Definition
Total Tax Contribution - in italiano Contribuzione Fiscale Totale, è un modello che permette di misurare la contribuzione fiscale totale delle imprese alle finanze pubbliche considerando i pagamenti effettuati durante l’anno. Il modello classifica le diverse imposte per tipologie e le distingue tra imposte che costituiscono un costo per la società (taxes borne) e quelle che la società versa per effetto di meccanismi di rivalsa, sostituzione etc. (taxes collected). Enel, a partire dal periodo 2018, ha reso pubblici tali dati attraverso la redazione del Total Tax Contribution Report per l’Italia e per i principali Paesi in cui è presente. Lo scopo del report è espandere il concetto di Corporate Social Responsibility e contestualmente evidenziare il valore della funzione sociale connessa alla contribuzione fiscale.

TTF

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TTF
Definition
Title Transfer Facility - mercato virtuale nel quale viene scambiato gas naturale sulla piattaforma olandese e rappresenta il mercato di riferimento tra i più grandi dell’Europa continentale. Rappresenta anche l’indice di riferimento per il prezzo del Gas in Europa del nord.

Tassonomia Unione Europea

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Tassonomia Unione Europea
Definition
La tassonomia europea (adottata dall’Unione Europea con il Regolamento 2020/852) definisce sei obiettivi ambientali per identificare le attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale: mitigazione dei cambiamenti climatici; adattamento ai cambiamenti climatici; uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine; transizione verso un’economia circolare; prevenzione e riduzione dell’inquinamento; protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Tax Shield

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Tax Shield
Definition
È il risparmio di imposta (scudo fiscale) che deriva dall’esistenza di un costo deducibile, calcolato applicando al costo l’aliquota nominale vigente nel Paese di residenza del contribuente.

UNGC

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UNGC
Definition
United Nations Global Compact - è un'iniziativa delle Nazioni Unite nata nel 1999 per incoraggiare le aziende di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili e nel rispetto della responsabilità sociale d'impresa e per rendere pubblici i risultati delle azioni intraprese. È una cornice che riunisce dieci principi nelle aree dei diritti umani, lavoro, sostenibilità ambientale e anticorruzione. Attraverso il Patto Mondiale, le aziende lavorano con le agenzie delle Nazioni Unite, i gruppi sindacali e la società civile.

USD

Word
USD
Definition
Dollaro americano.

VC

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VC
Definition
Venture Capital - Il venture capital è l'apporto di capitale di rischio da parte di un investitore per finanziare l'avvio o la crescita di un'attività in settori ad elevato potenziale di sviluppo.

VaR

Word
VaR
Definition
Value at Risk - in italiano significa letteralmente “valore a rischio “. Il VAR è un dato statistico, spesso espresso in termini percentuali, che misura il livello di rischio di un investimento finanziario. In termini più pratici, con il VAR puoi conoscere il rischio massimo cui è sottoposto il tuo capitale una volta investito in una determinata attività finanziaria, o un insieme di esse. In quest’ultimo caso il VAR si riferisce all’intero portafoglio d’investimento.

WACC

Word
WACC
Definition
Weighted Average Cost of Capital - Costo medio ponderato del capitale di un titolo, di un progetto di investimento o di un’impresa è uno strumento ampiamente impiegato per la valutazione di strategie di acquisto o vendita di asset o anche dell’avvio o meno di possibili progetti industriali. Permette a un’impresa o a un investitore di stabilire il costo del capitale analizzandone tutte le componenti e quindi permette di discriminare tra un rendimento atteso accettabile o meno di un investimento.

WEO

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WEO
Definition
World Energy Outlook - è un’analisi annuale effettuata dalla IEA (International Energy Agency) che fotografa i modelli di produzione e di consumo energetico a livello globale, tracciandone un quadro puntuale ed elaborando proiezioni per gli anni a venire.

WTI

Word
WTI
Definition
West Texas Intermediate - anche noto come Texas Light Sweet, è un tipo di petrolio prodotto in Texas e utilizzato come benchmark nel prezzo del petrolio, sul mercato dei futures del NYMEX.

World Economic Forum

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World Economic Forum
Definition
È una fondazione senza scopi di lucro che organizza ogni anno, presso la città di Davos in Svizzera, un incontro tra esponenti di primo piano della politica e dell'economia internazionale con intellettuali e giornalisti selezionati, per discutere delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare, anche in materia di salute e di ambiente. Oltre a questo incontro annuale, il Forum economico mondiale organizza ogni anno altri meeting, produce una serie di rapporti di ricerca e impegna i suoi membri in specifiche iniziative settoriali.

YTD

Word
YTD
Definition
Year to date - Il termine Year to date (YTD) si riferisce al periodo di tempo che inizia il primo giorno dell'anno solare o fiscale in corso fino alla data attuale. Le informazioni YTD sono utili per analizzare le tendenze aziendali nel tempo o per confrontare i dati di performance.

YoY

Word
YoY
Definition
Year on Year oppure Year over Year – in italiano anno su anno, indica un metodo per rapportare due o più risultati di dati in un determinato periodo comparabili su base annua.

Zero Emission

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Zero Emission
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Si riferisce ai motori, processi o fonti di energia, che non emettono prodotti di scarto che inquinano l'ambiente o alterano il clima.
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